PARADISE LOST

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Ricercati
    Posts
    1,867
    Reputation
    +2,294

    Status
    Anonymes!

    "Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere. Così frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé." Alzò gli occhi dal libro, sorridendo a Lily nel richiuderlo, come a interrogarla con lo sguardo riguardo cosa ne pensasse. "In poche parole se non scopi è perché non vuoi scopare, quindi? Beh, ha senso. Non posso dirmi contraria." Alzò le iridi al cielo con un pesante sbuffo. "Come uccidi tu la poesia proprio nessuno. Il povero William Blake si starà rivoltando nella tomba." Scosse il capo, esterrefatto, mentre riportava lo sguardo all'illustrazione sulla copertina del libro, il cui titolo recitava in eleganti caratteri: Il matrimonio del Cielo e dell'Inferno. Era corto, essendo sostanzialmente una raccolta di testi in prosa poetica. Albus l'aveva riletto così tante volte da saperlo ormai a memoria, e su di lui esercitava un fascino tutto proprio, uno di quei fascini che si sviluppa ogni volta di più man mano che lo riprendi col passare del tempo. Cresci e lui cresce con te, assumendo nuovi significati, trovando sfumature che prima non avevi colto e che ora invece i tuoi sensi sembrano percepire con maggior chiarezza. Certo, forse sua cugina non era la persona più adatta con cui condividere certe cose, ma in fin dei conti non aveva nemmeno nessun altro con cui farlo. Quel pomeriggio lo avevano dedicato sostanzialmente al cazzeggio e per il moro, il cazzeggio, stava a significare la lettura di qualche testo a lui caro. "Bah, secondo me questi poeti se la menavano un po' troppo su questo genere di cose. E' semplice, è istinto, c'è poco da fare." Alzò un sopracciglio. "Il che è esattamente ciò che ha detto: è istinto, ma la morale religiosa ci ha insegnato ad avvertirlo come una colpa, e ciò negli individui deboli crea la repressione. Cioè, questo pezzo si intitola proprio La voce del Diavolo." "Sì ma perché deve essere del Diavolo?" "Perché l'ha scritto nel millesettecentonovanta. Non è che ci fosse questa grande libertà sessuale, all'epoca." La rossa, in tutta risposta, si strinse nelle spalle, rivolgendogli una smorfia noncurante. "Bo, come ti pare. Che fai stasera, poeta?" Roteò gli occhi, aspirando un lungo tiro dalla sigaretta e sbuffandone fuori una nuvoletta di fumo. "Pensavo di fare una capatina al Pandemonium, tanto per rimanere in tema. Gli altri, però, non so se ne hanno voglia. Cioè, dovrei invitare sia Fred che Malia, e bo..forse sarebbe un po' imbarazzante mettere quei due in un posto del genere. O almeno io mi sentirei come quello che regge il lume, ecco. Penso che ci andrò con Randy. Se vuoi puoi aggregarti." Storse il naso, la Weasley, scuotendo il capo mentre aspirava a sua volta dalla sigaretta. "Naah, ho già altri piani. Però ehi, come se avessi accettato." Alzò le mani, Albus, discolpandola immediatamente. "Sicuro non ti perdi niente. Finirà come ogni volta che mi toccherà raccogliere Randy da terra col cucchiaino." ridacchiò tra sé e sé al ricordo di tutte le nottate brave con l'amico, quando finivano per trascinarsi a stento lungo le vie del villaggio nel tentativo di orientarsi per tornare al castello. Puntualmente si faceva l'alba su una panchina, a fumare e sghignazzare come idioti fino a smaltire la sbronza giusto in tempo per la colazione. Bei tempi. Gettò il mozzicone di sigaretta oltre la sponda del balconcino, rimettendo il libro in borsa prima di salutare la cugina con un cenno, facendo per rientrare. "Allora ci si becca domani, immagino. Buona serata. Non fare troppi danni." Ma tanto lo sapeva, Albus, che li avrebbe fatti comunque.

