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Aula di pozioni, Privata

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  1. Christopher Willhunting Winchest
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    te
    Che mi aiuti ad accettare quel che volevo scordare
    Che mi sai dimostrare ogni giorno che passa che non c’è niente da temere ma così tanto da tenere
    -Giordana



    Una delle poche materie che ha sempre studiato con passione è pozioni, la cosa che lo affascinava era la potenza e la pericolosità che esse potevano avere. Sebbene durante la scuola si era limitato nel creare pozioni più o meno semplici, quello che si aspettava da quell’indirizzo universitario era tutt’altro.
    Da buon guaritore che intendeva diventare doveva apprendere tutte le informazioni possibili, perché erano proprio quelle, insieme alle piante magiche uno dei pochi strumenti a disposizione per salvare le vite umane. Frequentare quelle lezioni era come conoscere l’efficacia di ogni sostanza a seconda di un determinato sintomo. Sebbene il tutto potesse sembrare molto generale, lui sapeva che non si doveva sottovalutare nulla. L’impegno che si apprestava a ricoprire richiedeva una vasta conoscenza e sangue freddo, non avrebbe mai potuto lasciarsi prendere dal panico o far sovrastare il suo ego di fronte ad una persona che non apprezzava. Aveva tre anni per abbandonare i suoi modi relazionali poco consoni, doveva migliorare il suo lato interpersonale e riuscire a tenere a bada la sua irascibilità cosa non del tutto semplice con sua sorella che gli girava tra i piedi.

    Sebbene durante l’orientamento scolastico hanno sottovalutato la sua capacità e desiderio di intraprendere un cammino altruistico come questo, Will era consapevole di tutto. Nessuno eccetto Abigayle era a conoscenza della ragione per cui intraprendeva quel cammino, e probabilmente se lo avessero saputo ogni cosa sarebbe cambiata, anche la percezione che le persone hanno su di lui. Will ha la tendenza a mostrarsi senza cuore, ma solo perché non ha il coraggio di mostrare la sua vulnerabilità. Ha sempre rinnegato questa parte, ma basta essere seduti accanto a lui durante un magnifico tramonto per notare la sua immensa fragilità. Non è un caso se il suo colore preferito è l’arancione, tutto è legato con questo colore e con il tramonto. L’unica cosa che gli da veramente gioia è guardarlo, lasciarsi abbandonare ad esso, facendo si che ogni odore, rumore lo cullino fino a trovare una pace interiore di cui tutti anno bisogno di percepire per poter continuare la propria esistenza nel migliore dei modi.
    Ciò che lo aiuta a non lasciarsi abbattere e di conseguenza ad andare avanti e la passione che ha dentro. Senza quella probabilmente adesso si sarebbe ritrovato nella prigione magica più sicura al mondo. Più di una volta da ragazzino aveva tanto voluto scagliare la propria ira verso il padre, un padre che non lo ha mai amato. La stessa persona che lo incolpa per avergli sottratto una persona amata. Non importava quanto angelico si mostrasse inizialmente, ad ogni minimo errore anche compiuto insieme alla gemella a pagarne le conseguenze era sempre lui. Persino quando non era colpa sua gli veniva attribuita la colpa, pertanto essendo che la sorte sarebbe stata sempre la stessa perché non dare un giusto senso alle punizioni.
    C’è un motivo per cui lui da ascolto solo ai nonni materni, il motivo è perché con loro non ha mai dovuto nascondere questa vulnerabilità che si porta da quando aveva cinque anni. Nella casa dei nonni vi era giustizia, ognuno otteneva le giuste cause per le proprie azioni. Era proprio quell’equità, quell’amore che lo facevano sentire a casa, infatti l’unico modo che Willhunting aveva per sentirsi a casa era pensare a quella magnifica donna che sebbene non lo avesse concepito poteva comunque identificarla come mamma.

    Purtroppo però quello non era il momento di pensare alla nonna, ma quello di mettersi i guanti ed iniziare a studiare insieme ad una compagna la pozione che aveva davanti.
    Stando alle nozioni dell’insegnante non sapevano cosa avevano davanti per cui avrebbero dovuto prelevare un campione della pozione e decomporla affinché potessero giungere al nome dell’intruglio dentro il calderone posto davanti a loro, il tutto infine accompagnato da una relazione in cui si spiega la procedura compiuta e le motivazioni.
