INVERNESS

Descrizione della città

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    I N V E R N E S S


    Accesso e difese.

    L'accesso nella città non è permesso a tutti. Oltre alle famiglie appartenenti al branco, i visitatori possono accedervi solo sotto autorizzazione del custode della Città. Fermavisi per visite prolungate, altrettanto è possibile solo sotto specifico invito dell'alfa. Nella città si accede da una chiesetta abbandonata posta nei boschi presenti alla periferia della città babbana. Versata una goccia del proprio sangue (che deve necessariamente appartenere a un lycan) all'interno del calice dell'Eucarestia e pronunciato il motto del Credo "Facilis descensus Averno", una porta si apre nel muro dietro l'altare, che lascia spazio a un lungo viottolo su cui sono poste a destra è sinistra, le statue degli arcangeli e dei principali profeti. In fondo al viottolo si apre un'imponente porta in pietra, perennemente sorvegliata da due guardie, solitamente presenti nella loro forma lycan. Un rituale particolare annuncia il rientro dei guerrieri più di spicco della città. A destra dell'entrata principale infatti, è presente un bersaglio che, colpito dalle armi di spicco dei migliori di loro (per lo più i capifamiglia e i guerrieri che si sono dimostrati più valorosi), innescano il suono delle campane della cattedrale principale. Ogni famiglia ha una propria sequenza precisa, così che tutti sappiano chi ha fatto ritorno sano e salvo nella Città Santa. Le difese della città sono molteplici e ricorrono a una magia molto antica. Da tempi immemori infatti, i cacciatori hanno fatto uso della magia, tanto per forgiare le loro armi quanto per difendere la loro segretezza. Le alte mura attorno alla città sono solo uno dei vari livelli che mantengono la sicurezza; nei sotterranei e sopra le loro teste ad altezze molto elevante altrettante difese non permettono ai curiosi o ai malintenzionati di tentare di entrare nella città. L'unica via di accesso è a piedi; non a caso all'interno della Città santa ci si sposta a piedi o a cavallo, per raggiungere le zone più disparate del vasto territorio. Chi vi è entrato, lo ha descritto come un posto estremamente labirintico, colmo di segreti, meccanizzato in maniere che a molti risultano tutt'ora oscuri. Per le missioni al di fuori della città, i cacciatori si spostano tanto attraverso mezzi moderni quanto con i mezzi magici, seppur non li amino poi molto. A fianco della chiesetta abbandonata infatti, vi è lungo passaggio sotterraneo, che da accesso a un grande garage in cui vengono conservati tutti i mezzi di trasporto; macchine, moto, furgoni, scope e tanti altri piccoli e grandi mezzi necessari per qualunque spostamento di qualunque tipo.

    La città.

