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.Con Raiden e Hiroshi impegnati nella preparazione della domanda di assunzione del giovane Nakamura, Mia era un po' di troppo all'interno della casa. Non che si fosse veramente sottratta dall'aiutare il ragazzo, ma a dirla tutta, comprese abbastanza in fretta che il suo ruolo di stemperatrice seriale di tensione serviva a poco e niente. E così darsi appuntamento con le amiche, cogliendo l'occasione per far fare a Kei una passeggiata più lunga del solito, si era messa alla guida del vecchio catorcio che lei e Raiden avevano reperito un po' di tempo prima in un'officina che stava svendendo vecchi rottami a ottimi prezzi, per tornare a Hogsmeade. In realtà aveva compreso abbastanza presto che il cane si stava facendo un'idea sbagliata sulle sue intenzione. Prese infatti a piangere e incollarlesi al fianco non appena si ritrovarono non molto lontano dall'area del rifugio per gli animali. « Ma ti pare che ti riporto lì! Vieni qua, Picci! Sei proprio tonto, fattelo dire. » E infatti piagatasi sulle gambe, diede un grande abbraccio al cagnolone, esponendosi a una serie di manifestazioni di affetto tutto fuorché tranquille. Mi sa che ho fatto una cazzata. Giunti di fronte allo stabile in cui Ronie e Nessie vivevano dall'inizio dell'anno, salirono in fretta e furia le scale fino a bussare alla loro porta. Fino a marzo, Mia avrebbe scommesso ogni galeone sul fatto che quella sarebbe stata anche casa sua e che le tre amiche avrebbero condiviso insieme l'appartamento. E invece eccomi, pronta a confessare a una delle mie migliori amiche che non entro fine luglio metterò al mondo un essere che avrà un sacco di cose di me. E pure un sacco di cose di Raiden. Raiden, il ragazzo che aveva sposato. Raiden, il ragazzo che aveva seguito dall'altra parte del mondo partecipando a un vero e proprio colpo di stato. Erano successe così tante cose negli ultimi otto mesi della sua esistenza che quasi stentava a credere che quella fosse davvero la sua vita. Bussò un paio di volte alla porta, prima di ritrovarsi davanti alle due ragazze, che prese ad abbracciare dopo aver liberato Kei dal guinzaglio. « Ma ciao!! Come state? Auguri vipere! » Stampò un bacio sulla guancia di Ronnie e uno su quella di Nessie, prima di liberarsi del pesante cappotto e della sciarpa, lasciandogli alla bella e meglio sul divano. « Spero che non vi dispiaccia la presenza di Kei. Volevo farlo uscire un po'. Però è pulitissimo, giuro, ed è super buono. Vero Picci? » Diede una grattata dietro le orecchie del cane, prima di dirigersi verso la piccola cucina, cercando tra le stoviglie delle ragazze un contenitore in cui far bere il cagnolone. D'altronde sin da quando le ragazze si erano trasferite lì, Mia ha sempre fatto come a casa sua.« Allora? Questo Natale? Da me è stato un casino. » Osservò Ronnie con un'espressione eloquente. « Un sacco di notizione. Un mind blown dopo l'altro. Alla fine erano tutti ubriachi. Tranne me. » Si strinse nelle spalle ormai rassegnata, alzando gli occhi al cielo. « Ah si.. a proposito di alcol. Vi ho portato del vino di visciole. Lo fa Paul, il non-più-segreto-fidanzato di mamma. È ottimo coi dolci.. tipo se avete dei biscotti, pure quelli semplici schifosi.. con questo sono la fine del mondo. » Si schiarì la voce infatti, e osservò entrambe. « Nella busta vi ho messo anche un po' dei biscotti che Stacey ci ha mandato dall'Italia. Boh col vino di visciole sono una roba. Io ne ho mangiati due tre, ma Raiden s'è fatto fuori un pacco da solo. » E me ne sarei fatta fuori uno con tre bicchieri di vino pure io, se solo questa cosa del poco alcol e non tutti i giorni non fosse una roba tassativa. Prese a sgranocchiare delle patatine trovate ancora dentro la busta sul piano di lavoro in cucina, facendosi spazio accanto a Kei intento ad annusare ogni angolo della nuova casa in cui si trovava. Gliene passò una con naturalezza, prima di tornare a guardare le due ragazze. « Comunque ve lo dico.. non so se avete idee per Capodanno, ma dopo questa performance di Natale direi una cosa tranquilla. Jeff e Delilah hanno già detto che non ci vengono se diventa una roba affollata. Mezzo che stavo pensando di mettere casa o trovare un posto da affittare in montagna. Volendo.. Così col cazzo che diventa una roba ingestibile. E poi ci invitiamo anche Hiroshi e.. Zip? Ro', fammi capire sta roba perché mi sono un po' persa. C'è qualcosa oppure posso continuare la ricerca dell'uomo della tua vita? » Pausa mentre scoppia a ridere scuotendo la testa. « Io e Raiden abbiamo un nuovo hobby: accoppiamo la gente. Lui dice che io esagero ma sotto sotto anche lui ama farsi i cazzi della gente, perché dai, a chi non piace! » E ride ancora. « Quindi devo fare un'accurata scelta di single oppure vi sentite di tentare le opzioni attuali? Per Capodanno dico.. » Perché a Capodanno tutti devono avere almeno in linea teorica un'alternativa con cui scopare. Punto. Funziona così.
