CHOOSE YOUR BASKET! - DATE EDITION

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    14 Dicembre 2018
    Il sindaco di Hogsmeade, dopo giorni e giorni in cui lei e le altre erano state costrette a pressarlo, alla fine aveva ceduto agli occhioni dolci di Ariadne e alla promessa di far tornare la cittadina al suo stato attuale non appena finita la fiera. Ha concesso loro di usare la piazza cittadina e il pieno controllo del Parco della Liberazione, lì dove ora si erge un sontuoso tendone bianco, addobbato con tanto di lucine natalizie e decorazioni a tema, ritrovo per l'asta che è stato indicato in tutti i volantini che hanno consegnato in quei giorni. Ci sono svariati ragazzi che, vestiti di tutto punto, hanno dato la loro disponibilità per fare da camerieri durante la serata. Vicky li guarda da sopra il palco, mentre finisce di sistemare anche l'ultimo cestino sulla lunga tavolata, di fianco al banchetto dove risiede il martelletto per l'asta. Ophelia li fa sfilare di fronte a sé, correggendone la postura di tanto in tanto, e si ritrova a pensare che ha davvero fatto un ottimo lavoro nello scegliere sicuramente i più interessanti che le sono capitati sotto le unghie. Le sorride, complice, da lontano, per poi avviarsi dietro le quinte, al fianco di Chris ed Eris per aiutarle a mettere a posto gli ultimi vassoi di cibo che ha gentilmente offerto, per la serata, la proprietaria dei Tre Manici di Scopa. Con la coda dell'occhio vede Alaska sistemare gli ultimi addobbi in giro per la sala, passando tra i tavolini decorati a tema natalizi, sui quali si siederanno i compratori durante l'asta, mentre Harry sta dando i suoi ultimi suggerimenti al deejay riguardo la musica giusta da mettere come sottofondo per la serata. E' bello che siano riuscite a fare squadra, amalgamandosi in un unico gruppo coeso e ben compatto, capace di superare la rivalità che dovrebbe spingerle una contro l'altra, appartenendo a due team differenti. Ed è bello che tutti i loro sforzi siano stati veicolati nell'organizzare quell'evento che serve a celebrare la fine delle lezioni e l'inizio delle vacanze natalizie. Un modo per salutarsi, farsi gli auguri, ma anche racimolare qualche buon soldino per il nuovo campo di Quidditch, grazie anche all'aiuto delle donazioni di privati e degli stessi negozianti e proprietari di locali ad Hogsmeade.
    Alla fine, quando è tutto pronto e sembrano essere arrivati tutti coloro che vogliono partecipare come compratori, la bionda si dà una leggera sistemata alla gonna traslucida che le arriva a carezzarle le caviglie, per poi farsi avanti, con un microfono stretto tra le dita affusolate e la musica bassa che le fa dà leggero sottofondo. « Buonasera a tutti e benvenuti all'asta "Choose your basket." » Sorride, avvolgendo il pubblico con un'occhiata sommaria. « Innanzitutto vorrei ringraziare ognuno di voi per essere qui, sia compratori che possessori di un cestino, perché state contribuendo ad una causa importante per il nostro nuovo polo universitario. Ci stiamo rimboccando le maniche per far qualcosa per noi stessi, per migliorare il nostro piccolo ecosistema, mettendoci noi in prima persona, unendo l'utile al dilettevole, che di per sé è già un gran bel vantaggio! » Ridacchia, per poi portarsi i capelli dietro la spalla, con un cenno di mano. « Ma passiamo alla parte divertente della serata. I cestini. » Indica la lunga tavolata sulla quale sono disposti tutti e dodici i cestini che quella sera metteranno in palio. Sono tutti uguali, per non renderli troppo particolareggianti nell'aspetto, e ad ognuno di essi è stato castato un incantesimo estensibile irriconoscibile per farvi entrare tutti gli oggetti. « Le regole sono quelle di una normalissima asta: quando sarete interessati ad un determinato cestino, alzate la paletta che vi è stata fornita all'ingresso e urlate la vostra puntata, sperando che sia abbastanza forte da farvelo aggiudicare. Semplice, no? » Si porta verso il banchetto dell'asta, lì dove sono presenti, in fila, tutti i cartoncini chiari sui quali vi è presente la descrizione del contenuto di ogni cestino. « Ma il vero bello arriva soltanto ora. L'appuntamento, come da regolamento, è completamente al buio e in quanto tale, saprete l'identità di chi vi ha organizzato il picnic solo domani, durante la fiera natalizia. Quindi oggi comprerete un cestino, sì, ma a fine asta vi verrà consegnato un cartoncino sul quale troverete annotate le indicazioni che il vostro appuntamento vi ha voluto lasciare per farsi riconoscere. Avrete tutta la notte per rimuginarci sopra per provare a capire di chi si tratta. » Fa un occhiolino generale, per poi abbassare lo sguardo verso il primo cartoncino che ha stretto tra le dita. « E allora possiamo andare anche con il primo e mi raccomando, siate generosi nel cogliere l'attimo perché il destino potrebbe anche riservarvi delle piacevoli sorprese! » Sorride, prendendo a leggere la descrizione. « Il cestino numero 1 sembra davvero interessante. » Alza le sopracciglia, per tenere un po' la suspense. « Partiamo con il pezzo forte: i cibi. Al suo interno troviamo: Api frizzole, bacchette magiche alla liquirizia, torta di mele, caramelle Mou, crostatine Canarine, piuma di Zucchero, bastoncini di cioccolato da sciogliere nel latte per cioccolata, rum di ribes rosso, sciroppo di ciliegia. Però, davvero un signor cestino, direi. » Fa una smorfia compiaciuta, per poi proseguire. « E si prosegue con: guanti, sciarpa e berretto blu, portachiavi a forma di colibrì. » Alza gli occhi dal cartoncino per sbirciare le facce tra la folla, mentre le sopracciglia sciabolano in contemporanea verso l'alto, per due volte. « Avete già cominciato ad avere qualche sospetto sull'identità ignota del possessore? » Fa una piccola pausa. « Per finire, c'è un piccolo dono per chi si aggiudicherà questo cestino: un buono da starbucks per 5 caffè o cappuccini , così che potrete cominciare la giornata con un bello sprint oppure finirla con una dolce attenzione. » Torna a guardare la platea con un sorriso, cercando di capire chi può essere già interessato all'acquisto. « La base d'asta è di 3 galeoni d'oro e ora dovete dare il meglio di voi! » Picchietta il martelletto contro la base di legno, dando così inizio alla prima asta. « Che vinca il migliore! »

