Take Me Out Night, San Valentino 2020

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    L
    a Stanza delle Necessità appare decorata quasi come un piccolo studio televisivo. All’ingresso, 11 postazioni illuminate da luci viola e fucsia sono disposte in semicerchio, attorno ad un disco leggermente sopraelevato, anch’esso illuminato al neon. Ogni postazione presenta il nome del corteggiatore e una piccola campanella rossa. I tronisti sono nascosti dietro una spessa tenda rossa, proprio di fronte alla platea di corteggiatori. Alle spalle delle postazioni, invece, c’è un grosso telo che funge da sfondo, decorato con cuoricini glitterati e animato da nuvolette rosa in movimento. Su un grosso striscione, retto da due fatine doxy in modo da rimanere sospeso a mezz’aria, campeggia fiero il logo del giornalino scolastico, accompagnato dalla scritta
    «Take Me Out Night: esci con me!»


    Ed eccolo lì uno scintillante Charlie Weasley apparire da dietro le pesanti tende di velluto rosso, fare un luminosissimo sorriso a duecento denti e premere con fervore i pulsanti del telecomando magico consegnatogli direttamente dai ragazzi del DPW, i quali gli hanno caldamente consigliato di usarlo durante la serata per far sembrare il tutto ancora più televisivo. Gli effetti speciali non possono mancare! Difatti, uno scroscio di applausi non tarda ad arrivare ed accompagna il prof fino al centro del palco sul quale compie una giravolta per far risplendere l'abito eccessivamente colorato, pronto ufficialmente ad iniziare la serata. «Hogwartsiani ed hogwartsiane» incomincia senza rivolgersi effettivamente a nessuno, essendo il solo ad essere presente sulla scena «siete pronti a passare con noi questa splendida serata organizzata dal Doxy Pixie Wise Gli basta premere nuovamente il telecomando per sentire le urla eccitate del pubblico in fermento «..ed allora diamo subito il via alla musica e facciamo entrare i nostri corteggiatori!» Della tipica musica da discoteca inizia a rimbombare nella sala, Charlie si muove a ritmo mentre attende che gli undici ragazzi escano da dietro le quinte e prendano i loro posti. E' proprio in questo momento che l'uomo inarca un sopracciglio ed estrae teatralmente dal taschino della giacca una dozzina di cartoncini, sui quali sono riportate le regole del gioco. « Hamilton, ti hanno mai detto che sembri un tronco quando balli? Oh, andiamo, così le farai scappare tutte, potevi prendere un po' di lezioni prima di venire qui!» Scherza prima di far partire la risata del pubblico, successivamente si schiarisce la voce e passa avanti «Raaaagaaazziiii, siete carichi? Beh, io lo sono per voi, perchè sicuramente stasera quattro fortunate coppie si divertiranno più del sottoscritto. Chi non vorrebbe fare da babysitter la sera del quattordici febbraio? Ma, okei, questa è un'altra storia. Se Janis Jones ci onora del suo silenzio, direi di potervi iniziare a spiegare le regole del gioco. E badate bene che sapete quanto non piaccia ripetermi » Così dicendo si avvicina alla postazione di Emilè Carrow, avvolgendogli un braccio attorno alle spalle «Allora, ascoltatemi, iniziamo col dire che chi riuscirà a conquistare l'appuntamento parteciperà ad un'intervista doppia fra due mesi - i ragazzi del giornalino scolastico sono dei pettegoli-; poi, dalla tenda rossa che avete davanti a voi usciranno quattro persone - una per volta -, le quali disporranno di quattro manche ciascuno per conquistarvi e aggiudicarsi un appuntamento con uno di voi. Nella prima manche, lo sconosciuto farà il suo ingresso e dirà solamente il proprio nome, cognome e la sua casata di appartenenza; alla fine della breve presentazione, se il ragazzo o la ragazza non vi avrà colpito visivamente, potrete suonare le vostre campanelle e spegnervi, facendo capire a tutti gli altri che non siete interessati. Qui avrà inizio la seconda manche, nella quale lo sconosciuto racconterà qualcosa di sè - tipo i suoi hobby o le cose imbarazzanti - ed anche al termine di questa seconda fase potrete scegliere di spegnervi se capite che il ragazzo o la ragazza non fa decisamente per voi. Nella terza manche sarete voi a prendere la parola e, per alzata di mano, potrete porre delle domande allo sconosciuto, magari chiedendo qualcosa sul suo conto, ed anche qui avrete il diritto di spegnervi. Nella quarta ed ultima fase, invece, sarà il tronista a riafferrare il gioco in mano, ed i ruoli si invertiranno: lo sconosciuto potrà porre delle domande a chi sarà rimasto acceso, ed infine dovrà scegliere una sola persona da portare via» Annuisce, prima di alzare un pollice in direzione di Otis, quasi a chiedere il suo consenso per la spiegazione appena fatta. «Ovviamente una volta che vi spegnerete non potrete più tornare accesi per una stessa persona, e se verrete scelti non potrete concorrere per gli altri tronisti che verranno successivamente. Tutto chiaro? Dimenticavo: non è detto che un tronista completi tutte e quattro le manche. Nel caso in cui vi doveste spegnere tutti, lo sconosciuto, purtroppo, dovrà andarsene via a mani vuote. Se aveste ancora qualche dubbio sulle modalità di gioco questo è il momento giusto per chiedere chiarimenti»

