Fantastica serata per perdere la vita, ah?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +11    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    «CAARROOOOWWWW!» Un urlo affannato che riuscì a sovrastare il brusio della folla di studenti che si stava riversando nella la Sala Grande per la cena. Maddie si fermò sui gradini della scalinata principale giusto per voltarsi alle proprie spalle, tentando di capire chi la stesse cercando con tanta agitazione « Maddie aspetta, ti prego! » Quello che sembrava essere su per giù un ragazzino del secondo anno saltò fuori dalla calca prima di portare una mano al petto pur di recuperare il fiato e, al suo seguito, un altro studente si scapicollò pur di raggiungere la caposcuola, mollando strattoni tra le occhiatacce di qualche malcapitato. Tutti e due erano grifondoro. « Per Merlino, c'è bisogno di urlare così?» Chiese allora la bionda, immaginandosi già scenari apocalittici: vuoi vedere che hanno dato nuovamente fuoco alla poltrona in Sala Comune? Non sarebbe stata una novità visto che accadeva spesso, soprattutto quando studenti inesperti iniziavano a dare dimostrazione di quanto fossero capaci ad usare il Wingardium Leviosa dopo solo un'unica lezione, spostando oggetti a caso che - guarda un po' - ogni volta finivano col capitolare nel camino. « Se avete fatto qualche bravata per cui ci toglieranno i punti sputate subito il rospo prima che perda del tutto la pazienza » - « ...Ecco, in effetti è proprio questo che vogliamo evitare » - « Anche perchè per questa roba potremmo davvero scordarci la coppa delle case quest'anno!» Solo a sentire quelle parole a Maddison vennero le palpitazioni, tanto che, nell'eventualità potesse saltare al collo di uno dei due non appena messa al corrente del guaio che probabilmente avevano combinato, bloccò prontamente il polso di Axel, anche lui di passaggio per raggiungere la Sala Grande. A lui riservò il tipico sguardo da: stai a sentire e bloccami nel caso in cui tentassi di ucciderli. « Giuro che noi non abbiamo fatto niente! Solo che un paio di ore fa abbiamo visto un gruppo di studenti avventurarsi nella... » ed abbassò di molto il tono di voce, portandosi una mano alle labbra « ...foresta proibita! » Gli occhi di Maddison fecero appena in tempo a spalancarsi « In che senso un paio di ore fa?» - « Noi pensavamo tornassero, e poi ha iniziato a fare buio e... Non potevamo dirlo a qualche prof, altrimenti sai che casino!? Così abbiamo pensato di venire da te! Sei una caposcuola, no? » - « E poi non erano tutti grifondoro » - « No, infatti, non erano tutti grifondoro » - « ...però la maggior parte, sì, lo erano » La piccola Carrow non sapeva se strapparsi i capelli o rimanere tranquilla e, seppur sconvolta e col volto devastato dalla preoccupazione, optò per la seconda scelta. Prese un grosso respiro, cercando gli occhi di Axel per chiedergli silenziosamente consiglio mentre, attorno a loro, studenti ignari e sorridenti continuavano a riempire i tavoli delle rispettive casate. In altri casi Maddison avrebbe agito d'istinto ed avrebbe allarmato gli adulti - così come qualunque altra persona responsabile e matura al posto suo avrebbe fatto - ma sapeva che nessuno dei suoi compagni, nè grifondoro, tantomeno delle altre casate coinvolte nella vicenda, le avrebbero mai perdonato una mossa che avrebbe rischiato di mettere a repentaglio la serenità dell'intero castello « Okei, voi andate a cena e NON fatevi sfuggire ASSOLUTAMENTE nulla con nessuno » poi si voltò verso Axel « Invece io e te iniziamo a cercare qualcuno che possa aiutarci »

    84ac1332958ba204e96f232829c9b7e9
    [...] « Raga, mi raccomando questa cosa non dovrà mai saltare fuori per nulla al mondo » Mugugnò dopo aver raccontato l'accaduto ai propri compagni, uscendo dal castello con un braccio tenuto ben ritto davanti al naso pur di illuminare la strada davanti a sè « Ma che poi si può essere così maledettamente stupidi? Chi è mai andato nella foresta proibita a farsi una passeggiata? Cioè, lo sanno anche le lumache nella serra di erbologia che da quel posto potresti uscirne con un braccio in meno...O una gamba in meno. O potresti non uscirne proprio vivo. E per giunta avevo anche fame e ho dovuto saltare la cena per colpa di quattro troll!» Affiancando i propri compagni, l'espressione di Maddison appariva più nera del nero stesso, così stizzita che in quel momento nemmeno la notizia più bella del mondo sarebbe stata in grado di risollevarle il morale. Intanto l'aria ad ogni passo si faceva più pesante ed il freddo più pungente. Solo una volta arrivata ai piedi dei primi alti abeti neri, subito dopo aver passato il capanno del guardiacaccia, Maddison si bloccò con un piccolo lamento soffocato fra le labbra. Anche solo a guardarla da lontano la foresta faceva paura. « Secondo me dobbiamo rimanere uniti, altrimenti va a finire che ci perdiamo anche noi » oppure nella migliore delle ipotesi diventiamo cibo per qualche acromantula, vista l'ora. « Qualcuno di voi preferisce andare per primo? » Non che Maddison non fosse abbastanza coraggiosa o fosse paralizzata dalla paura, la caposcuola aveva solamente timore di trascinare tutti gli altri nei guai visto il pessimo intuito che possedeva.

    Role indirizzata a qualunque pikkoletto voglia partecipare.
    Post brevi e probabilmente 75% delle possibilità di uscirne sfregiati.
    MI RAKKOMANDO PORTATE LE BACCHETTE PER QUESTA GITA, VVB ♥
     
    .
  2.     +8    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    132
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    tumblr_inline_ps9sqchLZV1wcsj4j_540
    « Cazzo se ho fame... » Si voltò verso il suo compagno di stanza, avevano passato gran parte del pomeriggio sui libri di pozioni per completare la ricerca a loro assegnata dal professore; 2 fogli di pergamena che li avevano messi a dura prova. Quando era finalmente arrivata l'ora di cena aveva letteralmente lanciato i libri sul letto. « A chi lo dici, studiare mette sempre un certo languorino. » In realtà qualsiasi attività risvegliava l'appetito del ragazzo, ma non era il caso di essere puntigliosi. « Basta che non ci sia l'ennesima portata con la zucca che vedo arancione, mi ha stuf... » Si fermò di colpo quando venne afferrato al polso dalla nuova e brillante caposcuola grifondoro. Lo sguardo della ragazza era inequivocabile e lo inchiodava sul posto, fece segno al suo compagno di andare avanti; nella speranza di raggiungerlo al più presto. « Giuro che noi non abbiamo fatto niente! Solo che un paio di ore fa abbiamo visto un gruppo di studenti avventurarsi nella...foresta proibita! » Beh niente di nuovo. Axel dubitava che esistesse un solo studente che non si fosse addentrato nella foresta proibita senza permesso; lui stesso, per quanto l'avrebbe negato, l'aveva fatto durante il suo quarto anno. « In che senso un paio di ore fa?» Ecco un paio d'ore senza alcuna notizia destava qualche preoccupazione in più, soprattutto se si considerava che la notte incombeva e con lei creature magiche più pericolose di quelle che si potevano trovare di giorno. I ragazzi spiegarono concitati che il gruppetto disperso era formato da studenti di diverse casate e che avevano pensato di rivolgersi a Maddie per evitare guai ai loro compagni. Axel dal canto suo non era certo che la grifondoro sarebbe stata più clemente dei professori. « Okei, voi andate a cena e NON fatevi sfuggire ASSOLUTAMENTE nulla con nessuno. Invece io e te iniziamo a cercare qualcuno che possa aiutarci » E addio cena. Il suo stomaco avrebbe dovuto mettersi l'anima in pace e venire patti che per quella sera niente trippa per gatti. « Si signor capitano! » Fece un ironico saluto militare alla ragazza e la seguì prontamente nella ricerca di volontari per il gruppo di recupero. [...] « Ma che poi si può essere così maledettamente stupidi? Chi è mai andato nella foresta proibita a farsi una passeggiata? Cioè, lo sanno anche le lumache nella serra di erbologia che da quel posto potresti uscirne con un braccio in meno...O una gamba in meno. O potresti non uscirne proprio vivo. E per giunta avevo anche fame e ho dovuto saltare la cena per colpa di quattro troll!» Ecco giriamo il dito nella piaga. In tutta risposta il suo stomaco emise un lieve brontolio in risposta alle parole della ragazza. « Perchè tu non l'hai mai fatto? Carrow è un rito di passaggio. » Stupido, ma pur sempre una pietra miliare degli anni trascorsi tra quelle mura. Ovviamente alcuni studenti erano più fortunati di altri e ne uscivano illesi e leggermente spaventati, altri vincevano un biglietto per una visita all'infermeria del castello. Il crepuscolo della sera diventava un buio pesto all'interno della foresta, tanto che all'interno di faceva fatica a vedere ad un palmo dal proprio naso. Il lieve lamento che uscì dalle labbra di Maddie lo spinse a sorridere, dopotutto era più che comprensibile: la foresta proibita di notte era molto simile ad un parco degli orrori. « Secondo me dobbiamo rimanere uniti, altrimenti va a finire che ci perdiamo anche noi » Annuì all'affermazione della ragazza, entrare separatamente era la cosa peggiore che potessero fare. « Qualcuno di voi preferisce andare per primo? » Axel riflettè brevemente, spinto dal suo innato fatalismo si fece avanti senza pensarci troppo. Sguainò la bacchetta di fronte a sé senza indugiare. « Lumos... » Con l'altra mano prese quella libera della ragazza e la tirò dietro di sé, badando bene a tenerla dietro le sue spalle. « Mi raccomando gente, occhi anche alle nostre spalle...soprattutto l'ultimo della fila. » Cento occhi non sarebbero sufficienti. « Se qualcosa vi sfiora o vi afferra urlate. » E sperate di essere salvati.