    C'è scritto tutto nel post, ma riassumerò per punti, andando a spiegare meglio anche come ci si muoverà per il dopo.

    AMBIENTAZIONE: Ci troviamo in mezzo al Parco della Liberazione, sotto un tendone bianco riscaldato, addobbato con tanto di luci natalizie, fiocchi di neve che cadono dal cielo, alberi di Natale e chi più ne ha più ne metta. Ci sono dei tavoli rotondi al centro della sala, lì dove ogni compratore potrà trovare posto per sedersi durante l'asta. All'entrata è stata consegnata ad ognuno di loro la paletta che dovranno usare per puntare la loro somma (che dovrà essere esplicitata a voce.)
    MODALITA' DI GIOCO PER OGNI CESTINO: Ci sarà un'asta al giorno, per un totale di dodici aste. L'ordine di chiamata dei cestini è completamente casuale. L'asta aprirà con il post di una delle cheerleader banditrici (Vicky, Ophelia e Ariadne) che sarà postato di mattina, prima delle 11 e chiuderà a mezzanotte dello stesso giorno. Una puntata fatta anche a 00.01 non verrà presa in considerazione.
    Essendo una "role lampo", le risposte dovranno essere corte, funzionale soltanto a postare la propria puntata. Non vi perdete nei pensieri dei pg, ma che siano post immediati, fatti di azioni, soprattutto perché magari, per aggiudicarvi un determinato cestino, avrete la concorrenza e vi toccherà postare più di una volta durante lo stesso giorno. Mi raccomando la coerenza con il vostro pg, quando si tratta di puntare somme importanti. Considerate che un galeone equivale a 6 euro.
    Va da sé che un pg non può aggiudicarsi più di un cestino, in quanto dovrebbe avere il dono dell'ubiquità per poi andare a più appuntamenti insieme.
    COME SI SVOLGERA' L'APPUNTAMENTO? Come è scritto nel post, il gioco dell'anonimato del possessore continua fino a role aperta. Faccio un esempio: il cestino di Tizio è stato comprato da Caio. A Caio verrà consegnato il biglietto che si trova sotto il cestino che ha vinto, dove ci sono le indicazioni che gli ha lasciato Tizio sul dove si troveranno il giorno dopo per l'appuntamento e come farà a riconoscerlo. Il player di Tizio, poi, avendo ideato lui l'appuntamento, aprirà la role e la linkerà al player di Caio, giostrandosi la cosa come meglio crede (chiaramente dovrà scrivere in role anche le indicazioni che ha lasciato scritto a Caio, giusto per dargli un'idea sul dove andare a cercarlo, povero figlio.) Spero di essere stata abbastanza chiara.
    Essendo un'iniziativa pensata per il periodo natalizio, i player dei possessori dei cestini, ovvero coloro che dovranno aprire la role, devono aprire la role entro il 25 dicembre, considerando che, da quando il proprio cestino verrà venduto, hanno il via libera. Per coloro i cui cestini verranno battuti per ultimi, pensate che comunque potete sempre cominciare a prepararvi il post già dal primo giorno, perlomeno per la parte del cappello iniziale.
    N.B. Belle e Aurora, che mi aiuteranno a presentare i vari cestini, non sono a conoscenza del nome di coloro che hanno messo all'asta i cestini che chiameranno con le proprie pg, per questo potranno comunque provare a comprare i suddetti con i loro pg.

    E niente, dopo tutto questo pippone, divertiteviiii e spargete ammore!



