Butterflies and hurricanes

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Collegiali
    Posts
    622
    Reputation
    +15

    Status
    Anonymes!

    « Derek! Derek! Svegliati. Veloce. » il tono urgente della madre, crepato dalla preoccupazione che le faceva tremare le stesse mani con cui lo scuoteva, fece aprire gli occhi al figlio con un'immediata sensazione di angoscia. Svegliato di soprassalto, inconsapevole del motivo di tanta ansia, il cuore prese a martellargli nel petto facendolo piombare nella realtà nella più brusca delle maniere. « Mamma che è successo? » Si alzò velocemente, ponendo le mani sulle spalle della donna e scrutandola in viso preoccupato. « I Ribelli. I Ribelli sono tornati. Hanno preso la scuola. Ed erano al Ministero. Derek è una tragedia. » Per un istante non riuscì a connettere le parole della madre con una realtà plausibile. Come poteva essere successo? Così? Senza nessuna avvisaglia? Forse, ingenuamente, Derek credeva che se qualcosa del genere fosse mai accaduto, certamente lo avrebbe potuto presagire in anticipo - come se un cambiamento dell'aria avvisasse preventivamente di eventi simili. « Al Ministero hai detto? » Maeve era lì stamattina. La consapevolezza lo colpì come una palla di cannone in pieno stomaco, portandolo ad incespicare per mettere mano al telefono. Il tempo che il dispositivo impiegò ad accendersi trascorse per il ragazzo come un'eternità scandita dal battito cardiaco accelerato e rumoroso contro la sua cassa toracica. Sentiva freddo, come se la temperatura nella stanza fosse di colpo calata sotto lo zero. Una tensione che almeno in parte si alleggerì solo quando vide le recenti chiamate perse della ragazza, componendo immediatamente in seguito il suo numero. « Maevey? Stai bene? Per piacere torna subito. Sono ancora a casa dei miei. Non metterti in pericolo. »
    add8cfbd2b8e4eb3b1114d969557dd36586b48a6
    [..] La tensione nella stanza era palpabile. Nonostante fossero solo loro due, Derek continuava a sentirsi sulle spine. Cosa doveva fare? Cosa doveva pensare? Era accaduto tutto troppo velocemente. Da quando ne avevano parlato a Settembre coi rispettivi fratelli, il giovane Hamilton aveva creduto di aver più tempo a disposizione. Ma adesso la situazione sarebbe stata lampante persino ad un cieco. « Dunque è questo il momento, vero? Dobbiamo necessariamente prendere una decisione e assumerci le responsabilità che ne verranno. » Inutile dire che la cosa lo metteva estremamente a disagio. Derek era il tipo di persona che sguazzava nelle sfumature, negli stadi liminali. Per sua natura era sempre stato abituato a tenere il piede in due scarpe, a far buon viso a cattivo gioco e mostrarsi favorevole ad ogni parte per poi perseguire semplicemente i propri interessi. Una strada che adesso, però, gli veniva di colpo sbarrata, obbligandolo a prendere una posizione pubblica che di certo gli avrebbe precluso ogni altra direzione. Se torneremo ad Hogsmeade, dovremo dare tutto per farci accettare. Se resteremo col Progetto Minerva, sarà lo stesso. Non importa dove andremo: ci toccherà comunque dimostrare la nostra lealtà in maniera netta, chiudendoci la porta alle spalle su qualunque strada ci lasceremo dietro. Ma a ben vedere, di cosa fare ne avevano già parlato. Sollevò lo sguardo negli occhi di Maeve, titubante, tamburellando con nervosismo le dita sulla scrivania dello studio. « Quindi? Procediamo avanti? » Perché in quel puzzle, entrambi sapevano bene quale fosse il tassello determinante: le Logge. E loro le avevano viste coi propri stessi occhi. Derek ancora ne portava il ricordo indelebile sulla pelle. « Non te lo nascondo, Maeve: ho paura. Questa cosa.. sfugge dal nostro controllo. E mi terrorizza. » Mi terrorizza anche l'idea di dover ricominciare tutto d'accapo, senza sapere se ne verrà mai fuori qualcosa. « Ma ci sono cose che temo di più. »


