A head full of herbology

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar


    ★★★★★★★

    Group
    Member
    Posts
    10,337
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    « Oggi pomeriggio mi devi sostituire, Olympia. » Gli occhi smeraldini della rossa si fissano in quelli del professore, mentre ha ancora entrambe le mani immerse nel terriccio umido. Sta svasando le varie mandragole, il terzo giro, per la precisione, prima di poter essere pronte per essere usate per varie pozioni scongelanti. « Ma io veramente, dovrei finire di studiare per l'esame di Chimica Avanzata e avrei anche la riunione senior con Beatrice Morgenstern. » A quelle parole, il biondo si stringe nelle spalle, con un sorrisetto piuttosto compiaciuto. « Tranquilla, so già che sai bilanciare perfettamente gli elementi per l'esame, non avrai problemi a preparare del Veritaserum -..e questo non dovevo dirtelo, fai finta che non ti abbia appena spoilerato l'argomento di esame, altrimenti Saltzman mi fa saltare la testa - » La rossa sbuffa di lato, per cercare di risistemarsi il ciuffo ramato che continua a ricaderle sopra gli occhi. « Per quanto riguarda Beatrice, la farò intercettare da Pervinca. Sono sicuro che sarà felicissima di farle compagnia fin quando non avrai finito. » Ha quel suo solito sorriso d'angelo che le sembra sempre la stia prendendo per il culo, sotto sotto. « Probabilmente Tris sarà molto meno entusiasta se la porterà di nuovo a fare shopping come la settimana scorsa. » Si ritrova a ridacchiare, riabbassando gli occhi verso il vaso nel quale continuano a muoversi le sue mani. Toglie del terriccio, riponendolo sul tavolo da lavoro, mentre si risistema le cuffie sulle orecchie, per non cadere vittima delle urla piangenti delle mandragole disotterrate. « Prometto che sarà una cosa abbastanza veloce. » Il professore prende dei fogli, dalla sua scrivania, sul fondo della serra numero 5. Li controlla, uno ad uno, annuendo di tanto in tanto, mentre la ragazza continua nel suo lavoro, in religioso silenzio, avendo dovuto mettere in pausa la musica per ascoltarlo. « Ecco sì, come ti dicevo, sei più fortunata di quanto ti saresti aspettata. Devi soltanto aiutare una ragazza a non rimanere indietro, dato che avrà i MAGO a fine anno. Harriet Faulkner. Ragazza d'oro eh, bravissima in moltissime materie..ma l'Erbologia.. » Lascia la frase in sospeso, facendole capire perfettamente in che situazione la stava imbarcando. « Un'oretta, massimo due. Tra ragazze vi capite anche meglio e sono sicura che entrambe troverete giovamento da questo incontro inaspettato. Non sei contentissima? » L'uomo zompetta, allegro, fino al tavolo di Olympia, guardandola negli occhi, non distogliendo lo sguardo fin quando lei non annuisce, rassegnata al fatto che il farsi lasciare il lavoro sporco da Wilde rientra perfettamente nelle mansioni da sua assistente. « Che argomenti dobbiamo affrontare? Non ho con me nemmeno un libro. » Domanda, in tutta
    tumblr_o38o6cwYO01ufwsufo4_250
    risposta. « Non ti preoccupare, porterà tutto lei. Tranello del Diavolo e Algabranchia, perlopiù. » Lui piuttosto fiducioso, lei..non altrettanto. « L'avessi saputo un po' prima avrei preparato una lezione più completa, con tanto di miei appunti e schemi e dispense e..» « Oh, Olympia, sono sicuro te la caverai benissimo anche così. » L'uomo guarda l'orologio, per accettarsi dell'ora. « E ora devo lasciarti, anche perché tra meno di dieci minuti lei sarà qui. » Dicendo ciò, l'arzillo professore saltella verso l'uscita della serra. « Mi raccomando, sotterrale con più terriccio. E non farmi svenire la Faulkner per le urla. » E' così che la congeda, lasciandola da sola a sudare per la troppa umidità che viene sparata in quella serra in particolare. Si passa il dorso della mano, guantato, sulla fronte, come a volersi ripulire, scacciando i pochi ciuffi ribelli. Nei minuti successivi, continua a svasare, potare e sotterrare nuovamente le ultime due mandragole rimaste ed è proprio mentre combatte con l'ultima, testarda e urlante, che non ne vuole sapere di entrare nel vaso, che sente la porta della serra aprirsi. « Tappati le orecchie con le mani, SUBITO! » Urla alla giovane, puntando il dito verso di lei, a mo' di monito. Ricaccia infine la pianta nel suo habitat naturale, la copre di terriccio e può dirsi soddisfatta del suo lavoro. Sospira, un lungo profondo sospiro, mentre si ripulisce i guanti sul grembiule, prima di alzare gli occhi verso la biondina che ha di fronte. « Devo averti fatto subito una buona impressione. Perdonami, ma come sicuramente saprai, il pianto della mandragola ti sistema per qualche buon'ora di sonno. » Sorride, togliendosi infine i guanti, poggiandoli al tavolo, per poi fare il giro e andare verso di lei. « Olympia Potter, piacere di conoscerti. » Si presenta allungando la mano, per poi andare a risistemarsi la lunga coda di cavallo. « Spero che la seconda impressione sia migliore, anche se, scagliando una lancia in mio favore, ti ho risparmiato una bella commozione cerebrale per la sicura caduta a terra che avresti fatto, se non ti avessi intimata a tapparti le orecchie. » E visto lo stadio adulto di queste mandragole, potrei averti evitato pure la morte. Alza le sopracciglia, sarcastica, per poi invitarla verso la scrivania del professore, lì dove ci sono due seggiole per entrambe. « Allora, Wilde mi ha detto a grandi linee che ti servono dei chiarimenti generali, ma non è stato troppo specifico. » Si stringe nelle spalle. « Credo che faremmo prima partendo direttamente da te. » Prende posto davanti a lei. « Sono tutta orecchie, spara! »