    Amiki, benvenuti allo spumeggiante evento di sanvalentino creato dal giornalino scolastico only per voi!
    L'evento si muoverà all'interno del progetto "quotidianità", per cui questa role super-fast si comporrà unicamente di post ed interazioni brevi così da permettere a tutti di rispondere in fretta ed in modo non impegnativo. Come potete vedere il gioco verrà guidato da un conduttore, e si svolgerà dalle 22.00 del 14 febbraio nella stanza delle necessità - off-gdr il gioco, invece, avrà una durata complessiva di circa dieci giorni, due giorni per ogni "tronista" che entrerà dalla tenda rossa.
    Questo primo post consideratelo come un post di "rodaggio": vi daremo modo di arrivare, mettervi ai vostri posti e di esprimere qualche dubbio nel caso ne aveste.
    E' ovvio che potranno postare solamente i pg che hanno compilato il modulo di iscrizione e, per il momento, solamente i pg che NON sono stati scelti come tronisti e NON hanno ricevuto alcun gufo da parte del DPW.
    I giocatori scelti come tronisti verranno chiamati in gioco in quattro turni differenti, man mano che il gioco andrà avanti.
    Ogni tronista avrà a disposizione 4 manche:
    1° manche - entrerà e si presenterà ai pretendenti
    2° manche - racconterà qualcosa di sè
    3° manche - riceverà delle domande a cui potrà rispondere
    4° manche - sarà lui a fare delle domande ai pretendenti ed infine sceglierà con chi avere il suo appuntamento.
    Ogni nuova manche, così come ogni nuovo ingresso, verranno anticipate dal conduttore
    Nel frattempo, i corteggiatori/pretendenti:
    1° manche - potranno suonare la campanella e spegnere la luce della propria postazione se non trovano attraente il tronista
    2° manche - potranno suonare la campanella e spegnere la luce della propria postazione se non trovano attraente il tronista
    3° manche - potranno porre domande al tronista e, come sempre, potranno scegliere di spegnersi
    4° manche - non potranno più spegnersi e dovranno attendere la decisione del tronista
    OVVIAMENTE una volta che il vostro personaggio sceglierà di spegnere la propria postazione non potrà riaccenderla per una stessa persona! Però si riaccenderà automaticamente nel momento in cui entrerà un nuovo sconosciuto, e voi potrete ricominciare a giocare tranquillamente.
    UNA VOLTA CHE VI SARETE SPENTI E CHE VI DIMOSTRATE NON INTERESSATI, per non creare confusione con i post, non rispondete più alla role con il vostro personaggio. Al cambio tronista, tornando accesi, potrete anche tornare a giocare.
    Ogni coppia che si formerà si aggiudicherà un appuntamento al buio e, fra due mesi, il Doxy Pixie Wise avrà l'onore di intervistarli per sapere se l'amore è sbocciato o sia stato semplicemente un BIGBIGBIG no.

    ps. Il pubblico non esiste (?)