     
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    « Bene, signori, ora direi che tocca a voi. » La professoressa Carlyle li guarda, da sopra il bordo tartarugato dei suoi nuovissimi occhiali. Guarda il volto di ognuno di loro, con quel suo solito ghigno fastidioso che ti fa chiedere se ti stia prendendo bellamente in giro, oppure faccia tutto parte dell'allure del suo personaggio. « Vi ho dato le tecniche base per dividere ogni ingrediente di un composto, per poter arrivare alla radice della pozione. Quindi, dopo circa tre ore di spiegazione continua, credo sia il caso di verificare quanti di voi abbianoo davvero sentito anche solo una parola e quanti di voi abbiano scaldato soltanto i banchi. » Continua a ridacchiare. Come se stesse ridendo ad una barzelletta che ha udito soltanto lei. Poi, con estrema disinvoltura, si fa avanti tra i banchi, cominciando ad indicare persone qua e là. Judah che viene scelto per stare con Cassandra, Florian con Landon e infine punta lei e un ragazzo che ha soltanto incontrato un paio di volte, in qualche lezione intercorso. « Signorina Potter, lei farà coppia con il signor Winchester. » Annuisce, la rossa, prima di girarsi per lanciare un'occhiata al biondo, a qualche banco di distanza. Tenta di sorridergli, come a volerlo invitare ad avvicinarsi. Non ottenendo alcun movimento da parte sua - così tipico di un Serpeverde - recupera la propria roba, per poi fare lei il primo passo, andando a sedersi vicino a lui. « Ciao » lo saluta caustica, con un sorriso tirato e un movimento di mano, per poi rivolgere tutta la sua attenzione alla prof che dà loro le ultime direttive, prima di mandarli in guerra completamente da soli. « Ad ognuno di voi verrà dato un composto diverso da analizzare. Mi sono premurata di scegliere pozioni che non abbiamo mai ancora osservato da vicino a lezione, sperando di mettere così tutti sullo stesso piano di partenza. Ma per far sì che davvero sia equa la situazione, ho trasfigurato tutti i composti. Ergo, il colore è trasparente, per ogni pozione e vi pregherei di non provare a berla. Lo dico per voi. » Riprende a dire la donna, passeggiando qua e là, per poi fissarsi su qualche studente, di tanto in tanto. « Badate bene: questa è una gara. C'è in palio un premio, per la coppia che riuscirà a capire per prima quale pozione ha tre la mani. » Con un'agitata di bacchetta, calderoni d'ottone si ritrovano a librare a mezz'aria, per poi depositarsi ognuno su un banco differente. Olympia osserva quello che è appena planato di fronte a loro, incuriosita, con un sopracciglio rosso leggermente inclinato. « Potete usare le bacchette e qualsiasi altro strumento voi riteniate tornarvi utile, presente in questa stanza. Potete farmi soltanto una domanda a coppia. Avete al massimo un'ora e mezza a partire da.. - la bacchetta volteggia e la clessidra sulla cattedra gira su se stessa, cominciando a far cadere la sabbia colorata -..ora!» Prima di dire qualsiasi cosa, Olympia si allunga sopra il tavolo, alzandosi in punta di piedi, per annusare la pozione che appare, come già detto dalla prof, di un
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    colore assolutamente neutro, tanto da riuscire a vedere il fondo del calderone. « Ha un odore abbastanza bilanciato. Sembra esserci dentro una pianta speziata. » Si avvicina il fumo che sale dal recipiente con un movimento ondulatorio di mano, verso il proprio naso, prima di appuntarsi quelle due constatazioni sul foglio ancora bianco. Poi lancia un'occhiata al suo compagno, constatando quanto sia effettivamente assorto nei propri pensieri. Stringe le labbra, Olympia, forse trattenendo un sorriso, per poi richiamare la sua attenzione sventolandogli la piuma di fronte al volto. « Come vorresti procedere? » Gli chiede, per poi tornare a guardare gli appunti che ha preso nelle ore precedenti. La professoressa ha consigliato loro di partire dalle proprie conoscenze base, per andare a scartare ogni ipotesi, man mano che l'esperienza si va consumando. « Io proverei a separarli con il fuoco. » Dice, sciabolando le sopracciglia, prima di