Take Me Out Night, San Valentino 2020

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    « Mi dispiace per te, ma ti sto scegliendo, Maddison Carrow. » Nell'udire il nome della sorella, il giovane Tassorosso scatta all'impiedi in modo istantaneo. Per tutta la durata dell'ultima manche non ha fatto altro che guardarla da lontano, implorandola con lo sguardo di spegnere la propria postazione ed evitarsi un appuntamento con quel ragazzo così strambo. A Émile in fondo dispiace pure, perché si tratta del fratello di Friday, e a lui Friday è simpatico, ma l'ultima cosa che desidera è sapere che la sua sorellina se ne vada in giro con uno che fa battute inquietanti e decanta in giro di saper parlare coi morti. No, non se ne parla. Mentre il professor Weasley saluta tutti i concorrenti dal palco concludendo la serata, Émile sguscia dalla propria postazione e marcia a passo deciso fino a quella della sorella. « Si può sapere che stai facendo? » le sussurra a bassa voce quando le è vicino, mentre continua a guardare sul palco e mette su un finto sorriso tranquillo, attento a non farsi sentire da nessun altro nei dintorni. « Non puoi uscire con quello lì. È fuori di testa! » La sua voce sale di un'ottava, mentre poggia una mano sulla spalla di Maddie, nel tentativo di dissuaderla. « Non puoi proprio, Mad. Io... non te lo permetto! » Raffica di cazzotti in arrivo fra tre... due... uno...

     
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    E quindi, alla fine, l'inevitabile era accaduto, rivelandosi tale: il Rischio che Otis aveva calcolato, contemplato, tenuto a mente e temuto per tutto il tempo della serata, sebbene avesse cercato di accantonarlo per controllare quel lato di sé così drammatico. Ma le nostre paure possono essere evitate solo fino a un certo punto. «Mi dispiace per te, ma ti sto scegliendo, Maddison Carrow». NO, SCUSATE, NON HO CAPITO IL GIOCO, INTERROMPETE!!!! Il sobbalzo che sentire quella frase gli provocò lo fece inavvertitamente premere il pulsante, che inutilmente si accese, come avesse da obiettare, come stesse interrompendo il momento delle promesse, all'altare. «S-Scusate non... Continuate pure, non l'ho fatto a posta...» Si fece minuscolo, indietreggiando e tenendo le mani dietro la schiena, come ad allontanarle da qualsiasi fonte di guai o imbarazzo. Avrebbe voluto poter trovare un'espressione che descrivesse la sensazione che lo assalì in quel momento che non fosse già esistente, ripetuta e per questo scontata, ma si sa che sono proprio i modi di dire più banali quelli che spesso si rivelano più veri; e quindi ecco: gli si gelò il sangue. Lo sguardò saettò verso l'alto, prima su Tuesday, poi su Maddie, poi di nuovo su Tuesday, poi su Émile, scandalizzato quanto lui – anche se in un modo diverso, chiaramente – poi di nuovo su Maddie, poi in basso. Galeotto fu il San Valentino e chi lo organizzò, e cioè, oltre a tutta la redazione, proprio lui. Bravo O', ti sei rovinato con le tue stesse mani.
     
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    « Mi dispiace per te, ma ti sto scegliendo, Maddison Carrow » Un lento sfarfallamento di ciglia e poi un rapido scambio di sguardi con chi aveva attorno: Maddison non credeva alle sue orecchie, tanto che dovette indicarsi con entrambe le mani a dire "davvero? Ma Maddison io o Maddisonqualcunaltro?". No, non si aspettava che la scelta di Tux ricadesse su di lei anche perchè, nella testolina della bionda, continuava a vorticare l'idea che fossero due persone completamente diverse ed incompatibili. Insomma, da una parte c'era la trasgressione fatta persona, dall'altra un piccolo barattolo vuoto di esperienze. Vabbè, ma in fin dei conti non c'è nulla di male, no? E poi, ad onor del vero, forse Maddison avrebbe voluto davvero uscire dalla stanza delle necessità con un appuntamento, ancor di più per via del fatto che Nessie, a differenza sua, fosse riuscita ad ottenerne uno. Di certo lei non voleva essere da meno - non sarò l'amica di quella figa che stende tutti i ragazzi. Improvvisamente, anche dall'altra parte del palco qualcuno diede dimostrazione di essere parecchio sconvolto: Otis scattò in piedi e spinse il campanello. Un BEEEP sordo lasciò girare tutti verso di lui, e per un attimo sembrò anche calare il silenzio. «S-Scusate non... Continuate pure, non l'ho fatto a posta...» Il suo volto era così pallido che quasi sembrava sul punto di vomitare. Avrà esagerato con i cioccolatini? Un'occhiata apparentemente confusa, ma anche parecchio eccitata all'idea - sì, Maddie stava lentamente realizzando l'accaduto -, volò anche verso il fratello che dava l'impressione di non aver accolto benissimissimo la notizia. Cioè, dopo Otis cadaverico, c'era Emile che stava diventando viola. Sembrava avesse smesso addirittura di respirare per metabolizzare meglio l'accaduto. A differenza dell'amico, però, Emile sembrava che qualcosa da dire lo avesse davvero, difatti gonfiò le guance e partì come un razzo verso la postazione della sorella, ancor prima che questa potesse anche solo compiere un passo verso il palco così da raggiungere Mortimer - che, tra l'altro, non aveva ancora avuto il coraggio di guardare negli occhi. « Si può sapere che stai facendo? » Ohh, riconosceva quel sorriso di circostanza tipico di Emile, lo usava spesso quando non era d'accordo con qualcosa ma, allo stesso tempo, voleva rimanere neutrale. « ...perchè, che ho fatto? » Maddie sapeva perfettamente a cosa si riferisse il tassorosso, ma tanto valeva fare la gnorri. Un po' gliela voleva far pagare per essere rimasto acceso per Max...e per la rossa. « Non puoi uscire con quello lì. È fuori di testa! » Oddio, davvero? Non avevo notato, grazie mille! « Shhh, Emil!» Lo rimproverò per la cattiveria, aggrottando le sopracciglia. Beh, già Savannah Hamilton non era stata carina con Tux, ci mancava solamente che le parole di Emil lo demoralizzassero ulteriormente. « E' un ragazzo come tutti gli altri, non puoi discriminarlo solo perchè...perchè è diverso da te, ecco! Anche te sei strano, lo sai?» Ed incrociò le braccia al petto, irremovibile. Il fratello non l'avrebbe trascinata via da lì nemmeno sotto imperius. « Non puoi proprio, Mad. Io... non te lo permetto! » - « Ehy! Io ho una testa mia e funziona benissimo, non ho bisogno che tu mi dica cosa posso e cosa non posso fare!» Anni ed anni di lotte femministe per arrivare a questo. « Poi che vuoi, tu sei rimasto acceso per Max o sbaglio? Max di certo non fa per te, la conosco, ma io non ti avrei mai impedito di uscirci se lei ti avesse scelto!» Bugia. Avrebbe avuto siiicuuuraaaamente da obiettare.

     
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