Summer days driftin’ away

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.      
     
    .
    Avatar

    what would david bowie do?
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    190
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    "No." scioccato "Vabbè." attonito "Adesso ti alzi." un'esalazione a metà tra l'esasperato e il genuinamente sconvolto fu ciò che uscì dalle labbra di Jack sotto forma di quelle parole, mentre la sua voce si accompagnava al suono delle carte da gioco che aveva appena lasciato cadere sul tavolo. "L'asso in prima mano no, Toby, non si può. E che Godric!" Anche gli altri due seduti al tavolo insieme a Jack e Toby lasciarono cadere le proprie carte con un moto di esasperazione, sospirando e borbottando tra sé e sé imprecazioni di vario genere. "Non sapevo che non si potesse fare." disse il povero imputato, sgranando gli occhioni da cerbiatto di fronte all'espressione disgustata del Serpeverde "No, senti, non è che non si possa fare, è che.." "..è che non si fa, Toby, non si fa e basta." "Ecco, non si fa. Poi dai..era pure l'asso di briscola. Ma ti sembra una cosa da fare? Io veramente non ho parole." Il rumore immediatamente successivo a quelle parole fu lo stridio della seggiola di plastica contro il pavimento di pietra su cui poggiava l'ambiente esterno della caffetteria del campeggio. Ormai quel luogo era diventato un posto fisso per Jack, il quale ci passava pomeriggi interi a giocare a carte insieme agli amici. Toby era stato reclutato quello stesso giorno, dato che il ragazzo che di solito ricopriva quel posto aveva deciso di darsi alla macchia dopo essersi trovato la fidanzatina estiva; così gli altri tre avevano preso il primo che passava, fermandolo al bancone del bar per chiedergli se sapesse giocare a briscola e se fosse in vena di unirsi a loro. Toby, dal canto suo, aveva immediatamente detto di essere un esperto di gioco..cosa che si era rivelata più falsa della Grifondoro Jenna, la quale per tutto l'anno aveva dato l'impressione di portare una terza di seno per poi far cadere l'illusione durante il primo giorno di piscina, con un bikini senza imbottitura. E poi ci si chiede perché Jack abbia problemi di fiducia.
    Qualche minuto più tardi, quando ormai Toby si era dileguato con qualche scusa mormorata a capo basso, lasciandoli soli, i tre amici si trovarono a sorseggiare in silenzio le proprie granite ghiacciate, sospirando di tanto in tanto al ricordo di quel brutto fattaccio appena avvenuto. "E' un casino. Da quando Jeremy si è messo con la tipa non si riesce a trovare un quarto per briscola. Ci toccherà passare a Uno." la risposta di Jack a quella proposta incresciosa fu un semplice risucchio di granita e uno scuotimento di capo. No, Jack non era uno che gettava la spugna così facilmente, ne' avrebbe mai accettato di arrendersi a ciò che non meno di un giorno prima aveva definito 'lo sporco ricatto fascista di Jeremy'. "No, noi ci troveremo un quarto come Merlino comanda, fine della discussione. Io a Uno come i dodicenni mi rifiuto di giocarci." "Ma guarda, alla fine non è tanto male, eh." "Ma è per principio, Sam, è per principio." asserì serio, fissandolo da dietro le lenti scure degli occhiali da sole. "Ci vado io a reclutare, ok? Vi prometto che per domani pomeriggio avremo un quarto e sarà anche meglio di quel traditore di Jeremy, vi do la mia parola." E la parola di un Faraday, si sa, è una questione di onore. Jack, poi, era il tipo di persona che nel caso in cui avesse fallito nel rispettare quella promessa, probabilmente non sarebbe proprio tornato dai compagni di gioco per una semplice questione di onestà intellettuale.

    gaqHlhZ
    Era ormai quasi ora di cena quando il biondino arrivò sulle sponde del laghetto appena dietro il suo bungalow. Con le cuffie ben piantate nelle orecchie e i ricci ulteriormente schiariti dal sole che batteva impietoso durante il giorno, si avvicinò alla riva, cogliendo un sassolino da terra e facendolo rimbalzare sul pelo dell'acqua tinta di un colore che cominciava a tendere sempre di più verso l'aranciato. Nell'ultima ora si era ritrovato a fermare gente a caso per tutto il campeggio, chiedendogli se sapesse giocare a briscola, ma nessuno sembrava nemmeno sapere di cosa stesse parlando. In fin dei conti aveva senso: si trattava pur sempre di un gioco babbano che ben pochi nel mondo magico parevano conoscere. Anzi, già il fatto che Jack, un Purosangue, sapesse giocarci, era stato preso con non poco stupore dagli amici più vicini al mondo non magico.
    Si era ormai quasi arreso all'idea di non tornare più al solito tavolo e alla solita ora, quando lo sguardo ceruleo incontrò una figura femminile in procinto di avvicinarsi a una delle capanne lì accanto. Senza nemmeno pensarci due volte si tolse le cuffie dalle orecchie con un gesto secco, lanciandosi in uno scatto degno del migliore dei centometristi pur di intercettare la ragazza un secondo prima che essa sparisse dietro la porta di legno. "Ehi ciao, scusa. Tu non mi conosci..forse..credo." Con la memoria che si ritrovava e il tasso alcolico che gli entrava in circolo ogni sera, di certo non ci avrebbe potuto giurare. In fin dei conti, Jack di ragazze ne conosceva anche troppe, e di quelle se ne ricordava nemmeno la metà. In un tic di lieve nervosismo si trovò dunque a passarsi velocemente una mano tra i capelli, stirando un piccolo sorriso cordiale. "Non è che per caso sai giocare a briscola? Sai, a me e ai miei amici manca il quarto giocatore e ci serve di trovarne uno per domani pomeriggio." asserì velocemente, con quella svelta parlata americana che si ritrovava, prima di scoccarle un sorriso speranzoso.
     