     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    32
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    Con le mani nei capelli e l'aria affranta, non sai più cosa dire. Il foglio è lì, davanti a te, bianco e stropicciato. Troppo bianco. Senza contare l'enorme D rossa che troneggia con prepotenza, ovviamente. Sapevi fin dall'inizio che quel test ti era andato da schifo, ma nonostante tutto, nonostante gli ultimi sette anni di insufficienze ad Erbologia, tu continui a sperarci lo stesso, sotto sotto. La cosa buffa forse, è che nemmeno ti dispiaceva troppo come materia; apprezzi mettere le mani a contatto con le piante, così come ti diverte fare il solletico ai tentacoli veleniferi di qualche rarità, naturalmente ben nascosta dagli occhi dell'insegnante.
    « Allora? » chiedi alla tua compagna di banco, stranamente rossa in volto. Non vuole dirtelo, e la cosa ti irrita parecchio: tiene premuto con forza il palmo contro la pagina ricoperta di scarabocchi, mentre l'altra mano è occupata a scacciare te e la tua morbosa curiosità. Alla fine, cede: le sottrai la verifica mentre ti guarda impotente, intimorita dalla tua reazione. Ti basta un secondo per guardare il voto e andare in escandescenze, per quanto la cosa sia illogica e di certo infantile. Sai benissimo di aver impiegato il quadruplo delle sue ore di studio: giusto la mattina del test ti ha detto di aver sfogliato gli appunti la sera prima solo di sfuggita, e che di certo prenderà male. « Vaffanculo » le sorridi con amore, prima di issarti la borsa in spalla e appallottolare il foglio nella tasca del mantello. Il tuo intento è quello di svignartela e piagnucolare da Pride o da Fitz, facendo prima un'uscita di scena teatrale camminando impettita con il petto in fuori e il mento alto in perfetto lama offeso style. Con un piede già fuori dalla porta, ti senti richiamare in aula da una voce maschile. Sembra più un sospiro prolungato che il nome di una persona, detto dalla sua bocca. Ed ecco arrivare il discorsetto: so che ti impegni cicicì, ma vedi qualche volta non basta trollallà, puoi fare di meglio gnegnegné. Hai sentito quelle parole migliaia di volte, ormai le sai a memoria, motivo per cui nemmeno entrano in un orecchio per uscire dall'altro: hai spento l'udito, vedi solo le labbra che articolano suoni che non devi nemmeno sentire per conoscere. « Va bene, farò del mio meglio » interrompi il silenzio, con la classica frase di ripiego che utilizzi ogni post-voto di Erbologia. Probabilmente si aspettava un altro tipo di risposta, perché perplesso ripete l'ultima frase. Ripetizioni, fuori orario, college, senior, Olympia. In sostanza: sei una merda nella mia materia e anche continuando a studiare otto notti a settimana, sarai sempre una merda. Ergo: prendi lezioni di recupero o boccerai i M.A.G.O.. Allibita, lo fissi per qualche istante a labbra serrate, prima di fare un cenno col mento e uscire dalla stanza ingobbita e strascicando i piedi come se Atlante si fosse preso una pausa caffè e ti avesse lasciato sulle spalle il peso dell'universo.

