It's not all about you

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    Lyra fissava ostinatamente le carte dispiegate davanti ai suoi occhi, mentre ascoltava in maniera distratta l'investigatore privato che aveva assunto per cercare Scorpius. Aveva incaricato l'uomo di trovare suo fratello un mese prima, nella speranza che un esperto del mestiere potesse avere successo dove lei stava fallendo. Speranze che si erano dimostrate vane e mal riposte. « A mio avviso Signorina Malfoy suo fratello non vuole essere trovato. » Parole che non fecero altro che alimentare l'astio della giovane Malfoy. «Quindi deduco che ogni volta che ricevete un nuovo incarico vi chiedete se l'obiettivo delle vostre ricerche desidera o meno essere trovato. » Le carte davanti ai suoi occhi non le avevano svelato niente che già non sapesse, ossia che Scorpius si era inizialmente allontanato di sua volontà; con l'unico desiderio di sottrarsi al circo mediatico che era diventata la loro vita. Aveva dapprima fatto tappa nei pressi di Cannes, ritirandosi nella loro casa sul mare; da lì nessuno aveva più ricevuto sue notizie. « Magari aveva un buon motivo per darsela a gambe, soprattutto dopo l'omicidio di vostro padre... » Prima ancora che potesse terminare il suo pensiero la ragazza sbatté la mano sul tavolo facendo sussultare l'uomo e scivolare i documenti sul pavimento. « Io mi guarderei bene dal commentare cose di cui non si sa nulla. » Una venata minaccia quella della ragazza, che aveva lo scopo di rimettere l'investigatore al suo posto.Un investigatore che, visti i risultati, non le era di alcuna utilità. Porse un piccolo sacchetto di velluto all'uomo, all'interno vi erano i galeoni che avevano pattuito come onorario. « Il suo incarico finisce qui. » « Sono sicuro che con un po' più di tempo a disposizione potrei... » La risata quasi sussurrata della ragazza lo ammutolì del tutto. « Potrei cosa? Fare un lavoro mediocre? » Dal suo punto di vista era già tanto che fosse stato pagato l'inutile lavoro svolto. « La strada per uscire la conosce vero? » Non gli diede il tempo di ribattere, lasciò ruotare la poltrona così da dare le spalle all'uomo. Lyra era stufa di perdere tempo, c'era in gioco la sicurezza di suo fratello e non si sarebbe lasciata prendere in giro tanto facilmente. Per trovarlo si sarebbe spinta fin ai confini del mondo, non poteva permettersi di perdere anche lui. La cosa più logica sarebbe stata rivolgersi ad Albus, era il suo migliore amico, ma l'ultima cosa che voleva fare era dare ai giornalisti l'opportunità di sbattere suo fratello in prima pagina. Le circostanze avevano dimostrato più volte quanto la vicinanza tra Potter e Malfoy non portasse a niente di buono. Studiò ancora una volta le persone in qualche modo legate al fratello, alla ricerca di qualcuno che potesse avere un'idea di dove il ragazzo si fosse nascosto. Ogni volta che provava a chiedersi perchè non poteva fare a meno di pensare che Scorpius non aveva alcuna ragione per allontanarsi di sua spontanea volontà. Il loro era sempre stato un legame speciale, si supportavano sempre a vicenda, incuranti delle difficoltà. Lo Scorpius che lei conosceva non l'avrebbe mai costretta ad affrontare la morte del padre da sola. Qualcosa doveva averlo spinto ad allontanarsi e una parte di lei temeva che fosse collegato in qualche modo all'omicidio di Draco. Percorrere nuovamente quella lista di nomi e conoscenti non le servì a nulla, solo ad accrescere il suo senso di impotenza. Sfogliò i documenti e si ritrovò ad osservare alcune foto scattate mesi prima; prima che tutto iniziasse ad andare a rotoli. Nelle foto Scorpius era in compagnia di una ragazza, la osservò meglio e riconobbe in lei la serpeverde che le aveva presentato durante la festa del MidSummer. Mia. Era anche lei una serpeverde, a visti gli anni che le dividevano avevano sempre frequentato giri diversi. Prese il telefono e la cercò su Witztagram, voleva evitare di passare di campana in campana, passando direttamente per la fonte. Sfogliò i vari post, cercando di farsi un'idea di quali luoghi la ragazza frequentasse. Solo dai post in cui era taggata riuscì a capire il corso universitario che frequentava faceva parte del suo stesso dipartimento.