    La Città Santa è autosufficiente sin da tempi immemori. Vivono sfruttando il territorio circostante delle Highlands (i territori della Città Santa infatti, si estendono naturalmente anche al di fuori delle muraglia nel raggio di una decina di chilometri, altrettanto segretati; territori che preservano tanto luoghi di culto sacri, come il Cimitero degli Eroi Caduti, quanto immense distese di terre coltivate o campi da pascolo). Non per niente, il cibo di Inverness è da sempre cibo povero, proveniente esclusivamente dal frutto del duro lavoro degli agricoltori. Il lavoro, tanto quanto la battaglia, è loro insegnato sin da piccoli, e ne traggono un massimo onore tanto quanto dalla lotta. Nutrire la Città. significa nutrire se stessi e nutrire la lotta. Posti tra Loch Ness e il mare del nord, sfruttano l'energia idroelettrica tanto quanto quella eolica e solare per alimentare la vita quotidiana. In principio il nucleo della città era molto piccolo ma col tempo si è ingrandito in maniera ingente. Con lo stanziarsi dei babbani, Inverness venne segretata e le due civiltà vissero parallelamente. Una volta svuotatasi completamente dai babbani, Inverness si è ramificata anche oltre le proprie muraglia, spostandone infatti le mura interne fino a inglobare anche tutta la parte babbana della città. Ogni famiglia ha a disposizione una casa o un nucleo di case a seconda del numero di membri o di quanto è stata ramificata nel tempo la famiglia; sono abitazioni termoisolante costruite in pietra e legno che sfruttano il calore delle terme per riscaldarsi d'inverno tanto quanto per rinfrescarsi d'inverno. Al centro della Città, sorge la Cattedrale, il nucleo della città che nei secoli è stata usata come luogo di culto così come struttura assembleare. Dalla Cattedrale infatti si accede a una rete di funicoli che portano nella Inverness sotterranea; un complesso di strutture che custodiscono i segreti dei cacciatori così come i loro luoghi più esemplari. I centri di addestramento, le biblioteche, gli archivi così come le armerie e i depositi di frumento e alto cibo a lunga conversazione sorgono tutti sotto terra. Sempre nei sotterranei sorge il centro di comando; un grosso complesso che sfruttando la magia così come la tecnologia serve a coordinare l'attività dei cacciatori e serve come luogo atto alle riunioni - dalle più solenni alle più informali. Pressoché rimasta in apparenza un ambiente di stampo medioevale, le intricate strette vie della città sono tempestate di sampietrini e conducono alle singole abitazioni spesso di natura e architetture tutte diverse, a seconda della famiglia che vi ha dato costruzione. Ciascuna abitazione, spesso di ingenti dimensioni, porta lo stemma della famiglia; per questo motivo molte case attualmente risultano disabitate. Nessuno può toccare le eredità delle altre famiglie, nemmeno quelle dei Rinnegati. Farlo, significa mancar di rispetto alla dinastia che ha servito il Credo. Seppur ramificate e tra l'altro di nazionalità diverse, tutte le famiglie del Credo hanno idealmente residenza a Inverness e qui vi possono tornare in qualunque momento lo desiderino. Molte piazzole sorgono attorno alla città; al centro di ciascuna vi si trova una fontana in marmo solitamente rappresentante scene bibliche o eroi classici e costituiscono punti d'incontro per gli abitanti. Alla base di ciascuna di loro vengono custodite armi di ogni sorta per motivi di sicurezza. In caso di attacco ogni angolo della città è setacciato da decine di punti in cui i cacciatori vi preservano le loro armi. Inverness non manca dei tipici luoghi necessari al benessere dei suoi cittadini. Un piccolo ospedale, un centro d'istruzione per i più piccoli e diversi luoghi di aggregazione tanto per i più giovani quanto per gli anziani. Non è raro veder scorrazzare bambini per le strade o dover scambiare due parole con i guerrieri in pensione. Le difese si avvalgono di una magia molto antica, motivo per cui, è considerata quasi inespugnabile, e per lo stesso motivo, al suo interno, la Città Santa risulta in ogni epoca, indipendentemente dalle condizioni storiche, una sorta di oasi sulla terra. Ogni domenica un mercato lungo la via principale della città permette un ampio scambio di beni tra gli abitanti. A volte viene data la possibilità anche a visitatori di portar merce a Inverness, purché gli individui vengano attentamente sorvegliati. Nelle stesse occasioni, i mastri armaioli dei monasteri di cui si avvalgono i cacciatori, portano in città i loro pezzi, per venderli oppure scambiarli in cambio di beni. Non esiste una vera propria economia basata sulla moneta, a Inverness, tuttavia, non di rado, la città acquista o vende a sua volta. Volenti o nolenti, operando al di fuori del controllo di un qualunque governo nazionale, Inverness ha creato un vero e proprio mercato nero. Il Credo ha sempre pensato infatti, il mondo sovrannaturale a cui loro appartengono, e un sublivello ancora più sotterraneo rispetto a quello dei maghi; non a caso, i cacciatori hanno sempre operato nei confronti dei maghi più o meno alla stessa maniera in cui i maghi hanno operato nei confronti dei babbani.

    Addestramento.

