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    «Loro cosa, domanda Lily al telefono, visibilmente su di giri. Non è possibile. «Ma dici sul serio? E dove pensano di farci allenare? Sono impazziti?!», esclama con tono di voce acutissimo, scandendo bene ogni parola. Amy le risponde a tratti, impegnata a litigare con qualcuno, all'altro capo del telefono. «Vi denuncio... Martedì... Avevamo detto... Non esiste!... Scusa, Lils. Allora, le cose stanno così. Il campo è in ristrutturazione. Ora mando un messaggio a Rocky per informarlo. Ti prego, non infierire, sono la prima incazzata nera. Così ci fanno saltare tutta la preparazione atletica.», sbuffa Amy, prima di aggiungere: «Tu dillo ad Olly. Ah, comunque, buon compleanno in ritardo, stellina.», attacca la cornetta, lasciando Lily in uno stato di fastidiosa rabbia. I Falcons sono già stati convocati per il primo allenamento, e la situazione le brucia non poco. Soprattutto perché non c'è nulla da fare: prima di due-tre giorni non risolveranno. Trapano di qua, disinfestazione di là, i Cannoni voleranno nel cielo di Chudley non prima di dopo domani. Che palle, pensa soltanto, mandando un rapido messaggio a Baker ed intimandolo ad uscire ugualmente per trattenerla dal macchiarsi di omicidio doloso. Ci vediamo alle sette a Hogsmeade. Ho bisogno di riempire lo stomaco di cibo. E poi di piangere sulla tua spalla perché gli addominali sono scomparsi. Quando si dice 'rovinarsi con le proprie mani'... A dopo, Olly!, scrive, precipitandosi subito nella stanza di Sam per lamentarsi della situazione. Con il solo obiettivo di calmarsi, inizia a fare il bagno a tutti gli animali domestici di casa Scamander-Moses, preoccupandosi di tosarli e di pettinarne il pelo. Una volta soddisfatta, raccomanda a Cora e Line di non soffiare a nessuno, in sua assenza, e si smaterializza in fretta ad Hogsmeade, ben decisa ad impiegare il proprio tempo libero - per quanto forzato - nello scegliere un nuovo outfit per il rave party. Gira alcuni negozi insieme a Lux, poi finalmente trova un completo di top e pantaloncini adatti al contesto. Con i sacchetti dietro, si dirige ai Tre Manici di Scopa e si fa strada alla ricerca di un tavolo libero. Lo trova. In attesa di essere raggiunta da Oliver, prende possesso di una copia della Gazzetta del Profeta abbandonata e inizia ad informarsi su vita, morte e miracoli delle Acromantule. Figata. Non sapeva riconoscessero, spesso e volentieri, una femmina come capo-branco. Team Acromantule tutta la vita. Olly!», sventola una mano nella sua direzione, quando lo vede all'ingresso del locale. «Oggi odio tutti ed il tuo compito è evitare che mi arrestino.», annuncia, sbattendo le ciglia ed intrecciando le mani sul tavolo. «Scherzo. Comunque sono incazzata, due giorni di fermo sembrano una vita. Non so come farò a dormire stanotte, soprattutto se penso che Joy si allena dalle otto del mattino.», sospira, mentre legge di sfuggita il menù, certa che ordinerà le stesse pietanze di sempre. Crispy Mc Bacon, patatine fritte, maionese e Pepsi light. «Desiderate qualcosa, ragazzi?», una cameriera si avvicina e, quando Oliver incrocia il suo sguardo, le guance di lei vanno letteralmente in fiamme. Puoi cucinarci su il mio hamburger, baby, la temperatura sembra ottimale. «Yep. Per me il numero dodici. Olly?», domanda, per poi aggiungere, una volta allontanatasi la ragazza:
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    «Beh, che dire, signori, vorrebbe essere molto più che una semplice fan.», ridacchia, prendendo una manciata di noccioline e assaporandole una ad una. «Allora, Baker, distraiamoci altrimenti scoppio a piangere come una fontana. No, non ho il ciclo, se te lo stessi chiedendo. Come sono andate le vacanze?», si aggiorna sulle novità dell'amico, non mancando di fare qualche riferimento al Midsummer: «E la tua bella dama alla caccia? Tira fuori i dettagli.», fa su e giù con le sopracciglia, scherzosa. Sceglie però di non affrontare l'argomento Zoe Finnigan tornata in Inghilterra, anche se ha visualizzato uno sfondo decisamente inglese nelle storie Wiztagram della ragazza. Non sa come si sia conclusa la vicenda tra i due, e proprio per questo evita di mettere il naso in problematiche che non la riguardano. «Anche se non me l'hai chiesto, ti anticipo: le mie vacanze. Dunque, Karma è come al solito l'amica migliore del mondo. Ha organizzato un viaggio a sorpresa per Santorini - se ripenso a quei tramonti mi si scioglie il cuore. Joy e Lux sono venute con noi, Sam ci ha raggiunte qualche giorno dopo perché aveva impegni, prima. E niente, sono tornata la settimana scorsa propositivissima - per esempio, hai visto il video di Charity Waverly? Secondo me ha davvero talento. E poi è giovanissima! Diciott'anni. Ex Cacciatrice Tassorosso, adesso chissà dove andrà a finire. Io un messaggino per informarla dei provini glielo manderei...», borbotta Lily, concentrata nell'osservare la cameriera che si avvicina con un vassoio decisamente invitante. Lo consegna ai due giocatori con un sorriso a trentadue denti, lasciando loro un bigliettino da visita dei Tre Manici di Scopa. Con un numero di telefono dietro. «Io te lo dico, Olly. La tipa fa sul serio.»