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.Quando Mia bussò alla porta, annunciando così la sua presenza, Nessie per poco non ribaltò la crostata appena sfornata. « Ronnieeeee! Mia è arrivata, puoi aprire tu per favore? » Gridò, attraverso la cucina, con la testa dentro il forno mentre tentava di recuperare un pezzo di mela scivolato sul fondo dell'elettrodomestico. Oh, accidenti! Chi se lo immaginava che preparare una torta fosse così difficile? Si drizzò, con le guance arrossate per lo sforzo e per il caldo e, dopo essersi scostata alcuni ciuffi ribelli dal viso, raggiunse le amiche sulla soglia dell'appartamento. « Ma ciao!! Come state? Auguri vipere! » Nessie inclinò appena il capo di lato, con una risatina. « Tutto bene, anche se sono state giornate un po' frenetiche! Tu? » Si scostò, per lasciare entrare Mia, e le iridi nocciola si illuminarono nel mettere a fuoco Kei. « Oddio! » Si chinò immediatamente sul cane, facendogli annusare la mano prima di accarezzarlo, chiaramente euforica. Chi è il cagnolone più bello del mondo? « Hai fatto benissimo a portarlo! Anzi, puoi portarlo tutte le volte che vuoi! » Si rialzò, non prima che Kei le si fosse strofinato contro affettuosamente, e si diresse verso il lavandino per lavare le mani. Ascoltò la descrizione delle vacanze di Mia con un leggero sorriso, annuendo di tanto in tanto con aria comprensiva. « Non ho mai sentito il vino di visciole, ma sono sicura che lo apprezzeremo. Anzi, ringrazia Paul da parte nostra. E anche Stacey, ovviamente! » Rovistò nella dispensa ed estrasse il bollitore che riempì con un colpo di bacchetta, pizzandolo sul fornello. « Magari dopo potremmo berne un po'. Per ora, un thé va bene? Dovrebbe stare bene con i biscotti, no? » Chiese, disponendo ordinatamente le tazze sul piano della cucina. Quello del thé era un rituale a cui Nessie non riusciva a rinunciare, tanto da aver riempito la dispensa di una ventina di varietà diverse. « Abbiamo un sacco di tipi di thé, io però ti consiglio il Milky Wulong. Me lo ha portato mia zia da Taiwan, è super delicato e sa di latte. » Spinse verso mia la cassettina di legno che conteneva le varie miscele, prima di versare l'acqua nelle tazze. Ne porse una a ciascuna e si accomodò nella sedia più vicina, appoggiando le mani attorno alla ceramica piacevolmente calda. La sua espressione si adombrò nel ripensare alla festa al Toyland e, con aria assorta, Nessie annuì alla proposta di Mia. Sebbene avesse imputato il suo malessere all'alcol, il ricordo della rissa le faceva stringere lo stomaco in una morsa fastidiosa. Cresciuta in un ambiente protetto e coccolata da tutta la famiglia, Agnés non aveva mai dovuto fare i conti con violenza e morte prima dell'Upside Down e, dalla serata del Secret Santa, gli incubi che tanto aveva faticato a dimenticare erano tornati a tormentarla, più vividi che mai, spesso e volentieri accompagnati dal volto sanguinante di Emile. « [...] E poi ci invitiamo anche Hiroshi e.. Zip? Ro', fammi capire sta roba perché mi sono un po' persa. C'è qualcosa oppure posso continuare la ricerca dell'uomo della tua vita? » Le bastò udire la nota eloquente affiorare nel tono di voce di Mia per riportarla bruscamente alla realtà, facendola arrossire leggermente al pensiero del fratello di Raiden. Piantala, sei ridicola! Mia e Ronnie mica lo sanno che hai guardato ogni foto del suo profilo witza. Anche se, guardandola, chiunque avrebbe notato che stava tentando di dimostrarsi più indifferente di quanto fosse realmente. Tamburellando con le dita contro la tazza, si unì a Mia in una risatina vagamente nervosa, prima di portare la tazza alle labbra e rischiare di bruciarsi con il thé bollente. « Quindi devo fare un'accurata scelta di single oppure vi sentite di tentare le opzioni attuali? Per Capodanno dico.. » Nessie si schiarì leggermente la voce, raddrizzandosi appena nel tentativo di darsi un tono. « Io credo che l'idea di fare una festa ristretta sia perfetta. » Annuì, aprendosi in un