intimarlo con una mano a stare indietro. Perché ciò che hanno davanti è un composto sconosciuto che potrebbe reagire in modo inaspettato. Punta la bacchetta contro il calderone, schiarendosi la voce. « Incendio! » Dal recipiente prendono a crepitare lingue di fuoco che, ogni secondo che passa, crescono di intensità e di calore, innalzandosi sempre più verso l'alto. « Per Morgana » impreca, con la bacchetta già pronta, non appena le prime bolle di pozioni non escono oltre il bordo. « Aguamenti » casta e, così improvvisamente come si era propagato, il fuoco viene smorzato dalla forza dell'acqua, lasciando tornare la pozione a placarsi. Si guarda intorno, incontrando lo sguardo incuriosito della prof, a quale rivolge un sorriso, mentre si stringe nelle spalle. Accertatasi poi che sia veramente del tutto sicuro, la rossa torna ad avvicinarsi al calderone, osservandolo dall'alto « Cavolo, stava per andare in mille pezzi. » Picchetta l'indice contro alcune crepe e bozze che si sono andate a formare sul recipiente metallico. « Vista la reazione inattesa, posso affermare con estrema sicurezza che vi è dell'estratto di Dittamo dentro questa pozione. » Si volta ad incontrare gli occhi chiari del ragazzo, con un sorriso, per poi annotarsi la scoperta. « Sai come si dice.. - virgoletta con le dita -.."ingrediente altamente infiammabile, da tenere lontano da fonti di calore." »
     
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  3. Christopher Willhunting Winchest
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    Sebbene non sembrasse il diciottenne aveva prestato molta attenzione alle parole della professoressa, ovviamente essere un amante di quella particolare materia aveva contribuito. Se fosse stata una materia di storia probabilmente sarebbe riuscito ad abbattere l’effetto caffè e si sarebbe fatto una sana dormita cosa che a lui non guastava affatto.
    Come qualsiasi ragazzino che frequenta per la prima volta una lezione nella più prestigiosa scuola di magia, anche a lui non dispiaceva mettersi alla prova, tuttavia preferiva fare un lavoro solitario. Spesso quando vi erano quelle esercitazioni veniva affiancato alla gemella, con l’atroce risultato che lei voleva comandare su tutto finendo tassativamente in infermeria con un risultato disastroso. Se era riuscito a prendere un buon voto ai M.A.G.O. era tutto dovuto al fatto che finalmente aveva avuto l’occasione di far vedere quanto valesse senza l’aiuto di qualcuno.
    Pensare che prima di essere suddiviso in coppia era ben lieto di compiere quell’esercizio. Quando venne scelto il proprio compagno non si preoccupo nemmeno di vedere chi fosse la ragazza che corrispondeva al cognome Potter, con la fortuna che si ritrovava ogni volta sarebbe stata una ragazza che ama il comando, pertanto non avrebbe preso armi e bagagli per trasferirsi da lei, almeno non gli avrebbe dato quel vantaggio.
    La ragazza sembrava essere abbastanza sveglia, non aveva perso tanto tempo a capire che lui non avrebbe fatto un passo. ” Si… ciao” disse ricambiando il saluto rassegnato prima di tornare a dare ascolto alla docente. Non vedeva l’ora di essere abbastanza preparato da non essere più colui che viene costretto alle sottomissioni.
    Alla notizia che la pozione in questione non sarebbe stata già precedentemente analizzata, il verde argento iniziò a tirar fuori dalla propria tracolla l’intero contenuto alla ricerca del glossario, di sicuro ne avrebbero avuto bisogno. Sfortunatamente, pur di far entrare il cibo nella borsa aveva rimpicciolito il libro ed adesso trovarlo era un impresa.
    ”ah! Ti ho trovato.” Con un movimento fluido di bacchetta, e un incantesimo non verbale, occhi smeraldo fece ritornare alle misure standard il libricino contenente tutte le pozioni conosciute al mondo dalla preistoria fino ai giorni nostri. Mentre si apprestava nella ricerca, Miss Anna come immaginava avanzò di propria iniziativa, commentandone prima l’odore e per fortuna non il sapore. Nel frattempo Will si era aperto un pacco di Cipster e mentre deliziava il palato di quel sapore iniziò a fare la prima ricerca.