    tumblr_inline_owupuzPdRy1qlt39u_250
    "ZIOOOOO, STO A VOLAAAAAAAAA'." Oh Cristo. Morale della favola: Randy se l'era fatta salire prima del previsto, forse perché arrivato - testuali parole - un po' già bevuto. Un po' troppo, a giudicare da come si stava dimenando sulla pista. Che il concasato fosse un tipo piuttosto plateale, quello lo sapeva, ma da qui a improvvisare un'infelice break dance ne correva. Albus, dal canto suo, si trovava ancora nel mood da serata appena avviata: aveva bevuto un po', stava bene, avrebbe potuto fare qualsiasi altra cosa che era capace di fare da sobrio, ma era un po' più allegro del solito. Fu proprio per quest'ultimo motivo che prese il tutto sul ridere, scuotendo la testa in direzione dell'amico mentre stringeva le labbra attorno al filtro della propria sigaretta. Nell'altra mano stringeva una bottiglia di birra piena per metà, da cui prese subito un sorso piuttosto generoso. Meglio cominciare a mettermi in pari, altrimenti finisco a fare il babysitter. Anche perché per far ballare Albus Potter ci vuole molto più di una birra, motivo per cui se ne stava ancora lì mezzo impalato a ondeggiare, fumarsi una sigaretta dietro l'altra e guardarsi intorno con aria assente mentre Randy dava spettacolo per due. Ad ogni battito di quella musica sfonda-timpani corrispondeva un lampeggiare di luci stroboscopiche di ogni possibile colore. Un secondo i volti si tingevano di rosso, quello dopo di blu, poi di verde e così via. D'improvviso la musica cambiò, facendo partire un intro fin troppo conosciuto al quale Randy reagì sgranando gli occhi, sollevando le braccia e lanciando un ululato di apprezzamento. "WELL WOMAN THE WAY THE TIME COLD I WANNA BE KEEPIN' YOU WARM. I GOT THE RIGHT TEMPERATURE TO SHELTER YOU FROM THE STORM." cominciò a berciare quello, a squarciagola, saltando come un folle esaltato. Gli effetti di Sean Paul su Randy: più devastanti di un terremoto di nono grado. Non restava altro che ridere ad Albus, ondeggiando il capo a ritmo mentre il ciuffo scuro gli rimbalzava in viso, colpendogli gli occhi. "OH, CE STA LA TIPA TUA!" D'istinto Albus aggrottò lo sguardo con aria interrogativa, voltandosi verso il punto che l'amico gli aveva indicato con un cenno del capo, un po' timoroso di ritrovarsi di fronte a Betty. Fu però Maze ad entrare nella sua visuale in maniera prepotente, con i capelli color platino colpiti dall'effetto del neon sotto il quale danzava, con il viso illuminato per metà di una luce violacea e per l'altra blu. Senza poter proferire parola sentì le mani di Randy afferrarlo per la camicia a quadrettoni, sbottonandogliela tipo per metà (al punto da rendere lecita la domanda sull'effettiva utilità di tenersela proprio addosso) e arruffandogli ulteriormente i capelli. "Che cazzo fai?" "Vai, cazzo!! Tanto finché stiamo insieme sembriamo una coppia gay, e fattelo dire, tu mi fai un po' da cockblocker, quindi levate. VAI E CONQUISTA. Come diceva quello? Vieni, vedi, feci?" "Veni, vidi, vici." "E io che ho detto?" Ma perché parlo? "Ho capito. Vado." Furono le sue ultime parole prima di lasciare la birra all'amico.
    Farsi largo tra la folla parve ai suoi sensi come una scena uscita direttamente da un film. Si muoveva controcorrente nella bestiale massa informe, densa, compatta nel suo movimento centripeto; il tutto mentre ogni azione appariva rallentata dalle luci intermittenti che rimandavano a scatti ogni immagine. Quando fu abbastanza vicino da poterle parlare, le si parò davanti con un sorriso sornione, allargando appena le braccia come a palesarle la propria presenza. "Prova generale per il ballo?" chiese, a mo' di invito, allungandole la mano. "Bisognerà arrivarci pronti." Per chi conosce tutta la storia verrebbe quasi da chiedersi, nel guardare questa scena, chi sia il vero Mefistofele tra i due.
