Scamanders' farm

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    Zia Erin le salta addosso senza preavviso, quasi facendole perdere l'equilibrio. Lily guarda Joy comunicandole silenziosamente qualcosa tipo 'ok, si è già ubriacata prima del tempo', per poi farsi spazio nella dimora Scamander e attivare il primo spara-coriandoli della serata. «Auguriiiiii piccoli Grinch!», ed è subito polvere di stelle addosso ai presenti, sotto lo sguardo compiaciuto di mamma Luna - le sono sempre piaciute le decorazioni. Infatti ha regalato alle figlie un cerchietto con le orecchie di renna che s'illuminano in sintonia con le lucine dell'albero di Natale, qualunque esso sia e in qualunque abitazione esso si trovi. « Ammetto che in questo momento speravo foste Samuel, ma vedo solo due donzelle sempre più belle ed in tema natalizio. » « Cos’ha Sam che noi non abbiamo? Oltre al pacco – non quello che forse è per te – e allo stomaco che è un pozzo senza fondo? », Joy le toglie le parole di bocca, tanto che si limita a tirar fuori la lingua in direzione di Ander, in una smorfia dispettosa. «Direi che meglio di così non poteva finirti. Ringrazia gli zii Scamander per averti donato due cugine del genere.», lo rimbecca, sparandogli poi una cascata di coriandoli in viso. «Tanto lo sappiamo che ci ami!», se ne esce così, per poi salutare Lorcan e Luxanna. « Vabbè, se non si mangia, almeno si beve? », piega la testa in direzione di Sam, tirando fuori una bottiglia di champagne presa in prestito dal Circolo Sportivo di Hogsmeade appena qualche giorno prima. Tutti si sono lanciati su pandori e panettoni, mentre lei... Beh, ha puntato direttamente al grosso. «Joy to the woooorld!», inizia a canticchiare - sottolineando volutamente la parola Joy - mentre fa il giro della sala versando champagne a tutti i presenti. «Benissimo patatini!!! Adesso che possiamo affrontare il Secret Santa - regali di Sam annessi: tesoro, sei sempre il mio idolo. Se non ci fossi tu a vitalizzare i miei Christmas times m'avrebbero già bella che seppellita. AVANTI LOSERS! Ancora a ciondolare state!», nonna Lucille prende in mano la situazione e fa partire lo scambio dei regali. Lils viene avvicinata da un Ander burlone che finge di averla sorteggiata al gioco dei regali: « Io però prima di tutto vi devo dire che questa cosa del Secret Santa non ha funzionato per Lorcan Scamander, che si è fatto sgamare dal sottoscritto il giorno due. In ogni caso, questo è per te. Peccato che non sia il mio, però. » , solleva le sopracciglia, la Serpeverde, arricciando le labbra in un'espressione di strafottenza.
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    «Amore, meno male. Temevo l'ennesimo diario di Barbie.», prende in giro il gusto del cugino, mentre delicatamente si avvicina all'albero di Natale per afferrare il pacchetto che lei stessa ha confezionato. E consegnarlo proprio a Lysander. «Questo è per te, invece, disgraziato.», gli stampa un bacio in fronte e attende che il regalo venga scartato. « Io non sono la responsabile Lils, mi spiace. Mi sa tanto che ti tocca Sam... Incrocia le dita, magari stavolta è un cavatappi magico! », Lux si riferisce al pacchetto destinato a Lily ma consegnato dal proprietario sbagliato. «Allora, lo sto palpando. Cavatappi non è, ne sono certa. Sam, avanti, lo so che è il tuo. Viè qua. Dichiarati!»

    All'interno del pacchetto regalo, Lysander troverà una felpa con davanti la scritta: "So' figo, so' bello, so' fotomodello"; dietro, la stampa di una sua foto imbarazzante da piccolo.