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    Il passo successivo fu ottenere l'orario delle lezioni che seguiva, nella speranza che una di queste si incrociasse con le sue.

    Lyra era appoggiata alla parete, avvolta nel suo cappotto nero, in attesa che gli studenti di scienze politiche terminassero il seminario organizzato quel pomeriggio. Si rigirò tra le dita più e più volte lo zippo di suo padre. Era uno dei primi regali che gli aveva fatto e da quando lo aveva ritrovato nella sua scrivania non era stata capace di separarsene. Quando le pesanti porte dell'aula si aprirono osservò con sguardo ferino gli studenti che si disperdevano, cercando con lo sguardo la chioma corvina della ragazza. Man mano che gli studenti diminuivano non poté fare a meno di pensare che Mia avesse deciso di non partecipare al seminario, ma nonostante ciò si decise a controllare l'interno dell'aula. Non impiegò molto a trovarla, sembrava impegnata in una discussione concitata con i suoi compagni di corso. Si appoggiò al tavolo, lasciando che il ticchettio dei tacchi risuonasse sul pavimento; chiaro segnale della sua impazienza. Divenne il bersaglio di qualche occhiata scocciata a cui rispose con una semplice scrollata di spalle. « Fate pure con calma, devo scambiare due parole con Mia. » Finse di guardarsi le unghie disinteressata, quando in realtà non voleva far altro che cacciare tutti fuori. Non appena l'ultimo studente lasciò l'aula si voltò verso la ragazza. « Solitamente ho modi più affabili. » Una bugia a cui lei stessa non credeva minimamente. « So che sembrerà assurdo ma mi chiedevo se nelle ultime settimane... » Fece un piccola pausa. « hai avuto modo di sentire mio fratello Scorpius? » Voleva quasi supplicarla di risponderle che lo aveva sentito, che si era semplicemente stufato di tutto e avesse deciso di rifarsi una vita altrove; lasciandosi alle spalle il suo cognome e tutto ciò che implicava. « La morte di nostro padre non è stata una passeggiata, ma lo Scorpius che conoscono io non se ne sarebbe andato così. » Di punti in bianco, senza lasciare alcuna traccia. « Però sembra che nessuno l'abbia più sentito. »


    Edited by anesthæsia¸ - 20/12/2021, 23:09
     
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    Diverse volte, Mia si era chiesta se iscriversi a scienze politiche fosse la cosa giusta da fare. Ha sempre pensato che il Corso Auror sarebbe sempre stata la sua strada, semmai avesse deciso di continuare a studiare, eppure, durante l'estate qualcosa era cambiato. Prima la decisione di prendere Psicologia, poi l'improvvisa virata verso l'attuale facoltà che frequentata, non appena i volantini ufficiali erano giunti nella sua casella postale. Non se ne era pentita, tant'è che quel giorno era rimasta con alcuni colleghi a discutere sul seminario di Economia Politica appena tenutosi in una delle ampie aule a gradoni della nuova ala del castello. Non le erano sfuggite le occhiate di alcune compagne che continuavano a darle la caccia sin da quando la notizia del suo matrimonio con uno dei docenti del campus era diventata un dato di fatto. Ignorarle era l'unica scelta che aveva considerata adeguata alla situazione; anche perché l'altra è prenderle per i capelli, e non mi sembra proprio il massimo. Doveva ammettere che la posizione