As high as honor

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    er bacchetta


    ★★★★

    Group
    Member
    Posts
    961
    Reputation
    +269

    Status
    Anonymes!
    tumblr_inline_nuei4sc8591qlt39u_250
    Che non fosse un asso coi social, era vero ma come per qualsiasi frangente in cui non fosse un asso, lo nascondeva col solito imperturbabile decoro. Non aveva neppure un vero profilo Witzagram, Greg, ma ne aveva creato uno per far catapultare la bottega di famiglia nell'era della generazione Z. Bacchettari 2.0! Con quello si limitava a postare fotografie piene di frasi struggenti e filosofiche ritraenti ora una bacchetta, ora un angolo particolarmente carino nel negozio, mai sé stesso. Tuttalpiù sbircio le foto di qualche modello francese e finisce là. Come moltissimi altri maghi, insomma, Greagoir non aveva scelto l'applicazione Dare you defy?; lei aveva scelto lui. Se l'era ritrovata per puro caso sullo smartphone un giorno in cui era riuscito a strappare una giornata libera sia dallo studio che dal negozio e che aveva deciso di passare sulle rive del Lago Nero, non lontano dal dipartimento di Magizoologia. Fu allora che l'icona rosso fuoco fiammeggiò in un angolo dello schermo e l'applicazione si aprì, annunciando al senior del corvonero un messaggio criptico ma poi non così tanto. Essere Senior non è un lavoro semplice, a volte bisogna fare scelte difficili per la propria casata, e raramente queste mettono tutti quanti d'accordo. Noi, tuttavia, abbiamo gran fiducia in te, e siamo convinti che Corvonero non abbia bisogno di ulteriori leader: le tue capacità bastano e avanzano per far brillare la casata, il resto crea solo confusione e rallentamento. Quindi ti sfidiamo indire una riunione della tua casata entro stasera, e convincere i tuoi compagni di disconoscere l'autorità di Eris Macbride. Chiederai in seguito al rettore che venga rimosso dal suo incarico per insufficienza in servizio. Non puoi parlare a nessuno della sfida. Sotto il messaggio, due pulsanti. Accetta o rifiuta. « ...convincere i tuoi compagni a disconoscere l'autorità di Eris Macbride? » rilesse in un sussurro confuso. Non avrebbe potuto negarlo, un messaggio simile aveva accarezzato le corde più tese del suo ego, facendolo sorridere. Per quanto non fosse totalmente avvezzo ai social, il proprio ruolo istituzionale gli imponeva un contatto con i compagni e anche a lezione gli era giunta voce di un'applicazione curiosa che ti lancia sfide e ti punisce se non le affronti. Pare che durante la giornata di orientamento abbia creato non poco scandalo, con circolazione di materiale privato. Era durante quella giornata che aveva sentito per la prima volta parlare del profilo Witzagram di Shame - una realtà che fino ad allora aveva ignorato, lui che l'anno precedente aveva condotto la placida vita dell'adulto lontano da Hogwarts - ed era stato invitato a votare ad uno strano sondaggio riguardante Nate Douglas. Da allora, il silenzio. La sfida che gli era stata lanciata non poteva che essere della stessa risma.. se di sfida si poteva parlare. Sembra più un modo piuttosto brillante di provarci con me. E certo un lato di sé non poté che esserne piacevolmente lusingato. Tenne la sfida in sospeso e riaprì la pagina social per cercare nuovamente il profilo di Shame. L'ultimo post sembrava essere stato scritto da un invasato fanatico della religione e di troppi libri gialli. Era una sciocchezza, non poteva che essere una sciocchezza. Ma è una sciocchezza per me. Loro pare facciano molto sul serio. Riaprì l'applicazione DYD solo per rileggere il messaggio. Non puoi parlare a nessuno della sfida. « Come no. » Ad una persona doveva parlare e urgentemente, l'unica con cui poteva davvero confrontarsi sulla faccenda: la sua potenziale vittima. Shame, DYD o come diavolo si chiamasse il mittente del messaggio aveva minacciato di decurtare tutti i punti della casa a Corvonero e chi se non la sua collega senior avrebbe dovuto avere faccia a faccia? Afferrò istintivamente la bacchetta - la magia è un'amica vecchia e fedele, della tecnologia ancora mi fido poco - e si immerse nel ricordo del giorno in cui aveva riabbracciato Gawen e Melinda dopo le disavventure del Lockdown. Un ricordo intenso. « Expecto Patronum. » Uno stallone argentato s'impennò di fronte al corvonero e prese a cavalcare velocemente sopra il pelo dell'acqua. Avrebbe trovato Eris MacBride ovunque ella fosse e attraverso lui le avrebbe mandato un messaggio diretto. « Ciao Eris, sono Greg. Scusa l'irruenza del messaggio ma è molto importante. Hai tempo per vederci stasera? Alla Sala comune, durante l'ora di cena, dovremmo essere liberi da orecchie indiscrete. Considerala una riunione d'emergenza tra senior. » L'aveva posta in maniera carina, com'era solito fare e com'era sempre stato, ma non le aveva dato molta scelta. Le doveva parlare e lo doveva fare quella sera stessa.