     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    705
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    Panico, confusione, caos; con la notizia dell'attacco ad Hogwarts ed Hogsmeade che aveva iniziato a trapelare ovunque, quel miscuglio di emozioni aveva accompagnato Maeve sin da quando era riuscita a lasciare il Ministero. Aveva dovuto prendersi qualche minuto per placare il frastuono che sentiva nella testa, prima di smaterializzarsi senza riportare spaccature, soprattutto dopo l'orribile sensazione che l'aveva attraversata in Atrium - e che l'accompagnò finché non apparì di fronte alla residenza degli Hamilton. Tirò un sospiro, ignorando il fastidio fisico causatole dai salti magici, mutando all'istante espressione non appena entrò in linea visiva con Derek. Fu un gesto istintivo, quello di gettargli le braccia al collo per stringerlo con forza in preda all'apprensione. Anche se si era parlato di attacchi mirati altrove, il fatto che fossero divisi e non si conoscesse ancora la portata dei danni e le vittime, non l'aveva aiutata neanche un po' nel mantenersi tranquilla. Quando riuscirono a restare soli, l'annuncio della presa di Hogwarts ed il villaggio era ormai esploso ovunque, ed anche la conferma che si trattasse proprio dei Ribelli aveva iniziato a fare il suo corso. Inverness aveva reclamato quel territorio, esattamente come aveva conquistato il resto delle Highlands coi movimenti precedenti. Maeve non se ne stupì affatto: chi altri avrebbe potuto far scoppiare quel finimondo?
    tumblr_inline_ovefhk18FI1rkaper_540
    « La situazione è tesissima. Staranno blindando tutto per precauzione, su entrambi i fronti. » Spostarsi diventerà sempre più difficile, se aspettiamo troppo. Seduta di fianco al giovane, una volta riusciti ad appartarsi, lo scrutò leggendoci sul viso la stessa tensione ed ansia che le attanagliava lo stomaco. Aveva raccontato per filo e per segno al moro tutto ciò che era accaduto al Ministero: dalla comparsa della Morgenstern, poi rivelatasi tutt'altra persona, al putiferio scatenatosi fra i Ribelli in incognito e gli Auror. Dovevano decidere quale strada intraprendere, ma ogni percorso le appariva impervio ed incerto. Sappiamo di più, rispetto a molte altre persone ignare sulle Logge, ma al contempo conosciamo anche troppo poco dei piani di Inverness. Stare dalla loro parte... significherà precluderci tutto il resto. E questo va decisamente contro l'approccio che ho sempre prediletto. Non avremo un piano B, non potremo essere più neutrali e non potremo fare dietrofront una volta dentro. Controllò ancora una volta il telefono, non trovandoci alcun messaggio o chiamata. Che nessuno si prendesse la briga di accertarsi fosse sana e salva, non la sconvolse poi molto. Caél però, dannazione. Perché non rispondi? Allontanò qualsiasi pensiero negativo e si convinse che il fratello fosse rimasto impicciato da qualche parte. Sarebbe stato più facile, concentrarsi in quel modo. « Dunque è questo il momento, vero? Dobbiamo necessariamente prendere una decisione e assumerci le responsabilità che ne verranno. » Annuì appena, armandosi del suo criterio razionale, ma non riuscendo a mascherare la preoccupazione sul volto più pallido del solito. « Più tempo aspettiamo, nel prendere una posizione, e più difficile sarà dopo farci accettare e far sì che si fidino di noi. » Ed era evidente, che con quella constatazione, la rossa si riferisse soprattutto agli oppositori del governo. Ne avevano già parlato, probabilmente allo sfinimento, di quale fazione fosse la più opportuna supportare. Ma credevo