di Raiden, la obbligava a mantenere una condotta decorosa, anche quando avrebbe preferito fare altrimenti, e così le restava solo sperare che quegli attimi di panico e frustrazione passassero il più in fretta possibile. Decise piuttosto di concentrarsi sulle argomentazioni decisamente più argute di alcuni suoi compagni, annuendo di tanto in tanto, seppur la sua mente fosse a tratti altrove - nello specifico su quella spiacevole situazione. Venne catturata solo dopo un po' dalla presenza nell'aula di una chioma bionda che riconobbe quasi all'istante. Per quale ragione Lyra Malfoy si trovasse lì, sul momento non lo capì. Forse aveva una lezione dopo, oppure in alternativa stava attendendo che l'aula si svuotasse per sfruttarne il silenzio per qualche ora di studio. Lo sguardo della bionda però, così come tutte le sue attenzioni, sembravano rivolte in direzione della giovane Yagami. « Fate pure con calma, devo scambiare due parole con Mia. » E adesso che vuole da me? Non conosceva propriamente la giovane Malfoy. Scorpius gliel'aveva presentata durante la cerimonia finale del Midsummer, ma a dirla tutta, Mia non aveva percepito un grande entusiasmo nei suoi confronti. E come avrebbe potuto? In fondo, per Lyra, la mora doveva essere solo una delle tante ragazzette con cui il fratello aveva avuto modo di uscire. Non si era mai considerata importante per lui, e l'evidenza dei fatti confermavano le sue ipotesi. Mi ha letteralmente mollato senza dire nulla. Non si è nemmeno degnato di rispondere ai miei messaggi. E di messaggi, Mia gliene aveva mandati diversi, fino al punto di sentirsi di aver perso parecchia dignità. Poi aveva smesso. Nel mentre, i suoi colleghi, colti dall'improrogabile richiesta di levare le tende, presero ad alzarsi, uno ad uno lasciando l'aula. « Mi dispiace.. » Disse solo stringendosi nelle spalle. Avrebbe potuto dire che nessuno se ne andava, ma in fondo, era evidente che la giovane Malfoy non avrebbe mollato la presa. A quel punto era meglio chiudere scoprire cosa volesse per poi levare le tende a sua volta. « Solitamente ho modi più affabili. » Mia incrociò le braccia al petto annuendo con un po' di ironia di fondo. « Indubbiamente. » Commentò, seppur a quelle parole non ci credesse affatto. « So che sembrerà assurdo ma mi chiedevo se nelle ultime settimane... hai avuto modo di sentire mio fratello Scorpius? » Sul serio? Sgranò gli occhi e la osservò del tutto incredula e decisamente contrariata. Che il modo in cui Scorpius l'avesse mollata non le fosse mai andato giù era evidente. Si era sentita estremamente stupida e credulona nello stargli dietro, negandosi qualunque altra conoscenza per diverso tempo, sperando che prima o poi, in un modo o nell'altro, sarebbe ricomparso. Per il giovane Malfoy, si era presa una bella cotta; una che aveva ammesso al resto del mondo soltanto in parte. Le insistenze del biondo però, l'aveva portata a sperarci almeno un po' che potessero uscire insieme, magari innamorarsi, avere una bella storia, chissà, magari prendere un cane insieme e vivere nello stesso appartamento a Hogsmeade. In poche parole, Mia si era fatta degli abnormi film mentali. I tipici di una qualunque ragazzina che, colta dalle attenzioni di un bel ragazzo popolare, per giunta più grande, si vede già inconsapevolmente all'altare.