    Edited by the soul of morthacci yours. - 15/2/2020, 02:04
     
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    Alle dieci in punto, Domiziana ed il suo sfavillante abito glitterato arrivano alla soglia della Stanza delle Necessità. La mano destra stringe quella di Savannah, cui rivolge uno sguardo complice; lo smalto luccica, in tinta con il rosa delle punte dei capelli - che ha deciso di tingere per l’occasione. Per quanto possa sembrare assurdo, San Valentino è una festa che la fa sorridere. Ha sempre sognato un amore da favola, uno di quelli totalizzanti, che non faccia pensare ad altro se non all’oggetto del desiderio. Tuttavia, essendo troppo concentrata su se stessa - o meglio, sull’immagine di sé che ha scelto di mostrare al mondo - è chiaro non abbia mai vissuto un’esperienza simile. Stasera, comunque, è inspiegabilmente felice. Charlie Weasley riesce a scaldare la festa nel giro di poco, smorzando la durezza dei pensieri della Dragomir. Chissà dove sei, pensa, scorgendo le lunghe tende rosso fuoco. «Curioso. Siamo accanto, come sempre, dice Nana alla Hamilton. Le manda un bacio volante, per poi sfiorare la campanella rossa.

     
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    Si erano iscritti insieme e andarono insieme, Derek e Roman. Come i due amiconi qual'erano, pronti a fare faville e uscire dalla stanza delle necessità con un appuntamento in tasca, presero i loro posti con puntualità tra l'arredo decisamente folgorante che era stato allestito. Rivolse uno sguardo all'amico, scoccandogli un occhiolino di intesa prima che Charlie Weasley prendesse parola. "Hamilton, ti hanno mai detto che sembri un tronco quando balli? Oh, andiamo, così le farai scappare tutte, potevi prendere un po' di lezioni prima di venire qui!" Si strinse nelle spalle, ridacchiando educatamente nonostante in quel momento stesse odiando Weasley con una certa intensità. A lei invece hanno mai detto che è ridicolo atteggiarsi da ragazzino quando si hanno quarant'anni per gamba? Just saying. No, Derek non prendeva bene gli scherzi a suo carico..anche se si comportava come se lo facesse.
    Si sporse appena verso la postazione delle ragazze, salutando con un sorriso e un cenno della mano sua sorella, mimandole poi un buona fortuna muto con il solo movimento delle labbra.
    Interagito con Roman e Saw


     
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    La sua mano ricambiò la stretta di Domiziana. Ancora una volta si chiese cosa fosse andato storto nella sua vita per farla ritrovare lì quella sera. Savannah Hamilton non aveva mai avuto problemi a cacciarsi un appuntamento. Le bastava un sorriso e sbattere un po’ le ciglia. Ma quell’anno non era proprio cominciato nel migliore dei modi. Prima il Capodanno, poi quell’insana stanchezza, ed infine il trovarsi senza un accompagnatore nel giorno di San Valentino. Quell’anno era appena cominciato e lei non vedeva l’ora che finisse. «Curioso. Siamo accanto, come sempre Il sorriso di Nana era contagioso. Si ritrovò a sorridere di rimando, dicendosi che avrebbe provato a divertirsi. D’altronde quella sera era davvero irresistibile dentro il suo abito rosa antico che le lasciava le gambe quasi completamente scoperte. «Per fortuna, altrimenti sarei già scappata.» Ridacchiò. «Speriamo almeno ci sia qualcuno di vagamente interessante.» Proprio in quel momento, con la coda dell’occhio, avvisto Derek che si sporgeva dalla sua postazione, agitando la mano nella sua direzione. Buona fortuna. Ne aveva bisogno. Lanciò un bacio nella sua direzione, per poi lanciare uno sguardo a Roman, al fianco di suo fratello. Roteò gli occhi, per poi tornare a sorridere a Nana. Si, poteva provare a divertirsi.

    Interagito con Nana e Derek. Guardato Romanfacciadaschiaffi.



     
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    «Dài, Emi, mi servono solo cinque minuti! Scattami questa stupida foto per mamma e facciamola finita!» Otis sospirò, frugando nella sua sacca alla ricerca della polaroid. Émile sembrava alle prese con una crisi del guardaroba, e se non si fossero sbrigati i due giovanissimi scapoli sarebbero arrivati decisamente in ritardo. Tirò fuori dallo zaino anche un papillon a pois rossi, posizionandosi davanti allo specchio per poterlo indossare. Dopo qualche minuto di quella che sembrò a tutti gli effetti una stoica battaglia contro l'elegante accessorio, si decise a lasciarlo penzolare attorno al collo, incapace di annodarlo correttamente. Chiedere aiuto all'amico, neanche a dirlo, non fu un'opzione. «Finalmente! Dài, aiutami» fece infine quando Emi sembrava aver trovato qualcosa da indossare. Posò per la foto contorcendo il viso in quella che pareva più una smorfia preoccupata che un sorriso.
    E così eccolo lì, davanti alla Stanza delle Necessità, con il suo completo in tweed decisamente troppo grande per lui e un mazzo di fiori goffamente in mano. Prima di entrare emise un lungo sospiro, chiudendo gli occhi e cercando di ricordare a se stesso che la sua presenza lì fosse assolutamente necessaria, in quanto parte degli organizzatori della serata nonché capo redattore. Quando li riaprì, la porticina magicamente era comparsa, e Otis scomparve oltre la soglia. Abbandonò i fiori su uno dei tavoli lungo il perimetro della stanza, e poi prese posto, timidamente, in corrispondenza della propria postazione, asciugandosi i palmi delle mani sui pantaloni un paio di volte. Dài, solo qualche ora e potrai andartene a dormire.