    Edited by wanheda‚ - 1/12/2018, 10:08
     
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    Johnny non era mai stato tipo da appuntamenti al buio, non erano esattamente un interesse nutrito ai suoi occhi, ma l'iniziativa organizzata dalle cheerleader per finanziare il polo sportivo era un qualcosa che, secondo lui, meritava di essere supportata. Così, conscio anche di possedere un patrimonio non indifferente che non avrebbe creato alcun problema al proprio stile di vita se volto in parte in beneficenza, si era presentato in orario al luogo indicatogli. Fu uno dei primi a varcare la soglia del tendone, rivolgendo un sorriso e un cenno del capo ai conoscenti che man mano andarono a nutrire la folla munita di palette. Tra il vociare, intese che non erano pochi a preoccuparsi dell'eventualità di vincere un cestino appartenente a qualcuno del proprio stesso sesso; parole a cui il giovane tatuatore rise sotto i baffi. Una preoccupazione che lui certamente non condivideva, nel suo scherzoso definirsi tra sé e sé come onnivoro.
    Quando la banditrice prese la parola, Johnny attese con una certa eccitazione bambinesca la descrizione del primo cestino, seguendola con particolare attenzione nel tentativo di capire a chi potesse appartenere. "Tirare a indovinare le identità è quasi più divertente dell'asta in sé, ora che mi ci trovo in mezzo." disse, rivolto alla persona accanto a lui prima di optare per essere l'apri-pista della situazione, sollevando in alto la propria paletta e scandendo forte e chiaro. "CINQUE GALEONI!"

    Ho interagito con una persona a caso accanto a lui, liberissimi di usare la cosa se volete.
    Ho anche preso molto alla lettera la cosa del fare post corti, come si può notare ahhahaha #MancoLaGif

     
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    Provare a rendere interessante un'asta di appuntamenti era davvero complicato, ma le cheerleader erano state decisamente all'altezza del loro compito. Nel ricevere il proprio flyer, Fitz non aveva avuto dubbi nel andarci e insieme a lui ci aveva trascinato ovviamente il migliore amico. Entrambi avevano bisogno di rallegrare le loro giornate e anche lasciarsi un po' cogliere dagli imprevvisti. E quindi eccoli là ad attendere la descrizione del primo cestino che fece appena assottigliare i suoi occhi. Mi puzza di famigliare. « Tirare a indovinare le identità è quasi più divertente dell'asta in sé, ora che mi ci trovo in mezzo. » « Le apparenze ingannano amico mio, ma in questo caso, sono quasi certo ne valga la pena. » Si stringe nelle spalle, notando con grande interesse che Johnny punta, ma in maniera decisamente contenuta. Forse è il caso però di restare sul semplice per adesso. Alza quindi la propria paletta e punta a sua volta. « QUINDICI GALEONI. » Praticamente l'equivalente di una cena ai Tre Manici. Stiamo iniziando a salire. A quel punto si volta verso il migliore amico e solleva le sopracciglia con fare allusivo. « Non mi lascerai mica divertirmi da solo. »

     
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    Motivo per il quale Weasley non è stato smistato a Corvonero capitolo trentacinque: acconsentire alla possibilità di ottenere un appuntamento al buio quando la propria vita sentimentale e non è già un casino di suo. Geniale, no? Ma la beneficenza ragazzi è la beneficenza, e chi meglio di un Weasley, che di povertà se ne intende per fattore di DNA, potrebbe partecipare a qualcosa del genere? Eccolo infatti lì, Fred Weasley, impacchettato in una sciarpa rosso-oro, a sbracciarsi per salutare sua cugina Vicky, Ophelia, e le altre cheerleader che ha avuto -ahimè- modo di conoscere, qualche tempo fa. C'è anche Harriet lì da qualche parte, è quasi più che certo di averla intravista, ma forse, si dice, meglio non indagare, per adesso. Si trova dunque in mezzo alla piccola folla di gente radunata di fronte alla piazza per l'occasione, quando la voce di qualcuno, alla sua sinistra, lo porta a voltarsi. « Cazzo ma sei Truant!! Allora è vero che ti aggiri per il castello! No vabbè me lo firmi un- » « Puoi riservare il fangirl per dopo, Weasley, grazie? Quì c'è gente che per rimorchiare, a differenza tua -signor mr muscolo- ha solo questa possibilità. » Si risistema gli spessi occhiali sul naso, un Corvonero del sesto anno del quale gli sfugge il nome al momento, mentre gli lancia un'occhiata infastidita da dietro i vetri. Fa per dire qualcosa allora il rosso, preso alla sprovvista da tanto razzismo, ma alla fine Vicky dà inizio all'asta, presentando il primo cestino, e allora decide di lasciar perdere. « CINQUE GALEONI! » E già niente paghetta per questa settimana. « QUINDICI GALEONI. » « Vabeh raga quì c'è gente povera però eh » Si lamenta « DICIASSETTE GALEONI! » E via agli straordinari per un mese ai Tiri Vispi. Vi prego salvatemi.
     