     
    .
  3.     +8    
     
    .
    Avatar

    Junior Member
    ★★

    Group
    Member
    Posts
    77
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    « Giuro che noi non abbiamo fatto niente! Solo che un paio di ore fa abbiamo visto un gruppo di studenti avventurarsi nella... », questa la frase che ridesta Tony da pensieri di magici intrugli e pattini che scivolano sul ghiaccio. Nella cosa? - si domanda, osservando di sottecchi il teatrino che un ragazzetto del secondo anno inscena al cospetto della Caposcuola. Vede Maddison spalancare gli occhi, ed è proprio a quel punto che si convince di quanto valga la pena indagare. Sempre meglio di una cena noiosa in Sala Grande, sai com'è. L'indole spavalda e testarda della Grifondoro prende il sopravvento, al punto che si avvicina a Timmy Castairs e, un battito di ciglia dopo l'altro, mormora melensa: «Sai, li ho visti anch'io. Scemi completi, vero?», tira fuori dalla tasca una delle sue diavolerie di ultima generazione - una specie di accendino incantato che, al posto della flebile fiammella, spruzza fuori ghirlande arancioni che si spargono tutto intorno, restando per alcuni minuti incastonate negli abiti e tra i capelli. Una cascata luminosa davvero elegante, a detta sua. «Che poi, davvero, è ora di cena, proprio non capisco cosa passi per la testa a questi pischelli. Che palle. Comunque..», mordicchia il labbro inferiore per dare un po' di suspence alla conversazione, mentre ascolta un impacciato Timmy che conferma: « Sì, cavolo, hai ragione Tony. E' ora di cena e avevo troppa fame di pasticcio di patate, uff.. », lei gli cala la testa, roteando gli occhi per sottolineare: che scemi, questi avventurieri dispersi nelle lande di chissà dove! -, per poi aggiungere, ad alta voce: «Mi sa che Maddie ha bisogno d'aiuto, non credi anche tu?»,
    96cfc1158b328f176dd7522cf59450bf07e75ae9
    Timmy fa cenno di sì, mentre Tony lo invita - subdolamente - ad aggiungere l'ultimo tassello alla propria informazione lacunare. «Ha per caso detto dove ci si vede? Ero impegnata a fare la posta nel salone d'ingresso. In attesa che i nostri amichetti tornassero.», Timmy è un po' indeciso sul da farsi, ma alla fine si beve le parole di Tony. Indica un punto nei pressi del Cortile. Bingo. «Perfetto, allora li aspetto qui. Dai, vai a mangiare il pasticcio di patate e non ci pensare più.», gli fa l'occhiolino, per poi voltare i tacchi e accendersi una sigaretta in attesa che la squadra d'Inquisizione faccia la propria comparsa. Ottimo stratagemma per fare un po' di scorta di Aconito senza che nessuno rompa le scatole. Quando scorge la chioma bionda di Maddison, ecco che Tony si mimetizza nel cumulo di gente reclutata dalla Carrow. « Secondo me dobbiamo rimanere uniti, altrimenti va a finire che ci perdiamo anche noi », Tony sorride divertita, rimuginando tra sé e sé: finalmente accade qualcosa di divertente in questo castello. « Qualcuno di voi preferisce andare per primo? », Axel si fa avanti e, contemporaneamente, Tony esce allo scoperto. Rivolge un cenno d'incoraggiamento a Maddison. «Guidami.», punta la bacchetta sul palmo della mano ed evoca un Incanto Quattro Punti. «Andiamo? Gira voce che le feste, nella Foresta Proibita, si tengano sempre a nord.»
     
    .
  4.     +7    
     
    .
    Avatar

    what would david bowie do?
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    190
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    « Eddai, è solo uno Steve Martin. Sono le basi. » « E saranno pure le basi ma che ti devo dire? Mi incarto! Non ce l'ho sta coordinazione. » Sbuffò, Alyssa, alzandosi dal mezzo tronco su cui si era messa a sedere a gambe incrociate, soltanto per fronteggiare il compagno e rivolgergli lo sguardo di chi stava per dargli un'importantissima lezione di vita. « Sai camminare? » chiese retorica, fissandolo da sotto le ciglia. « Ecco. È come camminare ma... » si interruppe un istante, gesticolando veloce con una mano mentre con l'altra si portava la sigaretta alle labbra « ..con più stile. » Gli fece quindi un cenno del capo, come ad intimarlo a seguire le sue mosse. « Passo..passo..passo..spingi e passo. Di nuovo dai. » Alyssa non conosceva bene quel gruppetto di gente, per lo più Grifondoro, ma quando era stata invitata ad un festino in piccolo nella foresta proibita, ovviamente non aveva saputo dire di no. Ci sguazzava, la Carter, nelle scelte discutibili. E così si era trovata con un capannello di simpatici sconosciuti, qualche cassa di alcolici di dubbia natura e una playlist di musica misto rap e hip hop pompata dalla piccola cassa wi fi di un compagno. Era il suo momento di brillare, insomma. Con l'ausilio di una cannetta si era prestata ad insegnare a quegli scapestrati qualche passo, così, giusto per non fare le classiche figure di merda da maschi bianchi che appena parte la musica si mettono a molleggiare sul posto. « Raga possiamo riprendere dopo la master class? Gale è arrivato con le pizze ma non riesce a trovare il punto preciso. Qualcuno dovrebbe andare a recuperarlo. » Strettasi nelle spalle, Alyssa inclinò il capo di lato con una smorfia. « Vado io. Tanto devo pure pisciare. Se qualcuno vuole unirsi mi faccia da palo. » Un'icona di classe. E senza dire nient'altro voltò i tacchi, incamminandosi verso il fitto della foresta proibita.
    tumblr_inline_pfs3lw9Qoo1rifr4k_1280
    [..] « No..no..devi girare a destra quando vedi la grossa quercia!! » urlò al telefono, già spazientita dopo appena cinque minuti di ricerca. Gale non collaborava. Sembrava avere il senso dell'orientamento di un piccione morto. Lo ascoltò, rimanendo in silenzio per un istante solo per poi sbottare. « Cazzo ne so come è fatta una quercia. È un albero..grosso. Quella roba coi rami e le foglie, hai presente? » Sbuffò spazientita, volgendo lo sguardo verso l'anima pia accanto a lei che l'aveva accompagnata. Scosse il capo, chiudendo appena le palpebre come a fargli intendere quanto ritenesse assurda tutta quella situazione. « La prossima volta ce le facciamo portare da un broomer le pizze. Troviamo il modo di farlo entrare e ce le porta lui con la scopa. Si pagherà qualche falce in più per la consegna ma sempre meglio di sbroccare con sto cretino. » Come se sto cretino non fosse dall'altra parte della cornetta, capace di sentirla perfettamente mentre parlava. « Aspé mi sa che ti vedo! Sì sì forse ti vedo! » Chiuse velocemente la chiamata, accennando al compagno di sventure di proseguire più avanti, verso un punto della boscaglia in cui le era sembrato di sentire il rumore di una voce. « Andiamo. » Affrettò il passo, che si fece sempre più sostenuto e spazientito fin quando non andò praticamente a sbattere contro la schiena di qualcuno. « ODDIO LE PIZZE!!! » Le priorità: preoccuparsi del cibo prima che delle persone. Ma la persona contro la quale aveva cozzato non era Gale, né tanto meno aveva delle pizze in mano. Ma soprattutto, non era da sola. Adocchiò il gruppetto di gente, scrutandoli uno ad uno con occhio clinico. « Non avete visto passare di qui un tipo con dei cartoni di pizza, vero? » Probabilmente no. Altrimenti non lo avreste lasciato a vagare da solo. « Siete qui per la festa? Gale....coso, non so il cognome, deve portare le pizze ma non riusciamo a trovarlo. Su, se volete mangiare date una mano. »
    Come al solito Alyssa coglie bene le situazioni lol
    Lei è di quelli che sono andati a far festa. Nella prima parte ho citato la festicciola in generale e nella seconda sta in giro con un'altra persona alla ricerca di quello che doveva portare le pizze. Infine ha incontrato il gruppetto andando a sbattere contro qualcuno.
    Quindi niente, sentitevi pure liberi di impersonare questa gente con cui interagisce.