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    « Me lo stai chiedendo sul serio? » Cioè davvero davvero? « La morte di nostro padre non è stata una passeggiata, ma lo Scorpius che conoscono io non se ne sarebbe andato così. Però sembra che nessuno l'abbia più sentito. » Sbatté le palpebre un paio di volte per tentare di realizzare fino in fondo se Lyra le stesse chiedendo davvero tutto ciò, oppure se stava scherzando. Sembrava sinceramente confusa e un po' scioccata dal vedersi ripiombare addosso Scorpius dopo tutto quel tempo. Infine solleva lo sguardo verso l'alto e tira un lungo sospiro stringendosi nelle spalle. Le sembra assurdo dover parlare di quelle cose, ma in fondo, trova comunque piuttosto strano che una persona decida di scomparire così dal giorno alla notte. « Scorpius non risponde ai miei messaggi da più di un anno. Non so quando ha smesso di esserci per te, ma io sono stata letteralmente mollata dal giorno alla notte un sacco di tempo fa. » E ne è passata di acqua sotto i ponti. Tra un po' non so più neanche chi accidenti e Scorpius! E non vedo neanche perché dovrei saperlo. Mi ha fatto sentire di merda. « Credevo fosse un tentativo molto elaborato di liberarsi di me. In fondo lo era. Scorpius aveva iniziato a cercare scuse con me già da prima che.. avvenisse.. beh si. » Abbassò lo sguardo a quel punto Mia. Conosceva bene cosa significasse perdere un padre; per giunta improvvisamente, senza mai avere risposte certe sul motivo. « Mi dispiace molto per tuo padre. Io.. purtroppo so cosa si prova. » Si morse il labbro inferiore sgranando appena gli occhi. Forse si era sbilanciata troppo. Probabilmente, del suo dispiacere, Lyra non se ne faceva assolutamente nulla. « In ogni caso.. potrebbe esserci di più di mezzo. Scorpius aveva cominciato ad allontanarsi da prima. Durante il rave d'inizio anno siamo stati coinvolti in una roba abbastanza.. strana. » Più corretto dire che siamo stati letteralmente inghiottiti dalla fottuta Loggia. « Pensavo che quella cosa ci avrebbe avvicinati.. io.. ho tentato di aiutarlo. Gli ho chiesto più volte di parlarne. Lui invece è diventato sempre più.. evanescente. L'ho visto qualche volta nel campus.. poi boh.. sinceramente non ho più prestato attenzione alla cosa. » Se una persona rende abbastanza chiaro che non ti vuole, ad un certo punto ti stanchi di corrergli dietro. « Io mi sono messa l'anima in pace e alla fine sono andata avanti. » Anche se mi piaceva davvero tanto. Sono stata veramente una sottona. « Quando è stata l'ultima volta che ci hai parlato? » Iniziare dalle basi le sembrò la cosa più logica. Forse Lyra era solo una sorella apprensiva. O forse c'è davvero qualcos'altro.


     
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    Era evidente che la richiesta di Lyra avesse leggermente interdetto la ragazza; se fosse stata al suo posto di sarebbe limitata a dare il ben servito. La ricerca di Scorpius era per la serpeverde una priorità, perdere il fratello avrebbe significato perdere l'ennesima parte di sé. « Me lo stai chiedendo sul serio? » La ragazza alzò un sopracciglio con fare eloquente, non era mai stata particolarmente incline alle perdite tempo; motivo per cui non aveva esitato a licenziare l'inetto investigatore consigliatole dall'avvocato di suo padre. Avvocato la cui testa presto o tardi sarebbe caduta. Una parte di lei non può fare a meno di capire l'espressione stupefatta di Mia di fronte alla sua richiesta, ma c'era un piccolo dettaglio che la ragazza sembrava ignorare. Scorpius gliel'aveva presentata, cosa che non era solito fare con le sue fidanzate del passato. « Scorpius non risponde ai miei messaggi da più di un anno. Non so quando ha smesso di esserci per te, ma io sono stata letteralmente mollata dal giorno alla notte un sacco di tempo fa. » Un'ondata di delusione non può fare a meno di pervaderla di fronte all'ennesimo vicolo cieco. « Per me no ha mai smesso di esserci. » Non c'era fisicamente, ma Lyra poteva chiaramente sentirlo con sé, attraverso quel legame che sin da bambini li aveva legati nel profondo. « Credevo fosse un tentativo molto elaborato di liberarsi di me. In fondo lo era. Scorpius aveva iniziato a cercare scuse con me già da prima che.. avvenisse.. beh si. » Un comportamento che aveva ben poco a che fare con lo Scorpius che conosceva lei. A differenza sua lui non era mai stato incline ai giochetti. Era una persona diretta il fratello, del tutto avverso ai sotterfugi che Lyra era solita utilizzare. « Non lo dico per consolarti o per indorarti la pillola, ma Scorpius non era tipo da scuse... » Se davvero non fosse più stato interessato alla ragazza non avrebbe fatto altro che dirglielo, senza troppi giri di parole.