    E così una settimana dopo ti trovi davanti alle serre di Erbologia armata di libri, appunti e nuove aspettative. Non sai cosa possa attenderti, speri solo che la ragazza sia paziente con te e non ti mandi a quel paese dopo dieci minuti dicendoti che non hai speranze in questa materia. Ti mordicchi una pellicina sull'anulare destro prima di entrare, aggiustandoti poi il caschetto con maniacale precisione.
    « Tappati le orecchie con le mani, SUBITO! » non fai in tempo a salutarla che sbattendo le palpebre confusamente, ti piazzi le mani sulle orecchie schiacciando forte e facendo qualche passo indietro. « Cia... OH » inorridita, guardi quella specie di coso agitarsi tra le mani della collegiale, leggermente stordita. Le grida che emette sono penetranti, ma per fortuna tralasciando lo sguardo un poco sfocato, riesci ancora a sentire la voce della giovane dopo esserti tolta prudentemente le mani dai timpani. « Devo averti fatto subito una buona impressione. Perdonami, ma come sicuramente saprai, il pianto della mandragola ti sistema per qualche buon'ora di sonno. » le sorridi sommessamente, barcollando per qualche passo prima di riprendere pienamente il controllo del tuo corpo. « Certo, mandragola uguale a sonno » no, non la sapevi la cosa del pianto. Ma la parola sicuramente ti ha subito messo in crisi esistenziale, e non vuoi sfigurare immediatamente con la rossa. Le serri la mano -be', forse la tua è un pochino sudaticcia, ma ehi a chi non sudano le mani dopo aver visto un mini bebè albero?- con un sorrisone. « Sono Harry Faulkner, quella che di Erbologia ci capisce tanto quanto di goblinese » se non di meno. Meglio mettere le cose in chiaro subito, giusto per evitare figure tipo "ah ma le mandragole non sono incroci tra umani e patate?" o cose del genere. « Spero che la seconda impressione sia migliore, anche se, scagliando una lancia in mio favore, ti ho risparmiato una bella commozione cerebrale per la sicura caduta a terra che avresti fatto, se non ti avessi intimata a tapparti le orecchie. » tiri fuori il blocco per appunti e scrivi velocemente una nota in cima al foglio, giusto per non dimenticare. Ha ragione comunque, per fortuna la prontezza di riflessi della senior ti ha salvato dall'ennesimo calcio in culo da parte di quella maledetta materia. Un messaggio provvidenziale, forse? Sì, sì! Olympia ti ha salvata fin da subito, è un segno del destino, e grazie a lei forse una minuscola A riuscirai a beccarla, finalmente. « Grazie, davvero. Mi hai risparmiato dall'essere la poveraccia che al settimo anno è svenuta per colpa di quelle » indichi con il pollice i vasi ora silenziosi. « Allora, Wilde mi ha detto a grandi linee che ti servono dei chiarimenti generali, ma non è stato troppo specifico. Credo che faremmo prima partendo direttamente da te. » te? La povera schiappa che su trenta test ha preso la bellezza di trenta per D? « Sono tutta orecchie, spara! » rifletti qualche istante, soppesando le parole. « Alloooora. Non ho mai preso una sufficienza in vita mia, sono all'ultimo anno e se mi bocciano ai M.A.G.O. avrò modo di conoscere le piante appendendomi al primo albero che vedo a Hogwarts » la butti sul ridere, è l'unica cosa che ti resta da fare tanto. « Abbiamo già trattato il dittamo, e ho appena ricevuto il test sul frullobulbo e sull'assenzio. » estrai dalla tasca la pallina di carta, dispiegandola con le dita prima di passarglielo a disagio. « E niente, ora stiamo finendo con il tranello del diavolo, e tra poco inizieremo con l'algabranchia. Di solito nelle prove pratiche vado relativamente bene, ma... boh, la teoria non entra, è fisicamente impossibile » fai spallucce, sedendoti accanto a lei ed impilando i libri in una minacciosa colonna. « Ma come fai? Cioè, al college... a scuola con il professore... ad imparare tutti i nomi! Hai in mente? Cioè, proprio nnno. » dovresti concentrarti, ma devi capire, devi risolvere il dilemma che ti frulla in testa da quando l'hai vista alle prese con le mandragole con così tanta destrezza.
     