    Sebbene la professoressa ne aveva modificato il colore il primo strumento per poter analizzare una pozione era la vista. Tuttavia come aveva fatto la compagna era inutile basarsi del colore della pozione, ma avrebbero dovuto focalizzarsi su un altro dettaglio, il calderone usato. Ogni pozione ne richiede uno specifico, e sebbene il calderone in ottone fosse abbastanza usato, poteva eliminare tutte le altre pozioni che richiedevano calderoni specifici come il rame, l’oro, peltro e argento. Fu proprio perché era intento a fare la cernita che non rispose alla sua domanda, e quando fece quella cosa odiosa sotto il suo naso la fulminò con lo sguardo. ”Bene mi è capitata una rompipalle Anna dai capelli rossi”. Una volta fulminata ritornò al glossario riportando nel proprio foglio tutte le possibili pozioni che potessero essere preparate in un calderone di ottone.
    Il diciottenne non preferì parola, tanto anche se gli avesse detto cosa stava facendo, come ogni ragazza avrebbe cercato in tutti i modi di prevalere su di lui, in fin dei conti l’unica cosa che gli importava era che nonostante l’incapacità che potesse avere la compagna di esperimento, il suo voto non ne avrebbe risentito.
    Diversamente da quello che si aspettava, sembrava davvero che Anna volesse collaborare con lui annunciandogli quello che intendeva fare, tuttavia totalmente assorto dalla ricerca non ascoltò quello che disse ma si limitò a risponderle distrattamente ”Si, si quello che vuoi” tanto con le donne anche se gli si vieta qualcosa loro la facevano ugualmente. Vide una mano nella sua direzione che ignoro con ogni fibra di se stesso. Tuttavia quello che successe dopo non poteva certo essere privo della sua attenzione. Quando vide il fuoco subito prese la bacchetta e ricoprì il calderone con una bolla senza ossigeno affinché il fuoco venisse soffocato e si spegnesse da solo per mancanza di ossigeno, ma soprattutto per evitare che l’istinto della ragazza di lanciare l’aguamenti non rovinasse sul nascere l’analisi di quella pozione. La bolla sul calderone fece si che il fuoco si spegnesse e che l’acqua non entrasse nel calderone. La stava guardando ancora sbigottito quando la vide avvicinare nuovamente la sua testolina al calderone, ma che problemi aveva quella ragazza. Se mai avesse avuto a che fare con le pozioni sicuramente se la sarebbe ritrovata molto spesso al San Mungo come paziente.
    ” Ma ti ha dato di volta il cervello, se sei una discendente di quel Finnigan fammelo sapere in tempo, non voglio ritrovarmi con un ustione di terzo grado in faccia non curabile. Abbiamo una pozione davanti dalla dubbia natura se non fosse un esperimento e la professoressa non conoscesse il contenuto, se ci facessimo del male sarebbero guai seri. Esistono modi più consoni per scoprire le cose, e mandare a fuoco l’intera stanza non è un modo. Per non parlare del secondo errore. L’acqua avrebbe potuto variare la densità del liquido o addirittura compromettere il nostro lavoro rendendolo inutile. Ma cosa ti passa per il cervello. Un altro modo per sopprimere un incendio di quel tipo e con il soffocamento, per cui ecco il motivo della bolla. Ora prima di combinare un danno irreparabile con i tuoi modi avventati, puoi prima di agire di impulso ragionare con la testa evitando di mandare all’aria anche la mia carriera? Te ne sarei molto grato.” ”poteva anche essere una pozione esplosiva e lei ha agito con incoscienza”
    Dopo la semi sfuriata, sperando che la ragazza non fosse più così stupida iniziò a metterla al corrente prendendo un nuovo foglio e iniziando a scrivere la relazione dicendo ad alta voce quello che scriveva per spiegarle.
    ” Allora Anna, se hai finito di appiccare incendi ti spiego. La professoressa ha detto di aver mutato il calore, ma non ha fatto nessun riferimento al trasferimento del prodotto da un calderone all’altro, ragione per cui non vi è stato nessun cambiamento al riguardo. La cosa più sensata che stavo facendo era quella di usare i sensi, e uno di questi, ovvero il primo che si dovrebbe usare, e proprio la vista. Ecco perché ho preso il glossario, stavo facendo una veloce cernita delle pozioni che necessitano di un calderone in ottone per essere preparate. Ecco guarda qui. Gli passo il foglio su cui aveva segnato tutte le pozioni possibili.