     
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    Il messaggio di Lily era arrivato nel bel mezzo della sua seduta di fisioterapia, era completamente guarito dall'infortunio alla spalla, ma nonostante ciò preferiva continuare a seguire un percorso terapeutico. Voleva essere sicuro di non perdere la mobilità della spalla, una possibilità che il suo medico non aveva mai escluso del tutto; fino a prova contraria il ruolo del battitore metteva a dura prova l'articolazione e la fisioterapia lo aiutava a prevenire eventuali infortuni. « Direi che abbiamo finito, continua con gli impacchi caldi e freddi dopo gli allenamenti e vedrai che la spalla funzionerà a meraviglia. » Sciolse le spalle e mentre il ragazzo si ripuliva le mani si rivestì. « Oramai i bagni freddi sono un'abitudine...ho addirittura acquistato una macchina per il ghiaccio e ho contagiato anche Ted con la mia mania. » L'impatto con l'acqua ghiacciata gli mozzava il fiato, ma superati i primi secondi si sentiva rinvigorito e meno affaticato. « Ma Ted non fa parte della concorrenza? » John lo guardò stralunato, come se trovasse assurdo che Oliver dormiva sotto lo stesso tetto di un suo diretto avversario, ma fino a prova contraria sia lui che Ted lasciavano gli affari del quidditch sul campo; evitando di portarli dentro casa. Erano entrambi abbastanza svegli da mantenere una sana e amichevole rivalità. « Sì, ma se mi basassi sulla rivalità non dovrei nemmeno parlare con mia sorella...quindi meglio tenersi vicini i nemici Strinse le mani al ragazzo, riconfermando l'appuntamento della prossima settimana. « Mi raccomando, ventiquattro ore di riposo...quindi non pensare di prendere la scopa e di andarti ad allenare come se niente fosse. » Ventiquattro ore di stop non era poche, ma proprio per questo motivo organizzava le visite e gli allenamenti secondo una precisa tabella di marcia; così da non dover rinunciare a nessuno dei due. « Non ti preoccupare, devo vedermi con Lils per mangiare un boccone. » « Lils come Lily Scamander? La tua compagna di squadra? Ma non sarebbe possibile avere il suo numero? Sai è una grandis... » John si fermò ancora prima di terminare la frase, molto probabilmente a causa dello sguardo corrucciato di Oliver. Il ragazzo aveva una vena estremamente protettiva, protezione che oltre verso sua sorella aveva riversato anche sulle sue compagne di squadra e le sue amiche. Colto in fallo John alzò le mani in segno di resa, come se stesse cercando di scusarsi. « Suppongo che la risposta sia un no. » « Supponi bene... » Pagò la seduta e uscì dallo studio medico, all'esterno il sole era già basso sull'orizzonte, tingendo il cielo dei tipici colori arancio-rossastri del tramonto. Inforcò gli occhiali scuri e con passo sicuro si mosse tra le vie di Hogsmeade per raggiungere i tre manici. Riconosce da lontano la bionda chioma della ragazza, seduta al tavolo ad aspettarlo; ignare delle occhiate che le persone intorno a lei le rivolgono. « Olly! » Le poggia una mano sulla spalla e si abbassa per darle un bacio sul capo, per poi occupare il posto di fronte a lei. Distendendo le lunghe gambe sotto il tavolo arriva quasi a toccare quelle di lei. « Oggi odio tutti ed il tuo compito è evitare che mi arrestino. » Ridacchia di fronte all'espressione esasperata della ragazza. « Beh buonasera Lils. Giornata movimentata?! » Anche se quello sfarfallio di ciglia aveva ben poco di minaccioso agli occhi del battitore. « Scherzo. Comunque sono incazzata, due giorni di fermo sembrano una vita. Non so come farò a dormire stanotte, soprattutto se penso che Joy si allena dalle otto del mattino. » Sorrise di fronte al chiaro bisogno di movimento della ragazza, una necessità che anche Oliver sentiva; motivo per cui non smetteva mai realmente di allenarsi. D'estate, tra una stagione e l'altra diminuiva la frequenza degli allenamenti, ma non smetteva mai di lavorare. « Concordo, se non scarico la tensione passo buona parte della notte a rigirarmi nel letto. » Per gli sportivi come loro era impensabile poltrire. «Desiderate qualcosa, ragazzi?» Sorride alla cameriera