    .
  3.     +1    
     
    .
    Avatar


    ★★★★★★★

    Group
    Member
    Posts
    10,337
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    « Certo, mandragola uguale a sonno » La guarda per qualche istante ed è come certa che in realtà non abbia idea di cosa stia parlando. Così stringe le labbra, in un sorriso tirato, lasciando correre, seppur quelle siano proprio le basi della materia, principi che si studiano all'incirca al secondo anno di studi. « Sono Harry Faulkner, quella che di Erbologia ci capisce tanto quanto di goblinese » Ridacchia alla sua battuta, scrollando il capo, mentre la lunga coda ramata segue il movimento oscillatorio. « Sono sicura che non sia così. Erbologia è una delle materie più facili con la quale entrare in contatti: deve esserci stato soltanto un piccolo fraintendimento tra te e qualche argomento. » Le sorride, incoraggiante, mentre sfoglia il quaderno che le ha lasciato il professore. Più di qualche fraintendimento a giudicare dalla lista degli ultimi suoi voti. E' una fila di desolanti D che scorre verso il basso. Cerca di rimanere assolutamente inespressiva mentre rialza lo sguardo verso la biondina che ha di fronte. A giudicare solo dalla copertina, Olympia avrebbe messo la mano sul fuoco con sicurezza su una sua media piuttosto alta. Ha la tipica faccia sveglia, di chi riesce a salvarsi perfettamente in ogni situazione, raggirando il problema, in un modo o nell'altro.
    Ride di gusto quando la vede prendere appunti, in seguito alla sua battutaccia. « No, ti prego, non mettere a verbale tutte le cavolate che dico. Facciamo che te lo dico io non appena dovrai cominciare a prendere appunti. » Ancora non si è abituata alla posizione di "assistente". Il fare le veci di qualcuno le è sempre riuscito abbastanza bene, ma prendersi la responsabilità di fare le veci di un professore, alle volte, è estremamente problematico, specie se si parla di Wilde, nella fattispecie. Un professore di certo brillante, sia di intelletto che nella sua materia, ma di un disordine tale da farle venire la pelle d'oca, qualche volta, mettendo seriamente alla prova i suoi nervi e il suo palese OCD per il pulito e l'ordine sovrano. Seppur non sia mai stata una gerarca nazista a riguardo, la rossa è estremamente convinta che una buon assetto mentale porti ad una buona sistemazione esteriore, per riflesso. E questo vale in tutto: sia sul posto di lavoro, che nella propria vita intima, ma che può concentrarsi anche sulle cose di ogni giorno, come il prendere gli appunti in maniera esaustiva e ordinata, così da doverli solo rileggere una volta per far sì che rimangano impressi nella propria mente, senza doverci stare sopra delle ore anche solo per decifrare la propria scrittura. « Grazie, davvero. Mi hai risparmiato dall'essere la poveraccia che al settimo anno è svenuta per colpa di quelle » Ed ecco che il mio fiuto non si sbagliava. « Diciamo che è stata un'esperienza che ti ha aiutata a rispolverare una vecchia conoscenza che avevi dimenticato. » La guarda con un'occhiata complice, come a volerle dire "Tranquilla, ora sai una cosa in più della materia."
    « Alloooora. Non ho mai preso una sufficienza in vita mia, sono all'ultimo anno e se mi bocciano ai M.A.G.O. avrò modo di conoscere le piante appendendomi al primo albero che vedo a Hogwarts » Trattiene una risata, camuffandola con un colpo di tosse delicato. Oltre ad avere una faccia sveglia e reattiva, ha uno spiccato senso dell'umorismo e quella punta di marcato sarcasmo che piace tanto alla rossa. « Non permetterò di certo che accada una cosa del genere. Non posso avere una ragazza dal sarcasmo così pungente sulla coscienza. Sarebbe crudele privare il mondo di un talento così meraviglioso. » Le sorride, complice. « Hai già deciso che indirizzo prenderai il prossimo anno? » Le chiede, dando per certo il suo superare tranquillamente i MAGO. « No, giusto per capire quanto dobbiamo impegnarci. Se ci basta avere una A in Erbologia, oppure dobbiamo come minimo arrivare ad una O. » Una risata cristallina lascia le sue labbra carnose, mentre appoggia entrambi i gomiti sopra la scrivania che le divide. « Abbiamo già trattato il dittamo, e ho appena ricevuto il test sul frullobulbo e sull'assenzio. E niente, ora stiamo finendo con il tranello del diavolo, e tra poco inizieremo con l'algabranchia. Di solito nelle prove pratiche vado relativamente bene, ma... boh, la teoria non entra, è fisicamente impossibile » Scrolla la testa, mentre dà una veloce occhiata al foglietto spiegazzato che le ha passato lei, per poi poggiarlo sul tavolo. « E' la prima volta che sento definire Erbologia una materia impossibile. » Ci pensa su qualche secondo. « No, okay, forse è la seconda. La mia miglior amica la trovava noiosa, però se ce l'ha fatta lei, ce la farai anche tu. Fidati! » Ridacchia al pensiero di Malia alle prese con la preparazione dei MAGO di Erbologia, un'esperienza
    tumblr_mzedb7Cmeu1qg94hko2_250
    davvero meravigliosa da vivere dal di fuori, se non si consideravano i borbottii e le imprecazioni varie che venivano esternati ogni cinque minuti di orologio. « Ma come fai? Cioè, al college... a scuola con il professore... ad imparare tutti i nomi! Hai in mente? Cioè, proprio nnno. » Pensa un po' su a quelle parole, mentre si mordicchia il labbro inferiore e arriccia il naso, palesemente presa alla sprovvista. A questo aggiungici anche il fatto che sono sposata da poco e devo cercare di incastrare la mia vita collegiale con la mia vita personale, così che nessuna delle due ne risenta. Ma questo non lo dice. Non ha la fede al dito, ben riposta nella tasca interna della sua borsa, lì dove sta sempre quando sa di dover fare qualche lavoretto nelle serre. Si passa una mano sulla fronte, mentre l'umidità sembra alzarsi sempre di più. « Credo sia un po' questione di abitudine, sai? Per quanto riguarda il college e il fare d'assistente a Wilde, mi sono abituata grazie ai due anni di prefetto della mia casata. Devo dire che sono stati un'ottima scuola per riuscire a non essere risucchiata dall'enorme buco nero del college. » Sorride, andando ad intrecciare le proprie mani sopra il tavolo. « Se parliamo di ricordarmi i nomi.. se parli delle persone, ho una famiglia numerosissima, sono abituata a ricordare nomi su nomi, senza mai sbagliare. E' una delle prime cose che ci insegnano a casa Potter. » Ridacchia. « Se parli dei nomi delle piante, lì è ancora più facile. Uso dei trucchetti mnemonici. Associo una pianta ad una persona, oppure uso l'iniziale del suo nome collegandola a quella di un mio conoscente, solitamente. Come ti ho già detto però, è solo questione di abitudine e di pratica. » Prosegue, mentre il dito passa in rassegna le costine dei libri che la giovane ha posato sulla scrivania, fino ad arrivare a quello che le serve. Lo sfila lentamente dalla pila, per poi porlo tra di loro. Si aiuta con la bacchetta per far arrivare velocemente le pagine a quella desiderata. « Okay, l'Algabranchia. Per ricordarti il nome, basta che pensi al fatto che è una composizione di due parole. » Indica il nome, a caratteri cubitali, in alto alla pagina. « E già l'accostamento di questi due nomi ci fa capire di cosa stiamo parlando no? Un alga che, se ingerita, ti permette di respirare sott'acqua » Si ferma, con un risolino sulle labbra, nel ricordare sempre il racconto di suo papà e la sua epica esperienza proprio con quella pianta, procuratagli da niente di meno che Neville Paciock. « Se me la dovessi descrivere, cosa mi diresti? » La guarda intensamente, con i suoi occhioni smeraldini come a volerla incitare. « Fai conto che tu debba descrivere questa pianta a tua nonna. Devi rendergliela più comprensibile possibile, spiegandole com'è fatta, dove si può trovare e quali sono gli effettivi risultati che si hanno sul corpo umano. » Fa una leggera pausa. « Puoi anche usare la lavagna, se vuoi fare degli schemi. Comincia pure! »
     
