I'm finally sober

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    Il ministero aveva un'aria distinta, trasudava potere da ogni muro. La prima volta che l'aveva visitato aveva forse dodici anni, una gita scolastica a cui aveva partecipato con interesse. Erano stati accolti da alcuni membri della squadra auror, che si erano premurati di spiegare loro come funzionassero le cose all'interno del corpo auror; quali fossero i loro compiti e come in futuro avrebbero potuto fare domanda per diventare un membro della squadra. Lyra dal canto suo non aveva mai mirato al corpo auror, ma si era immediatamente innamorata di quel luogo; promettendo a sé stessa di lavorare sodo per poter lavorare tra quelle mura un giorno. Ripercorrere quei corridoi con un tirocinio tra le mani la inorgogliva, una sorta di rivincita nei confronti di chi in lei vedeva solamente i capelli biondi e la sua ricchezza; etichettandola come la frivola ragazza che non aveva altre ispirazioni se non strisciare la carta di papà. Pregiudizi contro cui combatteva da tutta la vita, una battaglia ingiusta che non meritava più quel dispendio di sforzi. « E qui finisce il giro turistico. Questa è la caffetteria - dubito ci sia molto da spiegare a riguardo. Cercate solo di non farvici trovare troppo spesso, altrimenti potreste subire una bella strigliata dai vostri responsabili. Dunque, chi vuole prendere qualcosa lo faccia ora, perché tra poco non avremo tempo nemmeno per andare in bagno. » Presto si sarebbero dovuti rimboccare le maniche e mettersi al lavoro, la concorrenza sembrava spietata e Lyra non aveva alcuna intenzione di lasciarsi mettere in ombra o da parte. Molti pensavano che avesse ottenuto quel posto grazie ai suoi genitori, il che implicava che avrebbe dovuto lavorare il doppio per dimostrare che nessuno le aveva regalato niente. « Allora, come sono stato? Prego..non trattenere i complimenti. »" La ragazza batté le mani all'amico, complimentandosi con lui per il giro turistico che aveva guidato. « Non mi aspettavo niente di meno, diciamo che questo posto ti è stato cucito addosso... » Da che ricordasse Percy aveva sempre aspirato ad un posto nel ministero e come per lei quella era l'occasione perfetta per farsi notare; per far sì che si ricordassero di loro. « Caffè? Offro io, ovviamente. » Annuì riconoscente di fronte a quell'offerta. « Assolutamente, possibilmente nero come la mia anima... » Il primo caffè di una lunga lista probabilmente. La mole di lavoro che la ministra aveva espresso loro implicava ore e ore di lavoro; a cui molto probabilmente sarebbero sopravvissuti solo grazie a numerose tazze di caffè. Si misero entrambi di fronte al bancone in attesa di essere serviti. Essendo quelli nuovi attiravano gli sguardi dei lavoratori compassati, di chi aveva ormai passato gran parte della propria vita tra quelle mura correndo da un ufficio all'altro. Tra la folla scorse l'alta e bionda figura di suo padre, senza pensarci troppo si spinse più vicina al ragazzo, sfruttando la sua altezza per nascondersi alla vista del genitore. « Non muoverti...per oggi vorrei risparmiarmi l'incontro padre-figlia. » Era indubbio che prima o poi si sarebbero incrociati, o che avrebbe addirittura lavorato con lui, ma voleva ritardare quel momento il più a lungo possibile. Quando i caffè vennero posati sul bancone si affrettò a prendere la sua tazzina per poi spostarsi ad uno dei tavoli nascosto dagli alti separé. « Giuro che non sono impazzita, l'unica cosa che voglio è risparmiarmi l'imbarazzante presentazione ai suoi colleghi. "Questa è la mia bambina bla bla bla". » Anche perchè Lyra era molte cose, ma non una bambina e in cuor suo dubitava di esserlo mai stata veramente. Aveva vissuto per mesi una doppia vita di cui quasi nessuno era a conoscenza, una doppia vita che le aveva ridato potere su sé stessa; di riavere quel controllo di sé che aveva smarrito. Ballare mezza nuda per degli sconosciuti era sicuramente una scelta discutibile, ma era stata una sua scelta e dopotutto non se ne pentiva assolutamente. Le aveva permesso di riprendersi quella libertà che le era a lungo mancata. « Comunque Signor Watson, come è andata la tua estate? Se non sbaglio hai lasciato Londra per un po'. » Una delle ultime foto di Wiztagram del ragazzo era infatti uno stupendo paesaggio finlandese. Inoltre i pettegolezzi che giravano su quella che era ormai una ex power-couple erano molti e si erano susseguiti in maniera spietata. Pettegolezzi da cui la ragazza cercava di tenersi bene alla larga, erano tossici e se si dava loro troppo adito avvelenavano la mente in men che non si dica. Lyra aveva imparato e tenersene alla larga, per proteggere sé stessa e il segreto che gelosamente custodiva da qualche anno; se solo fosse venuto alla luce avrebbe scatenato un putiferio che non voleva assolutamente affrontare. Le avrebbero causato un dolore che aveva affrontato e mai veramente superato; a cui sopravviveva solamente ignorando la sua esistenza. « Ma cosa più importante...cosa c'è sulla tua to do list ora come ora? » Era un ragazzo meticoloso ed organizzato, motivo per cui Lyra era più che certa che aveva obiettivi ben precisi e traguardi da raggiungere prefissati.
     
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