e mentre segna un numero dodici per Lily le indica il numero 14 dal menù; un hamburger con bacon e patatine. « Beh, che dire, signori, vorrebbe essere molto più che una semplice fan. » Ridendo le da' una leggere colpetto alla gamba con il piede. Sa di non passare inosservato, ma allo stesso tempo non ha mai pensato di sfruttare la sua notorietà per fare strage di cuori; senza contare che da quel punto di vista navigava in acque burrascose. « Per sua sfortuna tengo separate le due cose...l'ultima cosa che voglio è essere dipinto come un playboy impenitente che spezza cuori in ogni dove. » Figlio di papà e golden boy erano due etichette on cui aveva combattuto a lungo e che alla fine non aveva potuto fare altro che accettare. « Allora, Baker, distraiamoci altrimenti scoppio a piangere come una fontana. No, non ho il ciclo, se te lo stessi chiedendo. Come sono andate le vacanze? » Lily è vulcanica, quasi come se avesse un'infinita energia; condita da una dose abbondante di entusiasmo che non poteva fare altro che metterti di buon umore. « Non male, sono tornato in America e ho avuto modo di rivedere vecchi amici...inoltre ho potuto dedicarmi al surf, le onde inglesi fanno davvero pena. » Oliver aveva passato ogni estate nella casa agli Hamptons, una grande villa sul mare; imparare a surfare era stato inevitabile. Motivo per cui, nonostante lo stop non era in alcun modo fuori allenamento. «E la tua bella dama alla caccia? Tira fuori i dettagli.» « Mentre la mia dama si è volatilizzata...anche se di ciò devo solo incolpare me stesso. » Heidi era senza dubbio bellissima, misteriosa e audace, ma lui era fin troppo corretto...non poteva fingersi interessato quando la sua testa batteva sempre sullo stesso chiodo fisso. «Anche se non me l'hai chiesto, ti anticipo: le mie vacanze. Dunque, Karma è come al solito l'amica migliore del mondo. Ha organizzato un viaggio a sorpresa per Santorini - se ripenso a quei tramonti mi si scioglie il cuore. Joy e Lux sono venute con noi, Sam ci ha raggiunte qualche giorno dopo perché aveva impegni, prima. E niente, sono tornata la settimana scorsa propositivissima - per esempio, hai visto il video di Charity Waverly? Secondo me ha davvero talento. E poi è giovanissima! Diciott'anni. Ex Cacciatrice Tassorosso, adesso chissà dove andrà a finire. Io un messaggino per informarla dei provini glielo manderei...» Un fiume di parole che non possono fare a meno di farlo sorridere. Oliver invidia la sua spontaneità; lui è sempre stato cresciuto secondo una certa etica. Suo padre è stato per anni e anni un politico di spicco americano, ogni loro azione era sempre analizzata al vetriolo e l'ultima cosa che Oliver voleva fare era deludere i suoi genitori. « Vorrei poter dire che Sam era beato tra le donne, ma essendo vostro cugino parrebbe un po' strano... » Ridacchia divertito. « Ho visto il video e spero che la società apra gli occhi, senza contare che un'altra quota rosa non sarebbe male. » Le donne cacciatrici erano più minute e agili, donate di una grazia che permetteva loro di sfrecciare sul campo come piccolo schegge. « Io te lo dico, Olly. La tipa fa sul serio. » Prese il biglietto lasciato dalla ragazza e lo infilò in tasca. Non l'avrebbe mai utilizzato, ma nonostante ciò non aveva il coraggio di strapparlo lì di fronte agli occhi di Lily; umiliando la povera ragazza. « Comunque il tuo di Midsummer? Ti sei presentata alla festa con il nemico. » Un nemico che ad Oliver stava simpatico, non era infatti difficile trovarlo a bazzicare nel suo appartamento in compagnia di Ted. Dopo la loro comparsa alla festa il gossip non si era risparmiato, chi parlava di un amore proibito e chi di un tentativo dei Falcons di sottrarre l'abile Lils ai Cannons. Diede un morso al suo panino, gustando il sapore della carne grigliata. « Ah quasi dimenticavo...a differenza di quanto dicevi nel tuo messaggio non credo agli addominali scomparsi, ho visto le foto a Santorini... » e non c'erano solo gli addominali da ammirare. Avrebbe voluto aggiungere Oliver, ma quello era un commento che per ora si sarebbe tenuto per sé .
