We could be heroes

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    So cosa avete fatto. Sua sorella aveva concluso così le righe della lettera spedita via Gufo qualche giorno prima. Tony non ha perso tempo a strapparla, in preda ad una furia di rabbia mista a lacrime, e a incenerirla nel camino del soggiorno dello studentato. Non l'ha fatta leggere a nessuno. Neanche a Zip. Neanche a Zelda. Ha preferito rimandare il problema, convinta che "tanto marcirà in prigione per un altro po' ". Eppure quelle frasi continuano a ronzarle in testa a ogni ora del giorno: mentre pranza, appena apre gli occhi al mattino, quando cerca di concentrarsi sullo studio, quando pulisce i cessi del Suspiria. So cosa avete fatto. I battiti di cuore spezzati della giovane Grifondoro accelerano di colpo. Comunque tra il "sapere" e l'avere delle "prove" ne passa di strada.. - di questo si convince, ma il seme del dubbio si insinua nelle fibre della sua mente come un serpente avvinghia e stritola la preda. E' proprio così che si sente, la Trambley, da qualche giorno a questa parte - schiacciata. Spegne una sigaretta sugli spalti ricostruiti del campo da Quidditch. Si rifugia lì quando ha voglia di pensare e riflettere in solitudine, perché tanto non li frequenta nessuno da quel famoso giorno - anche se si vocifera che a breve riprenderanno gli allenamenti delle squadre. E forse anche perché vuole farsi male, perfettamente consapevole che lei, un qualsiasi sport, non potrà mai più farlo. Lei che credeva di essere la futura promessa del pattinaggio sul ghiaccio. Fanculo. Se ne va - non dopo non aver tirato un mezzo calcio alla staccionata circostante il campo. Ha appuntamento con Zelda alle tre, al capanno del Guardiacaccia. Pare che un gruppo di tredicenni abbia avuto la magica idea di appiccare un falò nella Foresta Proibita - o forse hanno soltanto sbagliato a scagliare un Incendio, ipotizza Tony, in un curioso parallelismo con fatti realmente accaduti e riferimenti a persone o cose puramente casuali. Anche se dubito: o sono assidui frequentatori del Reparto Proibito della Biblioteca, o semplicemente hanno spento le sigarette nel punto sbagliato. Perché un Incendio a tredici anni non lo sai evocare. Ad ogni modo, alcuni spillati, insieme al Guardiacaccia, hanno organizzato una spedizione punitiva per andare a recuperare i malcapitati, chiedendo aiuto ad un gruppo di volontari per ripulire il casino circostante. Zelda si è proposta e Tony, benché scocciata - dare una mano agli altri non è mai stata la sua attività preferita, né tanto meno il suo forte - ha deciso di seguirla. «Ripetimi perché lo facciamo.», borbotta la Grifondoro, per poi aggiungere: «"Sottone del Guardiacaccia" non vale come risposta.», anche se da quando è stato assunto Jack, che è un gran pezzo di fregno, c'è stato un incremento della densità di "popolazione" intorno al suo capanno. «E neanche sottone di Gillian Moore.», commenta, indicando con lo sguardo l'ormai ex di Tessa Brown, reginetta de sto cazzo e principessa di superficialità.
