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.5 Dicembre
Un indaffarato Peter Paciock gironzola per l'aula del club di teatro con una serie di foglietti svolazzanti - sotto Wingardium Leviosa - che gli gravitano intorno. Nero su bianco si trovano: nomi degli iscritti alle audizioni, idee di canzoni da far provare senza la base - vi pareva che sarebbe stata facile la vita dei concorrenti? Ma manco per il cazzo -, domande da porre alle povere anime ignare delle cattivissime intenzioni dei due gestori. «Bella frà!», saluta così il suo compagno di avventura, passandogli un bibitone con dentro Coca Cola e miscugli di altre cose non specificate. «Senti, al primo che ci porta Justin Bieber io me ne vado proprio dritto dritto.», commenta, un'espressione in viso che svela il chiarissimo disappunto in merito. Prende posto su uno dei due troni - perché ovviamente si è preoccupato che Timmy, il dolcissimo Timmy del quarto anno di Hogwarts, un Tassorosso tutto miele e canditi, girasse per la Stanza delle Necessità a recapitare qualche sedile degno di due regali - così da Piti rinominato -, altrimenti non avrebbe avuto accesso alle audition. Eh, la legge del branco è dura... «Grazie Timmy, sei indispensabile!»,sfruttamento minorile che manco quando faceva il bullo al settimo anno, capito? E poi s'incazza se gli toccano il fratello - l'incoerenza di Paciock, signore e signori. «E alloraaaaaaa! Eccoci qua! La Paciock and Lupin enterprise vi ringrazia per la gentile collaborazione, gente. Sappiate che, comunque vada, averci provato ed esser stati rifiutati è comunque un successo. Perché siamo noi, capite? 'n so se mi spiego.», occhiatina da che ve lo dico a fare e applauso scrosciante proveniente dalla platea. E chissene se sono tutte bimbe dell'armata lupette: Piti crede siano lì per le prove, e questo gli basta. «Che si aprano le danzeeeeeee!»
SPOILER (clicca per visualizzare)Ciao belli, aperte le audition per la mitica band dei vostri sogni.
Partecipate in tanti (anche se non avete scritto a Piti o Ted) eeeeeeeeeeee ovviamente anche se volete fare da "pubblico" e basta BE OUR GUESTS
PS: reminder -> post snelli&belli ve se ama pace amore gioia infinitaaaaaaa cit Negrita
PPS: alla player piange il cuore per aver detto quella cosa su Justin -> BIEBERINA TUTTA LA VITA. -
.Olympia Potter è stranamente energica quel pomeriggio, mentre si avvia a passo svelto verso l'aula del club di teatro, dopo aver finito di sbrigare le commissioni di quel sabato pomeriggio, condito con un primo giretto di shopping natalizio con Dory. « Davvero, sarà divertente. Non quanto l'idea di Peter di chiamare la band "Exploding Kittens", ma quasi. » Sogghigna prima di svoltare l'angolo insieme alla mora per poi entrare nella saletta dove i due membri ufficiali del gruppo sono già pronti alla battaglia, con tanto di foglietti che svolazzano ovunque. « Il Magico Duo è arrivato, potete anche dichiarare concluse le audizioni ancor prima di cominciarle. Scialle check. Brave check. Glisserò sull'esplicita richiesta della bella presenza perché vabbè. » Sciabola le sopracciglia nell'osservare la faccia di Ted prima di ridacchiare. « E' colpa di Paperman qua che mi ha invitato a fare la Rachel Barry che ha perso la voce, per fortuna. Abbiamo portato dei dolcetti di Mielandia e giuro solennemente che non vi farò deconcentrare in alcun modo. Non posso mettere la mano sul fuoco per Dory, però. » Sorriso angelico mentre si avvia verso il suddetto ragazzo stampandogli un bacio sulla guancia prima di rivolgere un'occhiata a Ted. « Allora, come si sentono i primi due esponenti degli Exploding Kittens? Ted, hai qualche