     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    473
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    tumblr_mq1vlev2tf1stwgbco5_r1_250
    Sono giorni ormai che non chiude occhio per più di qualche ora di seguito. E' agitata. E' la sua prima vera festa umana da, beh, secoli e secoli. E ai suoi tempi, di certo gli eventi non erano come quelli che si ritrova a scoprire attraverso i ricordi sconnessi di Beatrix. «Insomma, è tutto un "Chi centra prima il bersaglio, chi va fuori prima, chi si ubriaca per sciogliere i nervi, chi si struscia per prima contro il belloccio di turno." Sbaglio?» Si spazzola i capelli, mentre si guarda allo specchio. Artie ha deciso di portarla finalmente al famoso Pandemonium quella sera. "Vedrai tesoro, sarà come ai bei vecchi tempi!" Le aveva detto con un sorriso di dubbia natura ad increspargli le labbra. "Sì, più o meno è questo. E il bello è che, solitamente, anche la festa più tranquilla ha i suoi risvolti interessanti. Nel mondo dove sono cresciuta io, un party non è considerato un party riuscito se non vi avviene almeno uno scandalo dalla risonanza mediatica! All'inizio di quest'anno, durante il White Party che mamma organizza annualmente a Dicembre, Morgan Zabini ha scoperto di essere passata dall'essere moglie allo status di vedova. Una vera tragedia! Mamma ci ha marciato sopra per circa cinque mesi, cavalcando l'onda di notorietà. E casa Greengrass è diventata subito la meta preferita per i party più esclusivi della Londra magica che conta." Maze ascolta il racconto di Trixie che, stranamente, sembra essere più logorroica del solito. Stira le labbra in un sorriso, mentre finisce di stendervi sopra quel rosso Borgogna che ha deciso di usare. "Senza contare lo scandalo Cavendish. Non sai quanta notorietà ti porta la cronaca nera se ti investe in piena faccia. Non importa se è tutta una montatura o se c'è un effettivo fondo di verità, diventi comunque prezioso agli occhi dell'alta società, se sei anche lontanamente imparentato con il sospettato. E anche qui mamma ha tratto tutti i benefici del caso." Si dà un'ultima occhiata allo specchio, prima di abbassarsi a sistemare i lunghi stivali - ovviamente Gucci - che le coprono le gambe, fino a poco sopra il ginocchio. «La cosa che mi sconvolge di più sai qual'è? Che più dite peste e corna di noi, dell'Inferno, di quanto vi faccia paura, di quanto non vogliate finirci, di quanto vogliate preservare le vostre anime pure dalle pene dell'Inferno e più voi siete tali e quali a noi. Vi abbandonate ai piaceri carnali, vi fate del male morale, vi uccidete, godete nel sentire l'altro soffrire per mano vostra, vi ergete a candidi giudici, pur provando gioia nel perpetuo peccare» commenta le sue parole, passando una mano sopra l'abitino in velluto nero che le fascia il corpo, avvolgendole le braccia fino ai polsi. E' pronta. "L'ipocrisia è alla base di ogni rapporto umano, è questo che ci viene insegnato, fin da quando siamo solo dei teneri esserini in fasce." Me ne sono accorta e amo questa crudeltà! «Allora che ne dici? Sembro abbastanza una sgualdrina per il posto dove vuole portarmi Artie?» Fa una piroetta di fronte allo specchio, così che Trixie possa partecipare attivamente a quella cerimonia. La ragazza sembra valutare il tutto attraverso le pupille scure e alla fine ridacchia, soddisfatta. "Perfettamente in linea con il mood del locale. Non credo avrei potuto fare di meglio!"