    Due vassoi galleggiavano a mezz'aria dietro il mago che marciava con quella sua aria solenne e al tempo stesso disinvolta, come se quei corridoi, quelle volte, il castello intero fosse suo. Non era una sensazione che provavano tutti, una volta passati da Hogwarts? Ce lo disse anche il preside quando eravamo piccoli. Non esiste luogo più sicuro di Hogwarts. Aveva bisogno di un luogo che gli infondesse sicurezza, di fronte a quella storia che probabilmente si sarebbe rivelata come lo scherzo di qualche burlone. Ma se il loro compito era quello di guidare la casata e preservarla, non era suo preciso dovere dare anche la minima attenzione a minacce di quel tipo? Salì i gradini a due a due per arrivare alla porta col corvo di bronzo che gli propinò un indovinello dei suoi. Oltre la porta, sotto il soffitto che somigliava ad un cielo stellato, trovò Eris. « Ho fatto una piccola deviazione! » la salutò con un sorriso cordiale, facendo volteggiare i due vassoi sopra uno dei tavolini della sala comune. Le cloches sparirono ad un tocco della bacchetta di Biancospino, rivelando una delle tipiche cene di Hogwarts. « Quando ero prefetto, ho fatto amicizia con un paio di elfi delle cucine. Arci-Arci e Luli-Lo mi facevano sempre trovare degli stuzzichini ipocalorici per le ronde notturne.. ma hanno sempre avuto un concetto particolare di ipocalorico! » Il vassoio era infatti pieno di costine di manzo glassate, patate arrosto in quantità e altri generi alimentari che avevano imparato ad amare durante i sette anni di scuola. Le si sedette di fronte, il sorriso era ancora sulle sue labbra ma nascondeva dietro una certa tensione di fondo. Come faccio a iniziare? Magari con un "Eris, cara, lo sai che oggi ho ricevuto un messaggio davvero simpatico? Mi chiedeva di aizzarti contro tutta la casata!" Fece quello che sapeva fare meglio: fece conversazione. « Non ci vediamo da.. quando? Da quella festicciola allo studentato? Mi hai detto che dovevi iniziare il tirocinio in reparto.. com'è andata poi? » Sebbene non fosse tra le sue priorità essere aggiornato sulla buona qualità dei tirocini di medimagia e su quanto fosse appagante reggere i muri del San Mungo - almeno secondo una delle due scuole di pensiero degli studenti di medimagia, i secondi avrebbero giurato di salvare una vita ogni trentasei secondi esatti! - Greg aveva lo straordinario potere di far sembrare l'argomento di discussione come la priorità. Come se ci tenesse davvero. Questo lo rendeva forse una persona falsa? Di certo non era il principe dall'armatura splendente che molte persone vedevano in lui, fonte di ogni purezza: Greagoir Olivander aveva soltanto avuto, come al solito, fortuna. La fortuna di trovarsi nel lato giusto della storia e poter così compiere una serie di azioni che potevano essere considerare "buone". Aiutare sottobanco i ribelli durante la rivoluzione ma senza mai schierarsi apertamente con loro; proteggere i deboli e tenere alte le difese delle sale comuni durante il lockdown ma senza mai scendere veramente in campo, compito aveva ben volentieri lasciato al Branco. La verità era che se fosse stata un'altra persona, se non fosse stata Eris, Greg quella sfida avrebbe potuto accettarla tranquillamente. Ma non butterò giù dal dirupo una corvonero, chiunque ella sia. Ci tacciano di essere saccenti, egoisti, arrivisti. Delegittimare Eris sarebbe mandare in confusione la casata. Sarebbe puro masochismo.



    Nota totalmente inutile: per coerenza narrativa (ovvero per far dare a Greg il giusto peso psicologico ed emotivo alla sfida della manomissione delle bacchette, che altrimenti avrebbe semplicemente ignorato) e in accordo con i vertici dello Shame, ho ambientato la sfida dei Senior prima di quella delle bacchette.