anche potessimo avere più tempo, o che comunque la scelta non ci piombasse addosso così in maniera drastica. « Quindi? Procediamo avanti? Non te lo nascondo, Maeve: ho paura. Questa cosa.. sfugge dal nostro controllo. E mi terrorizza. [...] Ma ci sono cose che temo di più. » Lo fissò, con un'espressione di comprensione e tristezza. Era forse la seconda volta, che in quei due anni, vedeva Derek così tanto titubante ed intimorito. « Lo so. Sono spaventata anch'io. Anzi, sono terrorizzata. Ma non è solo per aver preso la consapevolezza che ciò per cui abbiamo lavorato, era in preparazione di un futuro che potrebbe non esistere più... È altro a farmi davvero paura. » L'idea d'essere dalla parte sbagliata, quando le Logge colpiranno ancora o ci mostreranno di cosa sono capaci. Perché ci sono, ci saranno sempre, non avranno mai smesso di osservarci. Con la voce ridotta a poco più di un sussurro, nonostante si fosse ostinata nel volersi mantenere calma e rigorosa, si mostrò finalmente più stanca e provata dall'intero contesto. Dopo l'ultima esperienza nell'Upside Down, Maeve voleva che niente, andasse lasciato al caso per la decisione che stavano per prendere. « C'era Percival, al Ministero. Ha detto... ha tirato in ballo gli Strumenti Mortali. Secondo lui quella sceneggiata era un diversivo, ed infatti si sono precipitati tutti verso l'Ufficio Misteri appena è scoppiato il caos. Non so cosa sia successo dopo, ma... » Si bloccò, tentennando per la prima volta da quando avevano incominciato a parlare. Sospirando, poggiò la mano su quella di Derek per ricercare un contatto e provare al contempo a calmare il movimento nervoso di lui. « Forse è stata solo suggestione, perché avevo le barriere della Legilimanzia abbassate per capirne di più e senza di te non sono così capace, ma... ho percepito quella brutta sensazione, simile al rave. » Il brivido e il freddo, come l'attimo prima di oltrepassare le tende rosse. « Sono mesi che cerchiamo di avvicinarci ad Inverness, perché sappiamo ciò che molti altri ignorano. Abbiamo bisogno delle loro conoscenze e nozioni. Questa potrebbe essere l'occasione che stavamo aspettando; anzi, è forse l'unica che avremo per scegliere, Derek. Dopo ciò che è accaduto stamattina, io non so se Minerva o chiunque possa susseguirli al Governo dopo questo disastro, sia in grado di fornirci davvero protezione. Dalla loro, potrebbero permetterci di continuare col nostro tenore di vita, ma ci basterebbe questo per sceglierli? Sul piatto della bilancia, quale altro vantaggio potremmo attribuirgli? La speranza di una rosea carriera, nonostante abbiano fatto fuori la casta? » Continuò dopo aver preso un respiro profondo, riguadagnandosi un tono più deciso per quanto le riuscisse, non staccando gli occhi da lui. Non sono riusciti neanche a reagire a dovere contro i Ribelli, cosa accadrebbe in caso di un altro attacco della Loggia Nera? Mentre abbiamo la certezza che la controparte sappia molte più cose di quanto lasci intendere. Ne abbiamo avuto una dimostrazione in quel corridoio l'anno scorso, ci hanno salvati, anche se in minoranza siamo usciti tutti vivi da lì dentro solo per la loro presenza. Ci serve almeno un minimo della loro preparazione. « Non indorerò la pillola a nessuno dei due: se torniamo ad Hogsmeade, se decidiamo di proseguire questa strada dei franchi tiratori dell'alta società arrivando alla luce del sole, per noi non sarà semplice. Dovremo farci accettare, dovremo lavorare per guadagnarci la fiducia e il rispetto di gente che ci etichetta già ora per l'operato e l'eredità delle nostre famiglie. Ho una paura tremenda. Ma sono anche convinta del fatto che possiamo riuscirci, troveremo un modo, riusciremo a guadagnarci il nostro posto e