    tumblr_n0ikpwO4Vh1s818j4o5_250
    E a quanto pare anche Artie è della stessa opinione di Beatrix. E anche altre persone, incontrate nel marasma della folla che riempie il locale, sembrano pensarla allo stesso modo. E Mazikeen non può far altro che sorridere, felice nel ricoprire il ruolo che le è sempre calzato meglio: quello della regina delle attenzioni. Non fa nemmeno nulla per uscire da quell'occhio di bue che sembra seguirla, ma anzi, si ciba di ogni sguardo languido, di ogni sorriso malizioso, di ogni carezza non voluta. Balla sopra il tavolo del privè che Artie ha riservato per quella loro scappatella. Si dimena, mentre l'alcol continua a scorrere come un fiume, di bicchiere in bicchiere, di bocca in bocca. Artie la raggiunge con un balzo, invitandola ad aprire le labbra. Obbedisce, servizievole, lasciandogli il compito di investirle le papille gustative del forte sapore della tequila secca. Le brucia la gola, ma ride, inebriata da quell'atmosfer che la fa tornare a respirare, ricordandole così tanto casa. E mentre balla, accerchiata da gente che si bacia e si spalma ovunque, lei osserva la parte inferiore, al di là della balaustra del loro privè. Guarda i gironi inferiori dell'Inferno, guarda la bolgia che si accalca, che sembra non soffrire di quello stare attaccati l'uno all'altro senza respirare e ne diviene improvvisamente invidiosa, tanto da sentire il bisogno di scendere, per amalgamarsi con loro. «Tesoro ci rivediamo tra un po', forse Anche se spero vivamente il contrario. Si avvicina all'orecchio di Artie, tenendolo per il viso, prima di stampargli un bacio sulle labbra e scendere. Più scende, più l'euforia dentro di lei aumenta. I locali come quelli sono la cosa che più ha preferito della razza umana, da quando è diventata una di loro. Perché, in mezzo a quel caos primordiale, lei è libera di essere se stessa, la vera Mazikeen, senza alcuna limitazione. Può sfogarsi, può ferire, può baciare, può sentirsi vera, sapendo che dall'altra parte troverà persone affini a lei. Per questo non si fa specie, quando attraversa la folla e sente i corpi vivi degli altri sbatterle addosso. Trova un punto in mezzo alla pista e non ha bisogno di nessun altro, oltre se stessa. Balla, indisturbata, con le mani che salgono al cielo, per poi raccogliersi nuovamente intorno al capo, in un moto continuo che diventa una danza sensuale. Non sente più nemmeno chi le si struscia addosso, tanta è la gente il quale cuore batte all'impazzata, seguendo il ritmo di quella musica che ha un che di tribale. Ondeggia il capo a tempo, scuotendo i capelli all'indietro, prima di chiudere gli occhi. Lei sola, in mezzo alla pista. Ma poi lo sente. Ne avverte la purezza. Fiuta nell'aria il suo candore e sente che si sta avvicinando, sempre di più. Vorrebbe dischiudere gli occhi, incuriosita da quella svolta inaspettata della serata, ma preferisce non sapere se è da lei che si sta dirigendo. Rimane così in trepida attesa, fin quando non le è chiaro che sì, l'oggetto della sua traversata è proprio lei. Apre le palpebre lentamente, sorridendogli, estasiata. "Prova generale per il ballo? Bisognerà arrivarci pronti." Le piace quell'intraprendenza e senza farselo ripetere due volte, afferra la sua mano, avvicinandosi a lui di qualche passo. Non dice nulla, ma comincia a ballare con lui, non pensando troppo a quello che ne viene fuori. Sente Beatrix sbuffare da qualche parte nella sua mente, poco felice di quell'improvviso incontro. Dovrai fartelo piacere prima o poi, come io mi faccio andare bene il tuo amico. Ho grandi progetti in serbo e no, non sarai tu a rovinarmeli. Ballano per quelle che