     
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    « Beh buonasera Lils. Giornata movimentata?! », la giovane Cercatrice poggia i gomiti sul tavolo e sostiene il capo con le mani. Inizia a dondolare la testa da un lato e dall'altro, mostrandosi spazientita - un po' perché lo è davvero, un po' per far divertire Oliver. «Diciamo diversamente tranquilla.», risponde a tono, ripercorrendo mentalmente gli istanti della telefonata con Amy. Morgana solo sa quanto vorrei svolazzare nel cielo, ora come ora. Lasciare alle spalle tutto il resto, sentire il vento che scompiglia i capelli - ed anche testare la resistenza della nuova lacca sportiva ecologica, l'ha acquistata proprio l'altro giorno - e l'adrenalina che diffonde nelle vene, spargendosi in tutto il corpo e dando la carica per sterzare, piroettare, sfrecciare verso gli innumerevoli punti in cui si scorge la dorata brillantezza del fantomatico boccino. « Concordo, se non scarico la tensione passo buona parte della notte a rigirarmi nel letto. », la Serpeverde annuisce, iniziando ad avvertire proprio in quel momento il fastidioso formicolio alle gambe di chi sta troppo tempo seduto. Se non possiamo volare sul campo, quanto meno bisogna continuare con la preparazione atletica in palestra, per dirne una. «Ora, non prendermi per pazza se te lo racconto - e soprattutto non dirlo a Rocky, che sarebbe capace di sfottermi da qua fino a Chudley - ma ho scaricato un'app che...», si blocca, incerta se rivelare quel piccolo segreto al Capitano. Ma sì, dai, mi può capire. «Praticamente suona ogni cinque ore e ti fa fare esercizi diversi. Crea un nuovo circuito sul momento in base alle funzioni corporee - tipo battito cardiaco, respirazione eccetera. Quindi, ecco, se di notte senti il bisogno di rigirarti in qualche modo, se la tua tensione non si è scaricata a dovere... Digita Candice Milkovich personal trainer.», in effetti è stata la mia salvezza in queste giornate di inattività. «Sono stata convincente?», domanda, ammiccante. «Ho sbagliato tutto nella vita: dovevo fondare una società tipo la Winged e vendere prodotti da Quidditch, anziché praticarlo.», e poi sarei morta internamente, ma dettagli. Mentre i due chiacchierano del più e del meno, la cameriera li interrompe per prendere le ordinazioni. Lily nota un certo palpabile interesse nei confronti di Oliver, lo sottolinea all'amico e sta ad ascoltare la sua versione dei fatti. « Per sua sfortuna tengo separate le due cose...l'ultima cosa che voglio è essere dipinto come un playboy impenitente che spezza cuori in ogni dove. », io l'ho sempre detto che sei un cavaliere. Le testate giornalistiche lo soprannominano come bello e impossibile, colpevole lo charme di cui dà mostra quasi senza volerlo. Un po' come se fosse una qualità intrinseca: la possiede, è evidente, non la può nascondere - ma neanche la utilizza di proposito, ergendosi a figura mistica della situazione. Per questo, Lily non può che ammirarlo. Potrebbe avere chiunque, a partire dalla cameriera con gli occhi a cuore sino all'eventuale modella di Strega Moderna. Eppure sembra più orientato ad una scelta ragionata, pensata, focalizzata sulle emozioni. Non sull'appetibilità delle componenti del mondo femminile. «C'è qualcosa in cui non sei irrimediabilmente perfetto? No, davvero, illuminami!», dà voce ai propri pensieri, la Scamander, poco prima di iniziare a gustare il panino che le si presenta davanti in tutta la sua bellezza. Dopo aver raccontato ad Oliver delle vacanze greche, ascolta con attenzione la sua risposta: « Non male, sono tornato in America e ho avuto modo di rivedere vecchi amici...inoltre ho potuto dedicarmi al surf, le onde inglesi fanno davvero pena. », Lily si riempie gli occhi di immagini di surfisti che cavalcano onde pericolose. Mica male. Appunta mentalmente di consigliare a Karma quella meta, la prossima volta: guardare ma non toccare non è mai stato un peccato, giusto? « Mentre la mia dama si è volatilizzata...anche se di ciò devo solo incolpare me stesso. », si ferma un attimo, Lily, valutando il possibile peso di quella rivelazione da parte dell'amico. Non sembra troppo afflitto - tuttavia si nota un accenno di conflitto interiore nelle sue espressioni del volto, comunque impossibili da decifrare non conoscendo i precedenti. «Non l'hai cercata più?», non vuole scendere nel dettaglio, Lily, restia ad infiltrarsi in un territorio inesplorato: meglio lasciare che Oliver decida da solo quanto