sorriso. « Così invitiamo solo le persone che conosciamo bene ed eliminiamo la possibilità di altri... inconvenienti. Poi vorrei davvero fare qualcosa di diverso dalle solite feste, un po' più esclusivo, ecco. » Prese a giocherellare con una ciocca di capelli, spostando lo sguardo da Mia a Ronnie, e viceversa, salvo poi riabbassarlo sulla tazza. « E mi piacerebbe conoscere Hirosi. » Arrossì leggermente, stringendosi nelle spalle. « Voglio dire, è molto carino e sembra un ragazzo molto educato. » Non certo come gli idioti che hanno scatenato la rissa alla festa. « Voi preferireste restare in Inghilterra o prendere una passaporta? » Sgranò gli occhi, come se le fosse appena venuta un'idea geniale. « E se facessimo una festa a tema? Qualcosa di elegante e ricercato, tipo... non so, vintage. Anni '20 o qualcosa di simile! Potremmo decorare tutto e organizzare la cena, poi mettere un po' di musica. E per i vestiti sono sicura che nell'armadio di mia madre ci sono anche dei pezzi originali! » Le guardò entrambe, con aria sognante. Sarebbe bellissimo, come in un romanzo!
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« Ronnieeeee! Mia è arrivata, puoi aprire tu per favore? » « VADOOO! » La voce di Ronnie riecheggiò in effetto Doppler per il corridoio, scandita dallo scalpiccio dei suoi piedi perennemente scalzi sul pavimento. Quando aprì drammaticamente la porta all'amica, appoggiandosi allo stipite con un'aria ironicamente soave che cozzava da morire col suo abbigliamento tutto tranne che sexy, la Rigby rivolse uno sguardo intenso a Mia, scoppiando subito dopo a ridere. « Fattelo dire, la tua pancia sta messa nettamente meglio della mia. » commentò divertita, alludendo agli effetti che le grandi mangiate in famiglia avevano avuto su di lei. Come al solito mamma cucina per un esercito. E la riprova ne era la dispensa della sua casetta da studentessa, ormai traboccante di cibo che Vanessa aveva cucinato in più appositamente per non farla morire di fame. « Ma ciao anche a te! » La voce della Grifondoro si alzò di qualche ottava nel rivolgersi al cagnolone che Mia si era portata appresso. Gli diede modo di annusarla, prendendo poi a carezzarlo senza spaventarsi quando questo decise di saltare su due zampe e andarle addosso tutto scodinzolante. Piuttosto rise, dandogli qualche carezza in più. « Vieni bello, abbiamo da mangiare anche per te. » Si voltò quindi verso Mia, chiedendole conferma del fatto che Kei mangiasse anche cibi di casa. Perché in qualche modo tutta quella roba di mamma andrà pur smaltita. « Allora? Questo Natale? Da me è stato un casino. Un sacco di notizione. Un mind blown dopo l'altro. Alla fine erano tutti ubriachi. Tranne me. » Roteò eloquentemente gli occhi. « Non me ne parlare. Ho mangiato come un maiale e non ricordo bene cosa sia la sobrietà. Da noi le feste sono sempre.. tanta roba. » Sgranò lo sguardo, come a sottolineare l'intensità della situazione. I Rigby non andavano per il sottile e i Diaz men che meno. Questo Mia lo sapeva bene, essendo stata più volte a casa loro. A quel punto si mise dunque ad analizzare con un certo interesse il vino di visciole che l'amica mise loro di fronte, pronta a stapparlo non appena la conversazione avesse preso una piega più particolare. « Magari dopo potremmo berne un po'. Per ora, un thé va bene? Dovrebbe stare bene con i biscotti, no? » « Eh sì, prima di tutto il tea. » Commentò ironica, scoppiando in una risata divertita prima di balzare a sedere sulla parte libera del bancone della cucina. Ringraziò Nessie per la tazza che le porse, soffiandoci sopra prima di prenderne un piccolo sorso. « Comunque ve lo dico.. non so se avete idee per Capodanno, ma dopo questa performance di Natale direi una cosa tranquilla. Jeff e Delilah hanno già detto che non ci vengono se diventa una roba affollata. Mezzo che stavo pensando di mettere casa o trovare un posto da affittare in montagna. Volendo.. Così col cazzo che diventa una roba ingestibile. E poi ci invitiamo anche Hiroshi