It's raining children

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member
    ★★★

    Group
    Member
    Posts
    152
    Reputation
    0

    Status
    Waiting!
    23 Giugno 2021
    « Porco cazzo, ma che aveva in testa Thompson mentre faceva il compito? » Pervinca Branwell se ne sta seduta sul pavimento del salotto di casa sua, con una penna rossa tra le dita della mano destra e nell'altra un bello spinello che è l'unico che può salvarle i nervi e la situazione nel momento in cui sta per disintegrare il compito per il MAGO di Divinazione di Felix Thompson. « E soprattutto a che cazzo pensava mentre decideva di provare a darsi la mia materia? » Già è tanto se è passato con un'A- ai GUFO, che coglione. Pensa con la sigaretta stretta tra le labbra, da cui prende un generoso tiro, e la penna rossa che si muove agile sulla pergamena, andando a cerchiare tutte le cazzate che lo studente ha scritto sulla Catottromanzia. « Neanche a dire che ho scelto un argomento difficile. No. La percezione del pericolo dentro di sé, che pure Stan che va ora al quarto anno già sa. Amore mio, quanto è cresciuto, il mio nano, quanto è intelligente, non sembra nemmeno figlio mio qualche volta. » Borbotta, tra un alto e un basso nell'oscillazione del suo umore a seconda del pensiero che la coglie, saltando di idea in idea, con la concentrazione tipica di un bambino piccolo. « Sembra figlio di suo padre però. Quel disgraziato, chissà che fine ha fatto. Con qualche osso rotto magari, se sono abbastanza fortunata quello del pisello. » E come da copione, finisce con il ricadere nello schema tipico di quando fuma un po' troppo, in cui, non si sa bene come, riesce sempre a finire con il pensare ad Alaric. Fa un altro tiro, risucchiando il fumo talmente forte da sentirlo bello potente mentre scende lungo la gola. Socchiude gli occhi, sorride inebetita per qualche istante, appoggiando la testa all'indietro, sulla seduta della poltrona alla quale è appoggiata con la schiena. I piedi nudi che prendono ad oscillare contro il tappeto a ritmo con la musica che riempie la stanza. « It’s gonna take a lot to drag me away from you, there’s nothing that a hundred men or more could ever do. I BLESS THE RAINS DOWN IN AFRICA. Ho bisogno delle ferie, porca vacca. » Sussurra tra sé e sé. « Magari quest'anno lascio Carrie e Stan da Wanda e me ne vado ad Ibiza con Erin. Che idea magnifica, sono un genio anche io, tiè Ric, prendi su e porta a casa. Ora la chiamo e le dico che sì a va scopare alla faccia di chi ci vuole male. » Fa tutto da sola, farnetica ad occhi chiusi, con la canna nuovamente tra le labbra per un altro tiro. Ma quando apre le palpebre, con una mano che tasta il pavimento alla ricerca del cellulare, non vi sono più iride e pupilla ma gli occhi sono completamente bianchi. Cade in una specie di trance, immobilizzata sul posto mentre il respiro le accelera. Sbatte le palpebre - o forse lo fa semplicemente nella sua visione - e mette a fuoco un lupo, in un campo di gigli bianchi e papaveri rossi. Ne osserva i lineamenti distesi, tranquilli, mentre sta steso in mezzo ai fiori, gli occhi socchiusi sotto i raggi del sole. Scruta meglio intorno a sé, cercando di capire bene cosa stia succedendo. Ci sono numerosi ululati che le arrivano da dietro le spalle, ma nessun animale che si fa avanti. No, aspetta. Mentre il branco ulula, una fenice plana in picchiata sul lupo. Pervinca viene rapita da quell'immagine, spaventata sì che stia per cominciare una battaglia, ma affascinata dall'eleganza nel volo della creatura magica. Eppure le previsioni della bionda si dissolvono nel momento in cui la fenice non attacca il lupo, ma atterra al suo fianco, accoccolandosi contro il suo manto scaldato dal sole. E il lupo non fa altro che aprire un occhio, assonnato, per poi allungare una zampa sopra la