    .
  2. Darjay
         
     
    .

    User deleted


    tumblr_m37q4gpRIz1royst4



    Era una bella giornata di sole, anche abbastanza tiepida ed ecco perché per una volta aveva potuto indossare un paio di pantaloncini e una maglia a maniche corte, quest' ultima rossa e con sopra la stampa di Mago Merlino. A prima occhiata sembrava una sedicenne qualunque, non di una bellezza appariscente ma con un "qualcosa" di eventualmente interessante. Dopo aver passato la giornata insieme ad altri compagni a combinare vari guai in giro, giocare all' aria aperta e aver festeggiato gli ottimi voti e la fine dell' anno scolatico si stava dirigendo verso la capanna dove lei e un altro paio di amiche dormivano lì al campeggio scolastico. Solo la bacchetta era infilata nell' apposito fodero della cintura, per il resto aveva un aspetto semplice: una frontina nera per mantenere in ordine la capigliatura tendenzialmente liscia, niente collane o bracciali, ai piedi delle sneakers. Sospiró, in procinto di entrare e prepararsi per la cena che si sarebbe tenuta a breve... Quando una figura le sbucó di fianco facendola sobbalzare. Si voltó di scatto: ah, {Faraday!} esclamó, più sorpresa che arrabbiata o preoccupata, dando segno quindi di averlo riconosciuto immediatamente. Del resto, chi è che ancora non lo conosceva? Abbassó le spalle e stette lì ad ascoltarlo farfugliare qualcosa di non troppo chiaro, cosa che la fece sorridere ilare - e per evitare di farlo proprio in faccia a lui si morse il labbro inferiore nel tentativo di mascherare il divertimento, con tanto di fronte aggrottata. Alla fine l' espressione si sciolse maggiormente. Un attimo di silenzio con estrema suspense, nel quale lo fissó sbatacchiando le palpebre {A briscola?} poi allargò un sorriso tranquillo e trionfante {Ma certo che so giocare a briscola!} gesticolando pure ampiamente con le braccia per aria, come a dire "è ovvio!". Sospiró appena, unendo le labbra in una smorfia all' ingiù, e sbattè i palmi delle mani ai fianchi {Gioco volentieri con voi domani} e facciamogliela questa concessione. Poi un dubbio la invase: fessurizzó appena le palpebre, per dondolarsi pigramente sulle gambe {... Ma giocate a soldi?} esitó, e poi quasi gli si avvicinó maggiormente facendosi avanti con la schiena, nemmeno si trattasse di un segreto, con un palmo sulla propria guancia {Perché in quel caso il poker è molto più divertente!} esclamó sgranando le palpebre con aria complice. Come se lui sapesse di cosa stava parlando. Una breve pausa in cui tornó dritta e le mani andarono a finire nelle tasche dei pantaloncini, prima di continuare in una scrollata di spalle {Lo conosci il poker, sì?} si premuró adesso di sapere, alzando le sopracciglia sulla fronte, {In teoria dovresti! Anzi, più precisamente il Texas Holdem! Sei americano, no?} insomma, dalla sua pronuncia era abbastanza chiaro. Lei invece suonava decisamente British, del resto per una nata e vissuta a Londra... Attese la risposta, poi decise finalmente di tacere e, intanto, risistemarsi un po' i capelli, frontina compresa. Sbuffó infine, giusto perché doveva avere sempre l' ultima parola - o perché ancora non era stata molesta e doveva recuperare - e terminó con un sarcastico (ma non cattivo) {Come mai questo interesse per i giochi di noi mezzosangue?} giusto per mettere in chiaro le cose, noivoi, ma poi stese un sorriso innocente. {Sicuro che tuo padre sarebbe d' accordo?} se la rise sommessamente. Suvvia, era solo una battuta. Lo stava prendendo in giro.


    Edited by Darjay - 7/8/2017, 23:13
     
    .
1 replies since 7/8/2017, 11:43   42 views
  Share  
.