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    « Mi dispiace molto per tuo padre. Io.. purtroppo so cosa si prova. » Lyra non era particolarmente incline al conforto di persone sconosciute, ma qualcosa nello sguardo della ragazza la convinse che il suo dispiacere era autentico; frutto di un dolore che lei stessa sembrava aver conosciuto. « Grazie...anche da parte di mio fratello. » lui avrebbe saputo cosa dire in questi casi, a differenza sua era molto più affabile con le persone; tra i due sarebbe stato quello in grado di gestire al meglio la situazione. « In ogni caso.. potrebbe esserci di più di mezzo. Scorpius aveva cominciato ad allontanarsi da prima. Durante il rave d'inizio anno siamo stati coinvolti in una roba abbastanza.. strana. » Una festa che aveva volutamente evitato, ancora più che scottata da quelle precedenti. Sapeva per vie traverse che nel giro di poco si fosse trasformata in un vero e proprio incubo, incubo di cui Scorpius non aveva voluto parlarle. Era stata la prima volta che l'aveva volutamente esclusa; tenuta all'oscuro con il solo obiettivo di proteggerla. « Pensavo che quella cosa ci avrebbe avvicinati.. io.. ho tentato di aiutarlo. Gli ho chiesto più volte di parlarne. Lui invece è diventato sempre più.. evanescente. L'ho visto qualche volta nel campus.. poi boh.. sinceramente non ho più prestato attenzione alla cosa. » Un tratto che accomunava lei e il fratello. Quando si ritenevano minacciati preferivano chiudere fuori il mondo, isolarsi e combattere le proprie battaglie da soli. « Purtroppo ha anche dei difetti. » Pochi, ma ne aveva. « E' il suo modo di proteggere le persone, quando si sente minacciato tende ad allontanare le persone. Nella sua mente contorta è la maniera più semplice per tenere al sicuro le persone a cui tiene. » In perfetto stile Malfoy. Lo rimproverava sempre, cercando in ogni modo di fargli capire che poteva contare su di lei, che avrebbe condiviso con lui il peso del mondo; ma proprio come lei preferiva affrontare le sue battaglie personali da solo. « Io mi sono messa l'anima in pace e alla fine sono andata avanti. Quando è stata l'ultima volta che ci hai parlato? » Andare avanti, tutti continuavano a ripeterle di fare la stessa cosa; come se l'assassinio di suo padre e la scomparsa di suo fratello fossero eventi da nulla. « Pochi giorni dopo il funerale. » Tre per la precisione. « Avevamo deciso di comune accordo di trasferirci nuovamente a Malfoy Manor. » Di tornare nuovamente a casa, tra le mura tra cui erano cresciuti. Entrambi avevano concordato che fosse la decisione migliore e il modo più semplice per darsi supporto. In un momento come quello che stavano vivendo solo la vicinanza avrebbe potuto aiutarli. La prima a trasferirsi era stata lei, in meno di una giornata aveva svuotato il suo appartamento e fatto ritorno a casa, rimanendo in attesa dell'arrivo del fratello. « In realtà non si è mai trasferito veramente. » Era sparito prima ancora che potesse iniziare il trasloco. « Mi ha lasciato un messaggio in cui diceva di doversi occupare di un imprevisto. » Una spiegazione alquanto criptica, soprattutto visto il momento che entrambi stavano passando. « So tramite i nostri domestici che ha fatto visita alla villa di Cannes...a quanto ne so ha preso qualcosa dallo studio e poi è ripartito per tornare a casa. » Però a casa non era mai ritornato, come se avesse smarrito la strada di casa. « Cos'è successo quella sera? Cosa può averlo spinto tanto sul chi va là da allontanarlo? » Avrebbe voluto sapere cosa lo angustiava, cosa gli pesava addosso tanto da allontanarsi dalla sua famiglia e dai suoi affetti in un momento così delicato. Lo Scorpius che conosceva lei non l'avrebbe mai fatto. Nonostante lei fosse la sorella maggiore si era sempre dimostrato super protettivo nei suoi confronti; sempre al suo fianco, pronto ad aiutarla a rialzarsi ogni volta che cadeva. Proprio per questo sapeva che non le avrebbe mai permesso di affrontare la morte di Draco da sola; qualcosa lo stava tenendo lontano da lei di proposito.