dichiarazione che vuoi rilasciarci in merito? » Non riesce a trattenersi dallo sghignazzare, nel avvicinargli il pugno stretto che dovrebbe fare le veci di un microfono, prima di accorgersi dei due troni imperiali alle sue spalle. Prima fissa Peter, poi Ted e ancora Peter con sguardo a metà tra il divertito e il confuso. « Ma davvero? Il terzo per il tuo ego, sennò si offende, dove l'hai messo? » Scuote la testa prendendo poi posto su una seggiolina accostata al muro, facendo cenno alla cugina di sedersi accanto a lei. « Dillo che vorresti provarci pure tu. » La prende in giro bonariamente, portandosi alle labbra il suo bicchierone di cioccolata calda e cannella. « Dai, per assurdo, che canzone avresti portato per presentarti? »
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.« Oh zio, ma qui è pieno di gnocca. Bo, forse sta cosa dell'istruzione superiore non è poi tutta sta brutta idea. » First things first. Si prese il bibitone di Coca Cola offerto da Peter, scrutando la platea un po' troppo nutrita con un certo fare di soddisfazione. Rispose al saluto di qualcuno che non conosceva, meccanico come una scimmia ammaestrata. Povera June, dovrebbe essere un casino stare tutti i giorni a contatto coi fan. « Ma ste sedie? » commentò ironico, adocchiando i due scranni che un ragazzino aveva portato loro. Ridacchiò, buttandosi a sedere su una e poggiando pesantemente i piedi sul tavolo. « Proprio imperatore Palpatine. » Salutò calorosamente Olympia e Dory, tra le prime facce note a farsi presenti nell'aula. « Le prime groupies, mado' raghi, così però mi fate emozionare dai. » Finse di asciugarsi una lacrimuccia dal viso, risucchiando altra Coca Cola. « Allora, come si sentono i primi due esponenti degli Exploding Kittens? Ted, hai qualche dichiarazione che vuoi rilasciarci in merito? » Si strinse nelle spalle. « Guarda, per le interviste ti lascio il numero del mio manager così magari vi mettete d'accordo, ok? » Si voltò quindi verso Peter, scuotendo velocemente il capo. « Si vede che non sono del mestiere. » E così, tra una cosa e l'altra, Peter prese la parola, dando inizio ufficiale alle audizioni in maniera..beh, in maniera molto Peter. « Chi è il primo? » « Prim*! » lo corresse qualcuno dal fondo della sala. Roteò velocemente gli occhi. « Chi è che comincia? »
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.La piccola scozzese si ferma davanti all’aula del club di teatro tenendo tra le braccia la custodia del suo ukulele. Elaine non si aspettava così tante persone, ma poteva farsi un’idea immaginando di chi fosse la proposta per quelle audizioni. Sono famosi, normale che ci sia tutta questa gente. Fa un sospiro mentre sente l’ansia salire. Anche zia Cocò era entusiasta di questa idea. Si era presa di coraggio Ellie dopo aver visto quell’annuncio in bacheca. La zia le aveva raccontato di come suo padre ai tempi mise su una piccola band insieme ad altri studenti del castello, progetto che poi andò in vacca dopo poco tempo, ma la sola idea di poter provare a fare qualcosa di simile a quello che fece suo padre aveva dato la spinta in più alla piccola scozzese per partecipare a quelle audizioni.
Dai Ellie, entra. Si avviò nella sala muovendosi tra la folla che si era formata dentro l’aula. Si guardò intorno notando le due vistose poltrone al centro della sala. Non ci facciamo mancare niente, eh? Alza un sopracciglio divertita ascoltando le parole di Peter Paciock. E se avessi voluto portare Bieber? Pensa tenendo quel pensiero per se, non rientrava nei suoi gusti, ma riconosceva la bravura del canadese nell’aver dato un impronta importante nella musica mondiale.
