Stanza n. 13

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  1. cruella de vil
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    Ascolta le versioni delle altre due compagne, Olivia, senza aprir bocca. Dapprima è la Weasley a parlare, cercando di appianare un po' le cose. Si mostra amichevole, con lei, peccato che sia ormai troppo tardi. D'altra parte, non ci si può far nulla se Olivia Picquery è fatta così. Esiste un tempo per ogni cosa ed è proprio quello stesso tempo che lei è solita offrire alle persone. Un tempo in cui agire, giocarsi tutte le proprie carte e mosse speciali. Un tempo in cui conoscersi e legare dei legami che, se giocati bene, state pur certi che -almeno dalla sua parte- dureranno senza variazioni di sorta per sempre. La povera Lucy Weasley, di certo ignara della faccenda, questo tempo lo ha lasciato correre e sprecato sin da principio. E non è certo colpa sua, questo è chiaro, ma a Liv di questo non importa. A lei importa solo delle sue regole, stabilite sin dal primo giorno in cui ha messo piede in questo mondo, e per tanto, nonostante le parole della rossa nulla abbiano di irritante nè tanto meno fastidioso, è un semplice sospiro di piuttosto annoiata indifferenza ciò che riesce a trarne unicamente come risposta. Poi è la volta di Ronnie, alla quale si sforza di prestare attenzione. Non le ha fatto nulla di male, la Grifondoro, ma la giovane Picquery sembra aver capito la situazione: Alice è la vittima e lei la pazza isterica che si attacca alle piccole cose. E questo pensiero, per quanto giusto o sbagliato che sia, altro non fa che renderla ancora più ostile ed infuriata, seppur le parole delle ragazze nulla abbiano in sè di offensivo. E infine è a lei che tocca, la pietra dello scandalo. Alice Watson inizia a parlare, ed Olivia mantiene lo sguardo fisso su di lei, senza mai distoglierlo. In tempi diversi, le chiederebbe cosa mai possa esser successo a quella festa del cazzo. Non ti preoccupare, ci penso io, le direbbe a quel punto, per poi uscir fuori dalla loro camera e -senza farselo ripetere due volte- andare alla ricerca di chicchessia per prenderlo a pugni. Nessuno fa soffrire le mie puttanelle preferite. E' sempre stato il suo (molto elegante) motto con le sue amiche. Ma cosa succede, quando sono proprio le sue puttanelle a far soffrire lei? « Ma riguardo al The Doxy: per favore, chiedi a Max com'è andata davvero. Lei mi tratta costantemente come se le avessi fatto qualcosa, quando io non ho nulla di personale contro di lei. Nulla! Mi ha messo in difficoltà con l'intervista e ho perso la pazienza, certo... Ed ho pensato che ce l'avesse con me di riflesso per Nana, mi sembrava ovvio, ma la verità è che faccio fatica ad avercela anche con lei... Nonostante quello che è successo. » « MAX NON HA NIENTE CONTRO DI TE! » E' il modo in cui sbotta, d'improvviso, come se fosse stata colpita da chissà quale scarica elettrica. E non c'è da stupirsi, d'altra parte, essendo la sorella da sempre il suo punto debole. « O meglio non aveva, sicuramente, prima che tu ti fissassi del contrario per rendere..Non so, forse più interessante la tua quotidianità e sicuramente molto più fastidiosa quella di mia sorella. Se solo ti fossi fermata un secondo, soltanto un secondo a valutare la situazione prima di buttarla sul solito vittimismo come ti piace tanto fare, avresti capito che Max tratta così chiunque! » Il tono di voce è alto, adesso.
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    « A Max non importa un cazzo, di nessuno. Cristo, è già tanto se degna di qualche sorriso me, sua sorella! Figuriamoci quanto possa importarle una persona che nemmeno conosce, se non di vista, tanto da doversi addirittura impegnare ad avercela con lei! »
    Fa una piccola pausa, il tempo di prendere respiro « Ti fermi ogni tanto a pensare quali possano essere i problemi ed il vissuto della gente, prima di porti in primo piano tu, come causa? » E' protratta verso di lei, mentre le rivolge queste parole. Ma non si alza, tuttavia. Perchè si conosce, Olivia, basterebbe un solo sguardo che non le va bene, una sola virgola sull'espressione della Grifondoro, per farla scattare. Non è stupida. Pazza ed isterica lei lo è per davvero. E sono situazioni come questa, situazioni in cui la verità le viene sbattuta in faccia senza pietà, a renderla più fragile di quanto non sia già. E la fragilità è un'arma a doppio taglio, per lei. La fragilità corrisponde ad innalzare muri e barriere, ancora più alti, ancora più invalicabili, ed attaccare. Attaccare e ancora attaccare. « E comunque ti ringrazio, per avermi fatta passare per la pazza isterica che ti attacca senza motivo anche di fronte alle nostre compagne di stanza » E tu lo sai, lo sai, quanto questo possa farmi star male. « Quindi no, delle tue scuse non me ne frega niente, non quando il danno -i danni- sono ormai belli che fatti » Si scosta una ciocca di capelli violacea da sopra la fronte « Per questo motivo, se volete una convivenza pacifica, tolgo gentilmente il disturbo e siam tutti più contenti » Fa per alzarsi. « Alice l'Immacolata 1 - Olivia la pazza isterica 0 »
     
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9 replies since 21/5/2020, 14:20   507 views
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