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    «Ma porca puttana.», gli occhi azzurrissimi di Tony si concentrano su quella che ormai è diventata una sorta di radura bruciata davanti a loro. «Non ci posso credere!», si volta alla sua sinistra e vede una trafelata Lilac Scamander, accorsa in fretta e furia nel punto nevralgico del casino. «..'sti deficienti!», al suo fianco la sorella di Peter, amichetto del cuore di Zip. Cazzo com'è che si chiama..? - si interroga Tony, pur consapevole di averla persino votata come senior. C'ho la testa in aria. «..organizzare delle squadre.. voi occupatevi di.. Sì, perfetto. Noi di qua... Ehi, tu, rosso! Vieni qua!! - Tu -», Tony non coglie i frammenti di discorso della Paciock, finché non si rivolge a lei. «- e tu.», e a Zelda. «Con noi due.», la Grifondoro semplicemente annuisce. Ripulire la cenere dalla radura bruciata non sarà poi così diverso dal ripulire i cessi puzzolenti di vomito degli ubriaconi del Suspiria. Il quartetto si addentra nella Foresta, effettuando una valutazione iniziale dell'entità dei danni. Altri si occupano invece dei coglioni da punire. Però oh, in fondo qualche anno fa una marachella del genere l'abbiamo mezzo fatta pure noi.. Certo non abbiamo appiccato incendi, okay.. Però possono capitare gli incidenti... «Stai bene?» «Come?», domanda Tony, per poi rendersi conto la domanda non fosse riferita a lei. «S-sì.», biascica la Scamander, anche se.. Poco dopo poggia la schiena al tronco di un albero e inizia a respirare profondamente. Che le prende? «Tranquilla K. Solo.. Hai capito. Non importa, tutto okay. Ci vorrebbe Lympy per cercare di rivitalizzare questa vegetazione. Magari poi andiamo a cercarl -» «Ohi, ci sono anch'io.», tossicchia Tony. Ripeto: non che mi vada particolarmente di dare una mano. Ma già che siamo qui... E comunque in Erbologia e Pozioni sono sempre stata un asso. Non per cosa, eh. «Parli di Olympia Potter, no? Mi ha fatto da tutor l'anno scorso. Soprattutto per Pozioni, però abbiamo parlato anche di altro. Diciamo che.. In questo specifico caso..», riflette Tony, la fronte corrugata in un'espressione concentrata. «Forse dovremmo usare un Vulnera Sanentur.», il che equivale a dire che ci dobbiamo mettere a cantà. «Può sembrare folle, ma in realtà funziona tanto per le persone quanto per le piante. Nelle persone frena le emorragie, tipo, no? Nelle piante ha un effetto simile, però sulla linfa... Fondamentalmente noi dobbiamo fare in modo che queste foglioline trattengano la linfa, no?.. Mi pare che Olympia mi avesse spiegato una cosa simile. Cioè, non so se funziona, ma possiamo provare..», fa spallucce, mettendosi poi in disparte insieme a Zelda mentre le grandi iniziano a confabulare su come procedere. «Oh, comunque. Lo sai che si scopava mio fratello? Ho letto qualche messaggio.», Tony inarca le sopracciglia e accenna un sorrisino. «Perché figurati se lui me lo diceva.»
     
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    «Ripetimi perché lo facciamo.» Le lancia un'occhiata di traverso, a metà tra divertimento e effettiva sorpresa. Probabilmente perché lei stessa si è proposta solo per via della sua scomoda posizione all'interno della squadra di reclute auror. È tornata in tutto e per tutto ai tempi in cui correva dietro al resto del gruppo, cercando di essere abbastanza, di esserci e basta, per quanto potesse valere la sua presenza. E poco differisce questa seconda volta dalla prima: è infatti di nuovo alla ricerca febbrile di trovare il proprio posto nel mondo, quasi convincendosi che la sua strada sia proprio questa e nessun'altra. E quale altra possibilità avrei, dopotutto? Il sogno del Quidditch professionistico, rimasto sempre tale, ora è decisamente e totalmente fuori questione, non tanto per il dilettantismo intriso nelle squadre del college ma quanto più per il velo sognatore che è sfumato dagli occhi di Zelda. Ha ormai compreso che nella nuova realtà del mondo in cui ha deciso di vivere, quella del Quidditch non è considerata una strada percorribile in quanto non utile alla sopravvivenza. Può essere utile per staccare