Villa Megalòs

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2    
     
    .
    Avatar

    Master
    ★★★★★

    Group
    Administrator
    Posts
    1,461
    Reputation
    +910

    Status
    Waiting!
    L
    a sede degli Hikesioi si trova a Londra, all'interno dell'abitazione di Hector Megalòs (anche detta "La Casa") e dei figli adottivi Ades, Artemis ed Aeneas. Enorme, appartata e raggiungibile soltanto da chi ne conosce le modalità, si tratta di una spaziosa e sontuosa villa in stile mediterraneo, ombreggiata da alberi di ulivo. La villa celebra la civiltà greca, motivo per cui sia all'ingresso che all'interno, negli spazi dedicati ai riti, è circondata da statue e colonne in marmo bianco. La piscina, la natura rigogliosa ma ben curata e le innumerevoli stanze all'interno, la rendono un luogo di ritrovo e di culto per gli adepti e ben più che una semplice dimora.

    Questa discussione rientra nel progetto quotidianità


     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    aphrodite's child

    Group
    Member
    Posts
    101
    Reputation
    0
    Location
    Olympus

    Status
    Anonymes!
    tumblr_inline_omy8i6cj4Z1td28xc_500
    Erano ormai più di sei anni - giunto quasi finalmente alla fine del suo penultimo anno scolastico: che pesantezza, era pure ora! - che Aeneas Ayres frequentava Hogwarts, ed ancora era in dovere di inventarsi le più flebili scuse. Scuse ovunque voltasse il suo capo riccioluto, apparendo anche più enigmatico del previsto, per poter scomparire in santa pace, senza che gli venisse fatta qualunque sorta di interrogatorio o scansione a raggi X. Se saltava gli incontri a casa, Hector chiedeva spiegazioni tempestandolo di domande sul perché affrontasse superficialmente i suoi doveri; se partecipava meno agli eventi utili alla sua vita sociale, gli amici si chiedevano che diavolo facesse tutto quel tempo nella Torre di Corvonero da solo quando c'era una festa a cui partecipare o una seduta di studio dove... beh, cazzeggiare più che studiare. E giustamente. E a scuola, gli insegnanti, beh... di quello si occupava Hector stesso. Insomma, nonostante non avesse mai, mai, mai (davvero mai) praticato alcun tipo di sport - e le sue braccette scarne e più magre del dovuto ne erano la prova - si sentiva l'incarnazione perfetta della pallina di ping pong, sballottata da una parte all'altra e letteralmente presa di mira dalla racchetta. All'inizio poteva essere stato anche divertente, in un certo senso, vedere fin dove si spingesse la sua fantasia, coltivare l'onda della bugia per dare nuove sfumature alla messa in scena, il cui vero copione conoscevano soltanto i suoi fratelli. Ma dopo ben sei anni di combinazioni differenti, un personalissimo tribunale inquisitorio nella Sala Comune Corvonero e l'alone misterioso che cercava di scacciare da sempre, come un'ombra indesiderata, le domande troppo specifiche di amici e conoscenti avevano iniziato a titillare i suoi nervi, che già non ne potevano più di essere sballottati a destra e a manca. Quella volta, a quanto aveva annunciato il Corvonero poco prima ed aveva scritto suo "padre", nero su bianco, in una lettera destinata al Professore di Erbologia per giustificare la sua assenza a lezione, era morto il suo bisnonno ed Andy doveva assolutamente andare a Londra per unirsi ai riti funebri. La verità era che era aprile, c'erano le Elafebolie che, essendo festività dedicate a sua sorella, erano forse tra le poche cerimonie per cui partecipare per Andy non costituiva una tortura e basta. « MihaifattoprendereunMerlinissimocolpo,Kane! » Aveva esclamato il Corvonero, sobbalzando, girando il capo verso una figura inaspettata dopo aver scoperto che, nonostante avesse pensato di essere coperto da un muro fino a quel momento, Zelda Kane fosse magicamente apparsa dietro di lui. Quando? Perché? E da quanto lo stava seguendo, esattamente? Erano più di venti minuti che camminava, saltando dietro ad una sporgenza del muro all'altra. « Come stai? Ma mi stavi, per caso... seguendo? No, chiedo così. Per capire. » Perché credevo anche di essermi mosso in maniera furtiva. Era capitato che qualche suo amico facesse un pezzo di strada con lui nei pressi dell'entrata del normalissimo passaggio segreto che portava ad Hogsmeade, ma nessuno l'aveva mai accompagnato fino al suo prolungamento che iniziava proprio nei pressi del villaggio. E che se, percorso fino alla fine, avrebbe condotto in una piccola strettoia dov'era stata collocata un'anfora. Oggetto che sarebbe potuto sembrare fuori luogo e che decisamente stonava con il contesto roccioso del sottoterra. « Sarebbe una cosa nuova. Una novità, sì, che tu mi segua in giro... dovunque io stia andando. » L'aveva guardata, cercando di decifrare qualunque sorta di pensiero avesse in quella testolina vivace riguardo alla situazione in generale, prima di aggrottare le sopracciglia e tornare a guardare la strada. Fermarsi non poteva fermarsi, dato che sapeva di aver perso tempo a chiacchierare con Derek, sforando così con i tempi calcolati con precisione svizzera. « Non devi seguire Erbologia tu? Io ho una giustificazione per saltare. So che a voi Grifondoro non pesa poi così tanto balzare scuola, però non è una cosa da fare. Io non la farei se non avessi quest'altra cosa... » disse, voltandosi ancora verso la bionda e regalandole uno sguardo furtivo e scrutatore, prima di fare gli occhioni blu piccoli piccoli per individuare l'anfora. Andy si avvicinò alla passaporta, ticchettando il suo elegante orologio da polso prima che il suo cuore cominciasse a battere tanto forte quanto era la fretta che ora sapeva di avere. Che facciamo però con te, piccola ficcanaso? « vabè, senti, Kane: il punto è che non ho molto tempo. Quella è una passaporta. O vieni con me ora, o torni a lezione e ti inventi qualche scusa che regga. Sono in ritardo e non posso permettermelo. » le disse, senza preoccuparsi di straparlare, con un'espressione di puro terrore dipinta in faccia mentre le porgeva la mano sinistra a mo' di invito. Con l'altra si preparò a toccare anche l'anfora, nell'ora precisa stabilita; l'ora in cui stavano per cominciare le festività dedicate ad Artemide e gli Hikesioi accorrevano in massa per compiere i riti in suo onore.
     