     
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    Sam è lì, con il piede ciondolante, il bicchiere con lo spumantino in una mano, l'altra che segue l'esempio del piede e si ritrova quasi a toccare il pavimento, in una quanto più fedele copia della Pietà di Michelangelo, quando i cugini prendono a sfotterlo per i suoi sensazionali regali, tanto da portarlo a fare una linguaccia ad ognuno di loro. « Non vi meritate nulla, ingrati! I miei regali sono leggenda, lo dice anche nonna. » Commenta in un lamento scherzoso prima di osservare la busta che Ander ha fatto cadere tra le mani di Lils, fingendosi il suo Santa segreto. «Allora, lo sto palpando. Cavatappi non è, ne sono certa. Sam, avanti, lo so che è il tuo. Viè qua. Dichiarati!» I due si fissano per qualche istante, prima che Sam metta su un broncio di tutto rispetto. « Già questo gioco non mi va a genio, poi voi ci mettete il carico da undici per rovinarmelo, grazie eh. » Sbuffa, tirandosi su a sedere per farsi più vicino a Lils, seduta sul divanetto di fronte al camino. « Evviva, sono il tuo Secret Santa. Yu - uh, che sorpresa! » Finge ancora un po' prima di sorriderle e farle cenno di farsi avanti per aprire la busta. Al suo interno vi sono due pacchettini. Il primo, il più grande, è incartato con una carta personalizzata, con le facce di tutti gli animali di Lils su sfondo giallo. Le indica un punto preciso dove guardare. « Notare che c'è pure Goldy, sfocatissimo perché non stava fermo un secondo mentre tentavo di fargli una foto, ma c'è. » Sciabola le sopracciglia. « Ora te lo dico, puoi passare all'altro pacchettino - e per tutti, no, ho controllato il regolamento del Secret Santa e non ho assolutamente barato, è tutto in regola - solo, e se mai, riuscirai a capire di cosa si tratta il primo. » Lancia la sfida, Sam, tornando a poggiare le spalle allo schienale, con aria soddisfatta, dietro il vetro gelido del suo bicchiere, mentre l'interno del pacchetto svela una scatola contenente un kit dai particolari aggeggi (1, 2 e 3). Sente nonna sporgersi sopra di lui, cercando di allungarsi verso la bionda. « Occielo, il primo mi sembra stranamente familiare. A Lip piaceva tanto usarlo. » Commenta, senza alcuna vergogna, dando una gomita ad Erin. « Su di me. » Aggiunge, pensando di aver abbassato la voce per farsi sentire solo dalla figlia femmina, ma è già fin troppo su di giri grazie all'alcol per riuscirci davvero. « Nonnina, non avevo dubbi! Il buongusto è di famiglia. » Scoppia a ridere, lanciando un'occhiata furba ai cugini vicini. « Quindi, Lucy, ci stai dicendo che sono oggetti che la nostra Lils potrebbe usare quando è da sola, di sera? » « Santo cielo, SAM! » Guarda prima il padre, poi l'alquanto accigliato zio Rolf, alzando le mani a mo' di resa. « Zozzoni che non siete altro, corpo male usato, quel che fa gli vien pensato. » Faccia d'angelo annessa, in completo omaggio. « Allora Lils, a cosa ti serviranno? » Controlla il quadrante dell'orologio, simulando un "tic tac, tic tac". « Qualcun altro vuole andare nel frattempo? Qua mi sa che potremmo fare notte inoltrata. »

    Nell'altro pacchettino c'è una semplice foto di un Jarvey, con un biglietto che dice "Pensavo avessimo bisogno di un'altra bocca da sfamare a casa. Un'altra bocca bella larga e piena di parolacce gratuite.
    E' stato adottato e ti aspetta al Rifugio di Hogsmeade.
    "Mi ringrazierai dopo", Buon Natale, siamese."