la testa ed è così che ormai lo usa, quando non ha ronde né turni da Zonko, indossando la divisa bluette dei Thunderbirds sempre con estremo entusiasmo, sapendo che al di sopra delle nuvole tutto avrà un senso o semplicemente smetterà di avere importanza, almeno per qualche ora. Tolto dall'equazione lo sport, sa bene che le rimane ben poco, non tanto per le proprie capacità ma perché non è mai stata una ragazza votata a chissà quale ambizione, chissà quale luminare progetto futuro che le avrebbe consentito di ergersi al di sopra del mondo. Così è questa la risposta che dovrebbe dare a Tonya che le scorrazza vicino un po' sconsolata, un po' crucciata come suo solito. "Dovere". Non ha nemmeno il coraggio di dirlo ad alta voce tanto le fa paura la fumosa prospettiva della responsabilità che aleggia pesantemente sopra di lei. Le mette ansia eppure inspiegabilmente l'accetta, con una parte di sé che non ha mai conosciuto prima. Quella responsabile. «"Sottone del Guardiacaccia" non vale come risposta.» Gli occhi caramello, istintivamente, si fissano su Jack. Più specificamente, sul sedere di Jack. «E neanche sottone di Gillian Moore.» Una risata o forse un sospiro abbandona le sue labbra mentre si ritrova ad osservare la criniera ramata di Gillian sorrisodastrappamutande Moore. « A me sembrano già degli ottimi motivi, specie se con il secondo c'è la possibilità che possa diventare un possibile flirt da festa di Halloween. » Guarda di prepotenza l'amica, andando poco per il sottile con l'eloquenza di cui carica le sopracciglia che si muovono sinuose. Si crogiola in quella parentesi spensierata sperando che anche l'animo di Tony, più tormentato del solito nell'ultimo periodo, a detta della bionda, ne ricavi beneficio, alleggerendosi un minimo. Stasera la porto a fare un giro dei pub e la faccio ubriacare ben bene, così le cose sono due: o mi confessa cosa c'è che non va o si addormenta di peso e riuscirà a dormire un'intera notte senza svegliarsi ogni due per tre. « Oh ti prego, non fare la finta tonta che la reazione del fuocherello alle sue stories gliela metti sempre. Mancano solo la melanzana e lo spruzzo d'acqua per rendere più chiare le tue intenzioni. » Il momento leggero finisce ben presto quando si imbattono nella piccola squadra che evidentemente li ha preceduti. Una veloce occhiata alla zona circostante le fa registrare che i ragazzini, che giocavano probabilmente a farsi le canne, hanno effettivamente bruciato una buona porzione di vegetazione. «Ma porca puttana.» Scrolla il capo, Zelda, trovando il tutto terribilmente sbagliato, data la sofferenza che l'intera Foresta ha già subito. « Darsela a gambe sì ma castare un Aguamenti quando hanno capito di aver fatto un casino non sono stati in grado di farlo. » Borbotta prima di soffermarsi per qualche istante sulla figura, angosciata, di Lilac Scamander. Con cui non ha ancora smesso di rapportarsi senza passare per una groupie invasata, anche dopo aver collaborato alla campagna per la CE. Quando i loro sguardi si incontrano, rifugge l'istinto di alzare la mano e mettere su la classica faccia da ebete ma si limita ad un sorriso teso e una scrollata del capo. «..organizzare delle squadre.. voi occupatevi di.. Sì, perfetto. Noi di qua... Ehi, tu, rosso! Vieni qua!! - Tu e tu con noi due.» Non può avere troppi dubbi sulla Paciock che si stia riferendo a lei perché, come constata con la coda dell'occhio, lei è l'ultima della fila. E allora semplicemente annuisce, percependo una leggera e flebile sensazione d'imbarazzo sapendo chi è effettivamente lei. Per Caél. Capisce al volo che, al di là delle sue aspettative di finire nel gruppo che avrebbe acciuffato i cretinotti - e no, non perché Jack il guardiacaccia capitana proprio quel team -, cosa l'attende è la pulizia del campo. Sta per proporre a Tony l'idea, estremamente fuori luogo, per la serata quando Lilac sembra sentirsi male. «Tranquilla K. Solo.. Hai capito. Non importa, tutto okay. Ci vorrebbe Lympy per cercare di rivitalizzare questa vegetazione. Magari poi andiamo a cercarl -» «Ohi, ci sono anch'io.» Mentre l'amica è utile