It's cuffing season and all the girls be needing a big boy

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Collegiali
    Posts
    322
    Reputation
    +982

    Status
    Anonymes!
    Bisogna parlarsi chiaramente, arrivati a questo punto: con l'arrivo dell'inverno si verificano due fenomeni paranormali senza alcun senso, per come la vedeva Otis Branwell. Il primo è il modo in cui tutti, collettivamente, decidono di aderire ad un festeggiamento di una ricorrenza che risale agli antici Greci (si era documentato, chiaramente), e che da secoli se non millenni persiste più o meno ovunque, nel mondo, fatta esclusione per alcuni Paesi. Incomprensibile, una cosa del genere: gli esseri umani non riescono a mettersi d'accordo sulla maggior parte delle cose importanti della vita – tipo i diritti umani, per dirne una –, ma sulla necessità di festeggiare il Natale, sul preservarne la magia – una magia farlocca, per altro! – non c'è scusa che tenga. E non era tanto una questione di cinismo: non era il fatto che si trattasse di una leggenda di origine religiosa, né tantomeno in una festa tramutata in una pratica capitalistica, e neppure aveva a che fare con la rappresentazione fallace e l'appropriazione culturale della comunità elfica. Il punto era, piuttosto, che il potere che il Natale ha sulle persone durante questo specifico periodo dell'anno è estremamente unico nel suo genere, e Otis aveva forse visto qualcosa del genere accadere soltanto in occasione del campionato di Quidditch, o con le proteste studentesche contro l'abolizione dell'uso della tecnologia al Castello, ai tempi. Poche cose creano uno spirito collettivo così ben disposto e determinante: non puoi sottrartene. Questo, dunque, è il primo fenomeno. Il secondo, ben più assurdo e inspiegabile, è l'inizio della cuffing season. Come si può pensare che un Otis Branwell finalmente diciottenne, con un numero di ex fidanzate minore o uguale a uno, e un numero di cotte-non-ricambiate-ma-neanche-mai-confessate pari a trentasei, possa essere immune a una tale potenza della natura? Era impossibile, matematicamente, che non ne cadesse vittima. Ma se c'era una cosa che aveva imparato, durante tutti questi durissimi anni di indisturbata astinenza e castità, che potremmo amichevolmente pure definire sacerdozio, era che nell'esatto momento in cui ammettevi la tua disperazione allora potevi ufficialmente dichiararti un perdente. Negare, sempre. Una coppietta si teneva per mano proprio di fronte a lui e lei sentiva l'irrefrenabile desiderio di posare la testa sulla spalla di lui proprio nell'attimo in cui Otis usciva dal negozio di caramelle di cui stava facendo scorta per il 25? Nessun tipo di problema. Del vischio veniva fatto apparire magicamente sotto un'arcata, in un vicolo di Hogsmeade, proprio mentre lui la attraversava, carico di regali probabilmente di dubbio gusto che i suoi amici avrebbero dovuto restituire e scambiare per qualcosa di più decente? Stretta di spalle, amici, un gioco da ragazzi, prima o poi quella giusta arriverà. La negazione è l'arma più potente che un adolescente sulla soglia dell'età adulta più vergine della cattolica Maria possegga nel proprio repertorio. No, no, mi concentro sul mio futuro, sulla mia carriera. Un mantra di repressione e inconfessabile insicurezza, forse? Patetico, addirittura? Pazienza. Non avrebbe mai accettato di cominciare a sentirsi ufficialmente spacciato, dal punto di vista sentimentale, ma in fondo era così. Guardare tutti attorno a lui trovare qualcuno con cui scambiarsi baci infreddoliti sotto il vischio, con cui passeggiare per le vie illuminate, qualcuno a cui raccontare tutto di sé e per il quale scervellarsi per comprare il regalo più bello di tutti, e rimanere indietro, perdendosi tutte quelle prime esperienze che solo durante l'adolescenza hanno quel sapore lì... Sapere che non avrebbe mai più avuto un amore giovanile, se non trovava qualcuno il più presto possibile, insomma, cominciava a deprimerlo sul serio. E questo solo ed esclusivamente per colpa della stramaledetta cuffing season. Questo, e il tirocinio del fine settimana alla redazione del Gruppo Peverell. Perché se in amore non aveva neanche una possibilità di successo, in amore-non-ricambiato era un mostro, un genio, un portento. Era perfettamente attrezzato, esperto, capace: sapeva benissimo come iniziava, quella sensazione, e dove sarebbe andata a parare, le sensazioni associate, era la