e.. Zip? Ro', fammi capire sta roba perché mi sono un po' persa. C'è qualcosa oppure posso continuare la ricerca dell'uomo della tua vita? » Sorrise tra sé e sé, sentendo un improvviso bisogno di attaccarsi al vino già da subito. Ma forse ciò che la fece più sorridere fu il rossore evidente di Nessie, che captò con la coda dell'occhio. Hai capito lei! Zitta zitta.. « Io credo che l'idea di fare una festa ristretta sia perfetta. » Annuì di rimando. « Concordo. Per quanto sia sempre pronta a salire sul ring per un secondo round, l'esperienza di ripulire tutto quel casino a fine serata mi è bastata per un anno. » Eppure la Grifondoro provava un certo orgoglio nei confronti di quella festa finita a pesci in faccia. Toh, battete questa, stronzi! Se ne parlerà fino alla fine dell'anno, del Secret Santa organizzato da Veronica Rigby. Una festa senza risse non è una vera festa, e la mia ne ha avute due! DUE! E zero morti, o interventi delle logge. Salutate la capolista. « E mi piacerebbe conoscere Hirosi. » « UUUUH! » « Voglio dire, è molto carino e sembra un ragazzo molto educato. » « Basta che non lo sia quando non deve esserlo. » nel dirlo, si sporse per dare di gomito alla coinquilina, scoppiando poi a ridere e prendendo un altro sorso della bevanda calda. «Voi preferireste restare in Inghilterra o prendere una passaporta? E se facessimo una festa a tema? Qualcosa di elegante e ricercato, tipo... non so, vintage. Anni '20 o qualcosa di simile! Potremmo decorare tutto e organizzare la cena, poi mettere un po' di musica. E per i vestiti sono sicura che nell'armadio di mia madre ci sono anche dei pezzi originali! » Rimase per qualche istante in silenzio a sorseggiare il proprio tè, scendendo poi cautamente dal bancone. « Mmh.. sul luogo per me è abbastanza indifferente. Cioè, comunque il mio budget è abbastanza limitato, quindi non posso fare le crociere, ma se troviamo un posto, anche l'Antartide mi va bene. » Fece una pausa. « Sul tema anni venti o giù di lì credo dipenda dagli invitati, sai? Nel senso.. non era lo stesso tema di quel Capodanno nel treno? » Passò lo sguardo serio da una all'altra, senza entrare troppo in dettagli di cui era certa nessuna lì presente volesse parlare. « Mh.. io non c'ero. Ma forse se invitiamo gente che c'è andata potrebbe essere.. strano? » Per non dire peggio. Prese un sorso più lungo di tè, scuotendo poi il capo. « Però sì ecco, eventualmente abbiamo tante decadi da sfruttare. » Si strinse nelle spalle, più in un tentativo di alleggerire un discorso che avrebbe potuto cambiare l'atmosfera che altro. E infatti fece subito schioccare la lingua contro il palato, passando oltre. « Comunque.. Zip! » Sorrise malandrina, passando lo sguardo dall'una all'altra da sopra l'orlo della tazza. « Invitarlo non mi sembra una cattiva idea, sai? Cioè.. non so che giri frequenti o se abbia già qualche piano per Capodanno. Ma se ci sta, perché no? » Sospirò. « Questi giorni non ho avuto molto tempo di stalkerarlo sui social, quindi mi rimetto anche al tuo di parere - Mia. » D'altronde, di quel ragazzo Veronica sapeva davvero poco o nulla. Ma è figo. E bacia bene. Chi sono io per negarmi un tentativo? « Sia chiaro: non è che sto cercando l'amore della vita, eh! Anche perché attualmente.. non so.. ho una marea di impegni e un ragazzo è una responsabilità: lo devi portare fuori, gli devi dare da mangiare.. » Ridacchiò, alzando gli occhi al soffitto come a dire "che ci vuoi fare?". « E tra il lavoro, l'uni e il tirocinio.. io non sento di aver trovato ancora l'equilibrio giusto che mi dia il tempo e la testa di impegnarmi anche in qualcos'altro. Però ecco.. non voglio mica farmi suora! Voglio divertirmi, cazzo! Ora che posso fare un po' quello che mi pare me lo merito pure, no? » Sto sempre a lavorare e studiare, direi che un po' di anti-stress faccia al mio caso. Rimase per un istante in silenzio, prima di battere i palmi tra loro. « Vabbè.. apriamo il vino?! »
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