    Edited by the educator - 15/2/2020, 21:53
     
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    Weed Mortimer che partecipava ad una delle festività da lei ritenute più inutili in tutto il globo terrestre. E gli alieni dov’erano? No, perché quello doveva essere per forza un sogno, anzi, un incubo! Cosa le era saltato in mente ad iscriversi a quella roba? Non ne aveva idea. Forse perché a volte il desiderio di integrarsi faceva capolino, cercando di farla uscire a calci dalla sua confort-zone. Indossava un abito nero con un colletto bianco. Calze scure, scarpe basse, un cerchietto nero tra i capelli argentati. Studiò con attenzione la propria postazione, il campanellino rosso che si trovava davanti a lei, sfiorandolo con le dita, desiderosa di farlo suonare. Accanto a lei, alla sua destra, c’era sua cugina Lee. La sua vista le dava coraggio. Si guardò intorno, per cercare altre facce note. Riconobbe subito Derek Hamilton, il ragazzino con cui giocava insieme quando erano solo dei bambini. Quando lui si voltò nella sua direzione lei agitò timidamente la mano, facendo ciò che sembrava un sorriso, ma nessuno ci avrebbe scommesso al 100%.

    Nominata Leena. Salutato Derek.

     
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    « Sul serio vuoi farti vedere da tua madre conciato così? Sei ridicolo. » Solo l'ennesimo dei commenti non troppo passivo-aggressivi che il Tassorosso quel pomeriggio sente di rivolgere al compagno di stanza, con un'evidente punta di fastidio nella voce. Pur essendo passati giorni dalla nomina dei tronisti del gioco, il giovane Carrow non riesce ancora a digerire di buon grado la notizia di essere un semplice corteggiatore. Credevo che avere il Caporedattore del giornalino come migliore amico mi sarebbe servito a qualcosa! E invece mi pugnali alle spalle! Insomma, la presunzione e la vanagloria di Émile, che si aspettava di essere favorito su tutti gli altri iscritti, in quei giorni hanno portato una lieve tensione in quel piccolo dormitorio. « E va bene, cavoli! » ha sbuffato alla fine quel pomeriggio, ancora a torso nudo perché troppo indeciso su cosa indossare - visto che avrebbe dovuto essere scelto da qualcuno e non scegliere lui stesso - prima di prendere la polaroid dell'amico e scattargli una foto con una certa riluttanza.
    Una volta raggiunta la Sala Grande, saluta con entusiasmo Derek, compagno del Clavis Aurea, e le sue colleghe Caposcuola, Domiziana e Janis, per poi guardarsi intorno alla ricerca di Louis, senza tuttavia risultati. Ancora visibilmente piccato per quella situazione, sceglie di sedersi il più lontano possibile da Otis, in un posticino vicino al palco.
     