    .
  4.     +1    
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    32
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    « Sono sicura che non sia così. Erbologia è una delle materie più facili con la quale entrare in contatti: deve esserci stato soltanto un piccolo fraintendimento tra te e qualche argomento. » la guardi aggrottando le sopracciglia e lanciandole un sorriso poco convinto. In fin del conti è solo da sette anni che quel piccolo fraintendimento persiste, le speranze che si tratti davvero semplicemente di un'incomprensione si sono dissolte già da un pezzo; ti resta solo da sgobbare per far fronte a quella stupida mancanza mentale che ti sta rendendo il tuo ultimo anno a Hogwarts un inferno. « Forse è così » ci hai già provato ad insistere dicendo che no, la colpa non è tua ma della materia, e dai risultati ottenuti non puoi che limitarti ad arrenderti all'idea che forse il problema sei proprio tu. La guardi con apprensione mentre la rossa sfoglia il quaderno, attenta ad ogni minimo segnale che possa darti conferma sulla tua stupidità; ma Olympia è brava, e il suo volto ha assunto la tipica espressione da asciugamano che assorbe ogni minimo segnale d'emozione.
    Ridacchi di te stessa mentre lei ti dice di non scrivere tutto, hai un déjà-vu di quando, al primo anno, copiavi parola per parola ciò che diceva l'insegnante di trasfigurazione. E della strigliata che ti aveva dato al primo test, dicendo che dovevi essere più 'sintetica'.
    « Non permetterò di certo che accada una cosa del genere. Non posso avere una ragazza dal sarcasmo così pungente sulla coscienza. Sarebbe crudele privare il mondo di un talento così meraviglioso. » le sorridi cercando di celare il compiacimento: se c'è una cosa che apprezzi più dei complimenti sul tuo aspetto -e non ne ricevi spesso- sono sicuramente quelli sul tuo carattere. « Siamo rare creature ormai in via d'estinzione » le rispondi scherzosa, gongolando ancora segretamente e sistemando il colletto della camicia con fare disinteressato. « Hai già deciso che indirizzo prenderai il prossimo anno? » ahi. Tasto dolente. Il volantino con i corsi è infilato sotto il cuscino quasi a brandelli, hai passato tanto di quel tempo a sfogliarlo con febbrile ansia che potresti elencare i titoli in grassetto e la descrizione sottostante a memoria. « Non lo so ancora, ma sinceramente optavo per Trasfigurazione & Metamorfosi... Vado abbastanza bene là, anche se Lingue e culture magiche sembra pure interessante, mah » ti mordi una pellicina delle labbra, in riflessione. Ma forse prima è il caso di concentrarsi sul presente, ed è quello che la senior ti ricorda puntualmente, facendoti stringere le viscere. « ...La mia miglior amica la trovava noiosa, però se ce l'ha fatta lei, ce la farai anche tu. Fidati! » la fissi un po' traumatizzata, perché se c'è una cosa che proprio ti turba è quando vieni paragonata con qualcuno all'apparenza disastroso. Del tipo: stai tranquilla, è facilissimo che pure il mio secondo zio mezzo orco mezzo snaso ci è riuscito, fidati! E tac, prontamente fallisci diventando tu quella del 'se pure lei ce l'ha fatta'. « Be', sì insomma, speriamo..? » balbetti massaggiandoti le tempie, il gesto simbolo di stress che indica allerta-paranoia in arrivo.
    La ascolti riuscendo a distrarti un poco, sussultando sentendo delle sue origini. « ...Potter? Avrei detto piuttosto Weasley » indichi con un sorriso la chioma ramata della ragazza, sorpresa. Interessata, prendi appunto mentalmente del trucchetto dei nomi, estasiata dalle porte dell'Eden che ti ha appena spalancato. Annuisci delle sue parole, non sembra nulla di troppo complesso fin lì. « Se me la dovessi descrivere, cosa mi diresti? » oh. Ecco i problemi. « Fai conto che tu debba descrivere questa pianta a tua nonna. Devi rendergliela più comprensibile possibile, spiegandole com'è fatta, dove si può trovare e quali sono gli effettivi risultati che si hanno sul corpo umano. » senza contare che tua nonna è tipo diecimila volte più intelligente di te, fai un respiro profondo, fissando le iridi in un punto fisso alla ricerca di risposte che non sembrassero troppo cretine. « Allora, algabranchia, algabranchia... » mormori impercettibilmente, quasi senza rendertene conto. « Be', se è un'alga dev'essere viscida, no? E magari verdina? » è l'unica soluzione logica. « E poi... be' la trovi sott'acqua. E se la ingoi puoi respirare sott'acqua » ripeti le parole di Olympia gesticolando ampiamente. « Perché... Algabranchia-TI SI APPAIONO DELLE BRANCHIE! » salti in piedi, esultando della rivelazione divina che hai appena avuto. « Tipo così » afferri un gessetto e disegni un cerchio con due linee sottostanti (la testa e il collo), e tre tagli alla mo' di graffi di gatto sulla parte superiore, vicino alla mascella. « E poi, vediamo, mi sembra si possa nuotare con più facilità, giusto? » domandi speranzosa.
     