     
    .
  5.     +9    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    705
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    « Maddie riuscirà a trovarli? Se penso a quanti punti potrebbero toglierci... » - « Sta' zitto! Non fare l'uccellaccio del malaugurio. Ovvio che li trova. È la nostra caposcuola, visto com'era tutta sicura? Lei li conosce, gli incantesimi giusti per orientarsi nella foresta. » - « Sì, sì. Hai ragione. E poi è andata anche Tony, a darle una mano. » Alle spalle dei due ragazzini, ancora intenti a confabulare sull'opera del misfatto dopo aver indirizzato la Trambley, Maeve ci si era ritrovata quasi per caso. Un po' perché entrambi gli studentelli, troppo presi dall'agitazione e la foga di raccontare l'accaduto, non avevano mantenuto un approccio tipicamente stealth neanche nei pressi del corridoio; un po' perché in quelle settimane, la rossa, aveva iniziato a riconoscere quel tipico atteggiamento di chi l'aveva combinata grossa. Era facile, distinguere i colpevoli: più si impegnavano nel mascherare le azioni infantili e gli scherzetti tipicamente adolescenziali, maggiormente assumevano un comportamento inconsueto agli occhi di chi sapeva osservare. A quel giro, avendo ascoltato soltanto sprazzi della conversazione fra i due mentre si recava tranquilla in Sala Grande, non aveva tuttavia compreso a pieno l'entità della malefatta. Si aspettava, come di consueto, qualche altra sciocchezza tipica dei marmocchi dei primi anni... Aveva perso il conto dell'arredo a cui avevano dato inavvertitamente fuoco, delle passeggiate in cortile fuori orario e dei ritrovi clandestini nelle aule in disuso. Per alcune di quelle leggerezze riusciva a chiudere un occhio, non sottraendo punti a raffica per la Coppa delle Case; viceversa, per le situazioni più gravi non c'era ragione che tenesse. tumblr_n2ainjWQmz1tsjf3do2_540 Seguendo quella logica non troppo assolutista, avrebbe quindi lasciato perdere i due nanetti, se non avesse notato quanto in realtà apparissero su di giri... talmente nervosi mentre discutevano, da bloccarle il passaggio verso l'entrata dell'area principale per la cena. Roteò gli occhi, incrociando le braccia al petto, compì un ultimo passo dietro di loro per avvicinarsi del tutto. « Chi dovrebbe togliere punti a chi? Cos'avete combinato, ancora? » si intromise senza neanche avvertirli della sua presenza, il tono volutamente carezzevole per invogliarli a parlare. « Non ditemelo. Provo ad indovinare: se state progettando di far sparire di nuovo l'albero per emulare i simpaticoni dell'anno scorso, o qualcuno ha piazzato altra robaccia oscena in bacheca, non faccio distinzione. Avanti, ogni ammissione è considerata un atto di coraggio. » Scosse la testa, trattenendo un piccolo sorriso nel notare il modo in cui i ragazzini sobbalzarono, voltandosi in sua direzione. Ah, ah beccati. Si lanciarono un'occhiata allarmata fra di loro e passò un brevissimo istante affinché uno dei due si strinse nelle spalle, quasi sul punto di cedere in preda all'agitazione... « Sei pazzo?! Se lo diciamo a lei ci prosciuga la clessidra stavolta. No, no! » - « E che facciamo? Magari vuole aiutare anche lei Maddie! » Partì uno scambio sussurrato di battute di disaccordo, coprendosi la bocca per biascicare delle direttive confuse. Maeve inarcò un sopracciglio, sciogliendo la presa delle braccia per puntellare le mani lungo i fianchi. Okay, approccio da Caposcuola, od approccio affabile? « Lo sapete che da qui vi sento, ? » commentò, pregna di sarcasmo, inclinando il viso per osservare con più attenzione il comportamento dei due... E non metterli in soggezione, sia chiaro. « Sapete, io e Maddie siamo amiche. Tantissimo. Quindi se è lei ad essere nei guai, magari posso aiutarla. Cosa sta succedendo? » Alla fine, riconoscendo quale velato metodo d'estorsione di informazioni utilizzare, addolcì intenzionalmente il modo di parlare, rivolgendo ad entrambi un'occhiata benevola. E crollarono. Come vincere una campagna... Skill di persuasione, sulle menti deboli: livello extreme. [...] « Cosa?! » Sbottò, all'istante, perdendo la proverbiale pazienza non appena venne a conoscenza d'ogni retroscena. Di per sé, già avventurarsi normalmente nella Foresta comportava dei rischi non trascurabili; ma, dopo gli avvenimenti del rave di qualche settimana prima, Maeve classificò subito la questione come un'allerta estrema. Non si sentiva più al sicuro, né fra le mura del castello, ancor meno se si trattava della Foresta proibita. A maggior ragione se un gruppetto di studenti folli si era perso, e un altro del tutto impreparato decideva di partire in una missione di soccorso. Perché non imparano mai? Cosa diamine gli passa per la testa? « Te l'avevo detto di non dirle nienteee! » - « Ma sei scemo?! Se hai ceduto tu per primo! » Stavolta indirizzò uno sguardo del tutto truce ai due, intimandogli di star zitti in maniera muta, andò alla ricerca di qualche docente fra la folla non individuandone ancora nessuno. « Voi andate a cena. Se non torno nel giro di poco, appena arriva un professore ditegli tutto. Oppure la vedete quella clessidra? Bene. Azzerata. » E li mollò lì, sotto l'eco di un randomico: "Questo è abuso di potere." [...] « Classico. I soliti ladri furbissimi. » Aveva percorso in tutta fretta l'atrio, superando il cortile e percorrendo il sentiero per fermare i prodi soccorritori prima che finissero col perdersi anche loro - o peggio. Per ottimizzare i tempi, aveva comunque tirato fuori il cellulare, inviando dei rapidi messaggi a Derek... L'unico con cui poteva parlare liberamente dei veri timori che l'avevano colta. « Se non li trovo, puoi, per favore, avvisare un professore che non parti all'impazzata nell'espellere tutti? Non so, prova la Branwell o Byrne. Sono i più comprensivi in genere. Magari esagero, sicuramente esagero... ma lo sai, cos'è successo l'ultima volta. Non mi sento tranquilla a saperli lì fuori, col buio. » Estorto Ottenuto il luogo di partenza dai due ragazzini Grifondoro, non fu neanche complesso individuare le luci delle bacchette del gruppetto e raggiungerli mentre iniziavano ad addentrarsi nel fitto della boscaglia. Il Lumos Maxima glielo indirizzò direttamente contro, illuminando a giorno la zona. « Carrow, ma che diamine ti salta in mente?! » Alzò il tono di voce, in un misto fra il suo solito essere perentoria ma anche trattenendosi dall'urlarle addosso, mantenendosi ancora vagamente contenuta e calma. All'esterno, se non altro. Percorse gli ultimi metri decisa, scorgendo fra tutti la chioma bionda che cercava. « Tornate indietro, tutti. Adesso, o avremo due gruppi di gente che si è... » persa? Si bloccò, captando in ritardo le parole di Alyssa. « ....coso, non so il cognome, deve portare le pizze ma non riusciamo a trovarlo. Su, se volete mangiare date una mano. » Io non ci credo. Lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, affranta, incazzata nera ed esasperata dall'idea che lì non si fosse perso proprio nessuno. « Stiamo scherzando, vero? »


    Io ve l'avevo detto che avrebbe rotto - e pure giustamente. PAZZI.