le sembrano delle ore, mentre il sorriso va sempre più allargandosi sulle sue labbra. E' felice, è spensierata, si sta divertendo come una diciottenne nel ventunesimo secolo e, sinceramente, non riesce a trovare niente di meglio che l'essere lì, in quel momento. La musica sfuma lentamente, in qualcosa di più profondo, più lento e lussurioso. Pane per i suoi denti. Ma sarà lo stesso per lui? Gli lancia un'occhiata di traverso, mentre si fa più vicina, ondeggiando sinuosa sopra i tacchi. Ha la camicia sbottonata, ben oltre la metà del petto e i suoi occhi non possono far altro che accendersi di una scintilla di malizia, mentre allunga una mano, per poggiarla proprio sulla sua pelle nuda. Ha un brivido che le attraversa la schiena senza pietà. And it's coming closer. «Non pensavo fossi un amante di certi posti» gli dice, avvicinandosi quel tanto che basta per arrivare al suo orecchio, per poter essere udita al di sopra della musica. «Ma è stata una piacevole sorpresa trovarti qui! A quanto pare, siamo più che pronti per il ballo. Ottimo coordinamento, eccellente abilità camaleontica, affiatata chimica Si scosta qualche secondo per guardarlo negli occhi. Non credi anche tu? "Se posso dire la mia, no, non mi trovo d'accordo." Non l'ho chiesto a te. Si morde l'interno del labbro inferiore mentre oscilla a destra e sinistra, lasciando libera la testa di vagare. She took my heart, I think she took my soul. Scocca la lingua contro il palato nell'udire quel verso della canzone. Sfiora il suo naso con il proprio, in quello che sembra essere un gesto assolutamente casuale. Ma non lo è. «Dimmi, Albus, cosa mi racconterebbe la tua anima, se te la rubassi in questo momento?»
     
    .
  3.     +1    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Ricercati
    Posts
    1,867
    Reputation
    +2,294

    Status
    Anonymes!

    Il paradosso era alla base di una personalità come quella di Albus Potter. Se infatti, a chi lo conosce davvero bene, venisse chiesto di descriverlo con una sola parole, tra le scelte giuste vi sarebbe proprio quella che sembra meno probabile: innamorato. Albus nella vita era perennemente innamorato. Non di una persona, non di un qualcosa di specifico, ma amava in continuazione, a vuoto. Un amore forse malinconico, sicuramente tormentato, la maggior parte delle volte sadomasochistico, ma pur sempre amore. Non quello di Madre Teresa di Calcutta o di un prete di campagna, assolutamente no. Quello di Albus era un amore diverso, unico nel suo genere, che forse potrebbe essere meglio espresso come sensibilità alla profondità delle cose e delle persone. Il giovane Potter sembrava sempre avere lo sguardo di chi vedeva qualcosa che agli altri sfuggiva, e che quel qualcosa se lo custodiva nel profondo del cuore in un misto di ammirazione e gelosia. Per lui la realtà, anche la più abietta e disgustosa, aveva il proprio ritmo, la propria metrica, le proprie figure retoriche, esattamente come una poesia. Ed era per questo, forse, che era bravo a scriverle di suo pugno. Percepiva la musicalità nei toni di voce, l'armoniosità nelle movenze, i giochi di luce negli sguardi. Mazikeen Greengrass, dal canto suo, ci mise poco a definirsi ai suoi occhi come una poesia vivente. Poteva piacere o non piacere, poteva essere capita o meno, ma racchiudeva in sé un fascino e una bellezza di una rarità tale da lasciare un tipo di persona come Albus Potter completamente esterrefatto. Il solo averla di fronte, il solo guardarla, faceva venire voglia al Serpeverde di prendere carta e penna e scrivere tutto ciò che vedeva, nella vana speranza di rendere giustizia a quell'ottica.