sopravvivremo. Siamo bravi in questo: adeguarci ed adattarci. Tu sei probabilmente la persona più capace che conosca, in tantissime cose. Sarà un peso, sono delle responsabilità enormi, che in due... insieme sarà più facile. Te la senti? » Non dobbiamo più fare le cose da soli. E lo sappiamo benissimo entrambi, che la decisione più saggia è quella di schierarci con la parte che può farci sentire più al sicuro. Anche se sarà la scelta più difficile per noi, perché probabilmente perderemo tutti i nostri privilegi e dovremmo ricominciare da zero. Ma preferisco questo, al rivederti in pericolo di vita sotto i miei occhi, senza sapere cosa fare. Sono stanca degli incubi. « Loro come la prenderebbero questa eventualità? Sarebbero comprensivi? » Si morse l'interno della guancia, mentre spostava lievemente lo sguardo verso la porta chiusa, aumentando la stretta sulla mano del moro. Era chiaro si riferisse ai rispettivi genitori e le famiglie da sempre a favore del governo, nonostante la loro società fosse stata messa in ginocchio. Non so nemmeno se Caél e Savannah alla fine saranno davvero dalla nostra parte, o si tireranno indietro. « Se decidiamo di percorrere questa strada... Non ha senso avvisare i miei. Li metterò di fronte al fatto compiuto, o Coriolanus sarebbe capace di presentarsi qui e convincere i tuoi a legarci in casa. È meglio così, tanto non che gli importi davvero della mia sicurezza. » Alla fine, riuscì a stirare le labbra in un primo minuscolo sorriso carico di sarcasmo... o forse, era semplice rassegnazione. « Ci sarà certamente un periodo di assestamento, c'è da prendere in considerazione una crisi economica, se Inverness si rinchiude in toto nelle sue attività. Non so se esisterà l'eventualità che i folletti della Gringott mantengano attivi i rapporti, ma dubito che il Ministero lo permetterebbe. In ogni caso ho il mio fondo patrimoniale, potrei prelevarlo e sperare che valga a qualcosa. Ci basterà, per un bel po', se siamo bravi. » Erano le basi del pragmatismo: prendere in considerazione ogni visione realistica e pratica. Anche perché non è che potremo campare d'aria ed amore. Dobbiamo valutare tutto, pro e contro d'ogni fazione, prima di gettarci in questa storia.
     
    .
  3.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Collegiali
    Posts
    622
    Reputation
    +15

    Status
    Anonymes!

    « Lo so. Sono spaventata anch'io. Anzi, sono terrorizzata. Ma non è solo per aver preso la consapevolezza che ciò per cui abbiamo lavorato, era in preparazione di un futuro che potrebbe non esistere più... È altro a farmi davvero paura. » Annuì con una certa gravità nello sguardo. In un altro momento non avrebbe esitato a condannare Inverness e tutto il suo operato dall'inizio alla fine. Derek non era un'idealista, non erano quelli i valori con cui era stato cresciuto. Le persone, però, tendono a ragionare diversamente. Per loro il distinguo è tra il giusto e lo sbagliato, tra il bianco e il nero. La linea che divide le due cose deve essere netta e ben visibile a tutti. Ci sta, è una coperta di Linus - pensarla così. Ma la realtà è ben diversa. A Derek non interessava cosa fosse giusto o cosa non lo fosse, in primis perché in queste categorie non credeva. Gli interessava solo del proprio ritorno, di puntare sempre verso la via in cui intravedeva maggiori chances di successo. In quel caso, però, il successo era secondario. Non puoi avere successo da morto, o sbaglio? E per quanto il governo volesse fargli credere di essere al sicuro dalle Logge (una mossa che certamente comprendeva come necessaria), il giovane Hamilton sapeva quanto ciò fosse lontano dalla realtà, e forse non ci avrebbe creduto se non lo avesse visto con i propri stessi occhi. « C'era