{CHAPTER III} 1. The Fall - Ministero della Magia

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  1. Heart of Darkness
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    Probabilmente nulla avrebbe potuto prepararlo allo scenario che si parò di fronte ai suoi occhi. Nemmeno nella fantasia o nella paranoia più sfrenata avrebbe mai creduto che qualcosa del genere fosse possibile. Le leggi della magia erano chiare, e per quanto la storia avesse mostrato tutti i possibili sotterfugi per aggirarle, non era mai accaduto che queste venissero apertamente infrante. Vedere un morto che camminava in carne ed ossa tra i vivi, dunque, non era solo l'evento epocale di cui tutti parlavano, ma un vero e proprio spartiacque che avrebbe dovuto sollevare una terribile domanda: se persino le leggi più basilari della magia potevano essere infrante, cos'altro sarebbe potuto accadere? Se c'era una cosa che Percy aveva imparato nella propria vita, era che nulla veniva dal nulla, e soprattutto non c'era niente di gratuito. Specialmente quando si tratta di magia. Fissava la figura di Eric Donovan con un misto di stupore e orrore, lasciato forse per la prima volta senza parole. Che fosse lui non vi erano dubbi, che fosse reale anche, ma il come era tutta un'altra storia. Non sapeva davvero cosa aspettarsi. Forse un fulmine dal cielo, un'orda di demogorgoni in procinto di uscire dal velo come stuolo di Donovan. Di certo non una vecchia guarita miracolosamente dalla cecità e Thomas Montgomery scarcerato nel giro di due minuti. Dire che fosse confuso sarebbe stato riduttivo. Lui, che il futuro non poteva prevederlo ma ne calcolava sempre ogni variabile con maniacale precisione, per la prima volta si sentiva completamente privo di punti di riferimento di fronte a ciò a cui stava assistendo. Era come giocare a scacchi con un avversario, solo per poi rendersi conto a partita inoltrata che l'altro stesse in realtà giocando a un gioco completamente diverso di cui non si conoscevano le regole. E senza regole, Percival si sentiva completamente perso. « La Polisucco. Non ce l'ho più. Il mio tempo sta per scadere. Ho meno di dieci minuti prima di.. » Ci mancava solo questa. Annuì veloce, cercando con lo sguardo la via d'uscita più vicina. « Tieni il profilo basso e resta di fronte a me. Passo spedito. Non guardarti alle spalle, sono dietro di te. » proferì a voce bassa e monotona, cercando di non dare troppo nell'occhio. La figura di Percy poteva facilmente coprirla mentre raggiungevano l'uscita. Dubitava che qualcuno avrebbe fatto troppo caso a loro nel marasma generale. L'importante era non rendersi un target con movimenti troppo bruschi e tirare dritti. Facile a dirsi. « Percy! » Cazzo! Poggiò una mano sulla spalla di Amunet, intimandola a fermarsi momentaneamente. « Ma che diavolo è appena successo? Ne sai qualcosa? » « Mh onestamente non era nella mia bingo card della giornata. » Cercò di rispondere prontamente, nella speranza di dileguarsi in fretta dalla conversazione e dal Ministero stesso. Non sapeva se potesse fidarsi di Nate - o di chiunque altro - in quelle circostanze, dunque preferiva non giocarsela. «
    DvjhCrcT_o
    Stiamo cercando di uscire e- »
    Quando lo sguardo dell'ex compagno si posò su Amunet, passando velocemente dalla confusione alla realizzazione, un brivido gelato percorse la schiena di Percy, che strinse la presa intorno alla bacchetta riposta nella tasca del mantello, pronto a intervenire qualora ce ne fosse stato bisogno. Certo, a quel punto più che un'andatura svelta, la loro sarebbe dovuta diventare una fuga - ma che altra scelta aveva? « Tieni, cerca di coprirti con questa. » Fu allora che la presa intorno all'arma si allentò appena, portandolo a puntare lo sguardo in quello di Nate in silenzio. Perché la stesse aiutando e cosa gli tornasse in tasca, Percy non poteva saperlo, ma forse non era nemmeno quello il momento per fare domande. « Dobbiamo raggiungere i camini, il prima possibile. » Annuì. « Con Thomas vicino attiriamo troppa attenzione. La vedranno. » Praticamente sarebbe stato come puntare una freccia luminosa su Amunet e chiedere di guardare da quella parte. Sospirò, voltandosi in direzione dei giornalisti che sgomitavano per arrivare a loro. Sospirò. « Coprimi un attimo. » chiese a Nate, indicandogli con un cenno del mento quello spazio che avrebbe coperto la visuale dei loro tampinatori. Non appena fu sufficientemente coperto spostò la bacchetta nella fondina dei pantaloni, sfilandosi il mantello per metterlo sulle spalle di Tom e tirargli il cappuccio sul capo. « Voi due andate avanti con lei. Vi hanno già visti insieme a Tom. Io vi seguo a pochi passi con lui. Ci vediamo al solito posto. » Rivolse un'occhiata eloquente a Nate, che avrebbe inteso il luogo di cui parlava. E detto ciò, fece loro cenno di avviarsi per primi in direzione del camino.

    Interagito con Mun, Nate, Tom e Freya

     
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