e cosa confidarle, se lo vorrà. « Vorrei poter dire che Sam era beato tra le donne, ma essendo vostro cugino parrebbe un po' strano... », ride di cuore, la Serpeverde, ironizzando sulla parentela esistente col collega Battitore. «Ma figurati. Noi glielo diciamo sempre lo stesso!», e comunque è dura anche per noi donzelle resistere, con un tipo del genere in famiglia! - memore dell'infinito numero di volte in cui lei e Sam si sono promessi che in un universo parallelo si sarebbero sposati, tolto il legame di parentela, perché siamo indiscutibilmente fatti l'uno per l'altra!, Lily continua a gustare il panino e ad osservare le piroette in aria di Charity Waverly su Wiztube. « Ho visto il video e spero che la società apra gli occhi, senza contare che un'altra quota rosa non sarebbe male. » «Secondo me passa ad occhi chiusi. E' troppo in gamba. Bisognerebbe capire se regge la pressione di un pubblico vasto e di allenamenti ventiquattr'ore su ventiquattro... Ma secondo me, a prescindere, puntare sulle giovani scommesse è un'ottima strategia.», asserisce Lily, continuando ad ammirare la rapidità degli scarti della ragazza. Schiva tutti i Bolidi! « Comunque il tuo di Midsummer? Ti sei presentata alla festa con il nemico. », Lily arrossisce impercettibilmente al ricordo di quella serata particolare e di tutto quello che ne è conseguito. Ridacchia per la definizione di nemico - che è abbastanza certa non sia nelle corde di Oliver, sportivo di fatto e nell'atteggiamento. «Non è così male, sai?», in effetti non è per niente male. «Quasi mi dispiacerà, adesso, fregargli il boccino sotto il naso.», si mostra sicura di sé e delle proprie potenzialità, pur riconoscendo quelle dell'avversario Cercatore. Vedremo chi la spunterà, sarà divertente. Oltre che difficile e stancante, certo. «Comunque ha fatto tutto per bene, Potter. Prima un tour panoramico di Portland, poi uno spirito d'iniziativa particolarmente azzeccato nel corso della caccia al tesoro. Peccato sia il nemico, ridacchia, Lily, riutilizzando l'esatta espressione scelta da Oliver. « Ah quasi dimenticavo...a differenza di quanto dicevi nel tuo messaggio non credo agli addominali scomparsi, ho visto le foto a Santorini... », Lily per poco non si affoga, tanto che versa un bicchiere d'acqua per mandare tutto giù rapidamente. «Beh, potrei aver fatto uso dell'app che ti dicevo per tenermi in allenamento - e dunque avervi un filino mentito via messaggio - ciò non toglie che adesso sono diventati quasi inesistenti... Per vederli come minimo dovrai aver impostato lo zoom al massimo.», afferma decisa. «Ma in ogni caso direi che una corsetta non si nega neanche a chi ha mantenuto gli addominali. Giusto, surfista?», perché, mano sul fuoco, anche tu ti sei tenuto in forma sulle spiagge americane. «Magari quando avremo digerito il panino.»


     
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    «Ora, non prendermi per pazza se te lo racconto - e soprattutto non dirlo a Rocky, che sarebbe capace di sfottermi da qua fino a Chudley - ma ho scaricato un'app che...» E qui le preoccupazioni di Oliver iniziano a farsi reali, Lily stava forse cercando di rifirargli una delle numerose app per appuntamenti di cui molti parlavano?! Oliver ci aveva provato, dopotutto era un ragazzo, poco più che ventenne all'apice della sua energia; ma dal momento in cui aveva iniziato a prendere la mano con quelle app era stato subissato di foto e strane richieste. Dopo quel breve esperimento si era dato alla macchia. «Praticamente suona ogni cinque ore e ti fa fare esercizi diversi. Crea un nuovo circuito sul momento in base alle funzioni corporee - tipo battito cardiaco, respirazione eccetera. Quindi, ecco, se di notte senti il bisogno di rigirarti in qualche modo, se la tua tensione non si è scaricata a dovere... Digita Candice Milkovich personal trainer.» Ha tutta l'aria di una proposta indecente. «Sono stata convincente?» Oliver cercò di rimanere serio di fronte alla domanda della compagna di squadra, ma non poté fare a meno di scoppiare a ridere all'improvviso. « Lils sai cosa sembra? Che mi stai dando il numero di one night stand per scaricare un altro tipo di tensione. » Oliver era sul punto di strozzarsi dal ridere, dopotutto le parole di Lils erano facili da fraintendere. Cercò di ricomporsi e per farlo prese un generoso sorso della sua birra. «Ho sbagliato tutto nella vita: dovevo fondare una società tipo la Winged e vendere prodotti da Quidditch, anziché