     
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    Osservò con attenzione ed un sorriso montato sulle labbra la reazione di Lily, Ander, fare switch da curiosa e basta a curiosa... ed un po' interdetta. Il che lo fece scoppiare in una risata di puro divertimento. « Amore, meno male. Temevo l'ennesimo diario di Barbie. » Alzò il braccio muscoloso in aria, l'ex Serpeverde, come per dire dai, ora esageri eh! Non sbagliava: lui le aveva regalato un paio di diari rosa con i brillantini da piccolini ed uno qualche anno prima, in memoria dei tempi di una Lily fissata con le bambole che un po' la ricordavano, per vedere la sua reazione e nient'altro. Certo, aveva sprecato un regalo di Natale per la bella cugina, ma si era poi rifatto in agosto, facendole la sorpresa di donarle una scopa di ultima generazione insieme al resto dei cugini. Sicuramente più utile, ecco. « Questo è per te, invece, disgraziato. » Si abbandonò prima ad una reazione sinceramente sorpresa, Ander, per poi guardarla con gli occhioni blu e fare la faccia di chi era dispiaciuto di averla presa in giro, perché sperava che il suo regalo non fosse sulla sua stessa identica linea goliardica. Si domandava ancora che ci avesse fatto, con quel diario dalle pagine rosa e pieno di consigli per bambine fru fru. Chiuse gli occhi mentre la cugina lo baciò, iniziando a scartarlo. Tra la carta che avvolgeva una sorpresa dalla consistenza affatto rigida, Ander scorse una delle sue foto storiche da piccolo stampata sulla stoffa e subito estrasse una maglietta, stupito ed entusiasta. « Diario di Barbie, sei una grande. Foto a parte, la metterò per dormire e per gli allenamenti! Ero bellissimo già allora, vero mà? Lux? » esclamò rapito e divertito, sorridendole a tutti i denti mentre la osservava nei dettagli, tenendola tesa tra le mani. Era figo, era bello, era un Giocatore noto in tutto il mondo e non un fotomodello, ma narcisista abbastanza da non vergognarsi da andare in giro con una foto di lui stravaccato dentro una bacinella con addosso il suo tipico sorriso furbo, evidentemente sfoggiato a seguito di una delle sue ennesime marachelle. « Già davi fastidio a tuo fratello nella pancia, se è per questo! » « Shhh! Grazie boccino, ti voglio bene. La metterei seduta stante se non mi fossi fatto così elegante appositamente per nonna! » disse, appoggiandola sulle mani della madre così che potesse continuare a bere senza dimenticarsela a casa della nonna. Delphine la guardava, non riuscendo a smettere di riderci su almeno quanto lui. « Io non sono la responsabile Lils, mi spiace. Mi sa tanto che ti tocca Sam... Incrocia le dita, magari stavolta è un cavatappi magico! » « Quindi… iniziamo subito con il regalo che verrà ricordato per anni e anni?? » « Non vi meritate nulla, ingrati! I miei regali sono leggenda, lo dice anche nonna. » « Ma infatti. Donne, io spero che mi capiti Sam da decenni, non ci riesco mai e voi vi lamentate pure, no eh! » esclamò tornando serio, annuendo in difesa del cugino. Era vero: forse gli era capitato di essere assegnato a Sam da piccoli, quando i regali di tutti gli Scamander erano ancora, diciamo, modesti, e poi nulla più. « Evviva, sono il tuo Secret Santa. Yu - uh, che sorpresa! » Sorrise sotto i baffi, osservando la cugina aprire i pacchi, tirando fuori più oggetti, per Ander di natura incompresibile. « Occielo, il primo mi sembra stranamente familiare. A Lip piaceva tanto usarlo. Su di me. » Stava sorseggiando un bicchiere di Talisker quando a quel punto, Ander, per poco non scoppiò a ridere e non lo riversò sul pavimento curato di nonna Lucille, rischiando di farla arrabbiare di brutto. « Lo prendo io Lily se non ti piace, tranquillissimaaa » disse a stento, mentre si metteva una mano sul diaframma che gli doleva per le troppe risate scatenate da quell'inconveniente, il quale aveva fatto piombare l'intera stanza in un momento di puro divertimento generale. « Ma apri uno zoo direttamente, no Lils? » domandò ancora ridendo, nello scorgere la foto di un Jarvey da lontano, che subito Ander intuì essere uno dei regali di Sam, a dire il vero anche piuttosto azzeccato. Era così, ci scherzava sempre: Ander era uno dei pochi Scamander ad avere feeling solo con alcuni tipi di creature, in famiglia. « Qualcun altro vuole andare nel frattempo? Qua mi sa che potremmo fare notte inoltrata. » chiese Sam, mentre Lily decifrava l'utilità degli altri regali. Lorcan si fece avanti, consegnando il suo pensierino da SS: Luna Lovegood scartò dei papillon con cui vestire alcune delle creature a cui era più affezionata, dalle dimensioni più piccole a quelle più grandi, compresi i Thestral. « Dai, dopo mio fratello vado io, stavolta sul serio però » Mise le mani con per comunicare che lo giurava mentre passò in rassegna gli occhi di tutti i cugini, riempiendosi il bicchiere di altro whiskey e portandoselo con sé sotto l'albero. Dopo aver bevuto il contenuto del bicchiere, lo poggiò e prese un altro pacco, di consistenza e forma diversa rispetto a quello per Lily, leggendovi il nome scritto sopra. « chissà cosa c'è dentro, un'altra cosa che nonna Lucy potrebbe apprezzare? Chissà, chissà... » disse, scuotendolo in modo da farne sentire l'interno - non troppo, così da non romperlo se per caso dentro ci fosse stato... « Questo è per te » Raggiunse la cugina dov'era seduta, consegnandole il pacco, mentre la guardava fisso negli occhi chiari. « ...ma non per quest'anno, Joy. » e seguì un'espressione che diceva, mi dispiace! « ...certo che sei tremendo, Lysander! » disse Luna in sottofondo, mentre Ander aveva già ripreso a sghignazzare.
     