    [Lista Pozioni ]

    CITAZIONE
    • Antidoto ai Veleni Comuni (anche Antidoto Polivalente)
    • Antidoto al veleno rosa sgargiante
    • Antidoto per i Veleni Rari
    • Bevanda della Disperazione (anche Pozione della Caverna, Drink of Despair)
    • Bevanda della Pace (anche Draught of Peace, Distillato della Pace, Pozione della Pace)
    • Distillato della Morte Vivente (anche Pozione della Morte Vivente, Draught of Living Death)
    • Distillato Soporifero (anche Pozione Soporifera, Sleeping Potion)
    • Elisir dell'Euforia
    • Elisir di Mandragola (anche Elisir di Mandragora, Mandrake Elixir)
    • Laccatura antimalocchio (anche Anti-jinx varnish)
    • Pozione Aguzzaingegno
    • Pozione Antilupo (anche Pozione Licantropa, Wolfsbane Potion)
    • Pozione Balbettante
    • Pozione Calmante
    • Pozione Cura Ferite (anche Wound-cleaning potion)
    • Pozione della Memoria
    • Pozione di Mandragola (anche Pozione di Mandragora)
    • Pozione Dilatante (anche Swelling Solution)
    • Pozione Dimenticante
    • Pozione Esplosiva (anche Erumpent Potion, Exploding Potion, Pozione Esplodente)
    • Pozione Invecchiante (anche Ageing Potion)
    • Pozione Obliviosa (anche Pozione Scordarella, pozione che fa dimenticare le cose)
    • Pozione Ossofast (anche Ossofast)
    • Pozione Peperita (anche Pepperup Potion, Pozione Pepata, Decotto Tiramisù)
    • Pozione per animare le foto (anche Developing solution)
    • Pozione per Attraversare una Fiamma Incantata (anche Fire Protection Potion)
    • Pozione Polisucco (anche Polyjuice Potion)
    • Pozione Restringente (anche Shrinking Solution, Pozioni Restringenti)
    • Pozione Rigeneratrice (anche Wiggenweld Potion)
    • Pozione Rimpolpasangue (anche Blood-Replenishing Potion)
    • Pozione Risvegliante (anche Pozione Occhiopallato, Wideye Potion, Awakening Potion)
    • Pozione Scacciabrufoli (anche pozione per curare i foruncoli, Cure for Boils)
    • Pozione Sputafuoco
    • Pozione Tartagliante (anche Babbling Beverage)
    • Soluzione Singhiozzante
    • Tricopozione lisciariccio (anche Sleekeazy’s Hair Potion)
    • Unguento Smemorello del Dottor Obly
    • Veleni

    [/spoiler_tag= www.potterpedia.it/?speciale=elenco&categoria=Pozioni]

    ” io inizierei ad eliminare la bevanda della disperazione perché presenta un colore verde smeraldo e non può essere trasfigurata” Il giovane serpe gli passo la piuma permettendole di eliminare dalla lista la voce riguardante la ‘bevanda della disperazione.’
    ” In teoria la seconda cosa da fare senza rischiare la vita è: prendere un campione della pozione e lanciare un ‘Specialis Revelio’. Che se sei stata attenta saprai che è un incantesimo avanzato che serve per scoprire gli ingredienti di una pozione. Tuttavia se è un veleno o un antidoto specifico i soli ingredienti non basteranno per farci sapere che tipo di pozione è, perché in quel caso si possono riscontrare gli stessi ingredienti per diverse pozioni, ma con preparazione e dosi differenti. Quindi nel caso in cui si trattasse di un antidoto specifico dobbiamo fare riferimento alle ‘Tre leggi di Golpalott’ che spero ti ricordi dalle lezioni ad Hogwarts visto che qui la professoressa le ha solo accennate. Mentre se è un veleno, in quel caso ci possiamo aiutare scoprendo la tossicità. Tutto chiaro?
    Una volta messo in chiaro i passaggi sperava vivamente che non avrebbe compromesso la sua prova, per lui era importante possedere una media alta.