    .
  5.     +1    
     
    .
    Avatar


    ★★★★★★★

    Group
    Member
    Posts
    10,337
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    tumblr_n1t5a8V89S1s2ushoo4_r1_250
    « Forse è così » Harry non è assolutamente convinta, è facile capirlo dal modo in cui sospira e con cui si uccide le labbra, per cercare di togliere le pellicine che vi si sono formate sopra per colpa del freddo. Ha voglia di fermarla, Olympia, mentre le fissa la bocca forse con fin troppo insistenza, ma quel particolare tic, insieme a quello del mangiarsi le unghie, le crea un nervoso cronico che però cerca con tutta se stessa di reprimere. Pensa ad altro, Olympia. Soffermati sui suoi occhioni chiari o sul cercare di capire con che tonalità di giallo potresti dipingere i suoi capelli, sì. Pensa alle tempere. Cerca di distrarsi in tutti i modi, riuscendo alla fine ad imboccare la strada degli studi futuri della ragazza. « Non lo so ancora, ma sinceramente optavo per Trasfigurazione & Metamorfosi... Vado abbastanza bene là, anche se Lingue e culture magiche sembra pure interessante, mah » Annuisce, cercando di calcolare velocemente quanto dovrebbe prendere in Erbologia ai MAGO, di base, per poter accedere ad una di quelle facoltà. Se non ricorda male, per Lingua e Culture non è richiesto il MAGO nella materia, ma per Trasfigurazione vogliono perlomeno una O. « Sono decisamente interessanti entrambi gli ambiti. » Commenta, alzando lo sguardo su di lei, con un sorriso pacato. « So che è stressante pensare al futuro quando si deve ancora affrontare il presente, ma se posso darti un consiglio: pensaci su un pochino. Pensa a ciò che vorresti fare da grande, magari ti può risultare più semplice così capire dove andare a parare l'anno prossimo. » Si stringe nelle spalle, con un'espressione vaga ad incresparle il volto. « Io ho fatto una lista di pro e contro di tutte le facoltà che mi interessavano, ho provato anche il lancio della monetina, quando ero arrivata al fatidico binomio e quando è uscita Difesa Contro le Arti Oscure, invece che Erbologia, ho capito che effettivamente avrei voluto seguire soltanto quest'ultima. » Decisione di cui, ad essere sincera, non sono nemmeno del tutto sicura al momento. Ho solo fatto la scelta più ovvia perché ho un legame con la natura? Scaccia il pensiero con una scrollata del capo, mentre i boccoli ramati le ricadono a carezzarle la nuca. « Be', sì insomma, speriamo..? » Nota quella vena di puro terrore nel suo sguardo, mentre si massaggia le tempie, con fare ritmato. La rossa cerca di catturare gli occhi di lei con i propri, con un'espressione benevola sul volto. « Niente ansie, Harry. Non volevo di certo metterti in allarme o farti entrare in paranoia. Pensiamo semplicemente a queste due adorabili piante, per il momento, che ne dici? » Vorrebbe far correre la mano verso quella di lei, appoggiata poco distante sul tavolo, ma si trattiene, sapendo perfettamente come può risultare fastidioso il contatto con una persona che si conosce appena.
    « ...Potter? Avrei detto piuttosto Weasley » Ridacchia di fronte a quel palese errore che si porta dietro da tutta una vita. Si stringe nelle spalle, mentre si passa distrattamente una mano tra i capelli di quel bel rosso acceso. « Questo è un regalo di mia madre e si potrebbe dire che sì, è tutta genetica Weasley, in effetti. » In fondo, l'essere ramati di capigliatura è sempre stato il loro segno di riconoscenza. E dal parlare dii capelli si passa direttamente nel vivo della materia. La incoraggia, Olympia, con occhiate complici, a prendere parola e cominciare quella che dovrebbe essere la spiegazione dell'Algabranchia direttamente a sua nonna. « Allora, algabranchia, algabranchia...Be', se è un'alga dev'essere viscida, no? E magari verdina? » Annuisce, la rossa, con le braccia conserte che si posano sopra la scrivania. « Decisamente viscida e assolutamente verde. Un verde scuro, per l'esattezza. Ha anche dei filamenti di colore più vicino al marroncino. Si dice che siano proprio quelli a dare il potere essenziale all'alga. » Aggiunge, per darle la conferma che andava ricercando con le sue implicite domande. Poi le fa segno di proseguire, con un movimento circolatorio della mano. « E poi... be' la trovi sott'acqua. E se la ingoi puoi respirare sott'acqua » Mm quasi. « Quale acqua le permette di vivere? Quella salata o quella dolce? » La interrompe giusto un attimo, per cercare di approfondire i dettagli della questione. « Perché... Algabranchia-TI SI APPAIONO DELLE BRANCHIE! » Ridacchia dell'entusiasmo di cui la bionda carica le sue parole, tanto da arrivare ad urlare, estasiata. « Tipo così » Segue i movimenti del gessetto sulla lavagna e trattiene a stento una risata nel diventare spettatrice delle sue abilità nel disegnare. Da rivedere, ma sicuramente efficaci se davvero avesse di fronte sua nonna. Poco ma sicuro. « E poi, vediamo, mi sembra si possa nuotare con più facilità, giusto? » Si mordicchia il labbro inferiore, guardandola. « Esattamente, dato che le mani e i piedi diventano palmati, proprio per aiutare nel nuoto. » Prende a dire, con lentezza. « Finora hai detto soltanto cose giuste, ma ricordati che mi stai spiegando una cosa che io, in teoria, non so. Quindi sii più sicura di ciò che sai e non pormi ciò che sai come una domanda, per paura di star sbagliando. Anche se non sei assolutamente sicura, vai, parla a manetta e intontiscimi talmente tanto che, se anche ciò che stai dicendo non fosse giusto, io mi ritrovo a darti ragione comunque. » Una dritta quella, appresa da niente di meno che Malia Stone, la vera artista nell'arte del riportarsi a casa un'interrogazione orale. « Giusto un consiglio per quando dovrai dare gli esami il prossimo anno. Più dici, meglio è. Non rimanere mai in silenzio, ma fingi di essere assolutamente padrona della materia, come se fossi stata proprio tu a teorizzarla. » Le sorride, per poi accavallare le gambe sotto il tavolo e pensare un po' su alla fase successiva. « Dato che non so niente dell'Algabranchia.. prende a dire, fermandosi appena per un po' di suspense -...vorrei farti alcune domande, perché sono molto interessata. » Fa una smorfia convinta, per poi proseguire. « Bisogna mandarla giù intera o è possibile farla a pezzi, per avere comunque l'effetto desiderato? » E una. « Quant'è la durata dell'effetto? Insomma, non vorrei ritrovarmi a 5 iard sott'acqua con le branchie che rientrano sotto pelle e quindi dire definitivamente addio a tutti. » Assume un'aria pensierosa, prima di rivolgerle le ultime domande. « E' legale usare l'Algabranchia oppure il Ministero ha indicato alcune restrizioni a riguardo? E soprattutto, si può usare in qualche pozione? »
     