Percival, al Ministero. Ha detto... ha tirato in ballo gli Strumenti Mortali. Secondo lui quella sceneggiata era un diversivo, ed infatti si sono precipitati tutti verso l'Ufficio Misteri appena è scoppiato il caos. Non so cosa sia successo dopo, ma... » Aggrottò la fronte, sollevando lo sguardo confuso su Maeve. « Cosa ha detto sugli Strumenti Mortali? » A quel punto si sarebbe aspettato davvero di tutto. Le notizie ufficiali dichiaravano a gran voce che gli Strumenti fossero inattivi e conservati in sicurezza al Ministero, ma tra le tante menzogne non si sarebbe stupito se pure quelle voci si fossero rivelate tali. « Forse è stata solo suggestione, perché avevo le barriere della Legilimanzia abbassate per capirne di più e senza di te non sono così capace, ma... ho percepito quella brutta sensazione, simile al rave. » Sospirò, massaggiandosi il mento mentre rifletteva sulle parole di Maeve. « Sì è probabile che ci fosse della suggestione. Ma l'importante è che tu sia al sicuro e che non sia accaduto nulla di brutto. » Cosa che, in quelle circostanze, non era affatto scontata. « Sono mesi che cerchiamo di avvicinarci ad Inverness, perché sappiamo ciò che molti altri ignorano. Abbiamo bisogno delle loro conoscenze e nozioni. Questa potrebbe essere l'occasione che stavamo aspettando; anzi, è forse l'unica che avremo per scegliere, Derek. Dopo ciò che è accaduto stamattina, io non so se Minerva o chiunque possa susseguirli al Governo dopo questo disastro, sia in grado di fornirci davvero protezione. Dalla loro, potrebbero permetterci di continuare col nostro tenore di vita, ma ci basterebbe questo per sceglierli? Sul piatto della bilancia, quale altro vantaggio potremmo attribuirgli? La speranza di una rosea carriera, nonostante abbiano fatto fuori la casta? » Scosse il capo, conoscendo bene il punto di quel discorso su cui erano tornati a più riprese. Ormai
    erano mesi che avevano scelto dove puntare: avevano sviscerato ogni pro e contro possibile, preparandosi a parare ogni eventuale circostanza avversa. Ma la scelta, per chi come loro sapeva, era piuttosto ovvia e naturale a prescindere. « E proprio rosea sarebbe: bella, ma che appassisce velocemente. » Esattamente come una rosa. Sospirò. « Sono certo che dopo quanto successo, il Progetto Minerva accoglierebbe chiunque a braccia aperte. Persino noi. Il problema è un altro: se fino ad ora non ci hanno protetto dalla reale minaccia, perché dovrebbero cominciare a farlo adesso? Fare un passo indietro su quanto hanno dichiarato riguardo le Logge sarebbe come consegnare le chiavi del Ministero in mano ad Inverness. » Non solo la fiducia delle persone verrebbe meno, ma tutti correrebbero ai ripari per cercare protezione. In sostanza ciò equivarrebbe ad ammettere che le mosse di Inverness erano tutte legittime. No, non lo faranno mai. Non a breve, quanto meno. Ma abbiamo davvero tempo a sufficienza per attendere e vedere quando e se ci sarà mai un cambio di rotta? Non c'era, lo sapevano bene entrambi. Alle Logge non si poteva mettere un timer: così come li avevano sorpresi una volta, lo avrebbero fatto anche una seconda. Era come mettere una clessidra in mano a un cieco. « Non indorerò la pillola a nessuno dei due: se torniamo ad Hogsmeade, se decidiamo di proseguire questa strada dei franchi tiratori dell'alta società arrivando alla luce del sole, per noi non sarà semplice. Dovremo farci accettare, dovremo lavorare per guadagnarci la fiducia e il rispetto di gente che ci etichetta già ora per l'operato e l'eredità delle nostre famiglie. Ho una paura tremenda. Ma sono anche convinta del fatto che possiamo riuscirci, troveremo un modo, riusciremo a guadagnarci il nostro posto e sopravvivremo. Siamo bravi in questo: adeguarci ed adattarci. Tu sei probabilmente la persona più capace che conosca, in tantissime cose. Sarà un peso, sono delle responsabilità enormi, che in due... insieme sarà più facile. Te la senti? » Stirò il primo sorriso sincero della giornata, annuendo con una certa convinzione prima di avvicinarsi a lei e prendere le sue mani tra le proprie. Una stretta che sperava essere rassicurante. Voleva comunicarle che sì, la strada sarebbe stata difficile, ma ne avrebbero percorso insieme ogni tratto, dall'inizio alla fine. « Sì. Mi spaventa, ma sono pronto. » sentenziò con una certa risolutezza. « Mi fido di te. Mi fido di noi. So che insieme sapremo reggerlo. » Di questo ne era sicuro. Maeve era l'unica persona con cui aprirsi era risultato più semplice del contrario, e questo li aveva resi non solo una coppia, ma un team. Sapeva che la rossa gli avrebbe sempre guardato le spalle, esattamente come avrebbe fatto anche lui per lei. « Loro come la prenderebbero questa eventualità? Sarebbero comprensivi? » Eh. Bella domanda. « Se decidiamo di percorrere questa strada... Non ha senso avvisare i miei. Li metterò di fronte al fatto compiuto, o Coriolanus sarebbe capace di presentarsi qui e convincere i tuoi a legarci in casa. È meglio così, tanto non che gli importi davvero della mia sicurezza. » Sospirò, conoscendo bene il dolore che ciò che le aveva provocato. « Non abbiamo molte scelte. I miei non appoggeranno mai questa cosa. Se pure cercassi di spiegargli la situazione, mi darebbero per pazzo nella migliore delle ipotesi. » « Ci sarà certamente un periodo di assestamento, c'è da prendere in considerazione una crisi economica, se Inverness si rinchiude in toto nelle sue attività. Non so se esisterà l'eventualità che i folletti della Gringott mantengano attivi i rapporti, ma dubito che il Ministero lo permetterebbe. In ogni caso ho il mio fondo patrimoniale, potrei prelevarlo e sperare che valga a qualcosa. Ci basterà, per un bel po', se siamo bravi. » La situazione economica era piuttosto spinosa. Gran parte dei fondi di Derek - compreso il suo fondo fiduciario - si trovavano alla Gringott. Cosa potevano fare? Di certo non prelevare tutto. Non solo la cosa sarebbe risultata sospetta, ma dubitava persino che gliel'avrebbero fatta fare. « Non so quanta gente rimarrà nei territori di Inverness. Ma di sicuro questi giorni un sacco di persone in preda al panico andranno a ritirare i propri averi alla Gringott. » Sarà un disastro. È probabile che si stiano già organizzando per stabilire un tetto massimo giornaliero. « Non so nemmeno cosa faranno dei conti di chi sceglie di andare via. Quindi dobbiamo agire veloce. » Diede uno sguardo all'ora. « Prima andiamo e meglio è. Prendiamo tutto ciò che riusciamo a ritirare. Ma poi dovremo subito tirare dritto verso Hogsmeade. » Tirò un sospiro. « Ho paura che il traffico magico potrebbe essere sotto stretto controllo questi giorni. Ci conviene prendere una macchina. » Fece una pausa, scuotendo leggermente il capo. « Non la mia. I miei genitori lo noterebbero subito e farebbero due più due. Ci conviene prenderne una babbana a noleggio. » Ci vorranno ore per arrivare ad Hogsmeade, ma è meglio di venir rintracciati dalle nostre famiglie nel giro di due secondi. Fece una pausa, voltandosi verso la porta della stanza. « Forse dovremmo prima tastare il terreno con Saw. Sai.. sentire quali sono le sue intenzioni, così se vorrà andare anche lei partiremo tutti senza lasciare indietro nessuno. Altrimenti.. beh.. immagino che non diciamo nulla a nessuno. » Prendiamo l'uscita dei ladri e andiamo senza guardarci indietro.


     
    .
  4.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    705
    Reputation
    0

    Status
    Anonymes!
    Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo. L'imprevedibilità dei sistemi complessi: una modifica ne genera un'altra, quasi a darle una spinta, rendendo le successive sempre più marcate. In quella giornata colma di avvenimenti, spaccature e cambiamenti drastici, le decisioni prese da due giovani all'apparenza ancora estranei a quelle faccende da adulti, avrebbero potuto sembrare quasi come irrisorie. Nel quadro generale delle cose però, anche la più minuscola scelta, anche il più impercettibile passo verso una direzione rispetto ad un'altra, portava in sé delle conseguenze. Grandi o piccole che fossero, per i diretti interessati equivaleva ad un'evoluzione radicale del mondo e di come l'avevano sempre conosciuto. Per molti, determinare da che parte stare sarebbe stato forse semplice; per Maeve, valutare i pro e contro della sua situazione insieme a Derek, era l'unico approccio metodico che conosceva per agire senza poi farsi prendere da ripensamenti. Non esisteva giusto o sbagliato, quanto più l'essenziale da fare per ritrovarsi poi in una posizione di vantaggio. Ed in fondo sapevano entrambi, quale fosse nella loro ottica lo schieramento impossibile da non prediligere; dovevano soltanto esporlo per la prima volta ad alta voce, con la consapevolezza e convinzione di non poter più tornare indietro una volta intrapreso quel percorso. « Cosa ha detto sugli Strumenti Mortali? » Corrugando leggermente la fronte, la ragazza provò a concentrarsi per cercare di ricordare e di riordinare le idee, su ciò che era accaduto di preciso al Ministero. Fosse stata più abile con la Legilimanzia, avrebbe scoperto molte più informazioni essenziali, anziché ritrovarsi con molte più domande che risposte. Col panico dilagante, per lei era stato comunque un miracolo apprendere qualche notizia rilevante dall'Auror, senza farsi scoprire.
    68747470733a2f2f73332e616d617a6f6e6177732e636f6d2f776174747061642d6d656469612d736572766963652f53746f7279496d6167652f794273716f522d6155755a5538513d3d2d3338303535343532352e31346138383362326232333762653039373039373334393
    « Non so, c'era troppo gente che schiamazzava... Ma credo abbia fatto presente che Beatrice od Inverness volessero impossessarsene. Qualcosa del genere. Anche se in effetti dopo è scoppiata una polemica, sull'effettiva inattività degli Strumenti Mortali. Amunet l'ha pungolato, proprio su questo punto, ma come ben sai Percival sa essere fin troppo imperscrutabile. » Inutile anche solo provare a continuare con le ipotesi. Di cosa avessero in mente i Ribelli ed Inverness, l'avrebbero scoperto soltanto una volta tornati ad Hogsmeade - se e quando, si sarebbero fidati a tal punto di loro, da renderli partecipi di qualcosa che non fossero sciocchezze superficiali. Perché, discorsi e valutazioni sommarie a parte, la rossa era certa della direzione che stavano per intraprendere. « E proprio rosea sarebbe: bella, ma che appassisce velocemente. Sono certo che dopo quanto successo, il Progetto Minerva accoglierebbe chiunque a braccia aperte. Persino noi. Il problema è un altro: se fino ad ora non ci hanno protetto dalla reale minaccia, perché dovrebbero cominciare a farlo adesso? Fare un passo indietro su quanto hanno dichiarato riguardo le Logge sarebbe come consegnare le chiavi del Ministero in mano ad Inverness. » Annuì con fermezza, stringendo le mani del moro e specchiandosi in quegli occhi scuri, gli unici capaci di darle la sicurezza necessaria per proseguire lungo quel cammino tortuoso che li attendeva. « Sì. Mi spaventa, ma sono pronto. Mi fido di te. Mi fido di noi. So che insieme sapremo reggerlo. » Il modo in cui lo guardò, a metà fra la commozione e la serietà del momento, espresse chiaramente lo stesso sentimento contenuto nelle parole del moro. Maeve non aveva dubbi: se non avesse avuto Derek al suo fianco, non avrebbe saputo come gestire quella faccenda senza finire in paranoia e farsi prendere dall'incertezza. Da sola non sarebbe stato facile. Era sempre stato votata all'individualismo latente, ed in qualche modo sarebbe riuscita a spuntarla comunque, arrivando dove voleva; ma, da quando aveva incontrato Derek, tutto quel carico di cui si era sempre fatta peso e scudo, aveva iniziato a diventare meno opprimente. Più leggero, da condiviso. Più umano e giusto, da sopportare. « Credo che, due anni fa, avermi