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    L'unico motivo per cui la Jones si era detta che l'idea di partecipare a un'iniziativa pressoché ignorante, atta a mercificare gli adolescenti, fosse ottima, si riconduceva al suo bisogno di socializzare con più persone possibili. I suoi sogni di gloria, di vedere finalmente rifiorire la società di Hogwarts, in un corpo organizzato in grado di contrastare le ingiustizie e formarsi una coscienza, non era mai del tutto tramontato, seppur il suo rientro nelle schiere degli studenti risultasse fiacco e svogliato. Eccola dunque, presentarsi in una mise decisamente in linea con la sua pungente personalità, chiacchierando a destra e manca come se volesse risucchiare gli altri della loro stessa linfa vitale. Risultò piuttosto stizzita di fronte a quella sceneggiata del pubblico finto. « Voglio quel pulsante degli applausi alla fine della serata. » Commentò sedendosi accanto a Weed Mortimer, incrociando braccia e gambe con un che di svogliato. « Se Janis Jones ci onora del suo silenzio, direi di potervi iniziare a spiegare le regole del gioco. E badate bene che sapete quanto non piaccia ripetermi » Scusi prof, mi giustifico. « Non è vero, a lui piace ripetersi un botto.. ama darci dei deficienti. » Commenta a bassa voce allungandosi verso la biondina per potersi far sentire solo da lei. Scorge i suoi compagni Caposcuola, Emile e Domiziana, e rivolge ad entrambi un cenno del capo e un leggero saluto con la mano. « Non vedo il vostro caposcuola. Non mi dire che Louis è rimasto a prendere muffa tra i libri pure stasera. » Alla fine decide di alzare la mano e rivolgersi direttamente al presentatore. « Scusi prof, una domanda: mettiamo che invece ci piace uno dei corteggiatori. Si può fare lo stesso? » Cogliona! E così è stato messo sul piatto il primo lecito dubbio.

    Interagito con Weed e #ilprof.


     
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  9. lee/nah
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    « ma se provassi a incontrare gente nuova in un modo più normale come, non so, in un pub durante i weekend ad hogsmeade, non sarebbe meglio? »
    Aveva commesso per l'ennesima volta quello che sapeva essere uno sbaglio e anche a quel giro le 'spettava dunque pagarne le conseguenze. Quella di tacere a nessie ogni sviluppo, involuzione o evoluzione del suo rapporto con willie era la regola numero trentasette delle cinquanta che lee aveva stipulato nei suoi sei anni ad hogwarts per salvaguardarsi guidandosi con saggezza (facendo tesoro delle esperienze cumulate) sino al diploma. Era una regola vera e propria, davvero, scritta nera su bianco! e lei l'aveva infranta. Ancora. Fatta eccezione per la numero trentaquattro (vedi: "non tornare con il bastardo se lo becchi in flagrante") era invero quella che infrangeva più spesso. Tutta colpa di agnès, fuor d'ogni dubbio, dacché era impossibile nasconderle pressocchè qualsiasi cosa; figurarsi poi se la si beccava in sala grande un istante dopo aver litigato e rotto (nota: rottura numero ventotto) con il proprio ragazzo! pensare di cavarsela senza che alla fine dell'incontro la serpeverde non ne sappia nulla è, capirete, un'assoluta assurdità. Rompere con il proprio ragazzo in concomitanza con l'annuncio della nuova mirabolante iniziativa del doxy pixie (al quale, non ci credete, ma partecipa anche nessie) che si dia il caso sembri essere "esattamente ciò che ti occorre ora!" era invece una classica sfiga firmata leena mortimer, oltre che una punizione divina, il karma o comunque vogliate chiamarlo per aver trasgredito alle regole, s'intende. Anche il condimento di quella trovata per cuori solitari (nb: adolescenti in via di sviluppo) con charlie weasley che sproloquia credendoci davvero fu chiaro: si trovava in un girone dell'inferno tutto per lei e fin troppi volti noti.
    Seduta accanto a nessie dopo essersi fatta vestire "a dovere" e trascinare nella stanza delle necessità per partecipare a quella bizzarra rivisitazione dei reality babbani, lee scambiò infatti un sorriso con sua cugina weed quando questa si voltò verso di lei e uno sguardo ricolmo di disprezzo quando incrociò quello entusiasta di derek fottuto hamilton, notando subito dopo anche la presenza di domi. La trovava una condanna decisamente sproporzionata rispetto al reato che aveva commesso e l'idea che non fossero che all'inizio per poco non le strappò una risata isterica che sarebbe inevitabilmente culminata con un'altrettanto isterico pianto.