    ” Allora Anna, so che per voi donne e insopportabile permettere ad un'altra persona di prendere il comando, ma voglio diventare un guaritore e questa materia, precisamente questa lezione è fondamentale per me, perché se mi dovesse mai capitare una persona che è stata avvelenata da una cosa che non conosce o che comunque non è cosciente per dirmi di che si tratta. Analizzare il suo sangue e prelevare qualche goccia di veleno ecc.. potrebbe essere l’unico modo per salvarle la vita. Quindi io ti aiuto a prendere un bel voto, e tu non impedisci al mio sogno di realizzarsi, ci stai?” chiese allungando la mano desta in modo da sigillare quell’accordo. Se ciò fosse stato fatto, solo a quel punto le avrebbe offerto il pacco di patatine che aveva aperto per gustare insieme a lui le patatine.
    ” Cosa preferisci fare? Lanciare l’incantesimo o iniziare a togliere dalla lista tutte le pozioni che non hanno come ingrediente il dittamo? A te la scelta.”
     
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    ” Ma ti ha dato di volta il cervello, se sei una discendente di quel Finnigan fammelo sapere in tempo, non voglio ritrovarmi con un ustione di terzo grado in faccia non curabile. [..] Ora prima di combinare un danno irreparabile con i tuoi modi avventati, puoi prima di agire di impulso ragionare con la testa evitando di mandare all’aria anche la mia carriera? Te ne sarei molto grato.” Abbiamo Mr. Cuordileone qui, mi dicono. Si ritrova a roteare gli occhi, piuttosto infastidita da quei commenti superficiali. Non la conosce e ha avuto la pretesa di poter supporre cose su di lei. « Hai mai aperto un libro di Storia della Magia o anche un comune volume di Storia babbana? » Gli chiede, lanciandogli un'occhiata da sopra la spalla, con fare decisamente canzonatorio. Ma certo che sì, devi essere anche un sotuttoio, oltre che uno sputasentenze. « Le grandi scoperte derivano dall'audacia e dalla creatività. Ora, partendo dal presupposto che non sono la discendente di nessun stereotipo sono sicura tu abbia ben fissato nella tua mente, ti assicuro che ragiono con la testa prima di agire, infatti so per certo che l'acqua non avrebbe alterato la soluzione, in quanto, è proprio questo che la professoressa ci ha detto: usare i sensi e gli elementi per riconoscere. Partendo da questo presupposto, seppur la pozione fosse incolore, ho sentito l'odore. E una pozione al cui interno ha dell'aneto, come sembra il caso, dato il forte odore che emana, sai bene quali proprietà ha. » Lo guarda, in attesa quasi di una risposta. Vero che lo sai che una pozione al cui interno vi è l'aneto non reagisce a contatto con l'acqua? « Poi ovviamente sono andata ad intuito. Sono stata impulsiva? Sicuramente. Sono stata efficace? Altrettanto sicuramente, dato che ho già trovato un ingrediente e sono quasi certa del secondo. » Mi ringrazierai dopo,se la tua carriera andrà avanti anche grazie a me. Messe in chiaro quelle due o tre cosine che le premevano, visto il tono fin troppo drammatico e decontestualizzato in una classe avanzata di Pozioni, lo guarda con occhi di sfida, accennando al calderone di fronte ai loro occhi. « Quindi, come procederesti tu? » Lo guarda, cercando di tenere a freno la lingua, per ascoltare le sue idee. Non le piace il suo modo di porsi, ma di certo non sarà lei a zittire gli ingranaggi del suo cervello, che riesce a vedere girare persino da lì. In fondo, la collaborazione era stata richiesta da entrambi i fronti. ” Allora Anna, se hai finito di appiccare incendi ti spiego. La professoressa ha detto di aver mutato il calore, ma non ha fatto nessun riferimento al trasferimento del prodotto da un calderone all’altro, ragione per cui non vi è stato nessun cambiamento al riguardo. La cosa più sensata che stavo facendo era quella di usare i sensi, e uno di questi, ovvero il primo che si dovrebbe usare, e proprio la vista. Ecco perché ho preso il glossario, stavo facendo una veloce cernita delle pozioni che necessitano di un calderone in ottone per essere preparate. Ecco guarda qui. Lo ascolta, annuendo di fronte a quella giusta osservazione, abbassando gli occhi sul foglio che lui le fa scivolare sotto. ” io inizierei ad eliminare la bevanda della disperazione perché