creatura, stringendola quasi a sé. Sbatte nuovamente gli occhi, Pervinca, e nel quadro già confuso compare una carta. Il 10 di Denari. Il proseguimento della vita, da qualcosa di consolidato, si genera un nuovo flusso di vita. L'eredità. Istintivamente, si porta una mano al grembo, sgranando gli occhi. No, è impossibile. Lo sa bene, con gli angoli delle labbra incurvate all'ingiù. Ma allora che sto vedendo? Si avvicina, passi misurati nell'abbattere la distanza che la separa dai due animali. Improvvisamente nella visione compaiono altri elementi: il branco si materializza a formare un semicerchio, a muso basso in una specie di riverenza. Si stanno inchinando. Rimane senza fiato e riemerge dalla visione
    tumblr_inline_piok4z4nq21tu4a1b_500
    annaspando, come se si fosse trovata sotto il pelo dell'acqua fino all'istante prima. Nel giro di pochi istanti i colori tornano a formarsi di fronte ai suoi occhi e si ritrova nuovamente seduta sul pavimento di casa propria. La penna rossa rotolata ormai via dalle sue mani, lo spinello spento. Non sarà che..Non ci ragiona nemmeno su, interrogandosi a fondo su ciò che ha visto. Socchiude le palpebre, si concentra su Tris e la individua tra le altre voci come ormai fa da anni. « Sei a casa? » Le domanda sbucando da dietro le spalle, con un sorrisetto enigmatico mentre le gira intorno, guardando la stanza nella quale si trova. « Sì, sei a casa. » Sentenzia poi, rientrando in sé per poi smaterializzarsi fuori da casa Morgenstern. Bussa un paio di volte. « Oh ciao tesoro, ti sta divinamente il castano. Tranquillo, Tris mi sta già aspettando. » Saluta Griffith, facendo un cenno al suo nuovo cambio di look, per poi avanzare per le varie stanze fintanto che non entra in quella dove sa essere la ragazza. « Oh ma che fortuna inaspettata trovarti in casa. Ciao, spero di non disturbare, ma no che non disturbo, vero? » Incide così, stando ben attenta a chiudersi dietro le spalle la porta, poggiandovisi poi contro, le mani che strette sopra la schiena. « Come stai? E' dalla riunioncina che non ci vediamo né sentiamo veramente. » La stessa in cui avrei voluto tanto dirtene quattro riguardo i "ragazzini", ma poi ho una sin eater scema che mi fa fare le peggio figure di merda davanti a tutti e chi si è visto si è visto. « Hai qualche novità per me? Sbalzi d'umore? Nausee giornaliere? Spossatezza? » Pervinca e la discrezione, capitolo 1: come entrare a gamba tesa nelle situazioni. E' sicuramente entrata in modalità detective Conan - così come piace a Stan chiamarla nelle situazioni in cui la bionda prende a fiutare le piste per comprovare che, alla fine dei giochi, ha sempre ragione lei. Perché non è sicurissima della sua visione, ma in realtà lo è al 100%. Glielo dice l'istinto. Glielo dice, nel profondo, il suo Terzo Occhio. Che non si è mai sbagliato. Quasi. Ma son dettagli irrilevanti ora. « No dico.. -» si dà la spinta con le mani e si fa avanti «- la situazione generale è stressante, poi con l'arrivo di questo caldo asfissiante, tutto insieme. Avevo delle caviglie gonfie ieri sera che non te lo sto nemmeno a dire, fortuna il pediluvio congelato. » Camuffa le sue domande con un sorriso particolarmente criptico. Su, Tris, pensa pensa. Per caso hai un ritardo su cui non hai pensato troppo sopra? « Poi hai sentito di Jo? Ha avuto un'intossicazione alimentare martedì. Sono tre giorni che mi sveglio con il senso di nausea per colpa sua. » Seh certo, come no. Sta meglio di me quello stronzetto. Ti viene per caso da vomitare, Tris? « Niente, lo sappiamo che sono la tua Madre Confessora - ma anche Fata Madrina mi piace. Mi volevo solo rendere utile, nel caso avessi bisogno di me e volessi un po' di compagnia. » Oh, se non mi sbaglio, e non lo faccio mai, hai decisamente bisogno di me.
     
    .
0 replies since 18/8/2021, 12:18   38 views
  Share  
.