    cita nessie, sorride a weed, fulmina derek e nota domiziana! 🔥


    Edited by lee/nah - 15/2/2020, 22:59
     
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    «Ohhh, guarda lì chi c'èèèè» Aveva sussurrato Maddison all'orecchio di Nessie, mollandole qualche gomitata d'intesa una volta seduta al proprio posto, vicino a lei « Tu l'avresti mai detto che uno come Derek avrebbe mai partecipato ad una cosa del genere? Io no. Comunque scusa il ritardo, ma mi era scappato il furetto» Ridacchiò sotto ai baffi, divertita, osservando da lontano il suo collega radiofonico mentre alzava una mano per sventolare le dita e salutarlo. Successivamente tornò a guardarsi attorno « Forse hai fatto bene a farmi iscrivere, cioè, vedete anche voi due le stesse persone che vedo io?» E questa volta con lo sguardo cristallino si rivolse anche a Leena, seduta al fianco opposto dell'amica. Maddie con la sua domanda si riferiva ad Harvey Marshall, Hamilton, Moriarty...e a mio fratello. Oddio, okey, è imbarazzante. Allargò un sorriso di circostanza in direzione di Emil prima di nascondersi un po' di più al fianco dell'amica, mimando infine fra le labbra un "lo faccio per il dear pureblood people", quasi a dover giustificare la propria presenza mentre gesticolava animatamente per farsi capire meglio. No, forse ho gesticolato troppo. Avrà capito? Boh. « Chiunque ti chieda qualcosa, io non sono qui per un appuntamento, sono qui per puro interesse giornalistico, e perchè sono amica tua e mi dispiaceva lasciarti da sola. » Snocciolò dopo una manciata di istanti di riflessione, perchè Maddison davvero non avrebbe voluto partecipare all'evento. Ma Agnès era stata persuasiva, come sempre.


    Nessie, derek, leena ed Emil
     
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    Un’impaziente Domiziana Dragomir fa su e giù col tacco della scarpa, in attesa che si apra il sipario. «Scappare? E perderci Max e Vee come troniste? Per nulla al mondo.», ridacchia, prendendo delicatamente in giro le due amiche. Il caso - o forse dovremmo dire la fortuna? - ha scelto per loro quei ruoli. Le ha separate, senza avvertire su una possibile riunione. Magari accadrà, magari no. Chi lo sa. Scegli bene, pensa Domiziana, rivolgendo un silenzioso consiglio alla sua migliore amica. «Ciao.», saluta Émile, quando lo vede arrivare, decidendo di dargli una tregua almeno per la sera di San Valentino - dato che il loro rapporto si articola in un continuo rimbeccarlo, qualunque cosa accada ed in qualunque circostanza ci si trovi. Sa essere terribile, Domiziana. Ma in fondo è per il tuo bene, Carrow, devi farti le ossa in questa gabbia di squali. Fa un cenno della mano a Janis, per poi rivolgersi a Saw: «Seriamente, ma l’hai vista?», sussurra Nana a Saw, riferendosi a Leena Mortimer, visibilmente piccata per il menefreghismo con cui ha preso posto a distanza. «Dalle stelle alle stalle. Che vergogna, davvero, neanche fossimo delle perfette sconosciute.», si avvicina all’orecchio di Saw per poi concludere con una smorfia. È allora che decide di alzarsi dalla postazione, allungare qualche passo in direzione di Nessie ed augurarle buona fortuna: «Sei incantevole, Agnès. La più bella della serata. Solo un pazzo potrebbe guardare oltre. Buona fortuna. Poi voglio un resoconto, lo dice davvero, Nana, schioccandole un bacio sulla guancia. «Oh. Ci sei anche tu.», volta così le spalle a Leena. Tornando al proprio posto, non dimentica di scoccare uno sguardo interrogativo a Charlie Weasley, chiedendosi quando mai la serata avrà inizio.