« Chi è che comincia?» Ted Lupin, cacciatore dei Falcons sancì l’inizio delle audizioni, nonostante un ragazzo dietro Ellie lo aveva interrotto. Qualcuno da dietro la spinse in avanti vedendola imbracciare la custodia dell’ukulele, si ritrovò davanti ai due seduti sulla poltrona. Le guance si colorarono subito di rosso. «I..» Coraggio Ellie, decisa. «Aye, inizio io.» Poggiò a terra la custodia prendendo l’ukulele ed iniziando a sistemare le corde, non lo suonava da un po’ sicuramente erano scordate. «Sono Ellie, piacere.» Accenna un sorriso ai due seduti sulla poltrona, conosceva Peter, ma riteneva giusto fare le presentazioni per tutti i presenti. «Sono qui per l’audizione come cantante.» Passò le dita sulle corde dell’ukulele per controllare definitivamente se lo strumento fosse accordato. Si avvicinò al centro del palco dov’era il microfono, chiuse gli occhi e si diede l’attacco mentalmente And one… two…three.. Iniziò a cantare Close to you dei The Carpenters accompagnandosi con lo strumento e battendo leggermente il piede. Il nervosismo e l'ansia che l'avevano presa alla sprovvista una volta lì sul palco sparirono nel nulla, immaginò di essere sola senza tutta quella platea di persone, cantando più per se stessa che per i presenti.
Edited by RomanceIsÐead - 16/12/2020, 17:15. -
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« Oh zio, ma qui è pieno di gnocca. Bo, forse sta cosa dell'istruzione superiore non è poi tutta sta brutta idea. », un sorriso sornione si presenta sulle labbra di Peter Paciock, prima di informare Ted su una fondamentale perla di vita: «Fra ma che ti dicevo io? Non fare il Quidditch player, fai il frontman di una band pop e vedi come si vola.», abbastanza fiero del parallelismo tra volare nel Quidditch e volare in altri sensi, il nostro mitico eroe si ammutolisce nel momento in cui Olympia Potter fa il suo ingresso nell'aula teatro, con al fianco Dory Weasley. Vabbè non m'ha sentito ve? -, perché mica diceva sul serio lui. Lui stava soltanto istruendo un amico! « [...] Glisserò sull'esplicita richiesta della bella presenza perché vabbè. » «... ma l'ha scritto Ted.», amici e guardati by Peter Paciock: faccia da schiaffi premio nobel duemilaventi e oltre. Molto difficile batterlo in questa competizione. «E' una strategia inversa, per caso, Potter?», domanda alla ragazza, mettendosi tra lei e la cugina, per poi avvolgere un braccio intorno alle spalle dell'una e dell'altra. «Lo sapete che per me siete bellissime.», commenta, uno sguardo divertito negli occhi color nocciola. «Soprattutto dentro. La bella presenza dentro.», paraculo come pochi. «Anche fuori però vabbè mica state messe male.», borbotta tra sé e sé, impertinente come al solito. « Ma ste sedie? Proprio imperatore Palpatine. » «Fra, io faccio solo cose in grande. E Timmy questo lo sa.», rivolge un cenno al ragazzino, facendo partire un piccolo applauso per lui. « Ma davvero? Il terzo per il tuo ego, sennò si offende, dove l'hai messo? » «Pugnalate vere, Potter. Lingua decisamente pungente. Non me la ricordavo così aggressiva allo scorso limone.», aggiunge la precisazione a bassa voce, di modo che la possa sentire solo lei. Invita le due ragazze a prendere posto in alcune sedie di lato, così da godere del vero spettacolo, mentre una sua conoscenza si fa timidamente avanti. Afferra uno dei dolcetti di Mielandia e rivolge un pollice in sù alle gemelle siamesi, un'espressione in viso che dichiara puro ringraziamento, accompagnato ad un mugugnare soddisfatto. «Sono Ellie, piacere. Sono qui per l’audizione come cantante.» «Forza Ellieeee!», la acclama Peter, invitando i presenti a far partire un piccolo applauso d'incoraggiamento. «Fra, questa è brava, te lo dico io!», ed infatti la signorina Noble li delizia con un brano soft voce e ukulele. «C'ha un vibe super classy, fra, per me è sì.», sussurra Piti a Ted, prendendo appunti sul titolo della canzone portata da Elaine. «Facciamo qualche test, che