« Alla buon'ora! » Sobbalzò nell'udire la voce di Malia, facendosi quasi cadere scopa e borsone dalle braccia. Spaventare Tommy Prince era un gioco piuttosto semplice: bastava davvero poco a farlo saltare sul posto e perdere almeno trent'anni di vita. Si ritrovò quindi a boccheggiare, alzando il capo per ricercare la figura di Malia, sospesa a pochi metri da terra.
« Lo sai che sono qua da un'ora ad aspettarti? Ti sembro una che ha tempo da perdere? » Mortificato era un eufemismo per lo stato d'animo del giovane Prince, dal cui volto scomparì improvvisamente il colore. Era stato molto attento proprio per evitare di abusare del tempo che l'ex concasata aveva gentilmente messo a sua disposizione, ma evidentemente qualcosa deve essere andato storto. Lasciando cadere tutto in terra, si mise le mani tra i capelli.
« Malia scusami, scusami tanto. Pensavo di essere puntuale. Il mio orologio deve essere indietro. Ti giuro che non l'ho fatto apposta, non capiterà più. » Un rigurgito di veloci parole che si andò ad abbattere sulla Stone come un uragano di disperazione.
« Dai, ti sto prendendo in giro! Sono qui da dieci minuti appena. Avevo prenotato il campo per le sei in punto, sei in perfetto orario. Sono io che sono arrivata un po' prima. » Chiuse subito la bocca, interdetto.
« Oh. » fu l'unico suono che produsse prima di mettersi a ridacchiare nervosamente, grattandosi la nuca con un certo imbarazzo.
« Me l'hai proprio fatta. Mi volevo sotterrare. » L'uso dell'imperfetto, forse, non era del tutto appropriato, dato che a conti fatti, Tommy voleva ancora sotterrarsi - questa volta per aver fatto la figura dell'imbecille privo di umorismo. Tuttavia fu presto rincuorato dal sollievo di non aver fatto il cafone ritardatario.
« Hai cambiato qualcosa. » Aggrottò la fronte, colto di sorpresa da quella constatazione che lo obbligò ad abbassare lo sguardo per accertarsi che tutto fosse in regola. Pantaloni abbottonati, mutande al proprio posto, calzini dello stesso colore.
« Ti sei allenato in questi mesi, vero? Sei più...impostato. Ma stai molto bene! » Le rivolse un grosso sorriso a trentadue denti, annuendo con un certo orgoglio. Tommy non era abituato a ricevere complimenti, men che meno sul proprio fisico. Il fatto che qualcuno notasse l'impegno che aveva applicato su se stesso negli ultimi mesi lo faceva sentire apprezzato, e gli dava l'impressione che tutto quel sudore non fosse stato un completo spreco di energie e tempo.
« Grazie Malia. In effetti il Corso Auror mi ha messo sotto molti allenamenti, e all'inizio dell'anno ho deciso di seguire una dieta per stare al passo con gli altri compagni. » Perché era sempre stato piuttosto evidente che Tommy fosse sovrappeso - un qualcosa che di certo non aiutava nella resa delle materie sportive.
« Ti dirò..mi manca molto mangiare quello che mi pare. A volte vorrei solo prendermi un bel bombolone alla crema, capisci? Però ho fatto tanti sacrifici e..beh..non mi sento di buttarli via. » Oversharing much? Si azzittò immediatamente, scuotendo il capo come ad allontanare il discorso.
« Scusa, probabilmente non te ne importa nulla..ma sono contento che tu l'abbia notato. » disse, stringendosi nelle spalle con un sorriso semplice. Se era facile spaventare Tommy, era ancora più facile renderlo felice: bastava davvero poco per illuminargli la giornata di una tinta positiva.
« Allora, c'è qualcosa in particolare che vorresti imparare a fare? Tipo qualche mossa? O vuoi che facciamo un allenamento generale e magari io ti do qualche dritta se vedo che c'è qualcosa da correggere? » Sospirò, battendo le mani tra loro come a voler cominciare un discorso. In realtà Tommy non aveva granché idea di cosa fosse necessario per entrare nella squadra di Quidditch del campus. Era certo che molti dei contendenti avessero decisamente più esperienza alle spalle, tipo anni interi passati a giocare per la formazione di Hogwarts; eppure lui voleva provare lo stesso. Magari lo avrebbero preso come riserva, dandogli comunque l'opportunità di partecipare agli allenamenti e imparare tutti i trucchi del mestiere da investire per i provini dell'anno seguente. Quello che lui sapeva effettivamente fare, a livello pratico, era salire sulla scopa e svolazzare un po' qua e là a casaccio. Per il resto faceva un po' schifo.
« Non ti dirò bugie, Malia..sto un po' a zero con il Quidditch. Cioè, a scuola non ero proprio un asso a Volo, quindi ho le basi ma mi manca la tecnica. » Sospirò.
« Non credo che in mezzo al chaos del campo riuscirei a fare molto. » E qui, cominciò a enumerare sulle dita di una mano.
« Avrei la corporatura giusta per fare il battitore, ma ho troppa paura dei bolidi e sono certo che sarebbero più quelli a colpire me che io a colpire loro. » E uno.
« Per fare il Cercatore..beh..è evidente che non sono proprio il tipo giusto. » disse quelle parole passandosi velocemente una mano lungo il profilo del corpo per indicare quanto fuori dai canoni fosse. In genere era opportuno avere un fisico asciutto e un peso relativamente basso, data l'importanza della velocità in quel campo.
« Avevo pensato quindi a provare come Cacciatore, ma è un ruolo così confusionario. C'è tanta pressione e tanta attenzione: non penso che riuscirei a reggerla, specialmente dato che sono un novellino. Quindi per esclusione vorrei provare come Portiere. » A conti fatti, pure se non fosse andato per esclusione, quello era davvero il ruolo perfetto per Tommy, sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale.
« Tu sei una Cacciatrice, quindi, dato che giochi nel ruolo opposto, potresti aiutarmi a capire quale strategia adottare e come prevedere le mosse dei tuoi..beh..colleghi..in senso lato. » Si fermò, aggrottando la fronte e storcendo appena le labbra con aria pensosa.
« Non so..ha senso? »