    Saw, Émi, Janis, Nessie, Lee


     
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    Più di ogni altra festività, San Valentino aveva il potere di mettere Nessie di ottimo umore. Cioccolatini, cuoricini, romanticismo e amore, cosa avrebbe potuto esserci di meglio? Quell'anno, poi, l'iniziativa del giornalino preannunciava di spargere ovunque un po' di magica polvere rosa di cui, dopo Capodanno, vi era più bisogno che mai. « Ormai siamo qui, Lee. E, visti i precedenti, forse dovrebbe essere qualcun altro a scegliere il tuo futuro fidanzato. Più tardi mi ringrazierai. » Scoccò una rapida occhiata incoraggiante in direzione di Leena Mortimer, sistemata al suo fianco, mentre Charlie Weasley si destreggiava in un piccolo balletto. Non lo avrebbe mai detto ma sembrava nato per il ruolo di presentatore. Se solo Eurus non avesse bandito l'uso della tecnologia babbana, a fine evento gli avrebbe chiesto di fare un selfie da pubblicare sulla sua pagina witza. «Ohhh, guarda lì chi c'èèèè» Maddison interruppe il filo dei suoi pensieri e lo sguardo chiaro di Nessie si soffermò sul giovane Hamilton, oggetto dei loro pettegolezzi. La Serpeverde ridacchiò appena, portando la mano a coprire le labbra. « Cosa ti aspettavi, scusa? Al giornalino ci siamo messi di impegno per organizzare tutto. Solo il meglio del meglio. » Più che Derek, a sorprenderla era la partecipazione di Domiziana e di Savvannah. "Strano che non abbiano ricevuto nessun invito." Lei, dopotutto, partecipava solamente per assicurarsi che l'evento proseguisse nel migliore dei modi. E, forse, anche perchè era passato sin troppo tempo dall'ultima sessione di coccole in un'aula in disuso e stava iniziando a soffrire di astinenza da bacio o qualcosa di simile. Roteò gli occhi al cielo nell'udire la giustificazione di Maddison e mosse appena la mano destra, quasi volesse scacciare una mosca fastidiosa. « Come preferisci, Maddie. Ma in cambio dovrai parlare bene del Doxy Pixie Wise alla radio. Otis ci tiene davvero tanto. » Cercò con lo sguardo il suo capo-redattore, nella postazione dedicata ai ragazzi, e lo salutò allegramente con la mano. Dalla parte opposta, Emile non sembrava altrettanto entusiasta. « Che ha tuo fratello? Sembra che qualcuno lo abbia messo in punizione. » Sussurrò, all'orecchio di Maddie, prima che uno shhh! di dubbia provenienza la costringesse a zittirsi. Gonfiò appena le guance, oltraggiata per essere stata sgridata, ma la sua indignazione durò solamente un paio di secondi, distratta dall'arrivo di Domiziana. «Sei incantevole, Agnès. La più bella della serata. Solo un pazzo potrebbe guardare oltre. Buona fortuna. Poi voglio un resoconto Nessie le rivolse un largo sorriso, sincero. Domiziana era sempre gentile con lei, molto più di Max. Non riusciva proprio a capire perchè Theseus la ritenesse perfida. « Oh, grazie! Anche tu stai benissimo. Il tuo vestito e spettacolare. » Ricambiò il complimento, già dimentica dell'irritazione di poco prima. Era troppo emozionata per tenere il broncio per una simile sciocchezza.




    Interagito con Leena e Maddie, Nana.
    Salutato Otis.
    Sbirciato Emi, Derek, Saw e Nana.
     
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  13. lee/nah
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    « Forse hai fatto bene a farmi iscrivere, cioè, vedete anche voi due le stesse persone che vedo io? »
    Purtroppo sí: la lieve alzata di sopracciglia, le labbra serrate premute l'una contro l'altra e lo sguardo misto tra il disperato e il confuso pensò bastassero perché la risposta fosse chiara anche senza emettere alcun suono. L'idea di base non era fingersi muta per tutta la sera, per carità (ndr: da appuntare, ottima idea) bensí cercare di dare il meno possibile nell'occhio, specie e soprattutto considerando quanto vicina le sedesse domiziana. Per intenderci: era talmente vicina che alzarsi per salutare nessie così che venisse notata nel qual caso qualcuno avesse avuto l'ardire di non farlo, fu totalmente superfluo e chiaramente provocatorio. Insomma, il silenzio non l'aveva graziata e ciò che aveva più detestato potesse accadere era accaduto: il contatto.
    «Oh. Ci sei anche tu.»
    Ti prego risparmiami, ci sono i giornalisti fu l'unica cosa che riuscì a pensare prima che, di fatto, domiziana la graziasse per davvero voltandole subito le spalle. La grifondoro sapeva bene di averla scampata solo per un pelo e che l'ex amica era sempre pronta per rinfacciarle il risvolto che la propria medaglia aveva avuto, ma era felice che la sua presentazione a quel qualsiasi cosa fosse non passasse per un dramma firmato dragomir.
    « ciao a te » borbottò guardando la bionda ritornare al suo posto, in un sussurro che si premurò essere impercettibile.
    Lee si accontentava di poco infondo: voleva solo arrivare alla fine di quella serata senza subire umiliazioni, dover gestire liti furiose o disturbi post traumatici.
    « per curiosità, sapete mica quanto dura? » chiese quindi con un bisbiglio in direzione di nessie e maddie, spostando i lunghi capelli castani dietro le orecchie quando le ricaddero sul viso dopo essersi sporta.
    « se non dormo almeno undici ore a notte impazzisco nessie, lo sai » chiamasi priorità.


    nessie, maddie, domiziana.
     