in quella situazione, lei capisce di non esserlo minimamente e improvvisamente si sente a disagio, terribilmente. Dovevo andare a placcare i coglioni, lì sì che avrei dato il meglio di me. Così fa la prima cosa che le viene in mente, andando ad armeggiare con il proprio zaino per recuperare una barretta di cioccolato di Mielandia. Tiramisù, dalle eccellenti proprietà magiche rinvigorenti, per un improvviso calo di zuccheri come le sembra quello della Scamander. Si avvicina a lei, allungando la confezione dai colori sgargianti, che rimandano tipicamente alla festività di Halloween. « Ho anche l'acqua dietro, se ne vuoi un po'. » È buffa l'idea che le viene, quella per cui si porta sempre dietro quello zaino pieno di roba apparentemente inutile che però a volte, stranamente, serve. Come se colmasse, in qualche modo, quelle che ha sempre ritenuto essere sue lacune. Certo, sempre se non contiamo la Buiopesto. Al ricordo, si rabbuia subito e si sottrae alle spiegazioni di Tony tanto che, quando ne riprende le fila, le appaiono abbastanza incomprensibili. «Oh, comunque. Lo sai che si scopava mio fratello? Ho letto qualche messaggio. Perché figurati se lui me lo diceva. »Strabuzza gli occhi, la bionda, guardando le due ragazze parlottare. « Ma chi, la Scamander? » Rimane perplessa, per qualche istante, per poi vedere i pezzi del puzzle trovare il loro posto davanti ai propri occhi. « Beh, sono due fighi, ci sta. Pur essendo sicuramente etero, se mi ritrovassi nel mezzo non saprei -» parla a bassa voce per non farsi sentire se non da lei, ma si blocca quando capisce che il discorso sta per prendere pieghe decisamente poco delicate se ascoltate dalla sorella di uno dei due soggetti. « Vabbè, nei miei sogni più movimentati ogni tanto tuo fratello ha fatto la comparsa, lo sai, non è colpa mia. » Si giustifica stringendosi nelle spalle prima di sogghignare. « Ma facevano sexting o parlavano di rifarlo? » Che cacchio si dicevano? La curiosità molesta, sempre una bella gatta da pelare per la Kane. « Invece te l'ho mai detto che quest'estate sono andata al matrimonio della Paciock? » Le lancia un'occhiata da sopra la spalla, senza aggiungere altro a parole ma lasciando allo sguardo di parlare liberamente. « Senza neanche conoscerla, tra l'altro non l'ho nemmeno votata. » Imbarazzante quasi quanto arrivare con il suo bff, pochi giorni dopo aver pensato di averci fatto un figlio, per sbaglio. « Credo che lei e il marito l'abbiano fatto tra la cerimonia e la festa, ad un certo punto non riusciva a trovarli nessuno e quando sono tornati erano..arruffati. » Ce lo butto anche io l'aneddoto scopareccio, tanto per rimanere in tema. Riflessi argentati invadono il suo campo visivo da destro informandola che la Paciock in questione ha appena evocato un Patronus. Ma che bello, una lince..a chi lo sta mandando però? « Può essere una bella idea, Trambley, ma essendo tanta la terra da rivitalizzare, c'è bisogno di una mano. Intanto ripuliamo, okay? » Lo dice al gruppo ma i suoi occhi sono piantati in quelli chiari della Scamander, alla quale avvolge le spalle con il braccio in un chiaro segno di sostegno. E così facendo, si allontanano da loro, cominciando a pulire il settore più a sinistra. All'inizio, l'unico rumore che produce Zelda è il muovere la bacchetta in aria per castare incanti. Poi lancia un'occhiata all'amica, di sottecchi e ancora una volta scorge quelle ombre violacee che ultimamente hanno adornato i suoi occhi chiari. Condite con gli strani scatti di nervosismo degli ultimi tempi. « Toy ma stanotte l'hai sentita la Sinclair che ci dava dentro? » La prende larga, andando a parare sulla loro vicina di stanza la cui testiera del letto ha sbattuto ritmicamente contro la loro parete per un'ora buona, passate le due di notte. Cosa che lei non ha sentito minimamente, perché figuriamoci, dorme come un sasso, ma che le è stata raccontata la mattina stessa a colazione, da Stacey lingualunga Decker. E se dormivi, pure te non dovresti averla sentita dato che sembri morta durante il sonno. « Stacey ha detto che l'ha sentita da in fondo al