     
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    « Non lo dico per consolarti o per indorarti la pillola, ma Scorpius non era tipo da scuse... » Me ne sono accorta. Non che a quel punto facesse molta differenza. Trovava solo abbastanza scortese il modo in cui il giovane Malfoy si era congedato da lei. Se non gli interessavo, basta anche dirmelo. Sono una tipa fairplay io. Davvero.. lo sono. Potevo accettarlo questo rifiuto. Non è che possiamo piacere a tutti. Mi meritavo però più di un silenzio stampa. In fondo non gli ho fatto nulla di male. Mia odiava le situazioni poco chiare; odiava a maggior ragione le questione in sospeso. Tutto doveva essere chiaro. Scorpius non aveva mai giocato a carte scoperte con lei. Gli piaceva quel vedo non vedo. Non dare certezze. Posso però dire che questi mezzucci funzionano solo nei romanzetti rosa? La mistificazione dei rapporti amorosi, riscontrava ben poca fascinazione nella giovane Yagami, la quale, aveva scoperto che la concretezza fosse ben più aderente alla sua personalità. « Non c'è nessuna pillola da indorare, tranquilla. Puoi parlare liberamente. Sono andata avanti. Nessun risentimento. » Si strinse nelle spalle osservando la bionda con un'espressione pacata. A quel punto era passato troppo tempo perché tornasse a rimuginarci sopra. Se quella conversazione fosse avvenuto diverso tempo prima, forse le cose sarebbero state diverse. A questo punto però, io non so nemmeno cosa dire. Mi dispiace solo che abbia deciso di tagliarmi fuori dopo che mi ha fatto credere che lui con me avesse davvero voglia di parlare. Credevo si fidasse di me. Ed io avevo bisogno di qualcuno che mi desse credito. Io ho tentato di dargliene. Mi è solo rimasto questo rammarico. Si. Ciò che tuttavia riesce a stupirla ulteriormente è la risposta che Lyra le dà in seguito. « Purtroppo ha anche dei difetti. E' il suo modo di proteggere le persone, quando si sente minacciato tende ad allontanare le persone. Nella sua mente contorta è la maniera più semplice per tenere al sicuro le persone a cui tiene. » Purtroppo ha anche dei difetti? Istintivamente la mora corrugò la fronte. Per quanto poteva capire una sorella in completa adorazione verso il proprio consanguineo, dubitava che Lyra l'avesse fermata solo per parlare di quanto Scorpius fosse meraviglioso. Anche perché se così fosse sono la persona sbagliata a cui dirlo. A quanto pare io non ero alla sua altezza. Scosse quindi la testa incrociando le braccia al petto. Dovette mordersi il labbro inferiore per non essere più brusca di quanto dovesse. In quanto a delicatezza, tuttavia, non era propriamente la persona più adatta. « Ma proteggermi da cosa di preciso, scusa! » Esasperata sbottò alquanto spazientita allargando le braccia di colpo.
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    « Scegliere per gli altri non significa proteggerli. Significa semplicemente dare per scontato che si è migliori. Scorpius ha fatto come gli pareva perché si sentiva migliore di tutti quanti. Sinceramente questi qua che decidono per partito preso cos'è meglio per te, non sono neanche uomini. Si chiamano codardi, Lyra. Senza offesa. » Che poi non ha neanche senso giustificarlo. In fondo io non ero nessuno per lui. Va bene così. Non venite però a dirmi che mi stava proteggendo. Non tutto nella vita è una spy story. E anche se lo fosse, avevo il diritto di scegliere, se di "protezione" si trattava. Qui in Inghilterra vi nascondete spesso dietro questa cosa - la protezione - per non ammettere che vi fate i cazzi vostri fregandovene altamente degli altri. Se Lyra aveva ragione, se davvero Scorpius si era comportato così per le ragioni che la giovane Malfoy supponeva, la questione era peggiore di quanto pensasse. Sarebbe stato molto più facile credere che di me non gliene fregava nulla. Pensare il contrario mi fa solo rosicare di più. « Pochi giorni dopo il funerale. Avevamo deciso di comune accordo di