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Quella sera, incubi su incubi continuavano a venirgli alla mente ogni volta che si addormentava. Dove alcuni non vedevano altro che buio, la sua mente partiva per un viaggio tutto suo, come se quella sera nei suoi sogni avesse dovuto affrontare la Loggia Nera tutto da solo. Chung si dimenava e sudava sette camicie mentre cercava di scappare e non farsi trovare dai mostri ed il colpo di grazia arrivò quando un cassonetto vicino al suo appartamento ad Hogsmeade fu rovesciato da un gatto, che stava cercando di raccapezzarsi i resti del tonno mangiati la sera prima, che produsse un rumore così forte da svegliarlo.
“AAAH!” i ragni vogliono farmi fare il tip tap ah, no.
Chung si sedette sul letto e lo spavento, che all'inizio lo portò a guardarsi intorno impaurito con le palpebre spalancate, cominciò a passare dopo aver fatto dei respiri profondi. In ogni caso, visto che in quel momento rifuggiva il buio con tutto sé stesso, il ragazzo accese la lampada vicino al letto, in modo da potersi guardare intorno e calmarsi ulteriormente. Spike, che aveva sentito l’urlo, fece capolino dalla porta della stanza e venne a salutarlo per cercare di tranquillizzarlo. “Bravo, sei proprio un bravo maialino.” Sussurrò Chung, cercando di non farsi sentire dagli altri, mentre accarezzava la testa del suo amico a quattro zampe. Dire che volesse bene a quel maialino, era davvero poco, soprattutto perché fu proprio l’istinto di proteggerlo che non lo fece uscire la mattina appena sentite le urla dei passanti dal soggiorno. Cosa poteva fare? Come avrebbe potuto portarlo con sé in tutto quel macello? Sarebbe stato come condannarlo a morte, soprattutto con tutte quelle persone che avrebbero potuto calpestarlo.
Chung si alzò dal letto per controllare alla finestra, gli sembrava tutto tranquillo a parte per delle guardie che passavano a fare la ronda di tanto in tanto. “Che ansia di vivere davvero.”
Si tappò immediatamente la bocca. Cazzo.
In realtà, il ragazzo credeva solo di averlo pensato, anche perché dire ciò che pensava realmente, in quel momento poi, non era proprio da lui. Infatti, si allontanò subito dalla finestra, come se qualcuno avesse potuto sentirlo, cosa che ormai si sarebbe aspettato, visto tutto quello che era successo.
“Spike, vieniiii.. andiamo a farci una tisana, ti va?”
Chiese Chung al maialino come se avesse potuto capirlo, mentre si avviava verso il soggiorno per prepararsi una bella camomilla, anche se probabilmente una canna sarebbe stata l’ideale per rilassare i nervi, e già che avesse pensato di utilizzare un po’ di erballegra voleva dire che era in uno stato d’ansia così profondo che probabilmente non sarebbe riuscito a dormire neanche i prossimi giorni. Infatti, nonostante quella mattina non avesse partecipato alla guerra che stava avvenendo letteralmente fuori da casa sua, sentire le persone gridare e scappare per poi vedere anche degli incantesimi sfrecciare dalle finestre all’interno di casa sua, l’aveva decisamente terrorizzato, tanto da pensare di voler tornare in Corea, dove sicuramente non ci sarebbero stati questi tipi di problemi, o per lo meno non in quel preciso istante. Però, tutto dipendeva da Leon, perché di sicuro Chung non l’avrebbe lasciato lì ora che ne aveva più bisogno. Per non parlare del viso che avrebbe fatto sua madre nel vederlo tornare a casa senza suo fratello, sarebbe stata furibonda e probabilmente non glielo avrebbe mai perdonato, anche se sinceramente quello era davvero l’ultimo dei suoi problemi, visto che Sun non avrebbe mai abbandonato il fratello in una situazione simile, neanche in un milione di anni.
Nel ripensare a suo fratello, Chung si avvicinò alla porta di quella che, momentaneamente, era diventata camera sua, per poi aprirla e controllare che fosse tutto a posto, anche perché nei sogni di quella notte suo fratello era la persona che moriva più volte dopo di lui, cosa non molto carina ma che allo stesso tempo non gli dispiaceva, visto che, anche nel mondo magico, era di buon auspicio per una vita lunga.
Edited by Zkdlìn - 14/7/2022, 19:14
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