     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    352
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    XCr96nn
    Erano stati in molti a metterla in guardia dal scegliere medimagia, millantando di come il corso e il tirocinio l'avrebbero impegnata; privandola del tempo libero e in molti casi della voglia di vivere. Tutti avvertimenti a cui non aveva dato retta, ma che con il tempo si stavano dimostrando veritieri. Faceva la spola tra l'università e il san mungo; approfittando di qualsiasi momento libero per dormire. Si era quasi dimenticata che aspetto avesse il suo appartamento luogo a cui faceva ritorno per una doccia veloce o per recuperare i libri della lezione del giorno. Quella mattina era di turno in ospedale, avrebbe dovuto assistere quello che veniva considerato il curatore più dispotico e insopportabile di tutto il San Mungo. Era un giovane straniero dalla carriera brillante, che sembrava trarre piacere dal torturare e mettere sotto pressione i suoi piccoli aiutanti. Un bip del cellulare catturò la sua attenzione, decise di dare un'occhiata mentre aspettava con gli altri l'arrivo del supervisore. La notifica proveniva da quella nuova app che non si sa come si era ritrovata sul cellulare, un app che non poteva essere cancellata in nessuna maniera. Essere Senior non è un lavoro semplice, a volte bisogna fare scelte difficili per la propria casata, e raramente queste mettono tutti quanti d'accordo. Noi, tuttavia, abbiamo gran fiducia in te, e siamo convinti che Corvonero non abbia bisogno di ulteriori leader: le tue capacità bastano e avanzano per far brillare la casata, il resto crea solo confusione e rallentamento. Quindi ti sfidiamo ad aprire il discorso con Greagoir Olivander, sottolineando eloquentemente le sue mancanze come Senior per poi invitarla a rinunciare alla carica. Non puoi parlare a nessuno della sfida. Un'esclamazione colorita si fece largo nella mente della ragazza mentre indispettita chiudeva quella diabolica app e cercava una sorta di soluzione. « Signorina MacBride, sarebbe così gentile da prestarci la sua preziosa attenzione? Qui abbiamo un lavoro da svolgere. » Beccata in fallo lasciò scivolare il cellulare all'interno della tasca della sua divisa, arrossendo per l'imbarazzo di essere stata colta sul fatto. Il dottor Eisenberg non era certamente noto per la sua clemenza e quasi sicuramente le avrebbe fatto pagare caro quella sua disattenzione. « Non succederà più dottore. » Avrebbe dovuto ignorare quel bip, ora la sua mente non faceva altro che pensare a quella stupida sfida che le era stata lanciata; sfida che Eris non avrebbe mai colto. Non era una persona assetata di potere, chiedere a Greag di farsi da parte per le sue mancanze? Una cattiveria gratuita a cui non avrebbe mai ceduto. Mentre recuperava il suo blocco di appunti venne raggiunta da un impalpabile ed elegante cavallo. « Ciao Eris, sono Greg. Scusa l'irruenza del messaggio ma è molto importante. Hai tempo per vederci stasera? Alla Sala comune, durante l'ora di cena, dovremmo essere liberi da orecchie indiscrete. Considerala una riunione d'emergenza tra senior. » Greag amava pianificare le cose, quella riunione dell'ultimo minuto la spinse a storcere il naso, ma visto la sfida che aveva ricevuto la cosa migliore da fare era mettere al corrente la sua controparte di quel tiro meschino che qualcuno stava tentando di tirar loro. Rievocò nella sua mente i ricordi della sua amata isola di Skye, la schiuma del mare e il profumo della salsedine nell'aria; ricordi che le permisero di evocare la sua piccola volpe artica. « Expecto Patronum. » La piccola creatura si avvicinò a lei, avvolgendola nella sua flebile nube argentata. « Va benissimo Greag, inoltre devo renderti partecipe di una cosa. »