    .
  6.     +1    
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    32
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    « So che è stressante pensare al futuro quando si deve ancora affrontare il presente, ma se posso darti un consiglio: pensaci su un pochino. Pensa a ciò che vorresti fare da grande, magari ti può risultare più semplice così capire dove andare a parare l'anno prossimo. » la fissi senza riuscire a trattenere un sospiro sconsolato. Sei all'ultimo anno, i tuoi genitori ti stanno facendo pressione da mesi spingendoti a dare un minimo di importanza alla cosa ma tu proprio non ce la fai: come i cani che si rendono conto che sta per scoccare l'ora del veterinario e si impuntano sulle scale senza voler sentire mezza ragione. Eppure arriverà quel momento in cui dovrai essere preso in braccio dal tuo padrone stizzito anche se sei un alano di sessantacinque chili, perché è qualcosa che bisogna fare. Finora hai preso il problema e lo hai infilato sotto il tappeto come un mucchietto di polvere, ma non tarderà il momento in cui da esso strariperanno sfilacciati batuffoli grigi a ricordarti che la tua permanenza in qualità di studentessa di Hogwarts sta arrivando agli sgoccioli. Sì cavolo, hai i volantini e il resto, ma la decisione ufficiale ancora non sei riuscita a prenderla. L'unica cosa che volevi fare da bambina era la moglie di un pescatore per poter stare in una barchetta sul mare, ma si sa che i sogni infantili la maggior parte delle volte possono solo rimanere tali. « Hai ragione, ma sinceramente ancora non so di preciso cosa mi piacerebbe fare... Sicuramente non l'erbologa » le sorridi strizzando un occhio e scacciando con il pensiero l'ansia suscitatele dal discorso. « Io ho fatto una lista di pro e contro di tutte le facoltà che mi interessavano, ho provato anche il lancio della monetina, quando ero arrivata al fatidico binomio e quando è uscita Difesa Contro le Arti Oscure, invece che Erbologia, ho capito che effettivamente avrei voluto seguire soltanto quest'ultima. » mica stupida, la ragazza. « Ma è un'idea fantastica! Ci proverò, magari un po' più in là... Se passo i M.A.G.O., ovviamente » stiri le labbra in una linea obliqua, a metà tra lo scherzoso e il serio. « Niente ansie, Harry. Non volevo di certo metterti in allarme o farti entrare in paranoia. Pensiamo semplicemente a queste due adorabili piante, per il momento, che ne dici? » la ringrazi mentalmente, scoprendo che effettivamente esiste qualcosa di più terribile che parlare di erbologia. « Ti aggiornerò con un gufo quan-... se dovessi fare la scelta. Al massimo mi trovi a Hogsmeade a fare da magispazzino » ridacchi, prima di pensare che effettivamente non sarebbe poi così male, se puoi usare la magia per pulire le cacche di cane.
    Chiusa la parentesi, ti concentri obbligandoti ad assimilare ogni nozione che Olympia ti spiega, aggiungendo ogni tanto qualche parolina sul quaderno contenta di riuscire a star dietro i commenti della rossa come non sei mai riuscita a fare con l'insegnante.« Quale acqua le permette di vivere? Quella salata o quella dolce? » be', forse ha troppe aspettative nei tuoi confronti, ma non vuoi deluderla dicendole di avere il vuoto totale in zucca. In fondo hai il cinquanta per cento di azzeccarla, tanto vale provarci. « Acqua dolce? » è buffo come ogni sua risposta sia sempre una domanda, e Olympia non manca di fartelo notare. Più sicura, sì. So quello che sto dicendo. Lo so? Lo so. « Giusto un consiglio per quando dovrai dare gli esami il prossimo anno. Più dici, meglio è. Non rimanere mai in silenzio, ma fingi di essere assolutamente padrona della materia, come se fossi stata proprio tu a teorizzarla. » perché le cose più difficili da fare sono sempre le migliori? « Be' ci proverò. Insomma, teorizzare la materia che mi ha dato sette anni di insufficienze sarà arduo ma ehi!, mai perdere la speranza, giusto? » rigiri la matita tra le mani, gli occhi ridenti fissi in quelli della senior.
    « ...vorrei farti alcune domande, perché sono molto interessata. » silenzio di tomba. « Bisogna mandarla giù intera o è possibile farla a pezzi, per avere comunque l'effetto desiderato? » questa suona un po' come la domanda bonus. « Mandarla giù intera suppongo. Come dicevi prima, non ci sono mica delle venature marroni che contengono le proprietà? » in fin dei conti, si può sempre usare la logica. Quasi. « Quant'è la durata dell'effetto? Insomma, non vorrei ritrovarmi a 5 iard sott'acqua con le branchie che rientrano sotto pelle e quindi dire definitivamente addio a tutti. » scoppi a ridere, hai sempre provato particolari apprezzamenti per lo humor nero. « Ehm, due ore d'orologio » butti giù a casissimo, ricordandoti solo che il professore non aveva mai accennato a secondi o minuti. « E' legale usare l'Algabranchia oppure il Ministero ha indicato alcune restrizioni a riguardo? E soprattutto, si può usare in qualche pozione? » scherzavi, questo è l'ago della bilancia. Ti agiti sul posto un attimo, stringendo le labbra pensierosa. « No, e no. La prima perché dubito che chiunque possa fare una scappatella nei fondali acquatici per importunarne gli abitanti, dato che è difficile fare un intervento diretto sul posto senza equipaggiamento. La seconda... forse su cottura, l'alga rischia di perdere le proprietà contenute nelle venature marroncine che dicevi prima, quindi meglio prenderla fresca »
     