dici?», e dopo essersi consultato con lui, inizia a chiacchierare con la giovane concorrente. «Allora, Ellie! Cosa ti porta qui? Quali sono le tue prospettive future? Desidereresti una carriera nel mondo della musica e dello spettacolo? Che genere preferisci?», terminato il breve interrogatorio, continua poi con un: «Non è che c'hai anche uno spazio dove poter provare?, così per dire.», alcune risate di sottofondo. «Scherzo, scherzo. Dunque, poi: che ne pensi del nome Exploding Kittens?», domanda fondamentale per Peter, che già crede di aver dato nome e cognome alla band senza il beneplacito di Ted, in pratica. «Scusa fra se ti scavalco, è che ci tengo a bomba.», soddisfatto dell'ennesima battuta cogliona - parallelismo tra exploding e bomba, che ci sembra doveroso spiegare perché l'associazione funziona solo nella testa sopra le nuvole di Paciock, ovviamente -, Peter congeda una Elaine letteralmente assaltata dalle sue domande e continua l'esame dei concorrenti: «L prssm? Senza vocali così n's'offende nessuno?», ridacchia. «Io!» «Come ti chiami?» «Mark, raga! Vi porto un mio inedito: chocolate ice cream.» «Ah wow, fra. Quando vuoi!». -
.«Quindi non stava scherzando quando l’ha detto? E’ veramente questo il nome ufficiale della band?» Dory annuì appena, soppesando l’affermazione appena fatta. «Che poi perché i gattini? A me piacciono i gattini!» mormorò quasi in tono piagnucolante entrando nell’aula di Teatro. Sorrise quando Lympy palesò il loro ingresso e per dar manforte a quella presentazione Dory allungò le braccia verso la cugina, presentandola come se fosse uno di quei materassi a cui facevano la pubblicità. «Oh, esatto, Lympy. Non ho assolutamente intenzione di rimanermene in silenzio, io! Sarò il Samuel Cowell di questa competizione!» incrociò le dita, distendendo le braccia in avanti, per stiracchiarsi un po’. Sorrise a Peter e Ted, prendendo posto vicino alla cugina. « Le prime groupies, mado' raghi, così però mi fate emozionare dai. » «Groupies? Ah! Ci sottovaluti, Ted. Noi siamo qui in veste momentanea di supervisori per accertarsi che gli altri componenti del gruppo siano all’altezza e per salvaguardare la vostra immagine pubblicitaria! No, Peter, non mangiare quella caramella, hai un servizio fotografico la prossima settimana e di sicuro non vorrai che ti si veda la pancetta, mhm?» Incrociò le braccia al petto, arricciando le labbra, calandosi nel personaggio. « Dillo che vorresti provarci pure tu. » Un rantolo simile ad una risata strizzata le salì su per la gola mentre si voltava per guardare negli occhi la cugina. L’aveva detto davvero? « Dai, per assurdo, che canzone avresti portato per presentarti? » «Non lo dico per vantarmi..» si posò una mano sul petto, sventolando le ciglia. «Ma dovresti sentire l’acuto di “My heart will go on” quando canto sotto la doccia. Ogni volta mi aspetto di vedere spuntare fuori Céline Dion con la paura che le rubi le luci della ribalta!» Per fortuna quella sceneggiata trovò la parola “fine” grazie all’ingresso di una graziosa ragazza che teneva tra le mani un ukulele. Rimase in ascolto di Ellie e la sua musica, dando una leggera gomitata alla cugina ed annuendo a quell’esibizione. «E’ adorabile!» sussurrò a Lympy. Si ritrovò a pensare che fosse davvero brava, ma l’ultima parola spettava sicuramente a Ted, Peter e al genere di musica che avevano in mente per la band. Dopo la breve intervista che Peter fece alla ragazza toccò ad un certo Mark. Dory spalancò gli occhi, guardando, palesemente in imbarazzo, prima la cugina e poi gli altri due componenti del gruppo. «Direi che avete trovato il componente perfetto -» cercò di trattenere una risata. «- se il meglio a cui volete puntare è la festa di Compleanno di uno con la passione per il soft-porno.» Si rivolse infine al ragazzo sul palco che stava sfumando sull’ultima nota. «Grazie Mark. Il prossimo.» «Ma vi è piaciut-» «Il prossimo, grazie..» «Potete dirmi almeno se-» «IL PROSSIMO!».