    Edited by ~Zireael - 15/11/2020, 20:00
     
    .
  6.     +7    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    « Perchè tu non l'hai mai fatto? Carrow è un rito di passaggio. » Certo, tentare prima di farsi prima ammazzare e poi espellere è un rito di passaggio. La bionda, contrariata, scosse il capo con veemenza prima di serrare le labbra in una linea stretta e sottile: non aveva dubbi che Axel, almeno una volta durante i sette anni passati a scuola, si fosse ficcato nella foresta proibita per dar dimostrazione di quanto fosse figo. « Ma tu guarda, non l'avrei mai detto che avresti avuto da ridire sulla cosa, che uomo pieno di sorprese. » Biascicò per poi roteare gli occhi e guardare gli studenti alle proprie spalle, quasi a cercare una sorta di sostegno riguardo l'argomento. Ma forse sono davvero l'unica che non si è mai addentrata, ed un po' quella mancanza la faceva sentire enormemente stupida. Una volta che Axel si fece coraggiosamente avanti afferrando la mano di Maddison, il cuore della caposcuola fece una capovolta in petto e non sapeva dirsi se fosse per la reale consapevolezza di dover davvero oltrepassare quel limite immaginario che si era imposta, oppure perchè il suo compagno di casata, con quel gesto, l'aveva davvero presa alla sprovvista. «Guidami.» La voce di Tonya - improvvisamente spuntata dal nulla alle spalle di Maddison - fu in grado di dare la giusta carica alla bionda che, preso un lunghissimo sospiro, cercò di farsi forza. Dovevano solamente entrare, trovare i dispersi e poi tornare al castello; dopotutto non sembrava essere una missione così complicata. «Andiamo? Gira voce che le feste, nella Foresta Proibita, si tengano sempre a nord.» Maddie si bloccò « Le...feste? » - « Carrow, ma che diamine ti salta in mente?! » Il lumos maxima che filtrò dalle fronde quasi l'accecò, tanto che Maddie fu costretta ad assottigliare lo sguardo in due fessure sottilissime, puntando la propria bacchetta verso la figura all'incirca furibonda in procinto di avvicinarsi. Ed eccola lì, Maeve guastafeste Cousland. « Sei stato tu a dirglielo? » Biascicò verso Axel a mo' di rimprovero, mollandogli la mano unicamente per avanzare di qualche passo verso la rossa « Tornate indietro, tutti. Adesso, o avremo due gruppi di gente che si è... » - « Guarda che sono perfettamente in grado di decidere per me stessa, così come sono in grado di non perdermi! » Abbaiò di rimando quasi a sovrastare la sua voce prima di venir catturata a sua volta da uno strano movimento proveniente oltre il buio della foresta. « Siete qui per la festa? Gale....coso, non so il
    cognome, deve portare le pizze ma non riusciamo a trovarlo. Su, se volete mangiare date una mano. »
    - « Io sono basita... » - « Stiamo scherzando, vero? » La grifona, in collera, si avvicinò alla ragazza unicamente per tirarla verso la bacchetta di Maeve, appendendosi ad un lembo del suo maglione. Appena ne identificò lo stemma soffocò un grugnito di disapprovazione « Ovviamente di che altra casata saresti mai potuta essere se non serpeverde » e poi si rivolse nuovamente a Maeve « Ecco, vedi? Quindi secondo te dovremmo lasciare perdere e tornarcene al castello come se nulla fosse, così se li beccasse qualche adulto possiamo anche dire addio a...non lo so, le gite scolastiche, le domeniche ad Hogsmeade! Massì, passiamo un altro anno d'inferno con zero libertà per colpa di qualche irresponsabile che ordina pizza nella foresta proibita.» Nella sua furia, Maddie nemmeno si rese conto di aver alzato la voce, nè di aver gesticolato addirittura fin troppo, sbuffando quasi fumo dalle orecchie. « Se ce ne fosse qualcuno dei miei voglio avere il piacere di incatenarlo personalmente al letto del dormitorio invece di farmi togliere i punti, tu no? » Col cavolo che rischio di farmi soffiare la Coppa delle Case nell'unico anno in cui sarò caposcuola. Gli occhi fulgidi della grifona, successivamente, guizzarono verso Tonya e poi Axel, quasi a minacciarli chiaramente di serie ritorsioni semmai fosse venuta a conoscenza di un infrazione simile da parte loro. « Penso che la festa per stasera finisca qui, giusto Mae? » Perentoria, Maddison incrociò le braccia al petto, cercando sostegno da parte della Corva che affiancò, nell'idea di poter incutere più timore possibile...e poi accadde. Un paio di urla agghiaccianti riecheggiarono dalle profondità della foresta, squarciando il silenzio per interminabili istanti prima che potesse tornare tale. Inquietante e pesante. « Voi le avete sentite? » Mormorò in un sibilo appena percettibile, pietrificata, trovando una sorta di riparo contro il corpo di Axel semplicemente indietreggiando. « ...E' normale che abbiano urlato i tuoi amici? »
     
    .
  7.     +7    
     
    .
    Avatar

    the devil inside;

    Group
    Creature Magiche
    Posts
    1,486
    Reputation
    +1,228

    Status
    Anonymes!
    Seguire le tracce delle due Caposcuola era stato più semplice di quanto si potesse pensare, considerando le bocche larghe dei due ragazzini Grifondoro. Non era stato tanto l'allarmismo a spingerla di seguire le loro tracce, quanto un messaggio piuttosto eloquente di Alyssa che la invitava alla stessa festicciola. Non ci era andata; ormai sembrava evitare qualunque festa in luoghi lugubri e apertamente pericolosi. Nonostante avesse avvertito la Carter sulla necessità di stare attenta almeno per un po' l'amica nonché compagna di stanza, nonché sin eater, sembrava non voler rinunciare a un solo briciolo della propria libertà. Non ci era andata, eppure, ora ci stava andando comunque, per tentare di salvare la dignità della loro casata. Se ne era rimasta in disparte, camminando tra gli alberi seguendo da vicino il gruppo, senza tuttavia svelar loro la sua presenza. Tra i rami più alti degli alberi, aveva ascoltato i loro discorsi e lamentele. « Qualcuno di voi preferisce andare per primo? » E chi poteva farsi avanti se non l'eroe per eccellenza. Mia alzò gli occhi al cielo, osservando le mosse di Axel leggermente snervata, sospirando profondamente. Ma fu solo quando alla festa si unì anche Maeve, che Mia decise di saltare giù dal ramo a cui era aggrappata, piombando in mezzo al gruppo. « Oltre a guardarvi le spalle dovreste guardare anche in alto. » Il sarcasmo di quelle parole le riservò tutte ad Axel e al suo discorso di prima riguardo all'ultimo della fila. E poi Maeve partì alla carica, alzando la voce di almeno tre ottave. « Carrow, ma che diamine ti salta in mente?! Tornate indietro, tutti. Adesso, o avremo due gruppi di gente che si è... » Lo sguardo perplesso che mostrò alla rossa fu accompagnato da una palese dose di astio. Le rivolse un sorriso sarcastico scuotendo la testa. « Disse quella che ha seguito una psicopatica affanculo. » Sollevò entrambe le sopracciglia mostrandole uno sguardo eloquente. Non era necessario aggiungere altro. Entrambe erano perfettamente consapevoli di cosa avevano vissuto insieme dietro le tende; il fatto che Mia non ne avesse parlato con nessuno di loro non significava che provava meno rabbia per ciascuno degli sciocchi che l'avevano costretto a sfoderare le armi la stessa sera in cui avrebbe preferito solo limonarsi un ragazzo per cui si era presa una cotta. « Ma fammi il piacere Maeve, la tua ramanzina ha la stessa valenza delle lezioni di strategia militare di Howard. » Nonostante il tono pacato e quasi rassegnato della giovane Wallace, era chiaro che ne aveva per tutti. Lo scontro si spostò sulle due Caposcuola, mentre dalla fitta vegetazione emerse una figura nello specifico che la fece sorridere divertita. « Siete qui per la festa? Gale....coso, non so il cognome, deve portare le pizze ma non riusciamo a trovarlo. Su, se volete mangiare date una mano. » Cazzo mica mi hai detto che ordinavate la pizza però. Io boh, farei a pugni con un Troll per uno spicchio di pizza! Ma non ebbe il tempo di dire niente, poiché Maddie diede il via a un'orazione ciceroniana su tutti i rischi che comportavano l'atteggiamento di Alyssa e degli altri. « Ovviamente di che altra casata saresti mai potuta essere se non serpeverde » Sul serio Maddie? « Ecco, vedi? Quindi secondo te dovremmo lasciare perdere e tornarcene al castello come se nulla fosse, così se li beccasse qualche adulto possiamo anche dire addio a...non lo so, le gite scolastiche, le domeniche ad Hogsmeade! Massì, passiamo un altro anno d'inferno con zero libertà per colpa di qualche irresponsabile che ordina pizza nella foresta proibita. » A quel punto Mia alzò la mano con fare sarcastico lasciando saettare lo sguardo dalla Caposcuola Grifondoro alla Caposcuola Corvonero. « Scusate.. non vorrei puntualizzare l'ovvio, però dopo aver organizzato una festa dove circolava più droga che altro.. » Si stringe nelle spalle e stira un sorriso millimetrico. « ..il diritto di criticare la pizza nella foresta proibita l'avete un po'.. come dire.. » Pausa ad effetto. « ..perso. » Incrocia le braccia al petto e si schiarisce la voce. « Andare a frignare dai boomer è un'immane cazzata. » Dovremmo restare uniti. I boomer sono.. solo boomer. Come sempre.
    Ma ovviamente non poteva mai trattarsi di un semplice rave, o di una festicciola nella foresta proibita. Doveva sempre esserci qualcos'altro. Le urla che seguirono la lasciarono a bocca aperta. Questo plot twist non me lo aspettavo. Scosse la testa e sospirò, sollevando lo sguardo prima in direzione di Maeve, poi si fermò a osservare con uno sguardo interrogativo Alyssa. Non fa parte della festa.. immagino. Infine alzò gli occhi al cielo e si morse il labbro inferiore passando alla testa del gruppo e iniziando già a muovere i passi nella direzione da cui aveva sentito arrivare l'urlo. « Troviamo gli altri e torniamo al castello. Chi non se la sente, può restare qua, ma guai a chi avverte i professori. » Perché in fondo, nemmeno Mia voleva perdere le sue libertà, e a quel punto chiunque fosse stato scoperto, quelle libertà le avrebbe perse in ogni caso. « Aly, riportarci dagli altri. » Mentre stavano già camminando verso la destinazione, un dubbio più che lecito si insinuò nella sua mente. « Da quand'è che portano la pizza nella foresta proibita? Sto fattorino è un eroe dei tempi moderni.. » E ora potrebbe essere molto solo. Con un sacco di pizze appresso, senza la possibilità di smaterializzarsi da nessuna parte. Come lo era quella strampalata compagnia. Un secondo urlo saettò nell'aria, ancora una volta in lontananza, portando Mia a fermarsi ancora una volta. « Porco Salazar, che colpo! » Si guardò alle spalle per verificare la presenza di tutti gli altri, iniziando a dubitare della fantastica idea di addentrarsi nella foresta. E quando effettivamente giunsero al luogo dell'accampamento, il fuocherello attorno al quale dovevano essersi radunati i ragazzi per la festicciola, ardeva in solitaria senza nessuno a vigilarlo. « Stavate giocando a nascondino per caso? » Chiede con un tono che prova a ostentare sicurezza nonostante sia sempre più sicura che niente di quella serata rientra nella categoria delle buone idee. Estrae dalla tasca il cellulare. « Cerchiamo di contattare qualche collegiale. Sicuro qualcuno sta ancora studiando in biblioteca.. » Ma ovviamente, all'interno della foresta proibita, non c'era campo, e per quanto tenti di alzare il telefono in alto, sul suo telefono non compare neanche una tacca. « A qualcuno prende il cellulare per caso? »


