Material girl

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. #Didì
         
     
    .

    User deleted



    tumblr_nodide9Hr41spv0cko2_250
    "Io dico che si è dimenticato." Con i soldi si possono comprare davvero tante cose, più di quante la mente umana possa immaginare e la dignità possa permettere, ma una cosa di sicuro non possono acquistare: l'espressione di Diana Spencer quando si sente piccata nell'orgoglio. Un'espressione da museo nel suo modo di mordere l'interno destro del labbro inferiore, arricciando appena la bocca con un che di contrariato mentre cerca di non soffiare come un gatto arrabbiato. "Spero per lui di no." fu la sua unica e secca risposta all'amica, alzando appena il sopracciglio mentre teneva lo sguardo dritto di fronte a sé verso la fine del corridoio che stavano calcando a passi svelti e testa alta. "Ma tu gli hai preso qualcosa?" A quella domanda si arrestò di colpo, voltandosi verso la Grifondoro con un che di sconcertato e profondamente basito in volto. "Sei caduta e hai battuto la testa? Lo sanno tutti che il regalo di una ragazza al proprio fidanzato è andarci a letto insieme. Lui invece deve comprare gioielli, possibilmente diamanti." Una logica stretta e piuttosto lucida quella della luminare di Hogwarts: in fin dei conti si sa che le donne sono come le gazze ladre, vanno dove vedono luccicare. E Diana era il classico tipo di ragazza il cui mantenimento costava piuttosto caro: mal sopportava i ristoranti popolari o gli indumenti a basso prezzo, così come pretendeva infinite attenzioni che a detta sua dovevano esplicitarsi in regali e uscite in pubblico per mettersi in mostra. Quella ragazza si sarebbe uccisa pur di mantenere le apparenze. "Capisco..ma non mi sembra che abbiate mai festeggiato i mesiversari in maniera particolare, o sbaglio?" Uno sbuffo fu la preventiva risposta della bionda, che nel frattempo riprese a camminare a passo ancora più spedito, costringendo la galoppina a rincorrerla "A volte mi sembra di sprecare il fiato con te: sei così...ignorante. I mesiversari sono un'occasione in cui farsi vedere più affiatati e ricordare agli altri che sono soli. Non si festeggiano veramente, però questo sì perché è il sesto. Si festeggiano sei mesi, poi un anno, poi uno e mezzo e così via. Capisci?" La ragazzina annuì svelta, come se stesse prendendo nota all'interno della propria testolina piena di ricci; proprio una bella mossa quella di dare retta a Diana Spencer e ai suoi saldi principi morali. "E lui questa cosa la sa?" "Beh, lo spero. Altrimenti dovrà farsi perdonare, e il mio perdono costa caro." Una veloce occhiata eloquente fu sufficiente a far capire alla Grifondoro quanto vere fossero quelle parole e quanto dovessero essere tenute in considerazioni. Didì, d'altronde, non era il tipo da fare minacce a vuoto: ciò che diceva era esattamente ciò che intendeva, e questo lasciava ben poco spazio all'immaginazione. Con un sospiro scrollò dunque la lunga chioma bionda, sistemandosi le ciocche dietro le spalle per poi infilarsi sul naso un paio di occhiali da sole tondi con una montatura di corno smaltata in color rosa antico. Alta moda. "Bene, ora puoi andare a fare i miei compiti. Mi raccomando: credibili, non come l'altra volta. Baci baci." E pronunciato l'oracolo uscì teatralmente sotto il pomeriggio soleggiato che sembrava risplendere insolitamente sul cortile di pietra. Un segno del destino, per come la vedeva lei, che agli oroscopi credeva più che a qualsiasi altra cosa. In fin dei conti quella mattina il suo le aveva detto che avrebbe avuto una grande sorpresa, e la Serpeverde in cuor suo sperava si trattasse del collier di Streghier che aveva subdolamente fatto capire in più riprese a Rainer quanto desiderasse. Insomma: di lui gliene importava davvero poco, ed era quasi certa che il reciproco fosse altrettante vero, però dal suo punto di vista il Tassorosso doveva guadagnarsi quel legame decisamente più vantaggioso per lui che per lei. E quale modo migliore di una bella collana con cui potresti tranquillamente comprarti Versailles e servitù? Nella speranza che dunque avesse colto l'antifona, la Spencer aveva dato appuntamento al Caposcuola proprio in cortile, riponendo la sua fiducia nel fatto che lui fosse abbastanza sveglio. "RAINYY!" fu quindi il suo acutissimo saluto non appena lo vide - perché ovviamente lei non si era fatta mancare una buona mezz'oretta di ritardo -, avvolgendogli le braccia attorno al collo in una mossa da vera professionista del territorialismo. Gli occhi, ovviamente, guizzarono come prima cosa alle mani vuote e in seguito alla tracolla del ragazzo abbandonata sul muretto. Se il mio collier non è lì dentro giuro che ti stacco la testa e la mangio come farebbe una mantide religiosa con il suo compagno. Pensieri romantici accompagnati da un sorriso fin troppo generoso. "Insomma? Non hai niente da dire? Una vaga idea di che giorno sia oggi?" Dai Rainer, pensa che ti poteva chiedere se la trovassi ingrassata, e lì sì che non avresti avuto scampo.
     
    .
0 replies since 6/3/2017, 19:47   26 views
  Share  
.