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    e9f512e66667b26b2e6f76cae737d258a5747f66 « Occielo, il primo mi sembra stranamente familiare. A Lip piaceva tanto usarlo. Su di me. » In un'altra famiglia, più bigotta e tradizionalista, uscite di quel genere avrebbero sicuramente riscosso un certo scalpore; per i giovani di casa Scamander tuttavia, quelle affermazioni moderne e all'avanguardia di nonna Lucy erano ormai un must, delle espressioni indispensabili e immancabili per una donna che aveva cresciuto fin troppo degnamente quell'allargato e vario gruppo familiare. « Certo che nonno si dava proprio da fare. Altro che i giovani di oggi. » ridendo in maniera smodata, la bionda si rivolse ai cugini in generale, lanciando un'occhiata anche all'indirizzo di Ander che se la rideva di gusto come lei. Scandalizzarsi, non faceva proprio parte di loro. Era divertente soprattutto riscontrare le espressioni più imbarazzate degli adulti, di suo padre in primis, che fu il primo a scoccarle uno sguardo carico di sgomento. D'altronde, Lux era la più piccola di casa e tale sarebbe rimasta per l'uomo, anche se la ragazza era tutto fuorché moralista e puritana. Ma tu questo non devi proprio saperlo, papi. « Mi devo ricredere: quest'anno Sam si è superato. Passerà alla storia. » borbottò abbassando la voce, sporgendosi appena verso Joy, mostrando un largo sorriso innocente verso Matthew - prima che Lysander riprendesse a far storie coi regali. Lux si accoccolò meglio sul divano, seguendo passo passo lo show messo su dal gemello più rompiscatole, gonfiando le guance non appena privò la bionda al suo fianco del suo regalo. « E dai, Ander! Daglielo, su. Altrimenti non finiamo più! » si lamentò, scherzosamente, raggiungendo il fratello con un calcetto col quale tentò di colpirlo senza l'intenzione d'essere realmente violenta. Era il loro modo, fra i tanti, di dimostrarsi affetto. Si alzò, rubandogli il pacco dalle mani corrompendolo con un abbraccio a tradimento e un bacino sulla guancia, passandolo poi a Joy così che potesse finalmente scartarlo. Luxanna era il chiaro esempio di chi preferiva far regali, piuttosto che riceverne. Adorava osservare l'attesa e l'espressione curiosa carica d'aspettative che il destinatario assumeva durante quei brevi attimi; anche se alla fine si trattava comunque di regali non eccessivi, era il pensiero alla base del Secret Santa e il calore famigliare che prendeva ancor di più il sopravvento in quei periodi, a piacerle. Nel suo pacco, non molto grande, Joy avrebbe trovato un qualcosa che da un lato avrebbe potuto apparire buffo, ma dall'altro era estremamente utile e funzionale - a parer della più giovane. Da amante degli animali, grazie al Furbo, Joy avrebbe potuto tenere sott'occhio i suoi cuccioli anche quand'era fuori dal suo appartamento per le trasferte o le lunghe sessioni d'allenamenti. « In pratica, quando sei fuori casa, puoi controllare quest'aggeggio col cellulare. Non c'è solo una videocamera per tenere d'occhio i cuccioli, puoi anche interagirci e parlarci, c'è un microfono da qualche parte. E poi si attiva inviandoti delle notifiche quando abbaiano troppo a lungo e puoi addirittura lanciare dei croccantini, per tenerli buoni. Tutto a distanza! Cioè... è fantastico! » Il venditore aveva impiegato appena pochi minuti a convincere Luxanna della perfezione di quel regalo e, dall'entusiasmo col quale riportò l'intera spiegazione del prodotto, spostando il peso da un piede all'altro mentre attendeva la reazione della cugina, era palese chi dell'intera famiglia fosse facilmente abbindolabile quando si trattava di spendere più galeoni del dovuto per assecondare i gusti del ricevente. Sempre se quell'apparecchio avesse funzionato davvero, alla fine.