corridoio. » Prosegue, guardando dritta di fronte a sé. « Tu hai sentito qualcosa? » Ci riprova, senza metterci troppa enfasi per non sottolineare dove stia andando a parare. Che poi è abbastanza chiaro nei suoi occhi, tanto da tenerli ovunque tranne che in quelli dell'amica. « Pensavo di sì dato che non mi sembra che tu dorma tanto ultimamente.. » confeziona la sua tesi abbozzata guardandola con la coda dell'occhio. « C'è qualcosa che ti tiene sveglia? » Alza le sopracciglia e le lancia un'occhiata mesta, con un sorriso appena accennato prima di tornare alle sue incombenze. « Lo sai che io sono qui come tu lo sei per me. » E negli ultimi mesi, Tonya c'è stata davvero tanto. Tra l'isteria di Zelda nei primi giorni in cui ha creduto di essere incinta, l'attacco del Campus e la morte della bisnonna, la canadese non ha
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    mai perso l'occasione di starle vicino, come meglio ha potuto. E la Kane vuole fare lo stesso ora che sente di poterle guardare le spalle e sorreggerla per qualsiasi cosa stia attraversando. La invita con lo sguardo a parlare, così come fa con il sorriso. « Eccoci, a cosa possiamo tornare utili? » Gillian Moore compare dagli alberi, seguito a ruota da Jack, il guardiacaccia. Opporcocazzo, l'unico suo pensiero mentre si tira indietro i capelli dal viso e si alza di scatto. « Lei ha un'idea. » Si muove come spinta da impulsi meccanici, dando all'amica una leggera botta sul braccio per spingerla in avanti. Quando ne incontra gli occhi, in quelli di Zelda c'è la palese esortazione a parlare. « Di certo è una teoria interessante sulla carta, signorina...? » Jack si rivolge a Tony e Zelda si chiede se la bionda diventerà a breve dello stesso colore delle fiamme che hanno dato fuoco a quella radura. « E se provassimo ad usare la linfa della terra, invertendone il processo così da costringere l'erba bruciata e gli alberi a berne quanta più possibile? » Gillian se ne esce fuori dopo qualche istante, facendo brillare le sue conoscenze in fatto di Incantesimi, la sua specializzazione. « Nel frattempo si potrebbe creare un microsistema intorno a questa radura, una specie di cerchio nel quale far prima piovere e poi scaldare tutto dai raggi solari magicamente intensificati per accelerare la fotosintesi. » Karma si porta entrambe le mani ai fianchi mentre elabora. Zelda rimane ad ascoltare quel gruppo di menti illuminate leggermente a bocca aperta - e no, non per via della figura splendente di Moore. « Oh, io posso far piovere, quello mi riesce bene. » Si intromette con entusiasmo. « Poi se mi dai indicazioni sul Sanatur lì, posso provare ad aiutare.. » si rivolge poi a Tony gonfiando le guance. « Però forse prima devi sincronizzarti con..-» volge lo sguardo verso Gillian, improvvisandosi spalla perfetta per quell'aggancio «- lui su come procedere con l'incantesimo. » Mi ringrazierai poi, dice il suo sguardo.


    Edited by anesthæsia¸ - 16/11/2022, 19:27
     
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    « A me sembrano già degli ottimi motivi, specie se con il secondo c'è la possibilità che possa diventare un possibile flirt da festa di Halloween. », ridacchia di fronte alla battuta della bionda. Sì, come se ci fosse la benché minima speranza che accetti un mio invito. Ma andiamo, su. Questo, comunque, evita di dirlo perché apparirebbe sin troppo patetico persino per una ragazza cui, di apparire patetica, non è mai fregata una sega. « Oh ti prego, non fare la finta tonta che la reazione del fuocherello alle sue stories gliela metti sempre. Mancano solo la melanzana e lo spruzzo d'acqua per rendere più chiare le tue intenzioni. » «Pensavo bastasse quella della faccina con la lingua di fuori e gli occhi storti per esplicitare interesse, dici che ho sbagliato?», domanda, facendo effettivamente la finta tonta che le è appena stato richiesto di evitare. In ogni caso, ovviamente non ha mai mandato nessuna faccina del genere a Gillian. Per quanto riguarda le reazioni del fuocherello... Beh, quelle forse qualcuna. Ma il siparietto dei tentativi di approccio ai tempi di Wiztagram ha