praticarlo.» Oliver fece una smorfia contrariata. Aveva provato la pura di perdere il quidditch per sempre, dopo l'infortunio c'erano stati momenti in cui aveva seriamente pensato di non poter giocare mai più e nessuna alternativa era stata in grado di consolarlo. «Peccato che niente è come giocare o sbaglio? » Niente dava loro la stessa scarica di adrenalina dell'entrata in campo a bordo della propria scopa, o una partita vissuta al cardiopalma fino alla presa del boccino. «C'è qualcosa in cui non sei irrimediabilmente perfetto? No, davvero, illuminami!» Una sfilza di difetti. Ma i giornali preferivano descriverlo come il ragazzo d'oro, quando in realtà Oliver era quello e molto altro. Come tutti aveva le sue ombre, i suoi difetti e le sue debolezze, ma spesso le persone preferivano fermarsi a quella patina di perfezione che gli era stata cucita addosso. Un'etichetta che iniziava a stargli stretta. « C'è eccome piccola. » disse Oliver bonariamente. « Solo che sai meglio di me che quando la stampa inizia a vederci in un certo modo è difficile far cambiar loro idea. Motivo per cui preferisco volare basso e stare sulle mie. » Preferiva apparire come un ricco spocchioso, piuttosto che passare ogni minuto della sua vita a disperarsi per i titoli delle testate giornalistiche. «Non l'hai cercata più?» No, non aveva cercato la sua dama e purtroppo non riusciva a farsene una colpa; la sua vita sentimentale era già abbastanza complicata così com'era. « Detto sinceramente Lils? Sarei stato un semplice impostore se avessi scelto di andarle dietro. » E fino a prova contraria Oliver preferiva essere una persona onesta fino in fondo. « Non c'è spazio nella mia vita per altre situazioni complicate...trovo già fin troppo difficile orientarmi... » Il ritorno di Zoe, il carattere schivo di Theo e la dolcezza disarmante di Led. Un rompicapo che lui stesso non sapeva come sbrogliare. Prese un morso dal suo panino senza ombra di dubbio meno complicato della sua vita sentimentale. «Ma figurati. Noi glielo diciamo sempre lo stesso!» Sam bastardo fortunato. Il ragazzo era circondato da un'impressionante numero di cugino, tanto che Oliver si chiedeva come facesse ad essere così tranquillo. Lui era sempre stato terribilmente geloso della sorella Daphne, nessuno infatti sarebbe mai stato abbastanza in gamba per lei. «Secondo me passa ad occhi chiusi. E' troppo in gamba. Bisognerebbe capire se regge la pressione di un pubblico vasto e di allenamenti ventiquattr'ore su ventiquattro... Ma secondo me, a prescindere, puntare sulle giovani scommesse è un'ottima strategia.» Olly era in tutto e per tutto d'accordo con Lily, la ragazza sembrava la scelta giusta per ampliare la loro rosa, ma fino a prova contraria l'ultima parola spettava a Rocky. Allenatore di cui il ragazzo si fidava ciecamente, soprattutto se considerato che lui, Lils e Sam erano stati chiamati in squadra dietro sua richiesta. « Ci sarai tu a mostrarle la via no? Sono fin troppe le persone che entrano con mille premesse e si ritrovano bruciate prima del tempo. » Il quidditch era uno sport che richiedeva dedizione e molto spesso le persone si spezzavano sotto quel costante ed enorme impegno che richiedeva. Nel momento caldo della stagione era più il tempo che passavano in campo piuttosto che quello in cui stavano a casa. Era un susseguirsi di allenamenti e partite, con tempi di recupero brevissimi. «Non è così male, sai?» Oliver annuì di fronte alla parole di Lils sull'avversario. «Quasi mi dispiacerà, adesso, fregargli il boccino sotto il naso.» Il ragazzo la guarda con un'espressione ilare, un sopracciglio alzato a significare che non credeva minimamente alle parole della ragazza. Molto probabilmente ora avrebbe trovato ancora più divertente l'idea di soffiargli il boccino da sotto il naso. « Lo sai che le bugie non si dicono vero? Sono più che certo che farai di tutto per rendergli il gioco ancora più difficile. » Quasi gli dispiaceva per Potter, Lily era scaltra e veloce, di questo passo avrebbe messo a dura prova il cercatore dei falchi. « Comunque ha fatto tutto per bene, Potter. Prima un tour panoramico di Portland, poi uno spirito d'iniziativa particolarmente azzeccato nel corso della caccia al tesoro. Peccato sia il nemico. » Meglio per lui, altrimenti non si sarebbe tirato indietro dal fargli capire che non si scherzava con le sue compagne di squadra. « Ti darò la mia spassionata opinione...James bazzica parecchio a casa mia... » Lui