     
    .
  8.     +7    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    132
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    tumblr_inline_ps9sqchLZV1wcsj4j_540
    « Carrow, ma che diamine ti salta in mente?! » Maeve sbucò fuori dal buio all'improvviso, illuminata dalla luce della propria bacchetta. Lo sguardo furioso non sembrava presagire nulla di buono. « Sei stato tu a dirglielo? » « Io?! Ma se sono stato sequestrato. » Non che ce ne stiamo lamentando sia chiaro. Ma dove poteva aver trovato il tempo di avvisare la ragazza se era stato per tutto il tempo in compagnia di Maddie?! « Tornate indietro, tutti. Adesso, o avremo due gruppi di gente che si è... » - « Guarda che sono perfettamente in grado di decidere per me stessa, così come sono in grado di non perdermi! » Axel temeva fortemente che a breve le due sarebbero passate dallo sbraitarsi addosso al tirarsi i capelli senza alcuna pietà. Non trovava nulla di sbagliato nella strategia di Maddie, voleva solo evitare che i compagni finissero eccessivamente nei guai. Anche perchè il ragazzo era più che certo che qualunque grifondoro avrebbe rimpianto a lungo l'idea di quella scampagnata in notturna. « Ma fammi il piacere Maeve, la tua ramanzina ha la stessa valenza delle lezioni di strategia militare di Howard. » E tu da dove diamine sei sbucata?! « Per quanto sia d'accordo sull'inutilità della ramanzina... » Visto che ormai anche Maeve era all'intero della foresta. « ...non apprezzo l'ostilità velata, però prego libera di fare da guida. » L'ostilità di Mia nei suoi confronti non gli era assolutamente nuova, si sarebbe stranito se l'avesse apostrofato con gentilezza o se non avesse cercato di deriderlo; ma fino a prova contraria era la migliore amica di Ronnie e dubitava di essere in cima alla lista delle sue simpatie. « Siete qui per la festa? Gale....coso, non so il cognome, deve portare le pizze ma non riusciamo a trovarlo. Su, se volete mangiare date una mano. » - « Io sono basita... » - « Stiamo scherzando, vero? » Siamo alla ricerca di un gruppo di fattoni. Ovviamente entrambe le caposcuola sembravano pronte a saltare alla gola della malcapitata. La cosa a cui non era preparato era il piccolo battibecco che nacque tra Maddie e Mia. Si frappose tra le due, deciso a mettere un po' di pace tra gli animi. « Ragazze dubito che in questo momento il focus sia quale casata ha trascinato l'altra...recuperiamoli e torniamo al castello prima che mettano tutti i nostri culi in punizione. » Fino a prova contraria era uno studente quasi modello e l'ultima cosa che voleva era ricevere una chiamata da sua madre; oltraggiata dal suo deplorevole comportamento. « Aly, riportarci dagli altri. » Si accodarono tutti dietro Alyssa, alla ricerca delle menti geniali dietro la bravata che sarebbe potuta costare loro un sacco di punti; oltre che ore e ore di punizione. Axel si assicurava di non perdere d'occhio Maddie e le altre ragazze, così come di controllare le spalle del gruppo. Un primo grido spinse il gruppo a fermarsi. « Porco Salazar, che colpo! » Ok non me lo sono immaginate. « Voi le avete sentite? » Axel annuì grevemente. Le urla che provenivano dai meandri della foresta non sembravano esattamente urla di divertimento o euforia; sembravano più urla fottutamente terrorizzate. Quando Maddie si appoggiò al suo corpo non poté fare a meno di cercare nuovamente la sua mano, tirandola più vicina a sé. « ...E' normale che abbiano urlato i tuoi amici? » « Stavate giocando a nascondino per caso? » Entrambe stavano cercando una soluzione, una plausibile giustificazione a quelle urla. Quando Mia chiese se qualcuno di loro avesse campo non poté fare a meno di controllare, costretto poi a scuotere la testa quando il suo cellulare non diede alcun segno di vita. Di fronte a quel falò deserto e abbandonato non poterono fare a meno di ammettere che forse si erano infilati in qualcosa di più grande di loro, ma allo stesso tempo non potevano semplicemente voltare le spalle ai loro compagni. Senza mollare la mano della ragazza si avvinò al braciere, alla ricerca di qualche indizio che potesse aiutarli a capire. La terra era particolarmente smossa, ma ciò poteva essere anche dato dall'abitudine di ballare e gozzovigliare vicino al calore delle fiamme. « ragazze guardate qui... » Axel si chinò su quelli che sembravano i resti di alcune borse frigo, ideali per tenere la birra e gli alcolici al freddo. Non erano semplicemente rovesciate, ma completamente schiacciate; il contenuto riverso lì intorno fatto a pezzi. Al di là dei resti diverse impronte sembravano dirigersi verso alla stessa direzione. Impronte di scarpe a cui si univano impronte ben diverse dal piede umano. « Qualcuna di voi riesce a capire a chi o cosa possano appartenere? » Axel avvicinò la bacchetta al terreno, cercando di fornire una visuale migliore delle varie impronte impresse nella fredda terra. Un altro grido risuonò nell'oscurità, un grido che sembrava provenire dalla direzione in cui puntavano la maggior parte delle orme. « Direi che è arrivato il momento di decidere...non possiamo star certo a battibeccare su cosa avremmo dovuto fare prima... » Una perdita di tempo. « I nostri compagni potrebbero aver bisogno di noi e non possiamo certo aspettare con le braccia conserte che qualche professore venga ad aiutarci. » Per come la vedeva Axel era meglio agire in fretta e senza esitare troppo.