    "Non pensavo fossi un amante di certi posti." il soffio di lei sul suo orecchio lo fa sorridere, portandolo ad abbassare lo sguardo per un istante. "Non lo sono, infatti." "Ma è stata una piacevole sorpresa trovarti qui! A quanto pare, siamo più che pronti per il ballo. Ottimo coordinamento, eccellente abilità camaleontica, affiatata chimica." Lo sguardo di lei sembrava interrogarlo a riguardo, e di certo Albus non poteva negare le sue parole. "Direi che non potevamo scegliere meglio." asserì dunque, sollevando un sopracciglio con aria ironica. Da quando lei lo aveva invitato al ballo, il moro non aveva potuto smettere di chiedersi se fosse stata una saggia scelta accettare; d'altronde non la conosceva se non di vista, e l'unica informazione che aveva su di lei era l'amicizia con sua cugina - il che non sempre poteva essere considerato un punto a favore, dato le compagnie che la rossa tendeva a frequentare. La curiosità lo aveva mangiato per giorni e giorni, portandolo a gettare l'occhio su di lei ogni qualvolta ne avesse l'occasione, osservandola, cercando di carpirne l'essenza senza mai realmente riuscirci. Tante ipotesi gli avevano affannato il cervello riguardo i motivi per i quali lei avesse deciso di invitare proprio lui, e la maggior parte delle volte si trattava di elucubrazioni davvero poco lusinghiere per se stesso. Stai a vedere che le servo per ingelosire qualcuno, era stata una delle principali. Alla fine aveva deciso di non pensarci troppo, cosciente che comunque fosse andato il ballo, probabilmente a fine serata si sarebbe ritrovato comunque in compagnia di una bottiglia di incendiario. Tanto se il problema non è lei, come al solito troverò il modo di diventarlo io, poco ma sicuro.
    c034ba49d97abf6626b20b9d1ffbd9b4
    Mentre la musica si faceva più lenta, e la mano di Maze avanzava sulla pelle nuda del suo petto, un'ondata di calore cominciò a farsi sentire distintamente lungo tutto il suo corpo, causando un battito accelerato che poteva fare ben poco per nascondere. "Dimmi, Albus, cosa mi racconterebbe la tua anima, se te la rubassi in questo momento?" Probabilmente che stava sul punto di morire di arresto cardiaco. Si prese più di qualche istante per pensarci, osservando con un certo rapimento il susseguirsi delle luci al neon sul viso della ragazza, le ombre che creavano, il modo in cui tingevano la sua pelle di diversi colori. Il rosso. Il rosso è il più adatto. Fu il suo immediato pensiero, come se all'interno della propria testa, in una parte di essa, stesse nel frattempo componendo i primi versi di una poesia. Sospirò, decidendosi a rispondere una volta per tutte. "Ti direbbe che il suo proprietario è davvero un grande stupido, e che la sua rapitrice è una donna decisamente crudele." disse quelle parole sulla piega di un sorriso sardonico, soffiandole sulle sue labbra a quella distanza sin troppo esigua che lei aveva posto tra loro, e facendo poi scivolare una mano tra le dita della sua. Saggia scelta, quella di tenere occupate le mani. Si scostò di qualche millimetro, senza allontanarsi, ma semplicemente posizionandosi ad un'angolazione diversa, quella necessaria a poggiare le labbra sulla sua spalla. "Questo vestito è crudele." sussurrò, per poi spostare le labbra un po' più su, posando un secondo bacio sull'incavo del suo collo. "Il modo in cui balli è crudele." un altro sussurro, un altro lento spostamento, un altro bacio, ora sulla linea della mascella. "Il modo in cui parli è crudele." E infine le labbra si chiusero leggere attorno al lobo del suo orecchio. "Sei una donna vergognosamente crudele, Mazikeen Greengrass..ma sarei il peggiore dei bugiardi se mi rifiutassi di ammettere che, come tortura, mi piace anche troppo." Solo a quel punto, con un sorriso sornione stampato sulle labbra, la condusse in una giravolta, avvolgendo un braccio attorno alla sua vita e facendo aderire la schiena di lei al suo petto per porle la medesima domanda all'orecchio. "La tua, invece, di anima, cosa mi racconterebbe?"
     
    .
2 replies since 14/10/2017, 20:40   93 views
  Share  
.