TAVOLO NUMERO 2 - Lyanna Douglas

"E' un modo per dirmi che ti reputi troppo intelligente per abbassarti a tanto? Beh, mentirei se non ti dicessi che effettivamente hai più la faccia da giocatrice di scacchi magici, o al massimo gobbiglie." Prese un sorso di birra, annuendo con ironica serietà. "Me lo dicono in tanti, sai? Dovrei forse prenderlo come un segnale divino: magari sono un prodigio e non l'ho ancora scoperto." Sapeva benissimo di non esserlo. L'unica disciplina sportiva in cui Lyanna costituiva un'autorità vera e propria era il birra pong: lì era imbattibile..tutto il resto semplicemente non aveva mai solleticato il suo interesse. E a ben vedere, cogliere l'interessamento della mora non era gioco facile: tendeva ad annoiarsi molto facilmente, sia di attività che di persone, rendendola profondamente incostante in qualunque cosa si cimentasse.
"Facevo ginnastica artistica da piccola...adesso sto a capo delle Fairies, e credo tu possa arrivare a capire cosa mi piaccia di questo sport. Ragazzi a volontà, voti gonfiati, privilegi che altri non hanno...ed oltretutto vieni guardato da molti, senza togliere che ti assicuri un futuro tra le braccia di qualche benestante. I soldi mi rendono felice, particolarmente." Tra tutte le cose che la sua interlocutrice aveva detto sino a quel momento, quel discorso fu l'unico a cui Lyanna non si scompose di un centimetro. Non c'era ne' giudizio ne' ironia nei suoi occhi quando annuì, reputando niente meno che valide le motivazioni datele dalla ragazza. A girl's gotta eat. E in un mondo di apparenze come quello in cui la Douglas era cresciuta, non sarebbe stata di certo lei a condannare l'uso di un sistema ingiusto come arma nel proprio arsenale. Non che lei, in ogni caso, facesse diversamente. Magari non faceva il proprio gioco con gli stessi metodi della sua interlocutrice, ma le finalità erano pressoché le stesse con solo poche differenze. "Tu invece che fai nel tempo libero?" Si strinse nelle spalle, sospirando appena. "Non ho un hobby preciso - a parte forse per il disegno. Vivo un po' alla giornata, con quello che salta su. Non sono il tipo di persona che si unisce ai club o si organizza tutta la settimana." fece una pausa, rabbrividendo appena al pensiero e pronunciando un veloce "..mi fa venire l'ansia." prima di bere un altro sorso di birra. "Comunque io sono Theodora, frequento arti oscure." Una veloce associazione mentale saettò per i suoi occhi prima che le labbra si piegassero in un sorriso. "Oooh..adesso capisco cosa avevi di così familiare. Theodora Watson." sentenziò "Io sono Lyanna, Lyanna Douglas. Mio cugino e tuo fratello sono molto amici.." ci pensò su "..erano? Bo, sinceramente ho perso un po' il filo della loro travagliata storia d'amore." Perché in fondo al cuore la Corvonero aveva sempre pensato che Nate e Percy fossero segretamente innamorati l'uno dell'altro e che presto o tardi sarebbe venuto fuori e tutti avrebbero tirato un sospiro di sollievo perché 'eh vabbè, era un po' il segreto di Pulcinella'. Per il momento i fatti le stavano dando torto, ma ancora non avevano scacciato del tutto la sua convinzione. Scacciò tuttavia il discorso con un cenno della mano. "Arti Oscure, quindi. Interessante. Hai già un'idea su cosa fare dopo?"