trasferirci nuovamente a Malfoy Manor. In realtà non si è mai trasferito veramente. Mi ha lasciato un messaggio in cui diceva di doversi occupare di un imprevisto. So tramite i nostri domestici che ha fatto visita alla villa di Cannes...a quanto ne so ha preso qualcosa dallo studio e poi è ripartito per tornare a casa. Cos'è successo quella sera? Cosa può averlo spinto tanto sul chi va là da allontanarlo? » Nonostante non sapesse cosa dire in merito alla questione, non avendo alcuna contezza di quanto poteva essere successo a Scorpius in quei mesi, Mia la ascoltò comunque. Forse perché, nonostante non riuscisse più a empatizzare con la storia di Scorpius, comprendeva comunque cosa significava essere una sorella in pensiero. Decise di sospirare e raggiunta la tasca posteriore dei jeans, digitò il proprio pin sul cellulare, ricercando la chat di Scorpius. Gli ultimi messaggi risalivano a molto tempo prima. Più precisamente a novembre. - Comunque sono sicuro che avrai già sentito sui social della serata di inaugurazione del nuovo gruppo editoriale Peverell... E niente, dopo aver visto che genere di fermargli per capelli ti porti dietro vorrei assumerti come guardia del corpo, che non si sa mai. Puoi evadere dal castello di venerdì? - Mia aveva accettato, aveva chiesto un permesso a sua madre e a quella serata si sarebbe anche presentata se solo il suo accompagnatore si fosse fatto vivo. Allungò il cellulare alla giovane Malfoy lasciandole scorrere liberamente i messaggi con Scorpius si era scambiata. « Questo è l'ultima cosa che so di lui. Dopo il rave aveva cominciato a farsi sentire sempre meno. L'avevo invitato al mio compleanno ma non si è presentato. Poi è ricomparso.. dal nulla - mi ha chiesto di andare a questa cosa.. l'inaugurazione del gruppo Peverell. » Avevo addirittura comprato una cosa carina per l'occasione. Mi stavo veramente impegnando a essere flessibile. Ho fatto la figura della sottona. Una grandissima stronzata. « Quando hanno annunciato che Byron Cooper era stato arrestato alla festa ho provato a chiamarlo. Pensavo mi avesse dato buca perché era successo qualcosa di grave. Aveva il cellulare staccato. E questa è letteralmente l'ultima notizia che ho di lui. Non ha mai risposto ai miei messaggi o alle mie chiamate. Ad un certo punto ci ho rinunciato. » D'altronde è quello che ha fatto lui con me. Ha rinunciato. Mi ha tagliato fuori. Ha deciso che non ne valeva la pena. Inclina appena la testa di lato a quel punto, Mia, deglutendo. « Tutto ciò è accaduto più di un anno fa, Lyra. Non so se me lo stai chiedendo solo ora perché credi che gli sia successo qualcosa o perché credi che io possa aiutarti in qualche modo, ma a meno che non sospetti che possa essergli accaduto qualcosa di grave, non capisco per quale ragione chiedi proprio a me e dopo tutto questo tempo. » Una parte di Mia voleva aiutarla. Non per Scorpius. Con lui non voglio averci nulla a che fare. Però lo farei per te. Perché ti capisco. Capisco cosa si prova. « Se vuoi condividere qualcos'altro con me.. » Si stringe nelle spalle. « ..puoi farlo. Oppure.. se hai bisogno di aiuto. Io.. so cosa si prova ad avere un fratello scomparso - posso darti una mano, o aiutarti a trovare qualcuno che può effettivamente risolvere questa cosa. Mi serviranno però più specifiche. » Di che imprevisto parli? Cosa c'era di tanto importante da attirarlo così lontano dall'Inghilterra? « Se invece pensi che Scorpius si sta semplicemente facendo i cazzi suoi - o.. protegge le persone, come dici tu -, allora forse ti conviene lasciarlo fare. Magari ha semplicemente bisogno di cantarsela e suonarsela da solo per un po'. Non mi sembrava uno sprovveduto. Se con te si è fatto sentire per parecchio dopo che nessuno l'ha più visto.. forse non vuole essere trovato. » O forse gli è accaduto davvero qualcosa ed io sono una pezza di merda. Non sarebbe la prima volta.


     
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