    Ovviamente tutte le cose dette da Axel sono rivolte all'intero gruppo, quindi sentitevi libere di sfruttarlo :3


     
    .
  9.     +8    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    201
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    Wednesday Mortimer non era mai stata una ragazzina ribelle. Ligia alla legge, fin da bambina, non aveva mai messo in discussione le regole che le erano state imposte prima dai genitori, successivamente dai professori e poi dalla società. Quando erano piccoli, mamma e papà avevano categoricamente vietato ai figli di scendere nei sotterranei del Tartaro. Per lei, perciò, varcare la porta per andare al piano di sotto significava deludere i suoi genitori. Era rimasta frustrata dall’apprendere che per i suoi fratelli non era stato lo stesso. A quanto pareva, era rimasta l’unica dei Mortimer ad aver preso sul serio le parole di mamma e papà. Eppure, nonostante la sua devozione ai regolamenti, c’era una cosa, un suo piccolo segreto, una microscopica trasgressione che si concedeva qualche volta. Le piaceva andare a trovare i Thestral nella Foresta Proibita, soprattutto di notte, quando era certa che nessuno potesse disturbarla. Portava sempre con sé un libro di poesie ed un sacchetto pieno di mele, sedendosi sotto un albero, poco distante per non disturbare la quiete di quelle straordinarie creature. Ed era lì che si trovava in quel momento: un libro poggiato sulle ginocchia ed il sacchetto di mele aperto accanto a lei. Era stata fortunata quella sera. C’erano due Thestral che brucavano l’erba a qualche metro da lei. Così, senza farsi vedere, tirò fuori due frutti dalla sacca e li fece rotolare lentamente vicino a loro.
    c40495afe6b8a09380ab73a96c1b1db9c84d5eac
    Era una serata perfetta. La radura era illuminata da uno squarcio di luce e, allungando lo sguardo oltre la costola del libro, Weedy poteva osservare costantemente i movimenti di quegli animali. Era certa che niente e nessuno potesse interrompere quell’idillio. « ODDIO LE PIZZE!!! » Appunto. I due Thestral sollevarono di scatto la testa, guardando un punto indefinito oltre i cespugli e dopo un attimo scapparono via verso il fitto della foresta. NO! I muscoli della Corvonero erano tesi, come se dovesse scattare da un momento all’altro all’inseguimento delle creature. Sospirò con una smorfia, rilassando le spalle. Fine della serata Si ritrovò a pensare, alzandosi in piedi e raccogliendo le sue cose. Infilò il libro nella sacca con le mele, strofinando il palmo della mano libera sui vestiti per pulirli dalle foglie. Si incamminò verso la strada del ritorno e solo allora ripensò alle parole che aveva appena sentito. ”Pizze”? Chi diamine si faceva consegnare delle pizze dentro la Foresta Proibita? Doveva esserci una festa da qualche parte. « Tornate indietro, tutti. Adesso, o avremo due gruppi di gente che si è... » - « Guarda che sono perfettamente in grado di decidere per me stessa, così come sono in grado di non perdermi! » Si fermò di scatto, girando la testa verso sinistra, allungando l’orecchio per provare a capire cosa stesse succedendo. Conosceva quelle voci: appartenevano a Maeve e a Maddison. Stava succedendo qualcosa e il chiacchiericcio le fece intuire che le due Caposcuola non fossero sole. Non erano affari suoi, ne era certa. Sarebbe dovuta tornare al Castello immediatamente prima che quella sua passeggiata notturna potesse costare dei punti alla Casa di Priscilla. Fu in quel momento che un grido risuonò per la Foresta, facendo correre un brivido su per la colonna vertebrale della Corvonero. Stava succedendo qualcosa e non sembrava nulla di buono. Un secondo grido. I piedi di Wednesday sembravano bloccati. « Porco Salazar, che colpo! » Mia? « Voi le avete sentite? » Si, l’aveva sentite anche lei. « ragazze guardate qui... » L’unica voce maschile del coro pareva aver trovato qualcosa. La Mortimer ricominciò a camminare. Fu allora che vide alcune figure in lontananza. Cosa stava succedendo? « I nostri compagni potrebbero aver bisogno di noi e non possiamo certo aspettare con le braccia conserte che qualche professore venga ad aiutarci. » Ancora dei passi e finalmente li vide. Era un gruppetto di studenti, tutti dell’ultimo anno e tra di loro c’erano anche sue conoscenze. Tony! Il volto della sua migliore amica spuntò tra la folla. «Se a loro è andata male non è detto che a noi possa andare meglio. Potremmo morire, o peggio, essere espulsi Esordì avvicinandosi al gruppetto. «Ma d’altronde se qualcuno fosse morto in questo posto i suoi familiari sarebbero felici se lo trovassimo.» Si strinse nelle spalle con naturalezza, infine infilò la mano dentro il proprio sacchetto, tirando fuori un frutto. «Qualcuno desidera una mela?» squittì con un sorriso.

     
    .
  10.     +5    
     
    .
    Avatar

    what would david bowie do?
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    190
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    tumblr_inline_pgdj73LEpx1qdfbye_500
    « Ovviamente di che altra casata saresti mai potuta essere se non serpeverde. » Sollevò le spalle, ritraendo il mento e lasciando che sulle sue labbra si stirasse la linea di un mezzo sorriso. « Ma ho anche dei difetti, Carrow. » « Ecco, vedi? Quindi secondo te dovremmo lasciare perdere e tornarcene al castello come se nulla fosse, così se li beccasse qualche adulto possiamo anche dire addio a...non lo so, le gite scolastiche, le domeniche ad Hogsmeade! Massì, passiamo un altro anno d'inferno con zero libertà per colpa di qualche irresponsabile che ordina pizza nella foresta proibita. » Si mise una mano di fronte alla bocca, mordendosi il labbro inferiore e facendo vagare lo sguardo altrove per soffocare una risata, voltandosi poi a guardarla nuovamente, annuendo. « No ma infatti hai ragione tu. Cioè, stesso livello di gravità dell'amministrazione Kingsley, dico bene? » Sia mai che ci tolgano - gasp - le domeniche ad Hogsmeade! Ma a quel punto fu proprio Mia a prendere la parola, deliziando la combriccola con piccole di saggezza che la fecero sorridere soddisfatta. Mentre la ascoltava, lanciò uno sguardo a Tonya, salutandola con un cenno del mento e facendosi lentamente più vicina a lei per dirle sottovoce « Oi senti, quando le guardie se ne tornano al castello tu vieni alla festa, vero? » Tuttavia, tanto i sogni di baldoria quanto le psicosi tra casate furono presto interrotti da un urlo agghiacciante che portò Alyssa a voltarsi di scatto verso il punto da cui la voce proveniva, sfoderando istintivamente la bacchetta. « Aly, riportarci dagli altri. » Deglutì, annuendo velocemente. Il punto in cui si teneva la festa non era lontano da lì, dunque il suo scarso senso dell'orientamento non avrebbe dovuto essere un problema ai fini di ritrovare il gruppo. Fece cenno al gruppo di seguirla, incamminandosi a ritroso sui propri passi. « Da quand'è che portano la pizza nella foresta proibita? Sto fattorino è un eroe dei tempi moderni.. » « Magari fosse un fattorino. Cioè, sto tipo, che credo sia di Tassorosso, è andato a prendere le pizze ad Hogsmeade e le stava portando qua. Se era un broomer di Wiz Eat a quest'ora avevamo già mangiato da un pezzo, probabilmente. » fu una risposta sovrappensiero, la sua, calcata sui passi cauti mentre cercava di ignorare quel senso di pericolo che sentiva alla nuca. E poi arrivò un secondo urlo, più intenso del primo. « ...E' normale che abbiano urlato i tuoi amici? » « Così!? » chiese retorica, fissando per un istante la Caposcuola Grifondoro prima di scuotere il capo. « Non direi. » Dopo aver teso l'orecchio per cogliere solo altro silenzioso, i ragazzi continuarono a camminare, arrivando infine alla piccola radura che aveva fatto da luogo di ritrovo per la festicciola clandestina. Alyssa abbassò appena la bacchetta, guardandosi intorno come se si aspettasse che gli amici saltassero fuori da un momento all'altro per farle prendere un colpo e dirle che era stato tutto uno scherzo. « Erano qui.. » « Ragazze guardate qui... » Impronte. Umane e non. « Mia..tu riesci a distinguerle? » In fin dei conti la Wallace era forse la persona più qualificata del gruppo in quel frangente, e per questo fu la prima alla quale Alyssa si rivolse prima che un'altra aggiunta spuntasse dalle tenebre. Beh, che dire, stasera ci sta più gente nella foresta che in Sala Grande. « Se a loro è andata male non è detto che a noi possa andare meglio. Potremmo morire, o peggio, essere espulsi. » Non sembrò scomporsi più di tanto, Alyssa, abituata alle uscite un po' stravaganti dell'amica Corvonero. « Ma d’altronde se qualcuno fosse morto in questo posto i suoi familiari sarebbero felici se lo trovassimo. Qualcuno desidera una mela? » La squadrò, sorridendole gentile. « Non sarebbe una caccia al cadavere senza uno spuntino, no? » Sei proprio un cazzo di personaggio, Mortimer. E ti adoro per questo. Si avvicinò quindi alla Corvonero, accettando la sua offerta e dando un gran bel morso alla mela - che a quel punto sospettava sarebbe stata la sua unica cena. « A qualcuno prende il cellulare per caso? » Alzò una mano, facendo segno a Mia di attendere. Trangugiò quindi il boccone di mela e disse « A me fino a poco fa prendeva, quiindiii.. » Estrasse il telefono dalla tasca, sollevando le sopracciglia con un mugolio di gaudio. « Eccolo qua. Una tacca, ma sempre qualcosa. Vediamo un po'...magari riusciamo a trovare almeno Gale. » Niente a che vedere col fatto che abbia le pizze, ovviamente. Riprese il numero dalle chiamate recenti, attaccandosi il cellulare all'orecchio solo per sentirselo squillare a vuoto. « Squilla ma non risponde. » Pausa. « Però squilla, quindi prende anche a lui. Conoscete incantesimi o magheggi informatici per localizzarlo? » Li guardò tutti, cercando una risposta nelle loro facce prima di aggiungere, con un lampo nelle iridi come se si fosse appena ricordata di qualcosa. « Ah sì, se volete chiamare qualcuno fate pure. »