    Il dottor Eisenberg le fece scontare cara quella sua disattenzione, per tutto il giorno non aveva fatto altro che farla correre in tutte le direzioni; una sorta di sadica punizione per la sua mancanza di professionalità. Si era data più volte della stupida perchè l'unica che poteva biasimare era sé stessa, avrebbe semplicemente potuto ignorare tutto e molto probabilmente la giornata sarebbe trascorsa liscia come l'olio. Per sua fortuna la sua posizione di studentessa impediva ai curatori di chiedere loro straordinari una volta terminate le loro ore di servizio. Aveva lasciato l'ospedale con la schiena a pezzi e le gambe che sembravano fatte di gelatina, ma nonostante ciò non faceva altro che pensare a quella stupida sfida e all'incontro che di lì a poco avrebbe avuto con Greag. Era una sfida che voleva obbligarla ad essere una persona che Eris non era; una sfida a cui avrebbe rinunciato senza pensarci due volte. Greag era in gamba e nonostante gli impegni non aveva mai trascurato i suoi doveri di senior; rimanendo un punto di riferimento per i corvi di hogwarts e dell'università. Dopo una doccia veloce si fece trovare nella sala comune di corvonero, completamente deserta data l'ora di cena. Stava osservando il cielo stellato sopra di lei quando la voce di Greag interruppe il filo dei suoi pensieri. « Ho fatto una piccola deviazione! » Due vassoi coperti da cloche volteggiavano al suo fianco, spingendo Eris a pregare che lì sotto ci fosse del cibo. « Quando ero prefetto, ho fatto amicizia con un paio di elfi delle cucine. Arci-Arci e Luli-Lo mi facevano sempre trovare degli stuzzichini ipocalorici per le ronde notturne.. ma hanno sempre avuto un concetto particolare di ipocalorico! » Sentì il suo stomaco brontolare, dopotutto era in piedi solamente grazie ad un yogurt che aveva mangiato a metà mattina accompagnato da qualche biscotto secco. « Sei il mio salvatore sai? » Inforchettò una delle fumanti patate al forno e non poté fare a meno di sciogliersi quando finalmente l'assaporò. Avere dei pasti regolari era un miraggio, erano lontani i tempi di Hogwarts in cui si potevano sedere a colazione, pranzo e cena senza troppi pensieri; ora come ora erano più le volte che sgranocchiava qualcosa sui libri che quelli a cui pensava ad una cena degna di essere chiamata tale. « Non ci vediamo da.. quando? Da quella festicciola allo studentato? Mi hai detto che dovevi iniziare il tirocinio in reparto.. com'è andata poi? » E questa sarebbe la questione urgente di cui volevi parlarmi? Greag voleva sicuramente essere gentile, ma la corvonero dubitava che l'avesse fatta venire lì semplicemente per chiederle come andassero i suoi studi. « Sono praticamente schiavizzata, ma per mia fortuna non mi aspettavo molto di più. » Avrebbe semplicemente voluto sputare il rospo e raccontargli della sfida, ma il d&d si era raccomandato di non parlarne con nessuno. Forse poteva aggirare quella piccola postilla senza parlarne effettivamente. Prese il cellulare dalla tasca e selezionò la notifica della simpatica sfida che le era stata lanciata. Porse il cellulare al ragazzo e lasciò che leggesse da sé il compito ingrato che lei aveva scelto di non portare a termine. « Se proprio vogliamo essere sinceri non te ne ho parlato no? » Aveva semplicemente lasciato che scoprisse da sé quel piccolo dilemma che l'aveva afflitta per gran parte della giornata. « Secondo te è possibile manomettere in questo modo i punti? »
     