sfidata apertamente a sceglierti sia stata la cosa più giusta che potessi fare. Io ti risceglierei altre mille e mille volte. All'infinito. » Non c'è stata neanche scelta con gli altri. Mai. Era così che doveva andare. Si sporse leggermente in avanti, per poggiare le labbra contro la fronte di lui, in un solo ed unico momento di tenerezza espressa con quel piccolo gesto, prima di riconcentrarsi sul "lavoro" che avevano da fare... Il più in fretta e furtivamente possibile, considerate le loro famiglie e le chiare intenzioni ostili per ciò che i due erano in procinto di combinare. « [...] Prima andiamo e meglio è. Prendiamo tutto ciò che riusciamo a ritirare. Ma poi dovremo subito tirare dritto verso Hogsmeade. Ho paura che il traffico magico potrebbe essere sotto stretto controllo questi giorni. Ci conviene prendere una macchina. Non la mia. I miei genitori lo noterebbero subito e farebbero due più due. Ci conviene prenderne una babbana a noleggio. » Lo ascoltò con attenzione, assentendo col viso per ogni passaggio di quel piano che, in altre circostanze meno gravi e gravose, l'avrebbe portata a sorridere divertita. Le fughe Verek sono ormai il nostro tratto distintivo. Questa sarà la Regina delle ritirate: quando le nostre famiglie si accorgeranno della cosa, sarà ormai troppo tardi. Posso già sentire le urla di Coriolanus. Sarà la volta buona che schiatta per emorragia cerebrale. « Okay, cerco in fretta un autonoleggio babbano vicino Londra aperto ad ogni ora, così dopo aver sbrigato questa faccenda dalla Gringott possiamo metterci subito in viaggio. La strada da percorrere sarà tanta, sarà meglio essere preparati e comprare il necessario per non fermarci di continuo. » affermò con estrema sicurezza, mentre il disegno dell'intero programma le si distendeva passo passo nella mente. Sarebbe stato un viaggio lungo, ma se si fossero mossi con cautela e senza guardarsi indietro, sarebbero arrivati ad Hogsmeade prima che i familiari potessero interferire o bloccarli. « Forse dovremmo prima tastare il terreno con Saw. Sai.. sentire quali sono le sue intenzioni, così se vorrà andare anche lei partiremo tutti senza lasciare indietro nessuno. Altrimenti.. beh.. immagino che non diciamo nulla a nessuno. » Quello relativo ai rispettivi fratelli, era l'unico punto controverso al quale la Corvonero non poteva trovare una risposta con l'Hamilton. Caél e Savannah sapevano essere imprevedibili, ma se per il primo aveva la quasi sicurezza che non si sarebbe tirato indietro, pur di contrastare i Cousland... per Saw il discorso era nettamente diverso. C'erano un'infinità di variabili, che avrebbero potuto portarla a tentennare sul momento. E Maeve non era certa, avessero il tempo materiale per soffermarsi a valutarle con lei. « Sì, proviamo a sentire cosa ne pensa. Se a differenza nostra ha ancora bisogno di tempo per riflettere, una volta ad Hogsmeade potremo trovare comunque il modo per farla arrivare, nei prossimi giorni. Immagino che dall'interno sarà più facile muoversi: se la situazione si stabilizza e lei reputerà opportuno raggiungerci, le troveremo un passaggio sicuro. Ma se capiamo che è anche minimamente indecisa non le direi della fuga in programma, potrebbe farsela sfuggire senza volerlo coi tuoi e ci bloccherebbero con ogni mezzo possibile. » Meglio evitare e prevenire qualsiasi intoppo. Probabilmente mai prima d'allora Maeve aveva formulato una serie di pensieri, inerenti ad una questione così spinosa, con tanta determinazione e severità. In gioco, stavolta, ci sono le nostre vite e non stupidaggini come un ballo studentesco o le elezioni dei Senior. Non possiamo lasciare nulla al caso, né me la sento di sdrammatizzare su questo, non finché non saremo dove vogliamo. Tornò infine a fissare Derek in maniera penetrante, dopo aver voltato ancora una volta il viso verso la porta ed aver aumentato la stretta sulle sue mani, con la mente già a ciò che li attendeva non appena avessero trovato il momento propizio per scappare come due fuggiaschi. Possiamo considerarla come una delle nostre avventure... Semplicemente siamo passati dalle rom-com anni '80, ad un thriller drammatico dalle tinte politiche. Basta essere positivi, andrà bene. Ci sarà un lieto fine nonostante le difficoltà. Deve esserci.
     
    .
3 replies since 7/4/2022, 18:51   177 views
  Share  
.