     
    .
  11.     +6    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    705
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    « Guarda che sono perfettamente in grado di decidere per me stessa, così come sono in grado di non perdermi! » Sbuffò, presagendo sin da quelle prime battute che convincere il gruppo a ritornare indietro, sarebbe stato un po' come combattere contro i mulini a vento. Era quello in fondo, uno dei problemi principali dell'avere a che fare con gli adolescenti: ognuno credeva di saperne più dell'altro, persino degli adulti. E soprattutto d'essere sempre nel giusto, almeno per quanto riguardava la propria visione personale dei fatti. L'arrivo tempestivo di Mia, bloccò la rossa da ogni altro commento contrariato da indirizzare verso Maddie, anche perché di lì a poco l'allegra compagnia si sarebbe allargata ancor di più. Okay, qualcun altro? « Disse quella che ha seguito una psicopatica affanculo. Ma fammi il piacere Maeve, la tua ramanzina ha la stessa valenza delle lezioni di strategia militare di Howard.» Saettò all'istante con lo sguardo verso la bruna, perdendo ogni traccia di restante benevolenza anche nei suoi confronti, intuendo subito a ciò che si stesse riferendo. Gli avvenimenti della sera del rave, si erano trasformati in una sottospecie di missione secretata, i cui partecipanti avevano preferito evitare qualsiasi tipo di chiarimento a posteriori. Quasi tutti, se non altro. La psicopatica chi sarebbe, Amunet? Ma come ti permetti. « In questo momento sai quanto valgono per me, le tue considerazioni Mia? Ecco, non serve neanche che stia qui a perdere fiato. » inclinò il viso indirizzandole un sorriso colmo di irrisione, non cedendo a quelle prime provocazioni che trovò del tutto futili per la causa. tumblr_od28tlGWKa1qcis4mo4_250 « Ecco, vedi? Quindi secondo te dovremmo lasciare perdere e tornarcene al castello come se nulla fosse, così se li beccasse qualche adulto possiamo anche dire addio a...non lo so, le gite scolastiche, le domeniche ad Hogsmeade! Massì, passiamo un altro anno d'inferno con zero libertà per colpa di qualche irresponsabile che ordina pizza nella foresta proibita. » - « Okay, forse non ci siamo capiti. La Coppa delle Case, le gite e le vostre pretese di libertà sono del tutto irrilevanti adesso. Avreste dovuto pensarci prima. Non sono venuta qui per discutere. Ho voluto darvi una minima chance per evitare di far finire nei casini anche voi, considerando che eravate spinti da buone intenzioni, ma a posto così. » Qui si parla dell'incolumità di ragazzini del tutto inconsapevoli... e stiamo discutendo invece di gitarelle e pizze, sfociando nella catfight. Ma seriamente? Alzò in senso metaforico le mani, ripiombando nella pacatezza man mano che parlava, almeno fintanto che Mia non riprese a bersagliare lei e gli altri spillati. « Scusate.. non vorrei puntualizzare l'ovvio, però dopo aver organizzato una festa dove circolava più droga che altro..il diritto di criticare la pizza nella foresta proibita l'avete un po'..come dire..perso. » Sollevando lo sguardo verso l'alto, prese un respiro profondo per armarsi di tutta la pazienza posseduta. « Il semplice fatto che tu non capisca la differenza fra un rave libero, al di fuori di un contesto scolastico dove invece ci sono delle dannatissime regole per la nostra incolumità, la dice lunga. » Fece una pausa, scuotendo il viso amareggiata. « Adesso possiamo piantarla, Wallace? » Tu c'eri quella sera, dovresti capirle le mie ragioni ed il perché vi voglio tutti il più lontano possibile da ogni tipo di pericolo. Anche i più stupidi. « Penso che la festa per stasera finisca qui, giusto Mae? » Annuì in direzione della bionda che l'affiancò, sebbene fossero in disaccordo sull'approccio da utilizzare per riportare tutti al castello, almeno pareva aver compreso l'insensatezza della loro presenza nella Foresta. « Tu sei Alyssa, giusto? Avvisa i tuoi amici. Vi voglio tutti fuori dalla foresta, nel giro di... non più di dieci minuti. E soltanto perché Maddie è magnanima, nessun provvedimento verrà preso. Per ora. » Siete veramente dei geni. Organizzare una festa all'ora di cena. Nessuno si sarebbe accorto dell'assenza di più persone, certo. Almeno fare le cose in maniera più intelligente; vi siete fatti beccare da un paio di mocciosetti. Spostando la punta della bacchetta illuminata in direzione della Carter, sospirò dopo aver esposto il compromesso, pur del tutto contrariata dall'idea di non punire nessuno per quella bravata. Cantar vittoria, in quegli ultimi tempi - se non anni - era in ogni caso soltanto una speranza fugace. Proprio quando terminò la frase, un susseguirsi di urla terrificanti improvvisamente echeggiò fra gli alberi. D'istinto, voltò il viso in ogni direzione per scorgerne la fonte, rabbrividendo mentre ritornava infine con lo sguardo alla ricerca degli occhi della Wallace. Lo vedi? È tutta un'enorme cazzata e noi stiamo qui a discuterne. « Troviamo gli altri e torniamo al castello. Chi non se la sente, può restare qua, ma guai a chi avverte i professori. [...] Aly, riportarci dagli altri. » Quella presa di posizione della bruna non la sorprese e la spinse a scuotere il viso con fin troppa veemenza; ma giunse presto alla conclusione che quegli atti di eroismo dei compagni avrebbero in ogni caso preso il sopravvento, sulla soluzione più logica e sicura da prendere. « Stai facendo esattamente ciò per cui mi hai accusata un attimo fa. Ti stai avventurando in chissà cosa, portandoti dietro tutti. » Con la sola differenza che nel Burlesque nessuno di noi poteva immaginare del reale ritorno della Loggia. Ed invece di prestare più attenzione ora... Affiancò Mia, soltanto per bisbigliarle contro delle parole che non avevano nulla di astioso, ma che preferì non far udire al resto della compagnia - che parve non pensarci neanche un attimo, prima di addentrarsi sotto la guida delle due Serpeverde. Lei, tuttavia, arrestò il passo dopo appena un paio di metri. Ed eccolo, il rovescio della medaglia di chi si ritrova a dover prendere decisioni in virtù di una posizione con un minimo di potere. Qualsiasi scelta avesse fatto, sarebbe stata sbagliata agli occhi di tutti. Magari sono soltanto incappati in una caverna di Acromantule, forse sono solo strafatti... Non deve trattarsi per forza di qualcosa di drastico. Eppure, soltanto prendere in considerazione l'eventualità lontanissima di un altro attacco privo di senso, soprattutto in un posto colmo di pericoli dove già in passato era stato versato del sangue, la fece giungere ad una scelta rapida - forse non la più giusta, in termini di solidarietà, ma quella con meno rischi nel quadro generale. Fece velocemente dietrofront, almeno di qualche metro affinché si riavvicinasse al limite della foresta, ed evocò il proprio Patronus corporeo per assegnargli un messaggio fin troppo articolato da recapitare. « Perché abbiamo dei compagni di scuola così? Non collaborano, ovvio che non obbediranno mai. Vogliono trovare gli altri, non lo so cosa sta succedendo, ma... qualcuno sta urlando. » Qualsiasi decisione mi sembra sbagliata. Fece una pausa, proprio quando un altro di quegli strilli arrivò da una posizione imprecisata più lontana, costringendola a girare su se stessa per carpirne la posizione approssimativa. « Non so se è uno scherzo, se si tratta di una pessima sceneggiata e la stiamo prendendo troppo seriamente. Non importa. Avvisa la Branwell. Avvisa chi vuoi. Mi prendo io ogni responsabilità, in ogni evenienza. Fallo e basta, Derek. » La fermezza, la riacquisì nel mentre scandiva ogni parola, convinta che fosse la decisione più saggia. Ed anche quella che non piacerà a nessuno. « Vi ho mandato un Patronus, è più diretto. Li porterà dove sono io. » O porterà mezzo corpo docente, scatenando in ogni caso il caos. Indirizzato il Patronus al Castello, si affrettò nel riseguire i passi del folto gruppetto, prima di perdere di vista la direzione verso la quale le luci lampeggiavano - e le voci. Nessuno che segna il percorso, tutti cacciatori col grande senso dell'orientamento quindi? Nell'eventualità, sia per chi sarebbe entrato od avesse avuto la necessità d'uscire in tutta fretta senza il rischio di spezzarsi l'osso del collo, contrassegnò con la bacchetta qualche tronco con delle x luminose lungo tutto il tragitto che la condusse nello spiazzo dove gli altri si erano soffermati. Che ci fa qui Weed?! Le lanciò un'occhiata interrogativa, nel superarla. « I nostri compagni potrebbero aver bisogno di noi e non possiamo certo aspettare con le braccia conserte che qualche professore venga ad aiutarci. » - «Qualcuno desidera una mela?» - « Ah sì, se volete chiamare qualcuno fate pure. » Ma sì, ormai siamo in modalità scampagnata. Ignorando tutte quelle chiacchiere, riprendendo fiato si chinò su ciò che restava dell'attrezzatura della festicciola, nel vago tentativo di capire a chi appartenessero le impronte non-umane. Avrebbe potuto non collaborare, perdendo tempo utile, ma un ennesimo urlo agghiacciante fu il chiaro segnale che qualcuno fosse sul serio in difficoltà. O abbiamo degli attori da Oscar. Opzione da prendere in considerazione, considerato il livello di maturità. Indirizzando verso il basso la bacchetta, castò subito un Incantesimo di tracciamento che - nel caso - avrebbe potuto rivelare ogni impronta o altre tracce magiche lasciate dai fuggitivi da seguire. « Oppure seguiamo le tracce, no? Vanno tutte nella stessa direzione. » E ce ne andiamo di nuovo, dritti dritti affanculo volontariamente. Contenta, Mia? « Oltre questo Gale, quanti sono di preciso, quelli da cercare? »