    L'addestramento dei piccoli inizia molto presto e si conclude all'incirca tra i quattordici e i sedici anni, momento in cui ricevono la loro prima missione da parte della Città. Le famiglie decidono arbitrariamente se lasciare che il loro addestramento avvenga nella Città, o in una delle centinaia di roccaforti - monasteri, sparse in giro per il mondo. I pastori di decide di religioni diverse infatti, accolgono i figli del Credo da molti secoli, crescendoli e addestrandoli nelle più disparate maniere possibili. Pur mantenendo quindi principi simili, i figli di Inverness posseggono spesso concezioni leggermente diverse, stili di lotta diversi e persino modi di pensare diversi, ma tutti mantengono un alto rispetto l'uno nei confronti dell'altro, operando nella loro età adulta un intenso scambio di tecniche e strategie appreso o nella Città stessa, oppure al di fuori. Le famiglie tendono a trattare i propri figli con un certo distacco, ma tranne in casi estremamente peculiari, ogni figli è una benedizione, considerato una nuova leva al perpetrare avanti la stirpe, nonché assolutamente necessario per l'alimentazione della città. L'addestramento è duro, spesso decisamente difficile da portare avanti dai più piccoli, ma alla fine, tutti vengono forgiati in maniera tale da poter diventare eccelsi guerrieri. I più valorosi vengono orientati verso le posizioni di difesa e attacco, i meno propensi, vengono comunque addestrati al meglio, per poi occuparsi di lavori meno usuranti, ma pur sempre essenziali nella città. Una peculiarità di Inverness è che nessun lavoro è meno importante di altro, nessun compito è meno dignitoso di un altro, e seppur i guerrieri vengano osannati più di altri, nessuno riceve meno rispetto per l'apporto dato alla città. Quanto alla magia difficilmente un figlio di Inverness finiva fino a qualche anno fa in una scuola magica. Questo perché il Credo era certo che l'utilizzo della magia in maniera così diretta, attraverso l'uso della bacchetta, potesse corrompere la tempra dei cacciatori. Quest'ultimi infatti, vengono addestrati a gettarsi nella lotta in prima persona, a combattere con onore fino all'ultimo, rispettando anche il più indegno degli avversari.

    Tradizioni.

    Le tradizioni di Inverness non hanno mai seguito le convenzioni socialmente considerati accettabili. Non a caso, il loro stesso impianto di colori preposti a ciascun eventi è diverso da quello della società civile. Il nero appartiene alla caccia e alla battaglia, un colore adatto a confondersi nelle tenebre. Per il lutto e il dolore e per accompagnare le anime dei morti nell'al di là, si vestono di bianco. A proposito di ciò, è opportuno precisare che, nonostante esista un Cimitero degli Eroi Caduti, i cacciatori non vengono sepolti, bensì su barche in legno di pino, lasciate viandanti sul Mare del Nord. In occasione della morte, le salme vengono vestite della loro uniforma ufficiale, l'armatura da cerimonie, e la barca tutta viene adornata di salvia ed erbe purificanti. Nei caveau vengono invece deposte unicamente le loro armi, le ceneri di eventuali oggetti personali che non possono essere utilizzati da altri e l'ultima armatura da loro indossata. Il rosso è scelto per le cerimonie di iniziazione dei nuovi guerrieri che hanno completato il proprio addestramento. Blu sono i drappelli che si ergono per i guerrieri che fanno rientro dopo esser considerati perduti. Il giallo è per la vittoria, e in una notte vittoriosa, grandi fiaccole ardono per tutta la notte lungo ogni strada della città. Le torri più alte e le mura, sono forgiate con l'argento, considerato tossico per tutte le forze demoniache. Una sposa dal canto suo nel giorno più bello della sua vita, indosserà l'avorio o l'oro. L'annuncio della nascita di un nuovo figlio lo si fa con il canto delle campane della Cattedrale e da quando il branco è stato restaurato, il canto dei lupi si alterna sulle alte mura per tutta la prima notte. Non vi è una legge che impedisce l'unione tra lo stesso sesso, così come non esiste una legge che impedisca le unioni non celebrate davanti agli occhi di dio. La legge dei Cacciatori voleva in passato che ciascun cacciatore vagliasse il proprio consorte agli occhi del patriarca. I lycan tuttavia, sono cultori dell'amore spontaneo e privo di inibizioni, così come proveniente dalla natura. Perfettamente in accordo con l'idea che ciascun istinto debba essere seguito, purché non intralci la razionalità della propria battaglia, Inverness celebra ogni forma di passione terrena, purché avvenga nel pieno rispetto del prossimo. Il rispetto infatti, in ogni sua estrinsecazione è sacro per il Branco; il loro stesso legame che permette ben pochi segreti, è atto a far sì che tra loro il confluire del amor reciproco fluisca liberamente. Sono tuttavia una società altamente rigida, organizzata, che da molti secoli costretta a vivere nel segreto conosce bene la prima priorità delle proprie esistenza: proteggere se stessi per proteggere l'essere umano e la Natura, così come lasciata dal Divino.

    in continuo aggiornamento





     
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