sua comfort zone d'eccellenza. Nessuno era bravo quanto lui a innamorarsi della gente che non l'avrebbe mai e poi mai potuto ricambiare i suoi sentimenti. In quanto a standard inarrivabili lui era assolutamente il maestro: se c'era anche solo la possibilità che lo degnassero di qualche parola di più, qualche attenzione, un vago e remoto interesse, per lui non ne valeva neanche la pena. Ormai aveva accettato il suo destino e lo seguiva disinvolto, senza neanche più ascoltare i consigli di Nessie o di Ronnie che, all'ennesimo profilo di Wiztagram che aveva fatto loro esplorare approfonditamente, gli consigliavano di lasciar perdere e trovarsi qualcuno di più realisticamente ottenibile. Chiaramente non glielo dicevano così, ma il succo era quello: dimenticatela.
    Luxanna Scamander la conosceva dai tempi di Hogwarts. “Conoscere” era uno di quei termini che aveva utilizzato per parlare di lei a Nessie e Ronnie per non sembrare uno squilibrato, ma andrebbe preso in senso lato. Possiamo dire che i loro sguardi si sono incontrati più di tre volte ma meno di dieci. Quattro anni di differenza, ai tempi del liceo, definiscono un abisso di lontananza, e per quanto compagni di Casata le occasioni per potersi parlare erano state davvero poche. A dirla tutta, comunque, neanche Otis si era accorto di lei per la maggior parte degli anni che lei aveva trascorso al Castello. Ricordava una vaga impressione positiva, e di aver pensato che fosse bellissima – perché sempre le bionde? – ma ancora non aveva sviluppato il gusto sadico che aveva adesso per le ragazze inarrivabili, e poi c'era Maddie, che ai tempi occupava il 90% del cervello del piccolo Branwell. Rivederla al tirocinio, però, era stata tutta un'altra storia. Era una cotta freschissima, che Otis avrebbe avuto ancora il tempo di spegnere sul nascere, sradicare al momento stesso in cui cominciava a germogliare. Ci stava provando, sul serio. Si era detto che per quanto tempo gli ci voleva, in genere, per dimenticarsi del nuovo amore che aveva sviluppato, non ne valesse proprio la pena: avrebbero lavorato insieme, si sarebbero visti tutti i weekend, e lui non voleva complicarsi la vita. E poi l'ultima cosa che voleva fare, in un ambiente come quello, al quale aveva ambito da anni, era comportarsi come l'adolescente di turno che non sa separare vita privata e vita professionale. Non si sarebbe limitato a nascondere i suoi sentimenti: li avrebbe banditi. Questa era l'intenzione. Però non c'era niente di male a chiederle di uscire per andare a guardare i mercatini e fare qualche intervista ai commercianti e ai viandanti. Non c'era neanche niente di male ad averle preso un pensiero, una sciocchezza, davvero, visto che era stato il suo compleanno qualche giorno prima. Era tutto strettamente serio e professionale, da parte sua: un comportamento adulto, anzi. L'articolo non gli era stato richiesto formalmente, ma lui aveva pensato che sarebbe stato carino poterci lavorare di propria spontanea volontà e poi magari inviarlo in redazione, in caso piacesse. Non che lui avesse già ruoli del genere, chiaramente, ma ci teneva a dare l'impressione di essere una persona intraprendente. Qualcuno che agisce anche oltre le proprie solite mansioni, insomma. Secchione? Si può dire. Ma a Hogsmeade sarebbero stati aperti portali che connettevano la Scozia a tutto il mondo, praticamente. La sera della Vigilia tutto il villaggio si sarebbe radunato per lo spettacolo pirotecnico della comunità warlock. Un evento del genere non si vedeva da... mai, forse, e sebbene fosse probabile che già qualcun altro in redazione avesse l'incarico di scrivere qualcosa al riguardo, occhi e mani in più non potevano certo fare male. Nella peggiore delle ipotesi avrebbero scartato il suo lavoro ma apprezzato l'intenzione, no?


    Otis Branwell
    Otispocus
    online
    Increase the peace


    4 dicembre

    [00.23] > Tanti auguriiiiiiii 🎂🎉🎉🎉

    22 dicembre

    [17.10] > Ehyyy Luxx
    > Scusami se ti scrivo in privato!!
    > Volevo chiederti una cosa!!

    sta scrivendo...
    sta scrivendo...
    sta scrivendo...


    [17.22] > Ma non è che ti andrebbe di accompagnarmi alla Fiera dell'Inverno domani?
    > Pensavo di approfittare e andare a fare qualche intervista!
    > Anche se, mi rendo conto, ti sto chiedendo di lavorare nei giorni festivi
    > Nessun problema se non ti va 🕺🏻

     
    .
0 replies since 27/12/2022, 21:47   27 views
  Share  
.