    .
  3.     +2    
     
    .
    Avatar

    er bacchetta


    ★★★★

    Group
    Member
    Posts
    961
    Reputation
    +269

    Status
    Anonymes!
    tumblr_inline_nuehzgwcxG1qlt39u_250
    « Sei il mio salvatore sai? » Con quel suo sorriso ampio e solare, alzò di poco le spalle e con esse gli occhi, in un'espressione vaga. Certo che lo so, ma una persona modesta non lo ammetterebbe mai! Ma io non sono modesto. « Per così poco! » cinguettò allora. Falso modesto, al limite. Modesto mai. Con una risata blanda, tentò di ricacciare da dov'era venuta la tensione che gli faceva tremare le viscere. Doveva sentirsi così Giuda nell'attimo prima di baciare Gesù, immaginò tra sé e sé. Non che volesse tradire Eris o, al posto di una riunione tra senior, ne avrebbe indetto una più generale insieme a tutti i corvonero e là avrebbe sbattuto i grandi occhi di cobalto, avrebbe lanciato in aria come coriandoli colorati le proprie finte preoccupazioni e avrebbe dato spettacolo come un Olivander sapeva fare. No, non aveva nessuna intenzione di tradire la propria collega, a maggior ragione per il fatto che non credeva lo meritasse. Per una "prima donna" come Greagoir, era strano trovarsi bene a condividere il potere e Eris MacBride si stava dimostrando una senior all'altezza. Oltre al fatto che siamo i primi a ricoprire questo incarico, non abbiamo metri di paragone. Siamo noi il metro di paragone per il futuro. Meglio di noi non ci può essere nessuno per semplice dato di fatto. Ascoltò distrattamente la schematica e frettolosa recensione di Eris sui tirocini cui erano costretti i medimaghi, mentre con forchetta e coltello tentava di liberare un po' di manzo dall'osso e al tempo stesso dalla glassa di aceto balsamico; aveva il capo chino sul vassoio e, nel campo visivo, entrò senza preavviso il cellulare di Eris. Svelta e pragmatica. Ecco perché mi piaci, MacBride! Le braccia si arrestarono di colpo e gli occhi corsero al messaggio che, lo capì già dalle prime parole, non aveva neppure bisogno di essere letto tutto. Era una copia fatta e finita della sfida che aveva ricevuto quella mattina. Ma guarda, l'hanno lanciata anche a te? Qualcuno vuole metterci l'uno contro l'altro, evidentemente. « Se proprio vogliamo essere sinceri non te ne ho parlato no? » Trovò l'azione e la particolare scelta di parole di Eris molto divertente. « Di cosa? » le diede spago Olivander, fingendo un'espressione inconsapevole. Ma le dita affondarono nella tasca dei comodi pantaloni scuri e, il tempo di qualche tocco sullo schermo, portò all'attenzione di Eris un messaggio identico al suo. Ecco perché siamo qui. Perché dovevamo tradirci a vicenda e invece abbiamo scelto di dirci la verità guardandoci in faccia. Ecco perché siamo più maturi di tutto questo. « Secondo te è possibile manomettere in questo modo i punti? » Era proprio ciò che aveva minacciato di fare chiunque si nascondesse dietro lo Shame, ma a Greg pareva una minaccia vana, fine a sé stessa. Da quando Hogwarts era rimasta in piedi, non si era mai visto che le Clessidre venissero manomesse, le gemme segnapunti al loro interno avevano per gli studenti lo stesso valore del Santo Graal per i crociati. Sabotare la Coppa delle Case, una blasfemia inconcepibile. « Mah.. sarebbe come manomettere il Cappello Parlante o la Stanza delle Necessità. » e non c'era bisogno di aggiungere altro per sottolineare quanto quel pensiero fosse folle. Certi oggetti sono semplicemente troppo antichi, troppo elaborati per poter essere corrotti. Era anche vero, però, che lo stesso si era pensato per il Calice di Fuoco ma qualcuno che l'aveva manomesso esisteva eccome e Harry Potter ne era la prova: suo nonno Garrick gli aveva raccontato la storia dell'ultimo Torneo Tremaghi, quando era ancora un piccolo folletto biondo assetato di sapere e avventure. Scosse la testa. « Magari è solo un giochino psicologico.. non facevano di queste cose anche l'anno scorso? Ricordo, al ballo di Halloween, quel grande specchio e la bacheca. » Come un adulto che non vede minacce nei giochi dei bambini, Greg era portato a sottovalutare una realtà che invece aveva creato moltissimi problemi a moltissime persone, durante il loro ultimo anno. Se anche avesse avuto ragione, se anche fosse stato realmente un giochino psicologico, questo non lo rendeva meno pericoloso. Ma volle scacciare così, con una finta aria di bonaria superiorità, quell'evenienza. Non abbiamo nulla di cui preoccuparci. « L'importante è che "non" ne abbiamo parlato tra noi. Chiunque ne sia l'artefice, e presumo sia qualcuno che non ha superato indenne la prima sessione, ha fatto un buco nell'acqua. » Non ci siamo pugnalati a vicenda e questo è un bene per Corvonero. Siamo compatti. Il destino tuttavia è beffardo molto più di qualunque pagina di gossip di Witzagram e, quella sera, aveva la voce di una notifica di cellulare. « Sarà il nostro carnefice che ci punisce per non aver fatto i voltagabbana? » Era sprezzante, Greg, come chi sa di aver riottenuto un vantaggio. Come chi non sa ancora di essersi sbagliato. Solo qualche secondo dopo, anche il cellulare di Eris suonò ma, no, non proveniva da Dare you defy? la notifica. Era un semplice messaggio di Whatsapp, da un gruppo che Nate aveva appena creato. « "Questione punti"? Merlinobbono. Apri Whatsapp, credo che non siamo i soli ad aver ricevuto una sfida. » La guardò dritto negli occhi, senza più l'audacia che aveva contraddistinto le sue parole pochi minuti prima. Al contrario, gli si leggeva in faccia solo confusione. « Ci hanno davvero tolto i punti. Tutti. E a tutti. » Quanto tempo avevano, prima che gli studenti finissero di mangiare e vedessero le clessidre nel salone d'ingresso, completamente svuotate tranne quella di Tassorosso, stranamente piena di topazi dorati?

     
    .
2 replies since 12/3/2019, 22:23   152 views
  Share  
.