    .
  3.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    155
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    3b0cacac097dfbdde07992a67e8fc6b02d77ad53
    Cosa fa una Zelda Kane che tutto vorrebbe fare tranne che farsi interrogare a Pozioni, quel giorno? Ma chiaro, decide di farsi un viaggetto sotterraneo per arrivare ad Hogsmeade, magari prendersi un paio di Ape Frizzole e qualche altra leccornia da Mielandia per strafogarsi insieme a Tony e Tux quello stesso pomeriggio. Ormai non è di certo nuova alla conoscenza di quel passaggio segreto. E' infatti una delle prime nozioni che Andromache Kane le ha impartito su quel sontuoso castello, il giorno prima di lasciarla al binario 9 e 3/4 per la prima volta. E' proprio all'interno del cunicolo generalmente buio che si ritrova a camminare a passo felpato, con gli occhiali da sole sulla testa e con la punta della bacchetta illuminata da un lumos. E' solo quando avverte altri rumori poco avanti a sé - porca troia se è la Cousland mi fa il culo a strisce - che sussurra un nox e si appiattisce contro la parete, procedendo poi lentamente. « MihaifattoprendereunMerlinissimocolpo,Kane! » Alza le sopracciglia con fare sarcastico, prima di affondare i denti nel labbro inferiore nel constare che non è altro che Aeneas. « E perché dovrei seguirti, Ayres? » Rimane in attesa di una sua risposta, prima di scrollare le spalle da quegli attimi di ansia ingiustificata. « Comunque prossima volta chiederei di rilanciare un d20 per la furtività. Non vorrai rendere troppo facile la missione a coloro che veramente ti seguono. » Sbatte le ciglia, con fare allegro, prima di affiancarlo con naturalezza continuando in quella breve camminata che dovrebbe dividerla dal ripostiglio sul retro di Mielandia. « Avevo Pozioni. » Lo corregge sulla prima parte, senza accennare ad altro riguardo la seconda. In fondo non può dire il contrario: a lei di saltare lezioni non interessa poi molto, pur frequentando l'ultimo anno. Tanto sicuro mi tocca di rifarlo. Vedrò di essere più diligente il prossimo anno. Non può far meno di notare, comunque, l'apprensione e la fretta che sembrano abitare nel corpo del Corvo. Assottiglia lo sguardo ambrato, decisamente incuriosita da quel comportamento. « E quale sarebbe la tua giustificazione? » Chiede all'improvviso, prima di scorgere un'anfora mai vista prima alle sue spalle. « Oh beh, se me lo chiedi così, chi sono io per rifiutare? » Ed è perché è una vera ficcanaso, perché è la perfetta Grifondoro o perché non vuole starsene davvero da sola a zonzo per Hogsmeade che alla fine allunga una mano a stringere quella di lui prima di essere inghiottiti da un vortice colorato. Con i piedi nuovamente a terra, la bionda si guarda intorno. « Dove siamo? » Chiede eccessivamente incuriosita dall'ampio giardino nei quali si ritrovano, immersi in quello che le sembrerebbe un vecchio teatro greco, tra statue greche e colonnette dai capitelli ionici. « Per tutti i dei dell'Olimpo, mio nonno impazzirebbe in un posto del genere. » Commenta avvicinandosi poi a quella che sa perfettamente essere la rappresentazione di Afrodite, vista più e più volte nei libri di testo di Flynn Kane quando cercava di spiegarle il perché del suo secondo nome. Con un saltello si ritrova sul gradino proprio al di sotto della statua. « Dici che le somiglio? » Alza lo sguardo e cerca di imitarne la posa, rimanendo così un paio di secondi prima di scoppiare a ridere.
     
    .
2 replies since 15/4/2021, 13:20   121 views
  Share  
.