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    « Ma Starbucks sarebbe quel posto in cui ti fanno il caffè con l'amianto dentro? Correggimi se sbaglio. » Ha l'aria corrucciata, il giovane Douglas, mentre scosta lo sguardo da Fitzwilliam al palco sul quale sta la giovane Victoire Weasley, a presentare il contenuto dei cestini per l'asta. Nate non è del tutto certo del motivo per cui si trova lì: il Quidditch gli interessa ben poco, e men che meno gli importa delle persone che hanno perso tempo prezioso della loro vita a imbandire un cestino per cercare un appuntamento. Però, deve ammettere a se stesso, quella situazione è non poco divertente. Guarda, un po' pigramente, le prime palette alzarsi e puntare delle cifre abbastanza modeste. Sulle prime rimane in silenzio, non particolarmente interessato a spendere i propri soldi per aggiudicarsi il cestino di qualcuno che evidentemente non condivide i suoi stessi standard di vita. Si estranea per un attimo da quell'ambiente, almeno fino a quando la voce squillante di Fitzwilliam accanto a lui, non lo risveglia. « QUINDICI GALEONI. »
    Inarca le sopracciglia, lanciandogli uno sguardo di sbieco, a metà tra il beffardo e il sorpreso. « Ah così proprio? » Ridacchia insieme a lui, mentre scuote leggermente la testa.
    « Non mi lascerai mica divertirmi da solo. » E per quanto non sia particolarmente innamorato del contenuto di quel cestino, una sfida così il giovane Douglas non sa proprio rifiutarla, ed è lì lì per sollevare la propria paletta e puntare di rimando, quando sente una voce, alle sue spalle, che sovrasta le altre.
    « Vabeh raga quì c'è gente povera però eh. DICIASSETTE GALEONI! »
    Si volta, e non può che soffocare una risata nel riconoscere Fred Weasley. « Li ruba da qualche parte, come minimo. » Scherza a bassa voce con l'amico, prima di alzare a propria volta la paletta verso il palco, per tutta risposta. La gente povera di certo non sta da queste parti. « Venti galeoni » dice, alzando un po' la voce in modo da farsi sentire dalla ragazza sul palco. Poi scocca un'occhiata in direzione del giovane Gauthier, e si stringe nelle spalle, con fare noncurante. « Al limite quel buono per il caffè avvelenato lo darò ai poveri. Se non è beneficienza questa... »
     
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  6. (1994)
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    « TU POLTA ME FLOLIAN! STLUBACKS LEGALO, TU POLTA. BELLE LAGAZZE APPUNTAMENTO. » Chan mi strattona per un braccio, sbattendo sul tavolo la paletta dell'asta con lo stesso entusiasmo di un bambino ad una fiera di paese durante la lotteria finale, quella che precede la processione ed i fuochi d'artificio. « A Chan, amico mio, io lo so che voi cinesi avete la mania di comprarvi il mondo, ma che ce fai con un appuntamento al buio? Parli 'na lingua tutta tua, ma che vuoi? » E invece lo so che vuole, lo so benissimo: il furbo non cerca l'appuntamento al buio, bensì quello che c'è in palio nel cestino. Dopotutto, pensandoci bene, è un buon compromesso quello che vede Chan vincitore con i suoi cinque buoni, ed io con un appuntamento tra le mani. « Ma perchè non aspettiamo il prossimo? Te potrà andà bene a te con qualche caffè, ma guanti, sciarpa e berretto blu me fanno sospettà che ce sia un pacco sorpresa de mezzo. Capisci che intendo? Benchè non mi schifi, davvero, è ridicolo fa' n'appuntamento co'n ragazzetto» E no, non capisce, mi guarda con quegli occhi da cucciolo cinese prima di entrare nel bollitore - che poi glielo devo chiedere, un giorno, se è vera 'sta cosa che si mangiano i cani -, quindi niente, roteando gli occhi in uno sbuffo appena accennato, mi ficco le mani in tasca per controllare quanto io abbia effettivamente con me. Oh, sono arrivati a venti galeoni, qui so' soldi. « Tu quanto hai? Famme vede un po', magari insieme riuscimo a cavà un ragno dar buco. » Okey, insieme raggiungiamo i quaranta galeoni su per giù, magari con le mie doti da compratore texano ad un asta di pozzi di petrolio e con un po' di fortuna, un cestino della giornata ce lo aggiudichiamo. « Scusame» Mugugno a Douglas che ha appena rilanciato, scoccandogli un'occhiataccia che si riserverebbe solo al peggiore dei poveracci, come il sottoscritto. Mi sento ricco con quaranta galeoni, e se solo mio padre sapesse che spendo così i pochi soldi che saltano fuori dal contrabbando mi riempirebbe le chiappe di sectumsempra. « A bionda » fischio, nonostante debba solamente alzare la paletta e cercare di sembrare normale « Offro ventidue galeoni! » In realtà ne volevo offrire venti e cinquanta, perchè sono tirchio, ma adoro dimostrare ai ricchi come si spendono soldi che non si hanno.


