Forever young

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    « No, dico..ti sei accorto di che circo sei riuscito a mettere su tra queste quattro mura? » Una piccola ed energica Erin Scamander continua a piroettare su se stessa, mentre Sam la guarda con compiacimento. « Che posso dire? Se Sam non va al Coachella, è il festival che viene da lui.» Allarga le braccia in segno di accettazione della grandiosità dell'opera nei quali sono immersi. « Scopri solo ora di avere un nipote così fantastico? » La prende in giro, prima di accoglierla nel suo abbraccio, per poi depositargli un bacio tra i capelli castani. « Il mio ometto che diventa grande. » Lo stringe ancora un po' più forte, per quanto la sua stazza le consente. « Zia non farmi gli auguri prima di mezzanotte che porta sfiga. E vista la sfortuna degli anni passati, me la vorrei evitare almeno stasera. » La donna scrolla la testa. « Forse dovrei avvertirti del fatto che mamma era seria quando diceva di voler presenziare. » Gli sussurra, facendo sì che uno sbuffo divertito lasci le labbra del ragazzo. « Talmente seria che, quando le ho parlato della tua idea di mettere un paio di tipi a bordo pista, si è messa subito a lavoro per raccogliere i fiori migliori. "Devo essere certa che le pipe della pace siano piene di roba buona."» Scoppiano a ridere entrambi, mentre Sam intercetta con la coda dell'occhio il miglior amico, intento ad aggiustare gli ultimi preparativi. « Hai sentito, Dean? Lucille ci porta l'erba da fumare. » Continua a ridere, immaginando alla perfezione la sua arzilla nonnetta che si mette all'opera affinché "questa generazione di screanzati che si fumano una misticanza di origano e rosmarino e la scambiano per erba" possa provare le vere emozioni che ha vissuto lei in gioventù. "Come Woodstock comanda." « Per caso hai sentito Tris? » Gli domanda poi, avvicinandosi al palco, per sistemare gli ultimi allacci delle casse all'impianto da deejay. Lì dove lui, Dean e, più tardi, l'ospite speciale, intratterranno gli invitati. « Le ho mandato un gufo, ma non sono sicuro di averci preso con l'indirizzo. » Lancia un'occhiata all'amico, per poi sorridere. « Che dici? Alla fine si vestirà secondo il tema? » Gli domanda, per poi alzare le sopracciglia, con fare allusivo. « Scommessina veloce veloce? » Dai, non puoi dire di no al festeggiato. « Scommetto 10 galeoni che si presenta vestita di nero. E niente lustrini o brillantini strani in faccia. » « Vorrà dire che le metterò tra i capelli una di queste, non appena varcherà quella porta. » La mora scuote la mano nella quale vi sono incastrate coroncine di fiori vari, eccitata all'idea di poter abbellire i vari invitati con tutti quei colori. « Se riesci a fare una cosa del genere, giuro, vengo a quel tuo corso strano di primo soccorso. Ti farò da fottuto manichino, te lo prometto, sul mio onore. » Scoppia a ridere, nel portare la mano al petto, chiusa a pugno, a voler confermare quella sua presa di dovere. « Mh.. » si schiarisce poi la voce, mentre si osserva allo specchio più vicino, sotto tutte quelle luci stroboscopiche e i vari acchiappasogni appesi qua e là, per tutta la sala. « Dite che questa bandana è troppo? » Si volta allora verso di loro, con la fascia nera, sulla quale è dipinta la parte inferiore di un cranio umano, dalla mandibola in giù, che gli copre metà del volto. La zia ride, scuotendo la testa e allora ricerca aiuto negli occhi dell'amico. « Sai che c'è? Non me ne può fregare di meno. Sto per compiere i fottuti ventuno e detto io le regole del trash stasera. »
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    [..] La festa sta, energicamente, entrando nel vivo, con la musica che pompa dalle casse, andando a rendere magica l'atmosfera. Il disegno magico di una ruota panoramica, identica a quella del vero Coachella, si muove sullo sfondo di un photo booth, lì dove già i primi si stanno facendo selfie vari, grazie anche ai vari abbellimenti trovati nella postazione stessa, come capelli, occhiali dalle più strane forme, baffi finti. Poco più in là vi sono le due tende indiane, dalle cui cime escono fumanti scie dall'odore inconfondibile, che salgono verso il soffitto, mescolandosi con le luci che continuano a stagliarsi sulla folla danzante. E Sam è contento, mentre beve l'ennesimo jello shot che sa di vodka alla fragola, al fianco degli altri due vertici dell'insostituibile golden trio. « Tris, l'hai preso il numero all'entrata, vero? » Le chiede, strizzando gli occhi nel mandare giù la gelatina che lascia in bocca un fortissimo retrogusto di alcol. « No perché, se non l'hai preso, devi tornare indietro e prenderlo. Ora. E' importantissimo. » Si scambia un'occhiata piena di complicità con Dean, per poi scoppiare a ridere. « E soprattutto, devi farti dipingere qualcosa. E' un obbligo. » Annuisce. « Vero Dean? Non può contraddirmi, perché..? » Aspetta che sia il suo degno compare a concludere la sua frase, per poi ridere di gusto, mentre spinge la mora verso il tavolo delle pitture fosforescenti. « Ti fidi? » Alza le sopracciglia, mentre incontra gli occhi chiari dell'amica, che vengono incontrati per un'istante da un fascio di luce azzurra. « Giuro, non ti dipingo un pene che si vede solo soltanto sotto la luce...» anche se la sola idea mi fa pisciare sotto. Trattiene l'istinto di sganasciarsi nell'ennesima risata, quando prende un pennello con della pittura gialla fluo e prende a farle dei ghirigori lungo le braccia. Solo quando si sente pienamente soddisfatto della sua opera d'arte, e svariati schizzi di pittura che sono andati a parare un po' ovunque, rimette a posto il pennello. Si congratula con se stesso, con tanto di applauso, per poi guardare Tris negli occhi. « Ecco, ora sì che sembri una bellissima fatina dei boschi. » Ed è già pronto per scappare, mentre si tira su la maschera, oltre il naso, e comincia a correre come un bambinetto, prendendo in pieno un qualcuno di non ancora ben definito. « Io, ehm, perdonami! »

    Questa role rientra nel Progetto "Realtà aumentata" che permette la partecipazione alla stessa di chiunque ne voglia far parte nei termini della coerenza on game. Imprevisti possono succedere in qualunque momento. Partecipando, tal imprevisti si accettano implicitamente.


    Buonasera pipol! Il tema della festa è il Coachella e tutti quei vibes molto tumblr e aesthetic, quindi tutti vestiti a tema, me raccomando.
    Per dare un'idea generale a chiunque vorrà partecipare, dislocate per il locale vi sono queste cose: un photo booth che cambia l'immagine di sfondo a vostro piacimento (sempre a tema Coachella) dove poter fare foto e selfie, il banchetto sul quale vi sono le pitture fluo (Chià, grazie per l'idea), da usare a vostro piacimento, due tende indiane dove potete andare a fumare la pipa della pace, il baracchino dal quale potete prendere le collanine di fiori, al bar vi vengono offerti i jello shots, insieme alle vostre ordinazioni.
    All'entrata, vi viene dato un numero, che potete scegliere voi, random, specificandolo in spoiler plis, tra 1 e 21. E niente, a che serve questa cosa? Si spiegherà durante la serata, pazientate.
    Se qualcuno vuole usare l'idea, alla fine del post, Sam va a sbattere piuttosto bruscamente con qualcuno.
    E boh, non vi dimenticate di seguire i 10 precetti sacri and have fuuuun!

     
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