presenta un colore verde smeraldo e non può essere trasfigurata” Passa una linea sopra la suddetta pozione, dopo aver imbevuto la punta della penna del ragazzo di inchiostro. La supponenza e la superbia con le quali le si rivolge le fanno stridere i denti. Non che si possa aspettare niente di diverso da una persona tanto boriosa, ma perlomeno, data tutta quell'aria di onniscenza di cui si ammanta, dovrebbe sapere chi è lei. E non che è la figlia del Prescelto, no, ma che ha sempre brillato a scuola, ottenendo prima il merito di diventare prefetto e poi Senior di Grifondoro, oltre all'onore di poter essere l'assistente personale del professore di Erbologia. Tutte cose di cui non fa riferimento, mordendosi la lingua per non rispondergli, seppur il suo trattarla come una stupida la faccia irritare non poco. ” Allora Anna, so che per voi donne e insopportabile permettere ad un'altra persona di prendere il comando, ma voglio diventare un guaritore e questa materia, precisamente questa lezione è fondamentale per me, perché se mi dovesse mai capitare una persona che è stata avvelenata da una cosa che non conosce o che comunque non è cosciente per dirmi di che si tratta. Analizzare il suo sangue e prelevare qualche goccia di veleno ecc.. potrebbe essere l’unico modo per salvarle la vita. Quindi io ti aiuto a prendere un bel voto, e tu non impedisci al mio sogno di realizzarsi, ci stai?” Ma
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    quando è troppo, è troppo. Posa la piuma e si volta a guardarlo, con un'espressione calma, così in netto contrasto con ciò che rimonta nelle sue vene. « Allora, mettiamo in chiaro subito un paio di cose. Se credi di poter trattare con i tuoi probabili pazienti o con i tuoi colleghi in questo modo, lasciatelo dire, non farai molta strada nella medimagia. » Punto primo. « Non so come sei stato cresciuto, ma gli stereotipi e gli archetipi, nuovamente, non ti porteranno da nessuna parte. L'avere la pretesa di conoscere una persona sconosciuta, generalizzando sul suo genere, permettimi di dirtelo, ma è davvero da deficienti. » Mi dispiace che tu abbia questi paraocchi nei confronti delle donne. Devi aver avuto davvero una brutta esperienza. « Ultimo punto: non sei di certo tu ad aiutare me a prendere un bel voto. Se lo prenderemo è perché abbiamo lavorato bene insieme. Punto. Quindi, se non ti dispiace, lascerei volentieri fuori dal nostro compito da svolgere insieme la spiccata attitudine a generalizzare e all'onniscenza spicciola, l'evidente sessismo, la piccante superbia e tutte le belle qualità che sembri avere. Atteniamoci a parlare strettamente di Pozioni come ci è stato richiesto e basta. » Fa un sorriso che sa di scomodo. « E il mio nome, come ha già detto la professoressa, è Olympia. Se mi devi chiamare, chiamami così o non farlo proprio. » Detto questo, torna a guardare l'elenco di pozioni. Impugna nuovamente la penna e passa qualche linea sopra questo e quell'altro nome. « Toglierei tutte quelle che non hanno il Dittamo. » Conti alla mano, rimangono soltanto pozioni curative e qualche antidoto. Ci rimugina un po' su, scandagliando la lista dall'alto verso il basso. « L'Ossofast ha l'Aneto al suo interno, oltre al Dittamo » commenta dopo qualche istante, lanciandogli un'occhiata laterale, aspettandosi che lui dica qualcosa. « Essendoci anche la Belladonna al suo interno, dal forte potere velenoso e anestetizzante, potremmo provare ad estrarre un'ampolla di pozione, per poi bilanciarla con dell'Antidoto ai Veleni Comuni..o magari lasciarvi cadere un pezzo di Bezoar. Se otteniamo una reazione, potremmo dire di aver trovato la soluzione. » Commenta, un po' sovrappensiero. « O magari, impulsivamente parlando, uno di noi due ne beve un po' e si rimane a vedere che succede. » Alza le sopracciglia, con fare ironico, cercando di distendere la tensione che si è andata creando tra di loro con una semplice battuta. « Altrimenti, vai pure con lo Specialis Revelio. Sarebbe sicuramente una procedura più sicura per non mettere a repentaglio né la tua vita, né la tua carriera. »
     
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3 replies since 16/5/2019, 21:11   84 views
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