ben poco spazio di fronte al casino che attende le due ex Grifondoro: un incendio bello e buono - l'ennesimo, benché per fortuna ormai sedato - in piena Foresta Proibita, con Lilac Scamander e Karma Paciock a capitanare il loro gruppo. Deglutisce pesantemente, Tony, non potendo fare a meno di concordare con loro sull'assurdità della situazione: la gente ha il culo al posto del cervello. E nonostante sia la frase preferita della madre, vipera, acida, distaccata e insensibile come poche, Tony deve ammettere quanto azzeccato e veritiero sia l'insegnamento da lei carpito. E mentre la situazione sembra precipitare, con Lilac quasi nel bel mezzo di un attacco di panico e Karma indaffarata a spartire ordini a destra e sinistra, ecco che la Trambley compie l'azione più cogliona e inutile del secolo: rivelare a Zelda delle avventure focose del fratello e della giocatrice di Quidditch. La gente ha il culo al posto del cervello, ma io direttamente c'ho la merda. « Ma chi, la Scamander? », Tony annuisce, preferendo di gran lunga continuare quella conversazione che non deprimersi osservando Lily in difficoltà e il verde delle piante incenerito per la bravata del gruppo di ritardati autori del casino. « Beh, sono due fighi, ci sta. Pur essendo sicuramente etero, se mi ritrovassi nel mezzo non saprei - vabbè, nei miei sogni più movimentati ogni tanto tuo fratello ha fatto la comparsa, lo sai, non è colpa mia. » «Zip? Ma scherzi, Zenzero? No perché: uno, lo capisco che è bono ma lo sai benissimo quant'è coglione! Meno di me, okay, ma sempre stronza feccia Trambley restiamo. Due, se ci volevi scopare me lo potevi dire quarantadue anni fa, te l'avrei combinata senza problemi!!! No ora a scoppio ritardato!», rotea gli occhi, Tony, dando assolutamente per scontato che sarebbe dovuta andare così se solo Zelda le avesse rivelato un briciolo di quei sogni movimentati. «E poi com'è che non mi racconti queste cose? Io quando sogno di farmi lo Scamander maschio - giusto per restare in tema familiari dei presenti - te lo racconto sempre con dovizia di particolari, sbuffa, Tony, visibilmente piccata, sebbene sia soltanto un teatrino. « Ma facevano sexting o parlavano di rifarlo? », si prende giusto un attimo per riflettere, la Grifondoro, cercando di ricordare il contenuto di quei messaggi. «Mah sì, era una specie di sexting. O quanto meno, per me è sexting dato che lui la chiamava tipo Daenerys Targaryen e lei Khal Drogo... Quindi, cioè... Non chiami "khal" un tizio a caso, chiami khal il maschio che ti vuoi scopare al più presto, secondo me. No vabbè, sto male, sembra un porno detta così. Chissà cosa s'erano fumati.», il racconto di Tony prende delle pieghe inspiegabilmente precise persino per una menefreghista come lei. Cazzo, un premio istantaneo alla mia memoria, grazie. «Comunque, non so come sia andata tra loro, alla fine. Ma credo male, perché poi.. Beh, poi lui s'è fatto la cugina. Deve avere un debole per le bionde, che ti devo dire.. O comunque per le Scamander, un po' come me con Samuel, no?», risata fragorosa e decisamente fuori luogo. «No, non l'ho stalkerato se te lo stai chiedendo, è solo che quel suo amico Paciock c'ha la lingua più lunga de non so che, fare due più due è stato tipo... Come versarsi un bicchiere d'acqua.», fa spallucce, Tony. « Invece te l'ho mai detto che quest'estate sono andata al matrimonio della Paciock? Senza neanche conoscerla, tra l'altro non l'ho nemmeno votata. », la Grifondoro le risponde con un'espressione che dichiara scherzosamente: pessima. « Credo che lei e il marito l'abbiano fatto tra la cerimonia e la festa, ad un certo punto non riusciva a trovarli nessuno e quando sono tornati erano..arruffati. » «No vabbè, si vede che lo ecciterà il bianco.», borbotta Tony. Poi, però, si sofferma su un particolare. «E tu com'è che sei andata al matrimonio della Paciock? Questo passaggio mi mancava, in effetti.» « Paciock cosa? », la voce ferma di Karma la riporta alla realtà. Una realtà in cui Tony e Zelda non si trovano ai Tre Manici di Scopa dietro a un boccale di Burrobirra, bensì nel mezzo di una matassa da snodare