e Ted erano praticamente culo e camicia. « e da quel che ho avuto modo di capire il 60% dei pettegolezzi su di lui sono tutti falsi, semplicemente non aspettano altro che faccia un passo falso per annunciarlo al mondo. » Essere un Potter aveva i suoi pro e i suoi contro, e solitamente con la stampa non vincevano mai i pro. « Quindi cazzi loro. » I giornaletti si sarebbero dovuti accontentare delle briciole. « Sempre ovviamente che il ragazzo si comporti bene. » Cosa di cui Oliver era più che certo. « Beh, potrei aver fatto uso dell'app che ti dicevo per tenermi in allenamento - e dunque avervi un filino mentito via messaggio - ciò non toglie che adesso sono diventati quasi inesistenti... Per vederli come minimo dovrai aver impostato lo zoom al massimo. Ma in ogni caso direi che una corsetta non si nega neanche a chi ha mantenuto gli addominali. Giusto, surfista?» Colpevole vostro Onore. Dopoutto un regime fisico e alimentare severi erano indispensabili se si voleva giocare a quei livelli. « Guarda se vuoi i giorni che dobbiamo allenarci nel pomeriggio io mi alzo verso le cinque e vado a correre sulle sponde del lago... » Era un orario assurdo per molti, ma per Olly significava potersi allenare in tutta tranquillità. La maggior parte delle persone normali aveva la tendenza a dormire intorno a quell'ora. « Se il tempo lo permette faccio anche una nuotata. » Giusto per non farsi mancare niente. « D'ora in poi potrei fare una piccola deviazione e venire a tirarti giù dal letto. » In questo modo gli addominali che asseriva essere spariti sarebbero tornati a pieno regime; inoltre allenarsi in solitaria a volte era alquanto demotivante per chi come lui praticava uno sport di squadra. Il loro pranzo venne interrotto da un bambino, non doveva avere più di sette/otto anni e aveva la maglia ufficiale dei cannons addosso. « Scusate posso fare una foto con voi? » Sembrava quasi abbagliato dalla presenza sua e di Lily, una sensazione che Oliver conosceva benissimo e che lui stesso aveva provato quando aveva incontrato per la prima volta uno dei suoi idoli. « Scusate ma non faceva altro che parlare di voi e non riuscivo più a tenerlo seduto. » La madre cercò di scusarsi per l'esuberanza del bambino, ma il ragazzo le sorrise bonariamente. In situazioni come quelle non c'era assolutamente bisogno di scusarsi. « Che ne dici Lils?! Possiamo accontentare questo piccolo tifoso? » Fece un occhiolino alla compagna, proprio mentre il bambino era troppo impegnato a fissarla a bocca aperta per accorgersene.
     
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    « Lils sai cosa sembra? Che mi stai dando il numero di one night stand per scaricare un altro tipo di tensione. », la Scamander strabuzza gli occhi, quasi le va di traverso un morso dell'hamburger che ha ordinato poc'anzi. L'immagine di lei che dà consigli ad Oliver sulle one night stand la fa ridere, tanto che dimentica, almeno per un attimo, l'umore scocciato per via dei ritardi negli allenamenti dei Cannons. «No ma... Olly, potrei mai pensare che hai bisogno di aiuto a trovare una compagnia a breve termine, se anche la volessi?», sciabola le sopracciglia, Lils, rimuovendo le notifiche della famosa app per esercizi fisici che ha scaricato. «Fondamentalmente ti basta guardarti intorno che l'hai trovata, anche senza il mio supremo - diciamocelo! - intervento.», ridacchia, addentando nuovamente il panino. Dopo essersi elogiata per la presunta abilità nel marketing, Lily riflette a lungo sulla risposta di Oliver: niente è come giocare. Effettivamente si trova d'accordo: d'altro canto la sua frenesia del giorno è proprio dovuta al fatto che non è stato possibile portare avanti la preparazione atletica. Niente è paragonabile a librarsi nell'aria e a rincorrere il fantomatico boccino d'oro, pronto a schizzare a destra e a sinistra senza mai avvertire sulla direzione presa. «No, in effetti. Il Quidditch è irrinunciabile.», commenta, anche se - in quell'esatto istante - inizia a ricordare quanto fosse stata indecisa sino all'ultimo tra la carriera da giocatrice e quella da studentessa collegiale. Sarebbe troppo tardi, adesso? - assume un'espressione pensierosa, che poi interrompe quando Oliver rivela di non essere perfetto come sembra. « Solo che sai meglio di me che quando la stampa inizia a vederci in un certo modo è difficile far cambiar loro idea. Motivo per cui preferisco volare basso e stare sulle mie. », annuisce, la bionda, a