     
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  7. pink is punk
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    Ovviamente era con la più completa legalità che Beatrix Greengrass, per gli amici Ariadne Silente -sì, storia lunga- era riuscita ad accaparrarsi il permesso per organizzare l'asta lì, nella piazza principale di Hogsmeade. Dopo giorni e giorni di richieste mai giunte a buon fine da parte delle sue amiche (ne odiava pressochè la metà, ma hey, a Natale siamo tutti più buoni), la mora aveva deciso di agire come si deve. A mali estremi estremi rimedi, e se c'era qualcosa che la nuova permanenza in un corpicino in saldo le aveva dato, erano proprio quelle: Jenny e Lorelai, per gli amici -no, non per voi- le sue tette. Due armi di distruzione di massa che avrebbero fatto invidia a Katy Perry nel video di California Girl. Farcisi schiaffare una mano sopra dal sindaco con una scusa più che plausibile (non avrebbe mai creduto sino a quel giorno di esser così brava a fingere..Un attacco di cuore, per lo meno!) era stata cosa semplice, ma ancora più semplice si era rivelato.. « L'hai ricattato? Sei seria? » « Naaaah gli ho solo detto che l'avrei denunciato per molestie se non ci avesse dato ciò che volevamo » « ..E questo è un ricatto » « Senti il dizionario dei sinonimi e contrari è passato di moda da tipo..Non è mai stato di moda. » Come le tue sopracciglia, cara « Adesso fammi ascoltare che tutti questi maschi alfa che giocano a chi ce l'ha più grosso- Il conto in banca, s'intende -è il mio regalo di Natale per quest'anno. » E con un soffice swish frusta la compagna in piena faccia, per rigirarsi verso Vicky che, finito di bandire il primo cestino in palio, le trotterella accanto. Si avvicina al microfono allora, dandovi qualche colpetto sopra per esser certa che funzioni, causando così un acuto fischio di quest'ultimo che fa rabbrividire lei, i presenti, e persino la signora sulla ventiquattresima che stava cucinando lo stufato di verdure per la sera. Finita la tortura, schiarita la voce e mostrato il suo sorrisino da sorry not so sorry migliore, inizia a parlare. « A rosso » Richiama il ragazzo così come lo ha sentito qualche secondo fa appellare elegantemente la sua amica, prima che una risatina frivola le scuota il petto. « Ti sei aggiudicato il primo cestino! Un applauso a..nome prego? Che si porta a casa la vittoria!! » Batte le mani, dando uno sguardo allo staff che, con un colpo di bacchetta, illumina il vincitore. « Sì, sì, sei proprio tu! » E dicendo ciò trotterella verso il cesto, estraendone un cartoncino celeste, profumato. Lo sventola con teatralità, prima di avvicinarsi al ragazzo. Fortunello chi ti ha vinto pensa, a parte la tamarraggine. Ma a quella si rimedia in qualche modo. « Quì trovi tutte le indicazioni per riconoscere il tuo misterioso partner. » Annuisce, porgendogli il foglietto. « L'appuntamento si svolgerà domani, all'orario e luogo lì specificati. Tranquillo, i cestini sono incantati e refrigerati. La torta di mele non andrà a male! » Un'altra risatina seguita a ruota da un occhiolino, ed eccola che torna alla propria postazione. Swisha i capelli, poi si dirige verso il banchetto dove sono posizionati tutti i cartoncini con le descrizioni. Afferra il secondo « Ed eccoci giunti al secondo cestino in palio! Un signor cesto di tutto rispetto, tenete la paletta pronta! » Sciabola le sopracciglia due o tre volte « Partiamo col cibo! Vi conviene mettere da parte qualsiasi dieta perchè ciò che il vostro misterioso possessore vi offre è: maxi bucket con tutte le specialità di pollo fritto di KFC, salse varie, patatine fritte; onion rings, fragole al cioccolato, Api Frizzole, frutta secca, cioccolato artigianale, assortimento di tè Harrods, Jack Daniel's! » Fa una pausa « Invitante. Fossi in voi, non me lo farei proprio scappare! » Fa un occhiolino « Si prosegue poi con: candele profumate, servizio da tè, le chiavi di una Mustang, una coperta doppia, stoviglie usa e getta, bong, un bigliettino scritto col rossetto -rosso, signori!- che cita le parole "Learn the rules like a pro, so you can break them like an artist", due bende di seta, cassa per sentire la musica! » Riprende fiato, il tempo di dare un'occhiata al gruppetto di gente, curiosa di vederne le reazioni. Poi riabbassa lo sguardo « Il dono per chi vincerà questo cesto è un grinder con su scritto "Don't open until we meet", un accendino zippo edizione limitata ed un piccolo bloc-notes con sopra scritto "appunta la tua compilation di brani preferiti"! Vi tratta bene, non trovate? » Ridacchia, poi le dita affusolate vanno a posizionarsi sul martelletto, che picchietta sulla base in legno, per dare inizio all'asta. « Siete carichi? La base è, al solito, di tre galeoni. Che vinca il migliore! »
    NB! Il primo cestino è stato vinto da Florian Gregorovitch!
    Ribadiamo che suddetto cesto (come tutti gli altri) rimarrà però sul tavolo, in quanto verrà trasportato dal possessore (e non dal compratore) all'appuntamento, che si svolgerà l'indomani. A voi compratori verrà solo dato -al momento- un bigliettino con sopra tutte le indicazioni per l'appuntamento (orario, luogo, modo per riconoscervi etc)