e risolvere. «No.. Cioè... Paciock niente, le stavo solo raccontando che.. Conosco Peter, tutto qua.», dopo questa scarna spiegazione, per distogliere l'attenzione dallo spettegolare messo in atto da lei e Zelda, Tony tira fuori dal cilindro un'idea per rivitalizzare la terra. E' proprio vero che le idee migliori vengono sotto pressione - arriccia le labbra, soddisfatta della proposta. « Può essere una bella idea, Trambley, ma essendo tanta la terra da rivitalizzare, c'è bisogno di una mano. Intanto ripuliamo, okay? », uffa, ed io che volevo evitarmi di fare la donna delle pulizie, una volta tanto. «'kay.», borbotta, non troppo convinta ma pur sempre assertiva. Anche perché ho il malsano presentimento che se mi opponessi mi farebbe a fettine. Quella pare sempre 'na furia. « Toy ma stanotte l'hai sentita la Sinclair che ci dava dentro? » «Ah sì. Cazzo non ha smesso un secondo!», esclama Tony, sovrappensiero. « Stacey ha detto che l'ha sentita da in fondo al corridoio. Tu hai sentito qualcosa? Pensavo di sì dato che non mi sembra che tu dorma tanto ultimamente.. C'è qualcosa che ti tiene sveglia? », ed ecco che adesso la Grifondoro vorrebbe rimangiarsi tutto. In primo luogo perché conversare di scopate e quant'altro è molto più divertente, in secondo luogo... Beh, perché rivelare che ha appena ricevuto la prima minaccia - di quella che immagina sia una lunga serie - da parte della sorella maggiore non è mica tanto semplice. Soprattutto per una persona che non ama raccontare di sé come Tony. A parlare degli altri ci sta ben poco, ma quando entra in gioco la propria sfera personale, e specialmente la propria famiglia... E' tutto un casino. « Lo sai che io sono qui come tu lo sei per me. », quella frase ha il potere di farla crollare. Allo stesso modo in cui le si è spezzato - per davvero - il cuore una volta, motivo che a lei piace immaginare abbia spinto Zip a scegliere la branca di cardiochirurgia, ecco che Tony si spezza di nuovo, di fronte all'altruismo assolutamente gratuito di Zelda. La sua migliore amica è lì per lei e... Lei cosa fa? Si nasconde dietro un dito, soffocando la propria richiesta di aiuto in mezzo alle chiacchiere su Zip e Lilac Scamander che ci danno dentro come la Sinclair e il suo nuovo tipo? Che pessima che sono. «Mh. Te ne avrei parlato, prima o poi, tanto più che è una cosa accaduta tipo due giorni fa. Però forse è meglio rimandare a dopo, ora..», ora non sono affatto impegnate, perché tra un colpo di bacchetta e l'altro nulla vieta che si possano fare delle confessioni su altri argomenti - tra l'altro hanno quasi finito di ripulire l'area che è stata assegnata loro dalle due boss Scamander e Paciock. «Io..», non sa davvero come iniziare, Tony. Beh, tanto per cominciare potrei spiegarle per filo e per segno quanto sono stata stronza a mettere nei casini il mio stesso sangue. Oppure potrei raccontarle che probabilmente a breve inizierò a rischiare che mi arrivi un proiettile nella tempia quando meno me l'aspetto - un proiettile con sopra la dedica "dalla tua amata sorella maggiore, per conto di Tizio Assoldato Per Farti Fuori". Perché, poco ma sicuro, la vendetta arriverà. «Io e Zip abbiamo incastrato Anya. Abbiamo nascosto della droga nel suo zaino e l'abbiamo poi denunciata per spaccio. L'altro ieri ho ricevuto un biglietto con su scritto: "so cosa avete fatto". Non l'ho ancora detto a Zip. Ma è.. Scontato che sia lei.», ho maledettamente voglia di una sigaretta, adesso. Se solo non rischiassi di beccarmi uno Stupeficium in testa dalla Scamander per l'ansia che possano essere "incenerite" altre cose me la fumerei seduta stante. La confidenza alla sua migliore amica viene tuttavia interrotta poco dopo, da niente di meno che Gillian Moore. Che cazzo di bono, porca Morgana. « Eccoci, a cosa possiamo tornare utili? », beh, per esempio a darmi una botta o due. Che sciacquetta che sono, però scusate, ho bisogno di un antistress e potreste... Sì, davvero tornare utili. Le guance in fiamme, Tony viene messa sotto i riflettori da Zelda l'istante successivo. « Lei ha un'idea. », oh, maledizione. Cos'è che avevo