tratti sentendosi una stupida per essersela presa quando Strega Moderna l'ha definita barbie girl della nuova generazione. Ai tempi era troppo piccola per riuscire a passare sopra le parole taglienti della stampa. Adesso, come Oliver, ci ha ormai fatto l'abitudine. «Di' quel che vuoi: anche la mia opinione su di te non cambia. Io ti conosco e sei un ragazzo d'oro, fine della discussione!», decreta, rivolgendogli un sorriso sincero. Subito dopo, la discussione verte sugli esiti del Midsummer, tra l'impensabile coppia di Lily e James e quella di Oliver e della misteriosa ragazza di cui ancora, la Serpeverde, non è riuscita a carpire il nome. Pare che il signor Baker non le sia andato dietro - non fino alla fine, almeno. « Non c'è spazio nella mia vita per altre situazioni complicate...trovo già fin troppo difficile orientarmi... », annuisce, Lily. La risposta di Oliver non fa che rafforzare ulteriormente la propria convinzione: sei un ragazzo d'oro. Vorrebbe in qualche modo aiutarlo, convincerlo ad aprirsi con lei, perché effettivamente nota un certo malumore nascosto tra le sue parole. Riesce già a immaginare a chi si stia riferendo - la Finnigan -, e questo lo ipotizza, ancora una volta, grazie agli articoli di gossip. Strega Moderna non risparmia nessuno, d'altronde. «Mh. Posso immaginare. Se vuoi parlarne, lo sai, sono pronta a ordinare qualche Burrobirra in più.», commenta. Non per vantarmi, Olly, ma tra i casini di Joy, quelli di Sam e quelli di zia... Direi che in un modo o nell'altro riusciremmo a cavare un piano d'azione anche per te, insieme. Quando finisce l'hamburger, non contenta, Lilac Scamander opta per un dessert leggerissimo: una fetta di torta red velvet. Alla faccia della preparazione atletica, proprio.
    « Ci sarai tu a mostrarle la via no? Sono fin troppe le persone che entrano con mille premesse e si ritrovano bruciate prima del tempo. », ridacchia, Lils, facendo un gesto che ha il significato di signorsì, capitano! «Scamander a rapporto! Le mostrerò le vie della forza - ed anche cosa vuol dire essere Cannoni, rivolge un occhiolino ad Oliver, pieno di tutti i sottotitoli del caso: essere Cannoni non vuol dire solo essere la migliore squadra sulla piazza, sorry not sorry, ma anche far casino fino a notte fonda, puntare la sveglia alle cinque del mattino per correre tutti insieme - mezzi ubriachi, se necessario - e, soprattutto, essere amici. « Ti darò la mia spassionata opinione...James bazzica parecchio a casa mia... e da quel che ho avuto modo di capire il 60% dei pettegolezzi su di lui sono tutti falsi, semplicemente non aspettano altro che faccia un passo falso per annunciarlo al mondo. », Lils ascolta con attenzione le parole di Oliver, rincuorata che l'idea che si è fatta di James non sia troppo distante dalla realtà. In fondo, la stampa è davvero inclemente anche con lei: se ci si dovesse basare sui pettegolezzi, Lilac Scamander sarebbe una vera e propria poco di buono. «Signor Baker: come rassicuri tu, nessuno mai. Verrò da te ogni volta che mi sentirò giù di tono.», ride di cuore, mentre il cameriere di poco fa torna al tavolo servendole la fetta di red velvet, sulla quale si lancia senza troppi rimorsi. Nonostante si stia parlando di addominali, attività fisica, sport e tutto il resto. Eh ma tanto il campo è inagibile - si giustifica così, gustando la crema della torta come se fosse il dolce più buono mai ordinato. « Se il tempo lo permette faccio anche una nuotata. D'ora in poi potrei fare una piccola deviazione e venire a tirarti giù dal letto. », Lils lo guarda con un'espressione di rimprovero, esclamando subito: «E tu me lo vieni a dire soltanto adesso?! Baker, giuro che questa me la paghi. Ovvio che voglio essere buttata giù dal letto! Ma che domande! Ma io non lo so!», recita la parte dell'offesa, anche se chiaramente non lo è. Il teatrino viene interrotto da un piccoletto che chiede ai due giocatori una foto, tanto da strappare a Lils un sorriso a trentadue denti. « Che ne dici Lils?! Possiamo accontentare questo piccolo tifoso? », annuisce in direzione di Oliver, per poi far posto al bambino nella poltroncina tra lei e il capitano. «Ehi, campione, come ti chiami??», domanda, allungando la mano verso di lui affinché le regali un batti-cinque. «Marcus..», risponde, visibilmente intimorito. «Beh, Marcus, lasciatelo dire: hai scelto la squadra migliore per cui tifare. Di' cheeeeeeese.»
     
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