    Edited by king with no crown - 2/12/2018, 10:44
     
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  8. [ Pars destruens ]
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    Era uscito dalla sua stanza controvoglia, lo aveva fatto per far contenta una delle poche amiche che aveva. Nelle tasche del suo cappotto c’erano il telefono e il suo portafoglio, contenente i galeoni per l’asta.
    Il parco della liberazione era stato allestito di tutto punto, in lontananza Pride aveva notato la chioma disordinata della Vesper e Vick girovagare come una trottola per i tavoli. Prese posto vicino a Fred Weasley con la sua paletta e attese che venisse bandito un cesto interessante. « Weasley, hai qualche speranza particolare sul pacco? » e così dicendo si ritrovò a pensare che il contenuto del secondo cesto fosse buono. Pride alzó la sua paletta dirigendo la sua voce alla mora che stava parlando sul palco. Certo avrebbe preferito prenderne uno bandito da Vick, ma tutto sommato l’importante era partecipare e portare a casa un bottino quantomeno interessante. « Sette galeoni! » sapeva che avrebbe dovuto controbattere le offerte di altri compratori, ma poco gli interessava la cifra da spendere, gli bastava aggiudicarsi qualcosa che fosse incline ai suoi gusti. KFC rientrava esattamente in quello che lui era solito definire: buono. per lo meno non avrebbe dovuto provare il cibo cucinato da qualcuno. E se poi fosse stato terribile? Lo avrebbe dovuto mangiare per cortesia e la cosa non gli andava proprio tanto a genio! In verità a lui tutta quella faccenda non andava a genio, ma poco importava, lo faceva in nome dell’amicizia, il che per lui era un grande gesto d’affetto.
    La cosa che gli piaceva di quel cestino era la quantità di oggetti che vi erano stipati all’interno. Gli faceva pensare di essere di fronte alla refurtiva di una persona che conosceva, il che gli faceva ben sperare di uscire con qualcuno con cui aveva delle affinità.


    rispondo da telefono quindi scusate il post che è più corto del corto!ho giusto tirato la balla a Fred e gnente!


    Edited by [ Pars destruens ] - 2/12/2018, 22:24
     
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    « Ventidue galeoni? » La mora mormora a bassa voce, rivolta a nessuno in particolare, gli occhi strabuzzati, fissi sul primo cestino che viene consegnato a Florian Gregorvitch. Si guarda intorno, l'aria un po' sconvolta dall'andazzo di quell'asta. Mentre il cambio di cestino viene fatto e una delle presentatrici comincia ad illustrare il contenuto del secondo in palio, l'occhio di Malia cade (quasi) con casualità all'interno del proprio portamonete, l'aria un po' perplessa. Cominciamo benissimo. « Se Gauthier e Douglas hanno intenzione di far diventare questa cosa un modo per fare show-off della loro riccanza, allora è anche inutile restare, per me. » Commenta con fare sarcastico, stavolta in un tono di voce un po' più alto, prima di ridacchiare. Quando ha sentito dell'idea di Vicky Weasley di organizzare questa piccola asta per aiutare a raccogliere fondi per la costruzione di un nuovo Campo di Quidditch a Hogwarts, ha subito trovato l'idea più che geniale. E, sentendosi lei particolarmente toccata dalla causa, sa che non poteva non partecipare. Ma se i prezzi che volano sono questi... Ascolta la descrizione del nuovo cestino, le sopracciglia aggrottate, con un certo interesse. « Oddio, una Mustang? » dice, tutta emozionata, mentre comincia già a cercare la paletta con la mano. Ma non ha nemmeno il tempo di sollevarla, che il prezzo è già salito da tre a sette galeoni. « Cavoli... » commenta, un po' dispiaciuta, mentre guarda la paletta di Pride abbassarsi. Comincia a pensare che, in mezzo a questi ricconi, una chance di vincere uno di quei cestini e un giro su una Mustang lei non l'avrà mai. Lancia un altro sguardo all'interno del portamonete, per contare rapidamente il valore di ciò che contiene, e poi prende un respiro profondo. Magari ne vale la pena, si dice. È pur sempre per una buona causa. E poi una persona che mette tutte queste invitantissime cose dentro ad un cestino non può non offrire un pomeriggio interessante. Quindi, con un piccolo colpo di coraggio, solleva la propria paletta, e coglie l'attenzione della giovane Silente. « SETTE GALEONI E UNA FALCE! E... » abbassa lo sguardo di nuovo, conta rapidamente, la paletta ancora alzata. « E QUATTRO ZELLINI! »
     
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    Alla fine decise di non rialzare le altre puntate, più che altro per una pura e semplice ottica di gioco: voleva rimanere in ballo il più a lungo possibile. L'asta del primo cesto si chiuse dunque con una vendita pari a ventidue galeoni - un prezzo decisamente buono - aprendo la strada alla seconda cheerleader e alla seconda identità nascosta. Un leggero fischio di apprezzamento uscì dalle sue labbra nell'apprendere il contenuto del secondo cestino, voltandosi prima a guardare Fitz e Nate, e in seguito il ragazzo che aveva rivolto lui la parola poco prima - quello che immaginava essere Fred Weasley..quanto meno nella sua versione più adulta, dato che lui aveva lasciato il castello quando il ragazzo stava solo ai primi anni. "Beh, c'è poco altro che una qualsiasi persona possa desiderare." disse, confermato dal fatto che le puntate cominciarono subito, anche piuttosto agguerrite. Non sapeva, Johnny, se avrebbe continuato a rialzare il prezzo, convinto com'era a volersi godere il gioco, ma di certo non ci sarebbe rimasto male a condividere un appuntamento con chiunque avesse assemblato un cestino di tal fatta. Alzò dunque la paletta subito dopo il riabbassarsi di quella di una Grifondoro "Dieci galeoni!"
     