detto? Una roba che c'entrava con la rivitalizzazione della terra... Oddio, che cosa avevo detto? Me lo sono scordata.. Oh cazzo. Maledetta Olympia Potter, perché non posso essere te? «Uhm... La mia tutor di Erbologia e Pozionistica mi ha spiegato una cosa, una volta..», mette le mani avanti, così da poter fare marcia indietro, nel caso sia una cazzata, dicendo: "eh ma l'aveva detto la Potter." «Si potrebbe usare un Vulnera Sanentur, perché così come nelle persone frena le emorragie, nelle piante va a frenare la fuoriuscita di linfa... Che poi è il succo vitale delle piante.. Quindi.. Sì, quindi dovremmo riuscire a mantenerle vitali.», a meno che uno di voi non sappia come eseguire... Una sorta di trasfusione di linfa dalle piante ancora vitali a queste mezze morte qui. « Di certo è una teoria interessante sulla carta, signorina...? » «Trambley. Tony... Tonya, borbotta, aggiungendo quella a che non le aggrada poi molto. « E se provassimo ad usare la linfa della terra, invertendone il processo così da costringere l'erba bruciata e gli alberi a berne quanta più possibile? », usa me, non la linfa della terra!, vorrebbe urlargli Tony, ma si trattiene per decenza. « Nel frattempo si potrebbe creare un microsistema intorno a questa radura, una specie di cerchio nel quale far prima piovere e poi scaldare tutto dai raggi solari magicamente intensificati per accelerare la fotosintesi. » « Oh, io posso far piovere, quello mi riesce bene. Poi se mi dai indicazioni sul Sanatur lì, posso provare ad aiutare.. Però forse prima devi sincronizzarti con.. lui su come procedere con l'incantesimo. », Tony non può non piantarle una leggera gomitata all'altezza del fianco destro. Oh Morgana, ma così lo capisce. E sì, Gillian deve averlo davvero capito. Anche perché la sta guardando con un'aria da bello, impossibile e divertito. Oh maledetto te, non sorridere più sennò è la fine! «Ehm. Sì. Gillian, forse dovresti partire prima tu col tuo incantesimo. Quando avremo raccolto più linfa possibile nelle piante evocherò il Sanentur per trattenerla lì finché non si riprenderanno e... Nel frattempo si potrebbe allestire la bolla.. Sì, insomma, il microsistema... Zelda, in una supplica di aiuto, Tony attende un segno dell'amica, quanto meno un assenso circa le fasi del piano da lei proposto. « Mi sembra un'ottima idea, Tony. », le fa l'occhiolino. Un attimo, mi ha fatto l'occhiolino? «Come fai a sapere il mio..», che scema, l'ho detto io a Jack poco fa. «Sì, insomma, cominciamo.», e così Gillian fa la sua magia, lasciando Tony letteralmente di stucco: sia per la bravura, sia per il magnetismo delle sue mani salde, forti e tremendamente affascinanti che si muovono ritmate ad evocare l'incanto.
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    «Dirigimi come dirigi le tue ragazze francesi dell'orchestra, Jack», dice Tony sottovoce a Zelda. Non fosse che... « Sì? », il Guardiacaccia, che per sfortuna di Tony si chiama Jack come il divin Leonardo di Caprio nel Titanic, coglie l'ultimo pezzo della sua frase di prima. Oh, ma prima la Paciock, ora te! Ma che udito c'avete?! «Uhm, no.. Una sciocchezza, guarda.», ridacchia. « Se per caso per sciocchezza intendevi una richiesta ad uscire insieme dopo aver messo a posto 'sto casino, attenta perché io e Gillian potremmo accettare, eh. », Tony per poco non si strozza. «Mh, beh, intanto questo lo stai dicendo tu.», no vabbè, che troia psicopatica sono. Ma non è normale che lo fanculizzo così dopo che sto mezzo morendo dietro sti due, soprattutto Gill, da un giorno - per non dire da secoli! - intero! « Aggressiva, la ragazza. » «Eh, magari se lo chiedi formalmente e con galanteria, noi potremmo accettare.», gli scocca un'occhiata diabolica, la stessa che mai nella vita avrebbe creduto di saper fare. « Neanche il tempo di linfatizzare le piante che qua già siamo in after? Jack, così mi togli tutto il piacere. Volevo invitarle prima io. », di nuovo quel maledetto occhiolino. Se non muoio d'infarto oggi, col mio cuore rattoppato anni fa, non muoio più, definitivo.

     
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