     
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    «Joy to the woooorld!» Joy prese subito il bicchiere di champagne che sua sorella le stava porgendo, per poi unirsi a lei per cantare quella canzone. Non era nel cd di Michael Bublè, ma era cultura generale. « Occielo, il primo mi sembra stranamente familiare. A Lip piaceva tanto usarlo. Su di me. » Scoppiò a ridere alle parole di nonna, scuotendo leggermente la testa. « Per Merlino, nonna aveva una vita sessuale più attiva della mia! » Si lasciò scappare, guadagnandosi diverse occhiatacce, soprattutto dai suoi genitori. Alzò appena le spalle, nascondendo di nuovo il viso dietro al bicchiere di champagne, bevendolo tutto d’un sorso. « Certo che nonno si dava proprio da fare. Altro che i giovani di oggi. » Rivolse uno sguardo complice con Lux, che era praticamente sulla sua stessa lunghezza d’onda, scoppiando nuovamente a ridere. Anche per quell’anno Sam non aveva di certo deluso le aspettative degli Scamander. Aveva guardato di sottecchi i suoi genitori, che sembravano essere indecisi tra l’assumere uno sguardo sconcertato o essere divertiti. Insomma, cosa stavano pensando dell’uso che Lily avrebbe fatto di quelli oggetti? Probabilmente, però, anche loro li possedevano già. Come diceva nonna, nonno Lip li sapeva usare molto bene, probabilmente suo padre aveva preso da lui. Ma che diavolo stava pensando? Arrossì da sola, ringraziando che nessuno della famiglia fosse un Legilimens, alzandosi per poter prendere un altro bicchiere di champagne. « Questo è per te ...ma non per quest'anno, Joy. » Aveva creduto forse per un millesimo di secondo che Ander fosse il suo Secret Santa. Alla fine, si stava divertendo con tutti e li stava anche prendendo in giro con molta bravura. Joy alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa, divertita, sebbene dalla sua espressione potesse sembrare infastidita. « Sai che non si gioca con i sentimenti di una ragazza? » Lo prese in giro, mettendosi la mano sul petto come se fosse estremamente offesa dal suo prenderla in giro. Scoppiò poi a ridere, proprio mentre Lux prendeva il controllo della situazione e le porgeva il suo regalo. Joy le sorrise, entusiasta: Lux era davvero brava nel fare i regali. Aveva gusto e sapeva sempre quale fosse il regalo ideale per tutti, infatti il più delle volte anche Joy si ritrovava a chiederle consigli su cosa regalare alle persone a lei care. Scartò subito la carta, guardando con occhi brillanti quella videocamera, mentre Lux le spiegava cosa fosse e a cosa servisse! « Per Merlino, è davvero fantastico, grazie Lux! » Si sporse per poterla abbracciare, davvero entusiasta del regalo che aveva ricevuto. Durante le trasferte, non sempre le era possibile portare i suoi cuccioli con sé, quindi sentiva davvero la loro mancanza. Aveva cercato spesso una soluzione per ovviare a quel problema, ma non aveva mai avuto successo. « Prima mandavo i Patrnous a Bowie e Jonathan, ma penso che li abbia solo terrorizzati, visto che quando apro la porta del bagno e c’è molto vapore scompaiono all’improvviso…» Per quasi sei mesi, aveva mandato di continuo Patronus ai suoi due cuccioli, in ogni momento della giornata, anche durante gli allenamenti. Si metteva da parte, prendeva la bacchetta e con vocine a volte inquietanti mandava un messaggio a Bowie e Jonathan. Aveva capito solo da poco che i suoi due cuccioli erano terrorizzati dai Patronus, quindi ogni qual volta che lei ne aveva mandato uno non aveva fatto altro che farli scappare via. Quindi il regalo di Lux era davvero la soluzione ideale a tutti i suoi problemi. E poi, poteva lanciargli anche i croccantini da lontano!! Che figata era quella?! « Scusa Ander, sto per rovinarti il gioco. » Lo avvertì, alzandosi per poter prendere una scatola verde con il fiocco giallo e un’altra scatola azzurra e argento, più grande e pesante. « Zia, questi sono per te! » Le sorrise, porgendoglieli inizialmente entrambi, per poi ripensarci per quella verde. « Meglio se lo apri più tardi questo, altrimenti nonna vorrà rubartelo! » Scherzò, facendole un occhiolino complice, prima di ritornare al suo posto e aspettare che aprisse il suo regalo.

    Il regalo azzurro e argento di Erin è una cassetta degli attrezzi vintage e decorata a mano, al cui interno sono presenti piccole bottigliette di diversi tipi di alcol (è Joy, che vi aspettavate?). Nella scatola verde, invece, è presente un completino intimo. Magari zia Erin può usare entrambe le cose nella stessa serata!
     
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