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    Guarda Gregorvitch aggiudicarsi il primo cestino dell'asta, sul quale ha deciso di non rilanciare non tanto per mancanza di liquidità, quanto più per scarso interesse. « Sai che c'è... » si ritrova a dire ad un certo punto, rivolto nello specifico a Fitz e a Truant, seduto accanto a loro. « La parte più bella è rialzare solo per il gusto di vederli svenarsi del tutto e spendere ogni risparmio che gli rimane per un'idiozia del genere. » Arriccia il naso, per poi ridacchiare divertito, ed infine tornare a rivolgere la propria attenzione verso il palco, dove nel frattempo sta avvenendo cambio di presentatrici: Victoire Weasley si allontana, per lasciare il posto ad una Tassorosso il cui volto Nate ricorda un po' vagamente. Ascolta la descrizione del nuovo cestino, che, sebbene cominci con dei presupposti non particolarmente invitanti - « KFC? Ma seriamente? Ma esiste qualcuno che conserva ancora un briciolo di buon gusto, in questo posto? » - ha il merito di proseguire con dettagli senza dubbio accattivanti. Nate riconosce che, al di là delle chiavi della Mustang, nessuno di quegli oggetti fanno obiettivamente al caso suo, eppure si ritrova a sollevare la paletta, così, tanto per rendere la situazione più interessante e magari alzare la soglia di quel cestino. « Offro quindici galeoni! » declama ad alta voce, un sorriso dipinto sulle labbra.
     
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  12. [ Pars destruens ]
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    Era un bel regalo quello presente nel cestino numero 2, un regalo da far girare la testa a tanti, ma la verità era che Pride l'avrebbe volentieri regalato a su volta, ciò che lo interessava erano i dettagli, come le bende di seta che immaginava rosse o l'accendino zippo, tutti oggetti che avrebbe ricondotto ad un'unica persona. Magari si sbagliava, il che poteva essere solo un male, ma se avesse avuto anche la minima occasione di finire con la giovane di cui conosceva il nome ne avrebbe gioito, incline com'era a non dar confidenza alle persone estranee. Così facendo strizzò l'occhio a Malia, le avrebbe dato le chiavi se le avesse volute, del resto la sua famiglia era benestante e quelle cose poteva permettersele lei stessa.
    Insomma, Pride voleva quel cestino per tre motivi ben specifici: accaparrarsi il prima possibile il bottino e non dover sprecare ulteriore tempo, trovare dall'altra parte una persona che, forse, gli andava a genio e mangiare cibo spazzatura senza dover fingere di farsi piacere piatti cucinati in casa. E mentre la sua paletta si alzava per ribattere a 15 galeoni, la sua offerta fu battuta sul tempo, costringendo ad alzare la posta in gioco. « 20 galeoni! » e la chiudiamo definitivamente qui!
     
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    the devil inside;

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    Indossa un vestito talmente mini che definirlo mini sembra un eufemismo. Quando le hanno proposto di presentare alcuni dei cestini, Ophelia ne è rimasta entusiasta. Vendere è qualcosa che è chiaro sappia fare. Sa vendersi e sa vendere, e proprio per questo ha intenzione di mettere su uno show degno di nota che possa raccogliere più fondi possibili per i suoi futuri giocatori. Ci tiene alla sua squadra, seppur non ancora completa e ci tiene alla sua squadra di cheerleader con cui ha iniziato a instaurare un certo rapporto. Non è certa che quel equilibrio con gli avversari durerà per sempre, ma per adesso, hanno un comune obiettivo che la spinge a impegnarsi al cento per cento affinché tutto vada per il meglio. E così quando e il suo turno, sorride ad Ariadne dandole il cambio. Si schiarisce la voce e si porta la lunga chioma rossa su una spalla. « Venduto! Il cestino numero due va al signor Faulkner per venti galeoni. » Una cifra irrisoria rispetto alla somma necessaria per rinnovare il campo di quidditch. Ophelia ne ha parlato con Percy per capire di quanti soldi avrebbero avuto bisogno e la risposta era stata piuttosto eloquente: tanti, a dirla tutta tantissimi.
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    « Vi state divertendo? Il cibo è di vostro gradimento? E le bevande? » Sta arrivando a un punto, Ophelia, è ovvio. « Perché vi trovo decisamente di manina corta. » Sorride con naturalezza prima di umettarsi le labbra. Abbandona il microfono sul piccolo palchetto prima di saltare giù iniziando a girare tra i tavoli, ispirando affondo. Ha una voce piuttosto piena, Ophelia, seppur leggermente acuta in grado di riuscire a sentirsi in mezzo al gruppo, motivo per cui non si fa troppi problemi. « Forse con il prossimo cestino riusciremo ad alzare un po' di più la posta in gioca. » Asserisce mentre, passando tra due tavolini diversi sfiora la guancia di Johnny Truant e Nathan Douglas contemporaneamente. Ammagliante eppure leggiadra. « Chissà, forse al più generoso concederemo persino un'asta fuori concorso, se farete i bravi. » E a quel punto indica il cestino numero tre con una certa platealità. « Il cestino numero tre, signori e signore, è decisamente interessante, anzi, oserei dire più che delizioso. Contiene sushi misto - cibo estremamente pregiato che tra parentesi non si trova certo a buon mercato -, patatine al wasabi e mela - mmm che delizia -, un sacchetto di caramelle gommose, tè bianco al gelsomino e cannella, una bottiglia d’acqua e una di vino bianco, fragole con la cioccolata - ommioddio le mie preferite -, wasabi e soia, cheesecake ai tre cioccolati » Compie una leggera pausa a quel punto. Ognuno dei personalissimi commenti di Ophelia ha una certa carica maliziosa, degna di una che sa vendere e lo fa sfacciatamente. « Tra gli oggetti altri che troverete nel cestino, ma non vi assicuro siano gli unici che troverete, ci sono: Piatti e posate, apribottiglie, bicchieri e due tazze, tappetini gonfiabili per stare comodi, cuscini, coperte termiche, walkman incantato, un cofanetto di legno intagliato, bacchette per il sushi dalle decorazioni sgargianti, carte da poker, un barattolo con all’interno delle lucine bianche. Oh - fermi fermi fermi! c'è anche una cosa davvero deliziosa. Ragazzi vorrei davvero comprarlo io questo cestino perché badate bene! C'è una palla di neve con all’interno la miniatura dell’Isola che non C’è animata. Abbiamo uno spirito perennemente giovane tra noi. » Un sospirino sognante mentre sbatte le palpebre in direzione di alcuni ragazzi e ragazze mordendosi appena il labbro inferiore tinto di rosso. « Per colui o colei che dovesse aggiudicarsi il cestino, il proprietario ha deciso di preparare come dono un acchiappasogni magico » Pausa. « E' così.. adatto e premuroso, considerando i tempi in cui viviamo. - Questo è quanto, miei generosissimi giovani. » Sospira affondo prima di tornare al centro esatto della platea. « L'asta parte come al solito da tre galeoni, ma poiché io sono provvista come tutti voi di una paletta, e questo cestino è semplicemente adorabile, rilancio subito con cinque - meritatissimi - galeoni. » Altra pausa. « Chi offre di più? » E che lo spettacolo abbia inizio.