    Lo so, nessuno di noi voleva i boomer, ma tant'è. Ben vi sta 🖤 #latalpa
     
    .
  12.     +4    
     
    .
    Avatar

    Junior Member
    ★★

    Group
    Member
    Posts
    77
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!

    Il gruppetto di gente si fa sempre più folto ogni istante che passa. Si scopre che nella Foresta Proibita, in realtà, è stata organizzata niente meno che una pizzata. Siete i miei cazzo di idoli, sorride Tony, in direzione di una trafelata Alyssa, visibilmente scocciata per non aver ancora intascato il bottino. Tale Gale avrebbe dovuto recapitarlo da un pezzo. « ..il diritto di criticare la pizza nella foresta proibita l'avete un po'.. come dire.. perso. », ed è da quel momento che la squadra d'inquisizione si mette sulle tracce dei dispersi, salvo un piccolo imprevisto. Alcune borse frigo completamente schiacciate sul terreno, con annesse circostanti impronte gigantesche. Guarda un po', non potevo scegliere serata migliore per fare l'eroina in giro per la Foresta Proibita. Quando viene attirata da una vocina sin troppo familiare, Tony sobbalza. «Weed!», squilla, preoccupatissima. Oh no, tu dovresti decisamente essere al sicuro tra le mura del castello. Cosa diavolo ci fai qui? - Tony non è ancora del tutto preoccupata per la piega presa dalla situazione, ma deve ammettere ci sia qualcosa di creepy sotto. Ed il fatto che Wednesday sia lì con lei, al buio, sola - per quanto la sua Corvonero preferita sia estremamente brava in qualsivoglia forma di incantesimo -, la manda subito in tilt. «Mostriciattolo. Cazzo, ma perché sei qua? No, sì, ok, giuro che non entrerò subito in modalità protezione...», cosa che potrei aver già fatto, «Però se qualcuno osa fare battute su di te giuro su Morgana che lo Schianto, velate minacce riferite ai bulli di turno pronti a metter bocca sulle stranezze di Weed, che di fatto sono ciò che la rende incredibile e meravigliosa. Ok, Tony, l'abbiamo capito che hai dei mommy-issues per via di tua madre che non ti si è mai filata di striscio ma che tu amavi alla follia come il diamante più prezioso dell'universo, però adesso anche meno, concentrati su quello che sta accadendo. «Qualcuno desidera una mela?», meno male che esisti. Ne afferra una, Tony, e dà un morso compiaciuto al frutto, sfidando chiunque a criticare la proposta di Weed. « A qualcuno prende il cellulare per caso? » « Eccolo qua. Una tacca, ma sempre qualcosa. Vediamo un po'...magari riusciamo a trovare almeno Gale... Squilla ma non risponde. Però squilla, quindi prende anche a lui. Conoscete incantesimi o magheggi informatici per localizzarlo? »,
    che non si dica che non so localizzare i miei clienti. Tony si fa avanti, prende in mano il cellulare di Alyssa e inizia a smanettare sul dark web. Non volermene, Aly, nella speranza di non riempirle il dispositivo di virus, Tony riesce infine a trovare una traccia. Tu guarda se Babbanologia non è la materia più utile del mondo, con tutte le nozioni di informatica che ha raccattato qua e là - più le infinite ricerche sul dark web di poc'anzi -, Tony è diventata una mini-piratessa del mondo tecnologico. Ha poche nozioni, certo, ma pratiche ed utili in situazioni come quella. «Allora, tale Gale geo-localizzato. Si va di là, aspetta che trasferisco la mappa sul mio cellulare, così possiamo usare questo per chiamare.», fatto questo, Tony ascolta le parole della Cousland in merito alla questione tracce. In effetti, se qualcuno ha ucciso Gale e l'ha buttato da un dirupo, il cellulare potrebbe pure essergli caduto di tasca in giro per la Foresta. «Tracce e mappa portano nella stessa direzione, al momento. Se ci sono deviazioni di percorso, scegliamo all'ultimo a chi dare ragione.», afferma, per poi indicare la strada da seguire. Camminano per qualche metro, chi bofonchiando qualcosa tipo me ne dovevo stare al castello, chi prendendola sul ridere - tra cui Tony, complottando un po' con Alyssa in merito -, poi... Tony viene schiantata a terra di colpo, il cellulare le vola dalle mani e qualcosa di estremamente viscido si insinua sul suo collo. «Cosa cazz...», apre gli occhi. Pluffer, per Merlino!!!, è soltanto un randagio che gira nei dintorni del castello di tanto in tanto. Porca miseria, se torno in Dormitorio viva stasera sono immortale. «Ragaaaaaaaaaaaaa finalmente siete arrivati!», alcuni istanti dopo, un Grifondoro del settimo anno li saluta così. «Aly ma ancora senza pizze stamo? Ma Gale? Cazzo di fine ha fatto? Oh ciao Mad...MADDIE?», il focolaio di studenti trasgressivi sembra realizzare soltanto all'ultimo che ci sono ben due Caposcuola alle loro calcagna. «Oh beh... Figa?... Più siamo meglio è.»
     
    .
11 replies since 14/11/2020, 22:39   478 views
  Share  
.