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    « Si può sapere che cazzo ti è passato in quella testa bacata? » Inveì nei confronti del suo compagno di stanza. Harvey era infastidito mentre cercava di allacciare sbuffando i polsini della camicia bianca inamidata. « San Valentino del cazzo, che festa di merda. » Per tutto il giorno nel castello si erano aggirate coppiette appiccicose, chi con palloncini a forma di cuore e chi con la bocca ancora sporca di cioccolato. Si era dimenticato di quante maledizioni avesse lanciato quello stesso giorno in direzione di quelle stesse coppiette. « Bottoni schifosi! » Spazientito si arrotolò le maniche della camicia fino a metà braccio, mentre cercava la sua postazione. Viola e fucsia, i miei colori preferiti. Ascoltò distrattamente la presentazione di Weasley, preferendo concentrarsi sulla ricerca della sua postazione. Si posizionò dietro una colonnina dal colore viola; il suo sguardo venne catturato dai biondi capelli di Maddie. Guarda un po' cos'ha portato il gatto... Una scoperta che aveva del tutto svoltato la sua serata, se non altro era più curioso di scoprire dove avrebbe portato quella messa in scena. Quando vide comparire al suo fianco Friday tirò un sospiro di sollievo. « Dimmi che sei riuscito a intrufolarti con una fiaschetta...si prospetta una lunga serata e la sobrietà non aiuta. » L'unica nota positiva era che se non si fosse presentata qualcuna di interessante non avrebbe dovuto fare altro che premere il pulsante rosso davanti ai suoi occhi.

    Scusate ma Harvey è poco socievole u.u
    citata Maddie e interagito con Friday

     
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    Era tutta una questione di priorità. Non gli piacevano quel genere di cose, le considerava squallide e con poco gusto, in quanto era una sorta di competizione in cui si faceva di tutto pur di accaparrarsi un appuntamento. E magari molte delle persone che sarebbero state in quella sala ci speravano davvero di trovare lì dentro la donna o l'uomo della loro vita. Che cosa patetica. Se Friday si era iscritto a quella competizione il motivo era solo uno: non mirava a trovare un bell'appuntamento, bensì di poter soddisfare le sue necessità fisiche. « La fiaschetta! » Esclamò, facendo dietrofront nella sua stanza per cercare quel prezioso oggetto tra le sue cose. Sarebbe stato un vero e proprio suicidio sopportare tutta la serata senza avere una goccia di alcool in corpo. L'avvicinò alla bocca e fece un lungo sorso, prima di richiuderla e riporla nel taschino interno della sua giacca. Colui che aveva invitato il taschino interno aveva salvato innumerevoli vite. Si recò alla Stanza delle Necessità, probabilmente in ritardo, e fu subito abbagliato da quel viola e fucsia sgargiante. Okay, era San Valentino, non era il rosso il colore dell'amore? Perchè avevano deciso di fare tutto questo male ai poveri occhi delle persone? Un veloce sguardo nella sala gli permise di individuare delle faccie conosciute. Rivolse un sorriso e un occhiolino a Domiziana, in quanto era stupito di trovare l'amica lì. Non gli aveva detto della sua scelta di partecipare alla serata. Spostò appena lo sguardo e rimase quasi di sasso quando vide sua sorella Weed lì. Era stata torturata per partecipare a quella serata? Era stata colpita da un Confundus e quindi si ritrovava lì? Non riusciva a darsi una risposta. Salutò piuttosto frettolosamente sua sorella e sua cugina - quella che non parlava - prima di avvicinarsi al suo amico. Menomale che c'era anche lui. Si stava iniziando a sentire fuoriposto dal momento che c'erano troppe ragazze che di sicuro erano innamorate dell'idea dell'amore. Bleah. Ovviamente, poteva affermare che sua sorella non era una di quelle, fortunatamente. « La stavo per dimenticare... » Mise la mano nel suo taschino e prese la fiaschetta, passandola con molta discrezione ad Harvey. « Bevine più che puoi... Mi sento già soffocare da questa atmosfera. » Si stava già pentendo di quella sua scelta, ma sperava che almeno un po' ne sarebbe valsa la pena.

    citate Domiziana, Weed e Leena e interagito con Harvey

    La gif rappresenta Friday quando vede Weed
     
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