    Cestino numero 2 vinto da Pride Faulkner.
    Le regole restano le stesse. Per chi volesse capire le dinamiche della vendita di Ophelia legga il post. Ho interagito con un po' di gente qua e là nominando Nate e Pride in particolar modo.

     
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    « Weasley, hai qualche speranza particolare sul pacco? » « In realtà oggi mi sono svegliato col desiderio di diventare ancora più povero » Risponde il rosso, ridendo, per poi sospirare di sollievo non appena la sua proposta viene sovrastata da delle altre. Ok che la beneficenza è beneficenza, ma diciassette galeoni sono un po' il panico, si dice, tra sè e sè, mentre il primo cestino viene alla fine vinto, ed anche il secondo presentato. Rimane in silenzio questa volta, Weasley, ancora terrorizzato dalla prospettiva di qualche minuto fa di sganciare quella spaventosa cifra, per poi rigirarsi verso il suo inaspettato compagno d'asta, e lanciargli un'occhiata divertita. « Venti galeoni? Ti piace tanto il pollo fritto o ad attirare è la macchinona? No perchè il primo al mc oggi lo davano con l'app ad un galeone eh.. » Non per girare il coltello nella piaga eh, ovviamente. Si rigira poi verso il palchetto, adocchiando una testolina rossa che ormai conosce fin troppo bene. Avvolta in un vestitino che lascia ben pochissimo spazio all'immaginazione, Ophelia dà sfoggio di sè. Si aggira tra di loro, con teatralità, per presentare il terzo cesto in palio. E Weasley resta imbambolato a fissarla, fin quando il prezzo d'asta iniziale non viene annunciato. Ovviamente, chi poteva mai aumentare il prezzo base se non lei? Ma ciò nonostante, decide comunque di provarci, perchè andiamo, può infastidire Ophelia e mangiare del sushi gratis -kinda- assieme, cosa c'è di meglio? « SETTE GALEONI! »
     
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    what would david bowie do?
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    "Sai che c'è...La parte più bella è rialzare solo per il gusto di vederli svenarsi del tutto e spendere ogni risparmio che gli rimane per un'idiozia del genere." ridacchiò alle parole di Nate, senza tuttavia rilanciare il prezzo del cestino. Sicuramente persone come loro avevano un agio decisamente maggiore a un evento del genere, potendosi permettere anche di spendere qualche soldo in più senza pensarci troppo. E sebbene Johnny non fosse il tipo di persona che traeva piacere dalla difficoltà altrui, trovava comunque divertente il modo frenetico in cui alcuni dei presenti contavano gli spicci nel proprio portafoglio con una certa preoccupazione. Il secondo cestino, comunque, venne battuto per venti non trascurabili galeoni, aprendo la pista al terzo - un assemblaggio che sicuramente dava a pensare che il suo proprietario fosse qualcuno che poco badava alle spese. "Qui ragazzi direi che il gioco del rialzo va gestito con prepotenza. Sarebbe un'offesa non battere questo cestino per una cifra superiore ai venti galeoni." Alzò dunque la propria paletta subito dopo l'offerta di Weasley. "Tredici galeoni!"
     
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