    .
  7.     +1    
     
    .
    Avatar


    ★★★★★★★

    Group
    Member
    Posts
    10,337
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    tumblr_n1t5a8V89S1s2ushoo4_r1_250
    « Mandarla giù intera suppongo. Come dicevi prima, non ci sono mica delle venature marroni che contengono le proprietà? » Annuisce, prontamente alla sua risposta veloce e sagace. « Sì, le venature scure contengono l'essenza che rende la pianta assolutamente efficace. » Si picchietta il mento, come se stesse elaborando un grande piano malvagio. « Ma allora non basterebbe semplicemente recuperare i filamenti più scuri e ingurgitare solo quelli? » Le rifila l'ennesima domanda trabocchetto, che nasconde dentro di sé una semplice risposta. No. Perché se anche la parte scura contiene l'alta concentrazione che permette poi all'uomo di sviluppare le capacità che gli permettono di rimanere immerso sott'acqua senza morire, la parte più chiara è ricca dei cloroplasti nei quali risiede l'enzima catalizzatore della reazione stessa. Un esempio lampante di yin e yang in natura. « Ehm, due ore d'orologio » Mmh, quasi. « Due ore, è vero, è il tempo standard, ma è stato osservato che alcuni soggetti, in età compresa tra i quindici e i venticinque anni, riescono ad avere un effetto prolungato, fino a due ore e quindici minuti. » Arricchisce la sua risposta, cercando di offrirle quanti più spunti possibili, per avere un bagaglio, quanto più variegato, di informazioni. « In merito, ci sono ancora studi aperti, sul perché soltanto alcuni individui riescono ad ottenere questa reazione. » Si umetta il labbro inferiore, per poi porgerle l'ultima domanda sull'Algabranchia. Accavalla poi le gambe, aspettando una sua risposta, che tarda ad arrivare, per il nervosismo che coglie la bionda. Scrolla il capo, la rossa, come a volerla intimare a non agitarsi. Stai calma, inspira, espira e, anche se non la sai, buttati. Convincimi che sei completamente padrona della materia. « No, e no. La prima perché dubito che chiunque possa fare una scappatella nei fondali acquatici per importunarne gli abitanti, dato che è difficile fare un intervento diretto sul posto senza equipaggiamento. La seconda... forse su cottura, l'alga rischia di perdere le proprietà contenute nelle venature marroncine che dicevi prima, quindi meglio prenderla fresca » Rimane impassibile, Olympia, per qualche secondo, non lasciando trasparire alcuna emozione. Un po' come fa sempre il professore di Pozionistica II, quando vuole incutere terrore all'intera classe, e gli basta soltanto rimanere in silenzio, un religioso e introspettivo silenzio senza battere ciglio. « Per avere l'effetto primario dell'alga, sì, deve essere fresca e assolutamente non esposta ad una qualsiasi forma di calore. Per questo, non appena raccolta, si conserva sotto una campana di bronzo. » E deve essere mandata giù senza masticarla e senza ricacciarla fuori con un conato di vomito. Una vera impresa, mi dicono. Alla fine dice, con un accenno di sorriso. « Ma si può usare in pozione. La casa farmaceutica "Meravigliosamente Me" è riuscita ad avere un permesso speciale, dal Ministero, per usare una piccola percentuale di Algabranchia nell'ultima pozione ringiovanente, che sembra essere miracolosa sulle rughe avanzate della terza età. » Ha infatti letto che le cellule acquatiche, all'interno della pianta, sono in grado di produrre la giusta quantità di commestibile, in grado di mettere in moto i mitocondri nelle cellule epidermiche, facendole lavorare di più. « Ultima domanda sull'Algabranchia, perché sai già tutto il necessario per sostenere l'esame di metà semestre. » Le sorride, incoraggiante, con fare amichevole. « Mettere mano su quest'alga, senza avere un permesso speciale e/o farlo illegalmente, non è così facile. Mi sapresti dire un incantesimo che può dare un effetto similare al suo? » Quelli usati sia da zia Fleur che dal pomposo Viktor Krum, durante la seconda prova del Torneo TreMaghi, come papà non smette mai di dire, se si parla anche soltanto velatamente di questa pianta. Una leggenda a tutti gli effetti, in casa Potter, grazie ai mirabolanti racconti di suo padre che, fin da subito, hanno fatto sognare i più piccoli di casa. « E finalmente veniamo ad un argomento nettamente più interessante. » Anche quello conosciuto grazie ai racconti di suo padre, guarda caso, ma che ha sempre avuto la capacità di alimentare la curiosità di Olympia, tanto da scriverci sopra più di un saggio, di propria volontà, nei suoi anni di studentessa di Hogwarts. « Al solito, da ora in poi, non so nulla - o quasi - del Tranello del Diavolo e mi devi dare una veloce spolverata generale, per farmi capire di cosa stiamo parlando perché attualmente, con questo nome, potrei pensare a uno qualsiasi dei marchingegni che i babbani usano in cucina. » Ridacchia, per poi tornare seria, lentamente. « Dimmi le tre cose principali che diresti ad una persona che non ha idea di cosa si stia parlando. » Fa una pausa per riflettere. « E in più, vorrei proprio sapere perché si chiama così. Deriva da qualche lingua morta? » Etimologia del nome, prego.
     
    .
6 replies since 19/2/2019, 17:54   199 views
  Share  
.